tag:blogger.com,1999:blog-73540661339491644832024-03-14T08:00:34.379+01:00La spacciatrice di libriGrazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.comBlogger853125tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-79940997457803742762024-03-14T08:00:00.023+01:002024-03-14T08:00:00.243+01:00Recensione Tutti su questo treno sono colpevoli di Benjamin Stevenson<p style="text-align: justify;">Questa recensione sarebbe dovuta uscire la scorsa settimana, ma sono una blogger molto poco seria e anche pigra ultimamente quindi eccovela ora!<br /><br />Vi ricordate di<a href="https://laspacciatricedilibri.blogspot.com/2022/11/recensione-tutti-nella-mia-famiglia-hanno-ucciso-qualcuno.html" target="_blank"><b> Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno</b></a>?<br />Abbiamo un sequel!</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p><b><i><span style="font-family: georgia;"></span></i></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><i><span style="font-family: georgia;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/41mrRScMQ1L._SY445_SX342_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="445" data-original-width="284" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/41mrRScMQ1L._SY445_SX342_.jpg" width="204" /></a></span></i></b></div><b><i><span style="font-family: georgia;">Tutti su questo treno sono colpevoli <br />di Benjamin Stevenson</span></i></b><br /><b>Serie:</b> Ernest Cunningham #2<br /><b>Editore:</b> Feltrinelli<br /><b>Pagine: </b>320<br /><b>Prezzo:</b> 19,00<br /><div style="text-align: justify;">Ernest Cunningham è nei guai. Dopo essere diventato famoso per aver scritto un true crime sulla sua famiglia – una famiglia micidiale: hanno tutti ucciso qualcuno –, il suo agente letterario e il suo editore gli chiedono con insistenza un nuovo libro. Ma dove trovare l’ispirazione, senza che qualcuno ci rimetta la pelle?</div><div style="text-align: justify;">L’occasione si presenta sotto forma di un invito al Festival Australiano del Giallo. In omaggio ad Assassinio sull’Orient Express di Agatha Christie, gli organizzatori hanno deciso di riunire un gruppo di celebri giallisti a bordo del Ghan, il treno che attraversa l’Australia, da Darwin a Adelaide. Durante il viaggio, Ernie avrà modo di confrontarsi con i colleghi e forse, chissà, di mettersi finalmente al lavoro. Neanche il tempo di partire che ci scappa il morto.</div><div style="text-align: justify;">Per deformazione professionale, ciascuno dei giallisti inizia subito a elaborare teorie in base alla propria specializzazione: c’è chi procede per deduzione, chi veste i panni del medico legale e chi traccia il profilo psicologico del possibile assassino. A bordo sono tutti sospetti. Sulla carta sanno tutti come ragiona un detective e, prima ancora, come si commette un crimine, ma chi è passato dalla teoria alla pratica? Dopo il grande successo di Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno, Benjamin Stevenson torna con un giallo brillante e ricco di humour, che corre davvero come un treno verso il più sorprendente dei finali. Un viaggio in treno.</div><div style="text-align: justify;">Un cadavere alla prima fermata.</div><div style="text-align: justify;">Dei passeggeri molto sospetti: sanno tutti come cavarsela con un delitto.</div><div style="text-align: justify;">Chi di loro è il colpevole?</div><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6LfAlOrvOaGEapsPHnzfYY2R_veTNUyg6JmUnjE4b9RzMpugZy55NERvANYh4ZjHGZp5uNTPNjHGftQenebYkrYK5fuY2k_hNjVvgytCDpdNFGZH21IU2dhE-AARVgA_yJjab8XTyfBqt70q4iAioQe4JlT9IdNrdaqTCRRxAcjlRePe6qduLZkAU3z8/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6LfAlOrvOaGEapsPHnzfYY2R_veTNUyg6JmUnjE4b9RzMpugZy55NERvANYh4ZjHGZp5uNTPNjHGftQenebYkrYK5fuY2k_hNjVvgytCDpdNFGZH21IU2dhE-AARVgA_yJjab8XTyfBqt70q4iAioQe4JlT9IdNrdaqTCRRxAcjlRePe6qduLZkAU3z8/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;">Iniziamo con il punto forte del libro: riesce a intrattenere parecchio e fin da subito fa venire una certa voglia di scoprire l'assassino attivando il cervello in modalità Sherlock Holmes o Hercule Poirot o ancora il tenente Colombo...<b>insomma qualsiasi investigatore vi venga in mente!</b><br />A un certo punto mi è venuta voglia di prendere anche appunti (<i>cosa successa anche per il primo libro <u>Tutti in questa famiglia hanno ucciso qualcuno</u></i>) e in fin dei conti per pura esclusione sono arrivata a capire chi fosse il colpevole, ma...<br />...<b>dolenti note</b>!<br /><b><u>La seconda metà del libro è...assurda</u></b>? Posso dirlo? Lo dico.<br />Una serie di inseguimenti, roba campata in aria e un arrivo alla fine troppo rapido tanto da non capire cosa sia successo. Irreale.</p><p style="text-align: justify;"><b>Insomma mi è sembrato che l'autore abbia voluto strafare proprio in quegli ultimi capitoli. Un peccato.</b></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://i.pinimg.com/564x/ad/88/a6/ad88a673a8095452f4278e00f2ca1656.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="789" data-original-width="564" height="320" src="https://i.pinimg.com/564x/ad/88/a6/ad88a673a8095452f4278e00f2ca1656.jpg" width="229" /></a></div><br />Pero, immagino che vogliate vi parli della trama, vero?<br />Prendete diversi autori di gialli (<i>e vari suoi generi</i>), alcuni dei quali nutrono diverse antipatie l'un l'atro e metteteli su un treno. Andrà tutto storto.<br /><b><span style="font-family: helvetica; font-size: x-small;">AH, IL BELLISSIMO MONDO DELL'EDITORIA.<br /></span></b>Con "andrà tutto storto" voglio dire che ci saranno dei delitti, più di uno, e a cercare di sbrogliare la matassa avremo il nostro <b>Ernest Cunningham</b>! Detective amatoriale, scrittore di <i>disgra...no</i>. Scrittore che non riesce a scrivere se non gli capita qualcosa da raccontare e per qualcosa intendo omicidi. Avete presente La signora in giallo? Ecco, lui è peggio. <b>Dove arriva Ernest ci scappa il morto, anzi i morti</b>.<br />Una mina vagante.<br />E in questo caso l'ho trovato un po'...antipatico, sì.<br />Soprattutto in quella famosissima ultima parte che forse sarebbe stato meglio non fosse mai esistita a questo punto.<br /><i>Comunque.<br /></i>Degli autori che sguazzano tra i delitti e i misteri rendendoli il loro pane quotidiano specializzati in diversi rami di questo genere tutti riuniti alla ricerca di un assassino, <b>non vi nascondo che è stato interessante seguire le diverse tracce, storie e come queste portassero su piste sbagliate. Ernest analizza le loro vicissitudini e rende il lettore protagonista, rendendolo partecipe di ogni indizio, un po' come aveva fatto nel precedente libro</b>.<br />Tra vecchi rancori, terribili atti, figure che agiscono nell'ombra la matassa si districherà, ma!<br />MA!<br />Ernest ne viene a capo di botto, un collegamento campato quasi per aria da una coincidenza che mai mi sarei aspettata e se poi vogliamo parlare del movente. AH.<br />Non ve lo posso dire, ma avrei voluto dire al colpevole<b> <u>MA DAVVERO FAI??</u></b><p></p><p style="text-align: justify;"> Insomma, questa volta Stevenson nonostante abbia uno stile che mi piaccia, mi invogli alla lettura e mi faccia uscire pazza (<i>in senso buono</i>) questa volta ha strafatto nella creazione di alcuni collegamenti e ha esagerato alcune situazioni rendendole al limite del normale.