Sto finalmente pubblicando questa recensione, non ci credo!
Forse sto ancora dormendo?
*si da un pizzicotto*
NAH, SONO SVEGLISSIMA!
Beh sì, quasi sveglissima!
Ma comunque...
ECCO LA RECENSIONE!
Purtroppo i problemi tecnologici non mancano e così ho dovuto rimandare la sua pubblicazione e quella delle altre, questa settimana sarà abbastanza piena!
NON PERDIAMO TEMPO!
CHE MAGARI IL PC SI SPEGNE E IO UCCIDO TUTTI.
Non è stagione
di Antonio Manzini
Serie: Rocco Schiavone #3
Editore: Sellerio
Pagine: 317
Prezzo: 14,00
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C'è un'azione parallela, in questa inchiesta del vicequestore Rocco Schiavone, che affianca la storia principale. È perché il passato dell'ispido poliziotto è segnato da una zona oscura e si ripresenta a ogni richiamo. Come un debito non riscattato. Come una ferita condannata a riaprirsi. E anche quando un'indagine che lo accora gli fa sentire il palpito di una vita salvata, da quel fondo mai scandagliato c'è uno spettro che spunta a ricordargli che a Rocco Schiavone la vita non può sorridere. I Berguet, ricca famiglia di industriali valdostani, hanno un segreto, Rocco Schiavone lo intuisce per caso. Gli sembra di avvertire nei precordi un grido disperato. È scomparsa Chiara Berguet, figlia di famiglia, studentessa molto popolare tra i coetanei. Inizia così per il vicequestore una partita giocata su più tavoli: scoprire cosa si cela dietro la facciata irreprensibile di un ambiente privilegiato, sfidare il tempo in una corsa per la vita, illuminare l'area grigia dove il racket e gli affari si incontrano. Intanto cade la neve ad Aosta, ed è maggio: un fuori stagione che nutre il malumore di Rocco. E come venuta da quell'umor nero, un'ombra lo insegue per colpirlo dove è più doloroso.