<br />Peccato.</p><p style="text-align: justify;"><b><u><i>AH, LA COPERTINA MENTE.</i></u></b></p><p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">⭐⭐⭐ e mezzo su cinque</div><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-26417417577477733012024-02-23T08:00:00.013+01:002024-02-23T08:00:00.121+01:00Recensione L'enciclopedia delle fate di Emily Wilde di Heather Fawcett<div>Cercate un libro con creaturine magiche e una bella atmosfera?<br />Allora questo libricino fa per voi!<br /><br /><br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/71UiiDoyPOL._SL1500_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="521" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/71UiiDoyPOL._SL1500_.jpg" width="208" /></a></div><b><span style="font-family: georgia;">L'enciclopedia delle fate di Emily Wilde <br />di Heather Fawcett</span></b><br /><b>Serie: </b>Emily Wilde #1<br /><b>Editore:</b> Mondadori<br /><b>Pagine: </b>360<br /><b>Prezzo: </b>16,00<br /><div style="text-align: justify;">Emily Wilde è brava in molte cose: è la massima esperta di fate; è una studiosa geniale, una ricercatrice meticolosa e sta scrivendo la prima enciclopedia al mondo dedicata alle leggende su queste creature. Ma Emily Wilde non è brava con le persone. E infatti, quando, nell'autunno del 1909, arriva nel remoto villaggio di Hrafnsvik, non ha alcuna intenzione di fare amicizia con i burberi abitanti. Né tanto meno le interessa trascorrere del tempo con l'altro nuovo arrivato: Wendell Bambleby, suo rivale accademico, in grado di ammaliare chiunque. Ma mentre Emily si avvicina sempre più ai segreti dei Nascosti, le fate più sfuggenti, si ritrova anche sulle tracce di un altro mistero: chi è davvero Bambleby? E cosa sta cercando? Per trovare la risposta, Emily dovrà sciogliere l'enigma più grande di tutti: il suo cuore.</div></div><br /><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgV4vy24D5q680PuehRQtITOCKv14ED5X0Do4bTW6-eWiwJqOBdEcttUnCId2IzTvFrP_A50Mm2K2cvYkS7leG7PTnLqnGypbX08DnodddlfofUhzdJ5YuUCrCYZnDlp5zeESjPV-lRijndRsDuhuBi_0tpYk70NGkG653cZmArVjZeOCopxqnM4HxAZIw/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgV4vy24D5q680PuehRQtITOCKv14ED5X0Do4bTW6-eWiwJqOBdEcttUnCId2IzTvFrP_A50Mm2K2cvYkS7leG7PTnLqnGypbX08DnodddlfofUhzdJ5YuUCrCYZnDlp5zeESjPV-lRijndRsDuhuBi_0tpYk70NGkG653cZmArVjZeOCopxqnM4HxAZIw/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><div style="text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Quant'è bello trovare un libro che ci fa stare bene?<br /></b>Tantissimo!<br />Ed è proprio quello che mi è successo con <b><i>L'enciclopedia delle fate di Emily Wilde</i></b>, è una di quelle storie in cui vorrei tuffarmici dentro e non uscirne più e dovrei pure dire che è davvero capitato nel momento giusto!</div><div style="text-align: justify;">Quella narrata di <b><i>Heather Fawcett</i></b> <b>è un racconto di folklore popolare, creature magiche e natura selvaggia</b> e poi se ci aggiungiamo dei personaggi che mi hanno fatta innamorare il gioco è fatto:<b> sono completamente inginocchiata ai suoi piedi</b>.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://th.bing.com/th/id/R.14a9da48539c54a8177b76d51a209fcf?rik=Z1zcqsaRWPvYkA&pid=ImgRaw&r=0" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="298" data-original-width="498" height="191" src="https://th.bing.com/th/id/R.14a9da48539c54a8177b76d51a209fcf?rik=Z1zcqsaRWPvYkA&pid=ImgRaw&r=0" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">La protagonista è <b>Emily Wilde </b>giovane donna esperta di fate, una studiosa fatta e finita dal sapere immenso su questi esseri incantati che l'affascinano come non mai e che <i>riesce a comprendere più degli umani</i>. Lei è la voce narrante, parla ai lettori attraverso un diario in cui annota ogni suo pensiero e aggiornamento su un nuovo viaggio dedicato alla scoperta di altri abitanti del <b>Piccolo Popolo</b> sconosciuti ai più e per questo si trova a Hrafnsvik un villaggio sperduto da qualche parte nel freddo Nord e tutto va secondo i suoi piani fino a che non arriva <b>Wendell Bambleby</b> a scombussolarle i piani, l'esistenza, la tranquillità a cui tanto aspira!<br /><br /><b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://i.pinimg.com/564x/f8/2c/54/f82c54246c33e82f79ee08440021481d.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="578" data-original-width="564" height="320" src="https://i.pinimg.com/564x/f8/2c/54/f82c54246c33e82f79ee08440021481d.jpg" width="312" /></a></div>Emily e Wendell sono rivali, amici, forse le uniche persone su tutta la terra a comprendere e amare il fascino del Piccolo Popolo in maniera così viscerale e direi pure che sono anche un'ottima squadra!</b><br />Certo, Emily se lo ritrova tra capo e collo così all'improvviso che non riesce a farsene una ragione, ma l'aiuto di Wendell si rivelerà prezioso in parecchie occasioni per quanto la cosa non vada giù alla ricercatrice, o meglio non vuole ammetterlo!</div><div style="text-align: justify;">Emily è...come definirla?<br />Uno spirito solitario? Sì.<br />Non riesce bene a confrontarsi con gli altri, capire cosa dire nel momento giusto rischiando di risultare antipatica o poco gentile, non che lei non ci provi,<b> ma non ce la fa</b>! E anche in questo l'aiuta Wendell!<br />Carissimo Wendell! Fin dalla sua prima apparizione l'ho trovato simpatico, un personaggio che non ho potuto fare a meno di apprezzare per il suo essere scanzonato, un po' un Lord, praticamente irresistibile a qualunque essere umano.<br /><b><span style="font-family: helvetica; font-size: x-small;">ABBIAMO UNA NUOVA COTTA LETTERARIA QUI.<br /></span></b><br />Quindi:<br /><b>un'ambientazione da sogno (per me ovviamente);<br />due personaggi che si completano e che funzionano insieme;<br />tante nozioni sul folklore e il Piccolo Popolo (sarebbe carino un glossario Emily lo avrebbe messo!).</b><br /><br /><b><u>Tutta roba che mi piace e che ha fatto sì che la storia attirasse subito la mia attenzione.<br /></u></b>Vi dirò, potrebbe risultare un po' noiosetto all'inizio per chi ama delle storie più movimentate, ma via via che la vicenda prosegue tutto si farà più interessante e movimentato perché ci saranno dei piccoli problemi da risolvere! Eh già.<br />Cos'altro dire?<br /><b>L'enciclopedia delle fate di Emily Wilde è un libro che ha catturato la mia mente, tranquillizzata, fatta sentire vicina a Emily e ancora una volta ho voluto catapultarmi proprio lì dentro perché IO VOGLIO LA VITA DI EMILY WILDE!</b></div><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;"><br /></span></b></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">Se qualcuno si dichiarasse più felice della propria carriera di quanto non lo sia io a zonzo nei boschi selvatici illuminati dal sole in cerca di tracce degli esseri magici. non ci crederei affatto.</span></b></div><br /><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">⭐⭐⭐⭐ e mezzo su cinque</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Vorreste leggerlo?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alla prossima,</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf0QE2c86s0SC0UfFRy-OTrkJyXgs2OeKJyFXw0F3I1AiJDeUFVL8rYxqyqq9r85eYbAWewLBB0h9mpflFmgElHIqjyqQ2xsRnwkQf9Kl3u5I9AY8fdbjMFxXqsoN8A3GO-y1D8zj12C3gSa3Xlz6wD2By08WuhhTu-trqxlJxBaM3Vc-_S3DXUevyxeI/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf0QE2c86s0SC0UfFRy-OTrkJyXgs2OeKJyFXw0F3I1AiJDeUFVL8rYxqyqq9r85eYbAWewLBB0h9mpflFmgElHIqjyqQ2xsRnwkQf9Kl3u5I9AY8fdbjMFxXqsoN8A3GO-y1D8zj12C3gSa3Xlz6wD2By08WuhhTu-trqxlJxBaM3Vc-_S3DXUevyxeI/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div></div>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-29692275630448815492024-02-12T08:00:00.002+01:002024-02-12T08:00:00.135+01:00Mini recensione Un assassino alle porte di Sabaa Tahir<p style="text-align: justify;">Eccomi qui con una nuova recensione!<br />Siete pronti???</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1Wp46IeURQEKj18jmqoeEFn7yCo3MoIBkdWZUNENlCKKsssJjWXyGdXWIEkT1pXqG07Mvds1OPInSnXFnF0g34h_Zq3QNVdbJ_ruRcyrMXZ6wIhBDZg1i3HPOecA4FNTFcvg-zpJIw1f7qC9HCXF-zmeN0o6PQP9OEWE416baqSPKKuBDH-F79uyFsqI/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1Wp46IeURQEKj18jmqoeEFn7yCo3MoIBkdWZUNENlCKKsssJjWXyGdXWIEkT1pXqG07Mvds1OPInSnXFnF0g34h_Zq3QNVdbJ_ruRcyrMXZ6wIhBDZg1i3HPOecA4FNTFcvg-zpJIw1f7qC9HCXF-zmeN0o6PQP9OEWE416baqSPKKuBDH-F79uyFsqI/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/714hfKGyMdL._SL1500_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="525" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/714hfKGyMdL._SL1500_.jpg" width="210" /></a></div><b><span style="font-family: georgia;">Un assassino alle porte <br />di Sabaa Tahir</span></b><br /><b>Serie: </b>An Ember in the ashes #3<br /><b>Editore:</b> Nord<br /><b>Pagine:</b> 448<br /><b>Prezzo:</b> 19,00<br /><div style="text-align: justify;">Da anni, l'Impero governa col pugno di ferro, proibendo la scrittura e punendo chiunque non si assoggetti alla sua rigida disciplina. Negli ultimi tempi, però, la morsa di oppressione si è fatta ancora più stringente. Molti pensano sia una reazione volta a soffocare la ribellione nel sangue. In realtà, dietro quel cambiamento si cela la lunga mano del Signore della Notte, un essere tanto antico quanto potente, che sfrutta l'Imperatore per trovare i frammenti della Stella, un manufatto magico che, se riassemblato, consentirebbe ai suoi ginn d'invadere il mondo, seminando il caos. Elias e Laia sono tra i pochi a conoscere la verità e, per sventare quel piano malvagio, sono pronti a tutto, anche a rinunciare al loro amore. La missione, infatti, impone loro di separarsi. Laia deve andare a Marinn, per radunare un esercito che combatta l'Impero al fianco della resistenza, mentre Elias è stato scelto per aiutare la Traghettatrice di Anime, custode dei defunti. Da quando il Signore della Notte fomenta guerre e tumulti, gli spiriti sono inquieti e rischiano di distruggere il confine che separa il regno dei vivi da quello dei morti. A Elias si prospetta quindi una scelta impossibile: accettare il suo destino e non rivedere mai più la donna che ama, o seguire il cuore e lasciare che tutti ne paghino le conseguenze...<span><a name='more'></a></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigkyvtd8tUGEup-lnCXIzrT2CUmHSnK8U29veQpcKEvk3A6N5dKCXcUdItNdSOfruNhY4CwO-XRY4d2C3X72bGzi8QTCa6oSl7rSUh-4nzryUvXwxv7K7Y3LfTVb0fpuFe4PEOw0mt916kxovAFlJRVz8_wIikxo7MbuYODQljOpZt5eSupLgVDmASyqU/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigkyvtd8tUGEup-lnCXIzrT2CUmHSnK8U29veQpcKEvk3A6N5dKCXcUdItNdSOfruNhY4CwO-XRY4d2C3X72bGzi8QTCa6oSl7rSUh-4nzryUvXwxv7K7Y3LfTVb0fpuFe4PEOw0mt916kxovAFlJRVz8_wIikxo7MbuYODQljOpZt5eSupLgVDmASyqU/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;">Un libro che mi ha fatto venire la <b>tachicardia, l'ansia, il panico, la paura</b>.<br />Fino alla fine pensavo "<i>cosa potrebbe andare storto ancora?</i>" e vi starete chiedendo se poi qualcosa sia andata effettivamente andata storta, ma io non sono qui per dirvelo.<br />La sottoscritta scrive questa recensione per dirvi che voi dovete leggere questa serie perché è bella, vi farà soffrire, ma è bella.<br /><b>Intensa, forte, intrisa di ingiustizie e di speranza e di come queste siano il motore di una rivoluzione</b>.<br />La serie di <i><b>Tahir</b></i> oggi più che mai è da leggere perché parla di popolo oppressi, distrutti, rubati delle proprie radici e di come le guerre non portano né vinti né vincitori, ma solo distruzione. Dolore.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;">In <b><i>Un assassino alle porte</i></b> ancora una volta vi saranno il coraggio di <b>Laia</b>, la compassione di <b>Elias</b> e la forza di <b>Helene</b> e mi vorrei soffermare soprattutto sui <u>personaggi femminili che portano sulle spalle il peso di essere caratterizzati meglio e soprattutto con il miglior sviluppo</u>.<br />Laia è passata con l'essere insicura ad avere una prontezza di spirto tale di riuscire a far sì che il suo popolo possa avere una chance, mentre Helene è colei che soffre di più, il peso si suo ruolo di <b>Averla Sanguinaria</b> le ha portato via famiglia, vita e nome tutto in nome del suo amore immenso per il suo Impero.<br /><b>Sono due ragazze che lottano per ciò che amano di più.<br /></b>E poi c'è Elias che...per carità, una bravissima persona, con dei grandi ideali, ma in questo libro mi è sembrato un po' tonto: gli viene detto di fare una cosa perché altrimenti il mondo esplode e lui "<i>noooo, Laia ha bisogno di me! Devo salvarlaaaah!</i>".<br /><b>SPOILER:</b> Laia se la cava benissimo da sola.<br />E vi dirò di più, la loro coppia per me non ha molto senso, i due personaggi funzionano benissimo da soli e insieme sembrano solo due ragazzini che con gli ormoni impazziti.<b><span style="font-family: helvetica; font-size: x-small;"> L'HO DETTO E NON ME NE PENTO.</span></b><br />Non siamo qui per parlare di ship però, credetemi passano completamente in secondo piano.<br />Questo libro libro è carico di intrighi politici, segreti e storie dal passato che potrebbero spiegare molto cose e io devo sapere.<br /><b>DEVO</b>.<br /><br /><u>Fino ad adesso il mio libro preferito della serie.</u></p><p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia;"><b>VOTO FINALE</b></span></div><div style="text-align: center;">⭐⭐⭐⭐ e mezzo su cinque</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alla prossima,</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijmfylylRGhLcxp7aZ79IgNCnQsw8j1U0xsDeNyozDTObOypTgmyym40uk4v44tpjpUTttKJuo9OoHvNEQWhiCskoyNUOyNXM1eP5Juc_iDXUxPMQw8m2pt0tFDYR-MqI13_V5VK2dmSmyWOLd-Un8NTHupdHx4SjUku__yLC3ypCzbEqZaZxpFs1vuuM/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijmfylylRGhLcxp7aZ79IgNCnQsw8j1U0xsDeNyozDTObOypTgmyym40uk4v44tpjpUTttKJuo9OoHvNEQWhiCskoyNUOyNXM1eP5Juc_iDXUxPMQw8m2pt0tFDYR-MqI13_V5VK2dmSmyWOLd-Un8NTHupdHx4SjUku__yLC3ypCzbEqZaZxpFs1vuuM/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-43667654851982626142024-01-25T08:00:00.034+01:002024-01-25T14:10:45.544+01:00Mini recensione L'assassinio di Roger Ackroyd di Agatha Christie<p style="text-align: justify;">Facciamo che è difficile recensire i gialli senza dare indizi.<br />Facciamo che questo libro non mi ha entusiasmata più di tanto.<br />Otteniamo una recensione che non so scrivere, vabbè. Qualcosa uscirà fuori, spero.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9XJ-NFKuvmviGbLsM8DU7tniK-UKYAH0tscsOhftcqJKhNw_m_i-DrEgp0L-6wPhyphenhyphenTdwApEdzZCn0CLWIs1ozyVctpy9paWpvlxBmbJplB_Rm2oSymGQbTDQZ7ubbJ1399GoQ2mf6YqjzvOCTqLJU-fI6lA7dwWR2Y2g6jK67fZXm3ZdcMnsx9hUzorY/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9XJ-NFKuvmviGbLsM8DU7tniK-UKYAH0tscsOhftcqJKhNw_m_i-DrEgp0L-6wPhyphenhyphenTdwApEdzZCn0CLWIs1ozyVctpy9paWpvlxBmbJplB_Rm2oSymGQbTDQZ7ubbJ1399GoQ2mf6YqjzvOCTqLJU-fI6lA7dwWR2Y2g6jK67fZXm3ZdcMnsx9hUzorY/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><br /></p><p><b><span style="font-family: georgia;"></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/717NEcHWElL._SL1500_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="521" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/717NEcHWElL._SL1500_.jpg" width="208" /></a></span></b></div><b><span style="font-family: georgia;">L'assassinio di Roger Ackroyd <br />di Agatha Christie</span></b><br /><b>Serie: </b>Hercule Poirot<br /><b>Editore:</b> Mondadori<br /><b>Pagine: </b>252<br /><div style="text-align: justify;"><b>Prezzo: </b>14,00</div><div style="text-align: justify;">King's Abbot è un tipico paesino della campagna inglese dove non succede mai nulla di speciale. Un giorno però qualcosa accade: l'uomo più ricco del paese, Roger Ackroyd, viene assassinato proprio quando sta per leggere una lettera che avrebbe fatto luce sul misterioso suicidio di un'amica, la signora Ferrars. Il delitto getta nello sgomento la piccola comunità. Ma, in particolare tra gli amici e i parenti della vittima, non tutti hanno da dolersi dell'accaduto. Almeno così sembra credere un buffo investigatore belga in pensione, trasferitosi da poco nel villaggio per coltivare zucche: l'ineguagliabile Poirot. Sarà lui a scoprire che la realtà è ben diversa da come appare e che tutti, anche le persone insospettabili, hanno qualcosa da nascondere.<span><a name='more'></a></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI9d-bKbqY_9U0m6RCYnaUuJcaga0VAf6wR_yWE2v1P-DuDoXaaf_5RTk0dzX52kjjRalzOVARPcMr0QchrhJKMyFtdDafHTjquTmmNrUh_J8O6DdCcNtbWA6t2qiprzRvdNhVK_R5Oe_oDGKACpiJj4vUXa8LG9O9M6SincYEIAj-I-zdBPpsqKGVeCo/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI9d-bKbqY_9U0m6RCYnaUuJcaga0VAf6wR_yWE2v1P-DuDoXaaf_5RTk0dzX52kjjRalzOVARPcMr0QchrhJKMyFtdDafHTjquTmmNrUh_J8O6DdCcNtbWA6t2qiprzRvdNhVK_R5Oe_oDGKACpiJj4vUXa8LG9O9M6SincYEIAj-I-zdBPpsqKGVeCo/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;">Può un libro giallo annoiare?<br />Questo genere di libri deve tenere appiccicati alle pagine, con la voglia di conoscere la conclusione, sperare di aver indovinato e alla fine perché no? Restare sorpresi per quel finale che ti saresti mai aspettata e invece <b><i>L'assassinio di Roger Ackroyd</i></b> mi ha annoiata. O quasi.<br /><b>Direi che non è il miglior libro della signora Christie.<br /></b><br /></p><p style="text-align: justify;">È un libro che si intreccia in un paesino fatto di pettegolezzi e segreti ed è narrato da un dottore, colui che più o meno conosce tutti, un paesello che è tutto sommato tranquillo finchè due morti non turbano la quiete cittadina.<br />La prima a morire è una donna, ma questo decesso non causa nessuno scandalo non tanto quanto la morte di <b>Roger Ackroyd </b>perché si tratta di un assassinio.<br /><b>TATATADAAAAAN!<br /></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://i.pinimg.com/564x/cb/e5/9e/cbe59ee5803c39f17a2ef2fe717f27e0.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="797" data-original-width="564" height="320" src="https://i.pinimg.com/564x/cb/e5/9e/cbe59ee5803c39f17a2ef2fe717f27e0.jpg" width="226" /></a></div><br />Il dottore, il signor <b>Sheppard</b>, è uno dei primi a trovare il cadavere e anche una delle ultime persone ad aver visto vivo il signor Ackroyd, ci narra gli antefatti e quello che ne segue, tutto assume i contorni del tipico giallo inglese: uomo ricco morto, famiglia e amici si ritrovano tutti in una stessa casa, strani segreti ed enormi eredità girano attorno alla vicenda. Fortuna vuole che nelle vicinanze si sia ritirato a coltivare zucche il famoso investigatore <b>Hercule Poirot</b>, il poveretto evidentemente non può neanche godersi un po' di pace!<br />Ecco, l<b>'unico punto fermo dei romanzi di <i>Agatha Christie</i> sono i suoi investigatori</b>, perché se non ci fosse stata la sagacia di Poirot (<i>e le sue piccole celluline grigie</i>) probabilmente avrei abbandonato il libro e cercato la soluzione su internet (<i>bruuuuttissima persona lo so!</i>). <br />Le indagini coinvolgono tutti, ogni persona all'interno della storia potrebbe essere l'assassino e Poirot gioca con i personaggi, li inganna e li lascia parlare finchè non si arriva alla conclusione che...bè, a un certo punto ho capito dove volesse andare a parare e forse anche per questo mi ha lasciata un po' indifferente, ma il finale...OH IL FINALE! <b>Quello e il modo in cui Poirot ha deciso di chiudere il tutto mi hanno davvero storcere il nasino</b>.<p></p><p style="text-align: justify;">Eh vabbè.</p><p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">⭐⭐⭐ su cinque</div><div style="text-align: center;">tutte per Poirot!</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cosa ne pensate?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyekn25vaix6pSjeWIHHD4-EA-qYqZss6eY7oKEiNzNRv6TuPUakdYzyXz4AFBrDD72IAdR2eNArcfnTYcI7dWV9VFgp9QVEaE3mKUYniu6zmsASljZQ9oAt1ZxBtXhTmjFvTqZcrHjNEUjibwgT3mMMMoFlElLw_WCIkof_nFw9RveCmkodVNyjASlV8/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyekn25vaix6pSjeWIHHD4-EA-qYqZss6eY7oKEiNzNRv6TuPUakdYzyXz4AFBrDD72IAdR2eNArcfnTYcI7dWV9VFgp9QVEaE3mKUYniu6zmsASljZQ9oAt1ZxBtXhTmjFvTqZcrHjNEUjibwgT3mMMMoFlElLw_WCIkof_nFw9RveCmkodVNyjASlV8/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-44896105463776139512024-01-22T08:00:00.002+01:002024-01-22T14:15:46.248+01:00Recensione Nel buio della casa di Michele Monteleone e Fiore Manni<div>Breve storia triste.<br />Cercavo un libro che mi desse dei brividi di paura, invece ho pianto.<br />Di cosa parlo? Ve lo dico subito!</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAMupq89uzKHIV1Bo0ge2gpP-r8QjE9mdlE3B1iTcJPZYs0WPyJgefUzIqctJQmiInoEEh1PrpNGqINwkvrZWEi9eipTDBtZpzlDBidpBPJ3NFWUD4aHxloddO5yWaMM5YVrESu3Qbc-lk2XfoMVAC1U9YgoSSj8zTGUax6gzZYMrs6rEr0Pyh6IMuAxk/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAMupq89uzKHIV1Bo0ge2gpP-r8QjE9mdlE3B1iTcJPZYs0WPyJgefUzIqctJQmiInoEEh1PrpNGqINwkvrZWEi9eipTDBtZpzlDBidpBPJ3NFWUD4aHxloddO5yWaMM5YVrESu3Qbc-lk2XfoMVAC1U9YgoSSj8zTGUax6gzZYMrs6rEr0Pyh6IMuAxk/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/71jhp-O-buL._SL1500_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="524" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/71jhp-O-buL._SL1500_.jpg" width="210" /></a></div>Nel buio della casa <br />di Michele Monteleone e Fiore Manni<br />Editore: Sperling & Kupfer<br />Pagine: 295<br /><div style="text-align: justify;">Prezzo: 17,90<br />C'erano una volta Noah, Allison e la loro nuova splendida casa. Potrebbe essere l'incipit di una favola. Invece è l'inizio di un incubo. Un horror tutto italiano con echi nel mondo del fumetto e una grande storia d'amore. 2015 . Tutto comincia con una stupenda e antica dimora di campagna e con i sogni di una giovane coppia, Allison e Noah, che progettano di costruire lì la loro famiglia. Ma le case, soprattutto le più belle, spesso nascondono segreti e, anziché un futuro, la casa regala loro una tragedia. 2019 . Noah scopre che altre case infestate, come la sua, sono sparse per tutto il suolo americano. Queste dimore sono state trasformate in trappole per fantasmi da un oscuro personaggio: l'Architetto. Noah si mette sulle sue tracce con un aiuto speciale: il fantasma di Allison che, per un'anomalia, o forse per amore, è rimasto legato a lui. Non basta una mano di vernice per contenere l'oscurità imprigionata tra le mura di questa casa.</div></div><span><a name='more'></a></span><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXenk16fgYtrAloVOi1-iTmOtdFTDfgSZlfR9XU8xOyDLdTT7GIE8WGHeRKJSrItaTecR0kpwnz76W24O8qVxiASC_OSWS1d5fSc0PTFDxvn05AejO71blyyKTkrARnEnHYTPB8vrTAfKhVCn-2tQDKFRd78iMzhtbuCf0Q2WnZtIhPFbR-WVuQum15_w/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXenk16fgYtrAloVOi1-iTmOtdFTDfgSZlfR9XU8xOyDLdTT7GIE8WGHeRKJSrItaTecR0kpwnz76W24O8qVxiASC_OSWS1d5fSc0PTFDxvn05AejO71blyyKTkrARnEnHYTPB8vrTAfKhVCn-2tQDKFRd78iMzhtbuCf0Q2WnZtIhPFbR-WVuQum15_w/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;">Probabilmente ho un problema con le <i>ghost story</i>, c'è chi le trova spaventose, a me fanno commuovere.</div><div style="text-align: justify;">Era già successo con <b><i><a href="https://laspacciatricedilibri.blogspot.com/2022/12/recensione-la-donna-in-nero.html" target="_blank">La donna in nero</a></i></b> ed è stato lo stesso con<i><b> Nel buio della casa</b></i>, insomma dietro nascondo storie davvero tristi e io ormai ho capito bene di avere l'animo sensibile e comunque questo non sarebbe un grande problema, no no. Non mi dispiace essermi commossa o aver provato quel forte senso di malinconia: <b>il vero problema è che all'inizio mi sono annoiata e anche parecchio, tanto da voler quasi abbandonare la lettura</b>.</div><div style="text-align: justify;">Mancava davvero poco, ma ho deciso di continuare e...be'<b>, mi sarei aspettata di più dalla storia</b>, dietro al mistero che cela, non vi nascondo che a fine lettura ne sono rimasta insoddisfatta e credo che tutto sia dovuto al mio animo curioso che chiedeva "<b>DI PIÙ, FAMMI SAPERE DI PIÙ!!</b>"</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">AH.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><i><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://i.pinimg.com/564x/23/06/75/23067524d2b7b241cb950a815d4e5d43.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="420" data-original-width="564" height="238" src="https://i.pinimg.com/564x/23/06/75/23067524d2b7b241cb950a815d4e5d43.jpg" width="320" /></a></div><br />Nel buio della casa </i></b>è un libro che segue due POV che si alternano tra passato e presente e seguono due voci, il primo raccontato da<b> Allison</b> e il secondo da <b>Noah</b>, moglie e marito che danno voce alla loro terribile storia: una casa misteriosa ha distrutto la loro vita, le loro speranze. O meglio, quello che la casa nasconde, oscure presenze che irrompono i sogni di Allison rendendoli incubi, voci che sussurrano durante il giorno e le fanno credere di essere vicino alla follia, fino a che non accade l'irreparabile.<br /><br /></div><div style="text-align: justify;">Allison! Oh cara Allison!<br />Sicuramente il mio personaggio preferito in questa strana coppia, strana sì!<br />Perché lei è un fantasma, un'ombra di ciò che è rimasto dopo la sua morte, ma non per questo può essere considerata debole...tutt'altro! Lei è ciò che mi ha spinto a continuare la lettura, perché se fosse rimasto tutto nella mani di Noah probabilmente l'avrei abbandonato, eh già!<br /><b>Allison e Noah funzionano bene insieme</b>, la loro è una coppia che viaggia per l'America alla ricerca di case infestate per cercare di capire cosa in realtà abbia distrutto le loro esistenze e non vi nascondo che in alcuni punti mi è sembrato un po' di avere davanti <i>Ghostbuster</i>, ma credo che il duo<b> Manni-Monteleone</b> abbia voluto schiacciare un po' l'occhio a diversi "mostri" cult del genere (<i>direi pure "Ciao Stephen King"</i>) e in fondo questa è stata una cosa che ho apprezzato, ma...<br />ma!<br /><b>Come vi dicevo mi sono sentita insoddisfatta e se a questo sommo il fato che all'inizio non mi abbia catturata come credevo lo sono ancora di più</b>.<br />E non mi sono neanche spaventata, no, neanche quando dei cari fantasmi assetati di rabbia e rancore saltavano fuori e prevalsa solo la tristezza e a fine libro ancora di più.<br /></div></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">⭐⭐⭐ su cinque</div></div>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-62911409008266560682024-01-15T08:00:00.030+01:002024-01-15T13:38:32.605+01:00Recensione Una fiamma nella notte di Sabaa Tahir<p style="text-align: justify;">Non c'è che dire, gente, gennaio continua con libri dolorosi.<br />Inizio a preoccuparmi, nel frattempo leggete la recensione io inizio ad accendere dei ceri.<br /><br />Ah, sì. Dolorosi, ma belli.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVhhG3VlJkfuw2JswKZ8C6gbIrv_wikhZZrDDErE1yGOyqKIeSykXm0Q7mSyvdS3_fe23JYGDLq9UBiXrApH-0UFspFQ9nlNKLGKcfa3MFkGHHJ5wXi9N4IsjUSOyEbhqZo0zs0-WV-NOu480gvJkOWeYw_gTa72NIs7DT4CozPmLx8Ml8Ph-DDPYHZgY/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVhhG3VlJkfuw2JswKZ8C6gbIrv_wikhZZrDDErE1yGOyqKIeSykXm0Q7mSyvdS3_fe23JYGDLq9UBiXrApH-0UFspFQ9nlNKLGKcfa3MFkGHHJ5wXi9N4IsjUSOyEbhqZo0zs0-WV-NOu480gvJkOWeYw_gTa72NIs7DT4CozPmLx8Ml8Ph-DDPYHZgY/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/91w9QwyBNKL._SL1500_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="534" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/91w9QwyBNKL._SL1500_.jpg" width="214" /></a></div>Una fiamma nella notte <br />di Sabaa Tahir<br />Serie: An amber in the ashes #2<br />Editore: Nord<br />Pagine: 432<br /><div style="text-align: justify;">In un mondo dominato dalla paura e dalla tirannia, due ragazzi sono pronti a sacrificare ogni cosa in nome della libertà... Servire l'impero. Quello era il destino di Elias, il risultato di anni di addestramento fisico e psicologico. Ma tutto è cambiato quando, assecondando il proprio istinto, lui si è rifiutato di giustiziare Laia, una schiava colpevole soltanto di sognare un mondo migliore. È stato allora che Elias ha aperto gli occhi e ha capito di non voler essere complice di un regime oppressivo e autoritario. E, ora, è lui il condannato a morte. Tuttavia in suo aiuto accorre Laia, che gli propone un patto: lei lo farà scappare se, in cambio, lui la guiderà fino a Kauf, la famigerata prigione in cui sono reclusi i traditori, e l'aiuterà a organizzare l'evasione di suo fratello Darin. Elias accetta e, ben presto, i due si ritrovano a marciare attraverso una terra selvaggia e irta di pericoli, costantemente braccati dall'esercito imperiale. Ed Elias scoprirà troppo tardi che tra i soldati che danno loro la caccia c'è anche Helene, la sua compagna d'armi all'accademia, la sua amica più fidata. L'unica che è sempre stata in grado di prevedere ogni sua mossa. E adesso Helene ha un solo, straziante obiettivo: ucciderlo...</div><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4GdpZKE8NA2un4fYl6KaRF2BU4plrDJtTdEzYmhlALwjxjJ8lJjQwKt-C36k7wgd8t0n5dug2nr1w4kUHT_9WmznmpioGgCSrsRtByNGkGIxrNFHnoUEoCBXYQkJW2M3RPiZHtfzp6rRsDA_ko_fVoYx6Xuq70EQqgjQ5iJiATFA6rRDzBWiqRX8QYGM/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4GdpZKE8NA2un4fYl6KaRF2BU4plrDJtTdEzYmhlALwjxjJ8lJjQwKt-C36k7wgd8t0n5dug2nr1w4kUHT_9WmznmpioGgCSrsRtByNGkGIxrNFHnoUEoCBXYQkJW2M3RPiZHtfzp6rRsDA_ko_fVoYx6Xuq70EQqgjQ5iJiATFA6rRDzBWiqRX8QYGM/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;">Come sapete credo che i secondi libri di una qualunque saga portino con sé una sorta di maledizione, quella del "<b><i>secondo libro</i></b>" per l'appunto.<br />Sono quei libri che stanno in mezzo e spesse volte hanno poco da dire, fungono da ponte tra un romanzo e l'altro, questo qui per fortuna (<b>sia benedetto il dio dei libri</b>) si è scansato questa disgrazia: <b>mi piaciuto come il primo</b>.<br /><br /><b><i></i></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><i><a href="https://i.pinimg.com/564x/54/99/b4/5499b495df76c2345c1ce26b0dce76db.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="706" data-original-width="564" height="320" src="https://i.pinimg.com/564x/54/99/b4/5499b495df76c2345c1ce26b0dce76db.jpg" width="256" /></a></i></b></div><b><i><br />Una fiamma nella notte </i></b>inizia proprio dove <b><i><a href="https://laspacciatricedilibri.blogspot.com/2023/08/recensione-il-dominio-del-fuoco-di.html" target="_blank">Il dominio del fuoco</a></i></b> si era interrotto: <b>Elias</b> e <b>Laia</b> scappano dalle grinfie dell'Impero e inizia il loro viaggio verso la prigione di Kauf per cercare di liberare il fratello di lei, chiave importantissima della ribellione.<br />Ovviamente non sarà un viaggio semplice, avranno a che fare con vecchi nemici e nuovi e lasciatemi dire che qui i cattivi non sono semplicemente cattivi, sono proprio...ecco,<i> mi vengono in mente solo parolacce</i>.<br />...<p></p><p style="text-align: justify;">Infidi, malvagi, egoisti, la peggior specie di essere umani e non solo, creature capaci solo di pensare al proprio tornaconto e per fare ciò non hanno nessuno nessun rispetto per la vita umana e in questo libro, credetemi ho visto così tanta sofferenza e dolore da straziare il cuore.<br />Un popolo ferito, ucciso, distrutto solo perché considerato inferiore e in mezzo a così tanta distruzione vi sono la forza di Elias, Laia e <b>Helene</b>, tre personaggi <b>completamente diversi</b>.<br />Uno compassionevole.<br />Una coraggiosa.<br />E l'altra? Come potrei definire Helene? Senza alcun dubbio è il mio personaggio preferito, quello con più sfaccettature e più complesso da capire, lei e l'Averla Sanguinaria, la spada dell'Imperatore, lei deve dare la caccia a Elias il traditore, il suo migliore amico, il suo primo amore ed è così che dentro di sè nasce un battaglia divisa tra dovere e cuore.<br />Ed è così che <b>Una fiamma nella notte </b>diventa <b>una storia fatta di personaggi divisi, spaccati e di una terra intrisa di sangue innocente e che assomiglia tanto a una realtà che vorrei non esistesse</b>.<br /><b>È un libro doloroso, carico di morti e disperazione, ma in fondo si riesce a vedere un pizzico di speranza, una voglia di rivalsa e ribellione che spinge a credere in qualcosa di più</b>.</p><p style="text-align: justify;">Come nel primo ho apprezzato gli elementi magici e in questo vi è qualcosa di nuovo, una nuova realtà che spero venga più approfondita più avanti; vi svelo un cosa: <u><i>ha a che fare con il regno dei morti</i></u>.</p><p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">⭐⭐⭐⭐ e mezzo su cinque</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Leggetelo!<br /><br />Alla prossima,</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij5ZaMLRRU1lDBwCe20KuaiQDLs61yykOlDklzoE50g_R0-zC294Y7rZJwXe1ACbGoUnhnkqaDbCocpPEqQzAxWwZfTB4EJIxJvdBVCIRPFzvc9fk5B224TZkz0lAqqo_kP7M2e50Xc-4lJKZyAgWH0Z1l-5rNaGhTzRLSyPutYHzle2Pbo1OEZnnxEOM/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij5ZaMLRRU1lDBwCe20KuaiQDLs61yykOlDklzoE50g_R0-zC294Y7rZJwXe1ACbGoUnhnkqaDbCocpPEqQzAxWwZfTB4EJIxJvdBVCIRPFzvc9fk5B224TZkz0lAqqo_kP7M2e50Xc-4lJKZyAgWH0Z1l-5rNaGhTzRLSyPutYHzle2Pbo1OEZnnxEOM/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-83345196945009031892024-01-08T08:00:00.004+01:002024-01-08T08:00:00.132+01:00Recensione Il sogno della macchina da cucire di Bianca Pitzorno<div style="text-align: justify;">Siamo davvero al 2024? Davvero?</div><div style="text-align: justify;">Il 2020 non è stato tipo ieri? Siamo sicuri?</div><div><div style="text-align: justify;"><b>SONO GIÀ PASSATI QUATTRO ANNI E IO NON ME NE SONO ACCORTA??</b></div><div style="text-align: justify;">No, okay. Me ne sono accorta e anche troppo.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;">Ma comunque.</div><div style="text-align: justify;">Ecco qui la prima recensione dell'anno! Scegliere il primo libro è stata una faticaccia perché sono convinta che dal primo libro letto dipenda l'intero anno. Strana? Forse, ma alla fine di questi 12 mesi vedrò com'è andata.</div></div><div style="text-align: justify;">Quindi basta con inutili chiacchiere e via con la recensione.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVEskC5jMWVOhBRzdFGdGVO67wLLM7Xy0hg4XXweYclTBYdHWq_j964cs5vQacuVH36ENwXumkxAiXaHWWNnauO9fW-k63vQEaexu4Ipuj81hyphenhyphenuD7L93WH9Mm3Qdt65AsLcpuO9QpbA7LCdcSPvTNluEX9KKKHSQJpzI7MG49pLnvhIRItOy9ABLAWUgg/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVEskC5jMWVOhBRzdFGdGVO67wLLM7Xy0hg4XXweYclTBYdHWq_j964cs5vQacuVH36ENwXumkxAiXaHWWNnauO9fW-k63vQEaexu4Ipuj81hyphenhyphenuD7L93WH9Mm3Qdt65AsLcpuO9QpbA7LCdcSPvTNluEX9KKKHSQJpzI7MG49pLnvhIRItOy9ABLAWUgg/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://th.bing.com/th/id/R.82be7f06446a07b7ad1d081d3ab8dd11?rik=4FdfGn2ksYSKBA&pid=ImgRaw&r=0" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="571" height="320" src="https://th.bing.com/th/id/R.82be7f06446a07b7ad1d081d3ab8dd11?rik=4FdfGn2ksYSKBA&pid=ImgRaw&r=0" width="228" /></a></div><b><span style="font-family: georgia;">Il sogno della macchina da cucire <br />di Bianca Pitzorno</span></b><br /><b>Editore:</b> Bompiani<br />Pagine: 242<br /><div style="text-align: justify;">Prezzo: 13,00C'è stato un tempo in cui non esistevano le boutique di prêt-à-porter e le grandi catene di moda a basso prezzo, e ogni famiglia che ne avesse la possibilità faceva cucire abiti e biancheria da una sarta: a lei era spesso dedicata una stanza della casa, nella quale si prendevano misure e si imbastivano orli ma soprattutto – nel silenzio del cucito – si sussurravano segreti e speranze. La voce narrante di questo romanzo è una sartina a giornata nata a fine Ottocento, una ragazza di umili origini che impara da sola a leggere e ama le romanze di Puccini ma più di tutto sogna una macchina da cucire: prodigiosa invenzione capace di garantire l'autonomia economica, lucente simbolo di progresso e libertà. Cucendo, la sartina ascolta le storie delle tante persone che la circondano: la marchesina Ester, che va a cavallo e studia la meccanica e il greco antico; Miss Lily Rose, giornalista americana anticonformista; le sorelle Provera con i loro scandalosi tessuti parigini; Assuntina, la bimba selvatica... In una società rigidamente divisa per censo anche per la sartina giungerà il momento di trovare la sua strada nel mondo, con la sola forza dell'intelligenza e delle sue sapienti mani. Bianca Pitzorno, creatrice di personaggi indimenticabili ed esperta cucitrice in prima persona, dà vita in queste pagine a una storia antica percorsa da uno sguardo modernissimo. Narrare della sartina di allora significa parlare delle donne di oggi e dei grandi sogni che dovrebbero diventare invece diritti: alla libertà, al lavoro, alla felicità.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDENJrQTYIz9KwPUIJjVvMwBz_tAmacrhSRM4JvwOoJZJWc-xgJTd1FPYKtfyvUjyndzJG071vyVMFWkU5V-YuVQILXRKEgRwigVh2eBKBJrUWHbg-3xBrUdPPg5Zk7VqxFz25Z2LfMI91CePVqNu8Wa5MnELb2jh2WXcsN-ahvn9vmVgULvGMGEka-0A/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDENJrQTYIz9KwPUIJjVvMwBz_tAmacrhSRM4JvwOoJZJWc-xgJTd1FPYKtfyvUjyndzJG071vyVMFWkU5V-YuVQILXRKEgRwigVh2eBKBJrUWHbg-3xBrUdPPg5Zk7VqxFz25Z2LfMI91CePVqNu8Wa5MnELb2jh2WXcsN-ahvn9vmVgULvGMGEka-0A/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Bene, come vi dicevo <u>la prima lettura dell'anno influisce su tutto il resto</u> quindi cercavo qualcosa di tranquillo, bello e che non sarebbe stata una fregatura. Mi sono lasciata conquistare dalla copertina così carina, dalla trama delicata e dai pareri più che positivi e mi sono buttata su questo libro di <b><i>Bianca Pitzorno</i></b>, autrice che conosco più per i suoi libri per bambini, convinta che sarebbe stata la lettura perfetta. <u><i><b>Tranquilla</b></i></u>.<br /><b>SONO STATA ILLUSA.<br /></b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://i.pinimg.com/564x/0a/a4/68/0aa4686945d0e7001d8be312859c1803.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="319" height="480" src="https://i.pinimg.com/564x/0a/a4/68/0aa4686945d0e7001d8be312859c1803.jpg" width="319" /></a></div><br />Non fraintendetemi <b><i>Il sogno della macchina da cucire</i></b> è un <u>bel libro</u>, mi ha in un certo senso rapita all'interno delle sue vicende, ma tranquillo?</div><div style="text-align: justify;"><b>AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH NO.<br /></b>Neanche per sogno.<br />La vita di questa povera sartina è stata contornata da una sequela di piccole tragedie e piccoli scossoni tali da farmi vedere il dramma dietro a ogni angolo.<br />Pagina dopo pagina sono stata risucchiata dalla narrazione, la protagonista mi ha portato con sé all'interno della sua vita fatta di piccole cose, alcune potrebbero parlare di miseria, ma di infinita dignità e amore per il proprio lavoro e rispetto per chiunque le sia stata accanto. La sua è una vita semplice, fatta di duro lavoro e qualche piccolo sfizio, come l'Opera lirica, ma soprattutto riesce ad avere uno sguardo acuto su cosa la circonda sulle vite che incontra: piccoli scandali tra classi sociali più agiate, tempeste d'amore e anche qualcosa di più. </div><div style="text-align: justify;">Mi sono arrabbiata con lei.<br />Ho avuto paura.<br /><b>Con lei mi sono stupita per le piccole gioie che la vita può offrire e che spesso dimentichiamo perché siamo troppo impegnati in una spasmodica ricerca di qualcosa di più grande.</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">Volevo passeggiare sulla spiaggia contemplando l'orizzonte, come avevo visto in un quadro, raccogliendo le conchiglie e sognando mentre i voli dei gabbiani rigavano in cielo. Sognando cosa? Chi? Sognare era molto pericoloso, lo sapevo, non me lo potevo permettere.</span></b></div><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;"><br /></span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><i>Il sogno della macchina da cucire</i></b> si è rivelata una storia delicata e la penna di <b><i>Bianca Pitzorno</i></b> capace di narrare storie di vita comune in maniera straordinaria.<br />L'unico punto debole per me?<br />Mi aspettavo dei personaggi più indimenticabili, capaci di restare nel mio cuore per le loro particolarità e invece nulla. Riconosco che alcuni di loro siano all'avanguardia, moderni, ma sono sembrati sfuggenti, poco incisivi. Finito il libro, non ne è rimasto più niente.</div><div style="text-align: justify;">Sicuramente la storia è stata più forte dei personaggi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">⭐⭐⭐⭐su cinque</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Vi ho un po' incuriosito??</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNfvpvbevDxhm91r13ybSGMRzS_N2uiS_I7vo-2R4iB80Lpg8BTxH0PSSXXhUCXEG_0uxRyFs1cSboSYc7AMuTB1JTjhqmGvt3pk3kJfuhzio4nL_P_rAAzsc-hbUgrVkCTOKfHWqpBpSjawY6_Q0KWG0l6c39kd9wbccCryyLWVUqKwX5OOvWRtV6Uq4/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNfvpvbevDxhm91r13ybSGMRzS_N2uiS_I7vo-2R4iB80Lpg8BTxH0PSSXXhUCXEG_0uxRyFs1cSboSYc7AMuTB1JTjhqmGvt3pk3kJfuhzio4nL_P_rAAzsc-hbUgrVkCTOKfHWqpBpSjawY6_Q0KWG0l6c39kd9wbccCryyLWVUqKwX5OOvWRtV6Uq4/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-45844901432105886322023-12-29T10:35:00.110+01:002024-01-06T13:43:29.558+01:00Mini recensione Anastasia fermo posta di Lois LowryATTENZIONE<br />ATTENZIONE<br />Ultima recensione dell'anno e visto che parliamo di Anastasia direi che si conclude bene.<br />Curiosi?<div>Un grazie alla CE per la copia del libro!</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKC0my_I7wj7VUdDcUJRPO4VH4FrEOLtkPjjLHT9zrnTxzCZqGPVxnEcT8mlG3eRUoVLT8rQflGdZ63owNa8j5avfPan6B7ynlyV_uTZ8IgX3nchlmG77_qjiOwyxVWEeD-0-ECDbQuMtqQiLVWnuUoLUw0-U0chMGXVUDmvphO_Krhv7G2ggn2t0uxn0/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKC0my_I7wj7VUdDcUJRPO4VH4FrEOLtkPjjLHT9zrnTxzCZqGPVxnEcT8mlG3eRUoVLT8rQflGdZ63owNa8j5avfPan6B7ynlyV_uTZ8IgX3nchlmG77_qjiOwyxVWEeD-0-ECDbQuMtqQiLVWnuUoLUw0-U0chMGXVUDmvphO_Krhv7G2ggn2t0uxn0/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/51HzsvfYUgL._SY445_SX342_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="445" data-original-width="306" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/51HzsvfYUgL._SY445_SX342_.jpg" width="220" /></a></div><b><span style="font-family: georgia;">Anastasia fermo posta <br />di Lois Lowry</span></b></div><div><b>Serie:</b> Anastasia Krupnik #8<br /><b>Editore: </b>21 lettere<br /><b>Pagine:</b>130<br /><b>Prezzo: </b>14,00<br /><div style="text-align: justify;">Proprio quando le sue tre amiche decidono di smetterla coi ragazzi, Anastasia inizia una corrispondenza segreta col suo uomo ideale, accuratamente cercato tra gli annunci personali del giornale di suo padre. Certo, lei ha solo tredici anni, ma una differenza di età non è che un piccolo ostacolo quando due persone sono sulla stessa lunghezza d’onda.<span><a name='more'></a></span><span></span></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVxZJzsHDOgpe8QyPu6TDxI3nS4dVt9aqg2xknKtdKYnEYM9HyAJ_PhTJEgCCWqPpIAPBL1bZYEnbzglDGdewwIwUVN_gzG0bs4UZ4aZHLce6ZEJ5MMK80SuP4-HOYOoU96RfVU4Q-uyqNrEJzo187EtHRMop4wiyzkrf3g0izi30VyhVtaYu4pNVdrOI/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVxZJzsHDOgpe8QyPu6TDxI3nS4dVt9aqg2xknKtdKYnEYM9HyAJ_PhTJEgCCWqPpIAPBL1bZYEnbzglDGdewwIwUVN_gzG0bs4UZ4aZHLce6ZEJ5MMK80SuP4-HOYOoU96RfVU4Q-uyqNrEJzo187EtHRMop4wiyzkrf3g0izi30VyhVtaYu4pNVdrOI/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><div><br /></div><div><div style="text-align: justify;">Ok, quando ho letto la trama le mie antenne si sono rizzate e ho iniziato a pensare 🚩🚩🚩🚩🚩 (<i>usando un linguaggio giovane, riassumo con "attenzione pericolo"</i>) perché : una ragazzina di 13 anni che scrive a un uomo di 28 è un qualcosa che assomiglia al disastro, alla <i>catastrofe</i>, oggi sarebbe da servizi sociali e poi ho pensato che nei miei 13 anni entravo per la prima volta su internet e be'...insomma, forse ci siamo passati tutti.</div><div style="text-align: justify;">Tornando alla cara <b>Anastasia</b>, questa come quasi ogni adolescente avrà a che fare con il <b>meraviglioso mondo dell'amore e delle realazioni</b>, anche se le altre sue amiche hanno deciso di dire basta ai ragazzi per concentrarsi su loro stesse lei di punto in bianco scrive a un misterioso uomo, molto più grande di lei e con interessi decisamente...lussuosi. Inizierà a inviare lettere in cui la nostra giovane protagonista mentendo (<i>o cercando di alterare un po' la realtà</i>) parlerà di sè e in un certo mondo conquistando addirittura l'attenzione del suo "amico di penna", solo che si creerà una situazione che darà vita a una serie di avvenimenti che porteranno Anastasia in una sorta di crisi che mi ha fatto parecchio sorridere.</div></div><div style="text-align: justify;">Di una cosa sono certa: <i>questa ragazzina riuscirà sempre a cavarsela e non vi nascondo che la invidio un po'</i>!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se cercate una storia che vi faccia rivivere la vostra adolescenza e vi mostri come alcune cose non cambino mai, ancora una volta ci consiglio di buttarvi sulla serie di Anastasia.<b><i> Lois Lowry</i></b> riesce sempre creare situazioni che possono sembrare irreali, ma che in qualche modo rispecchiano la realtà e forse per questo risultano sempre attuali!</div><div><br /></div><div><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">★★★★ su cinque</div></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Vi auguro di passare un buon Capodanno! <br /><br />Al 2024!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNpAvT-og-fBuLVp9bJFgQ_YJpYzOKepxbqsqt0zBzgt2f_i3iC5_aQdGf2Mdyuvjfm2VkO-Ag5UpEtuyLbpsIY6p4rHOfocskxq9OSqzbPLvZNrc-QgrSYmUAxoatc_i9aqztSFfHIEamkvSUm-dnf5KDf8D4xIJoXduAg88Dhbnfek8qXG_JaFUYVUU/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNpAvT-og-fBuLVp9bJFgQ_YJpYzOKepxbqsqt0zBzgt2f_i3iC5_aQdGf2Mdyuvjfm2VkO-Ag5UpEtuyLbpsIY6p4rHOfocskxq9OSqzbPLvZNrc-QgrSYmUAxoatc_i9aqztSFfHIEamkvSUm-dnf5KDf8D4xIJoXduAg88Dhbnfek8qXG_JaFUYVUU/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-75859528080492938932023-12-18T08:30:00.005+01:002023-12-21T13:29:46.325+01:00Recensione Cuore di Inchiostro di Cornelia Funke<p style="text-align: justify;">Questa potrebbe essere l'ultima recensione dell'anno? Chissà.<br />In questo periodo la mia voglia di leggere è un po' altalenante...<br /><br />Però ora via con:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXz33Vwy4VzEqSzg4f9aayw50XAbNmOT5mpyJKb6MKtpY5SominZeROz6to3P4Y1Wmb89c59uIde5XAYTW6_HaCDvpIJwO2tlCgf5guIHSMcfaVkW2bXbJSIPlRJkZVtLBV2NI2J2ZhY0YvWZtYgmbqVFHz11tZ4e5F-krbVQr_-aJxX_uMY89WkYRdow/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXz33Vwy4VzEqSzg4f9aayw50XAbNmOT5mpyJKb6MKtpY5SominZeROz6to3P4Y1Wmb89c59uIde5XAYTW6_HaCDvpIJwO2tlCgf5guIHSMcfaVkW2bXbJSIPlRJkZVtLBV2NI2J2ZhY0YvWZtYgmbqVFHz11tZ4e5F-krbVQr_-aJxX_uMY89WkYRdow/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><p><br /></p><p><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/81oTG46t-pL._SL1500_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="515" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/81oTG46t-pL._SL1500_.jpg" width="206" /></a></b></div><b>Cuore di Inchiostro<br />di Cornelia Funke</b><br /><b>Serie:</b> Mondo d'inchiostro #1<br /><b>Editore: </b>Modadori<br /><b>Pagine: </b>504<br /><b>Prezzo: </b>12,00<br /><div style="text-align: justify;">Meggie ama i libri. E li ama moltissimo anche il padre Mo, che però rifiuta di leggerli a voce alta. Se lo facesse, infatti, porterebbe la vita nei libri e i personaggi dei libri alla vita. In una notte crudele lesse "Cuore d'inchiostro" e un malvagio signore dal cuore nero, Capricorno, si liberò dai lacci delle parole per materializzarsi nel suo salotto. In quell'attimo fatale accadde anche qualcosa di più grave: la moglie di Mo scomparve per sempre tra le pagine del libro. E ora il perfido Capricorno cerca Mo per piegare i suoi poteri a perfidi scopi...<span><a name='more'></a></span></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXeSvGXtr3sHsNzPu8y3g3UAODaIoAaxOceLXOK7_z-Qe5T__p_rr69lAF4hOQFiJnicco8dO5deERfvU4yMKa2iP3hYwEs-QRKUN9Nb36jN24pqf7idmi-kWYu9XltrMxlqfaM2d_VpLHRp3YmNW7YGMiO_9OWUuMUr-Wxy3Jw6BeTB8ZwJSu6hT-b9M/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXeSvGXtr3sHsNzPu8y3g3UAODaIoAaxOceLXOK7_z-Qe5T__p_rr69lAF4hOQFiJnicco8dO5deERfvU4yMKa2iP3hYwEs-QRKUN9Nb36jN24pqf7idmi-kWYu9XltrMxlqfaM2d_VpLHRp3YmNW7YGMiO_9OWUuMUr-Wxy3Jw6BeTB8ZwJSu6hT-b9M/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p style="text-align: justify;">Da quando tempo volevo leggere questo libro? Da tantissimo!<br />Però non pensavo mai arrivasse il momento giusto, perché alcuni libri vanno letti quando se ne ha bisogno e con <b><i>Cuore di inchiostro</i></b> è andata proprio così.<br /><b>È una storia che parla di libri e del mondo della lettura e di come questo sia pregno di meraviglia e incanto</b>, il suo svolgersi è carico di tutto ciò che ogni lettore ama e se si è alle prime armi con i libri potrebbe far sbocciare ancor di più questa passione.<br /><br /></p><p style="text-align: justify;">Tutto inizia con un libro: <b>Cuore d'inchiostro</b>, una storia fantastica di fate, altre magiche creature e esseri spregevoli perché ogni buona storia merita di avere un cattivo capace di far gelare il sangue, ma non è questo a essere speciale, oh no, a esserlo è un dono, quello di<b> Mo </b>e della sua capacità di saper leggere e incantare le parole così bene da far sbucare i personaggi dai libri. Un talento che vorremmo in tanti, vero?<br />Be', <i>attenzione a quello che desiderate</i>!<br />Perché il talento di Mo è qualcosa che non riesce a controllare ed è così che leggendo le pagine <i>Cuore d'inchiostro</i> tira fuori personaggi che non si aspetta e come se non bastasse <b>vi è uno scambio tra realtà e finzione</b>: un personaggio esce e qualcun altro entra. Così finisce per portare nel mondo reale la banda del cattivo Capricorno e far entrare nella storia la sua amata moglie.<br />Uno scambio che cambia la sua vita per sempre. La sua e quella della sua figlioletta <b>Maggie</b> che ignora quello che il padre riesce a fare, perché così pensa di proteggerla, ma spesse volte la verità è la miglior protezione, già!<br />La vita di Maggie è un continuo spostarsi e vagare, ma tutto cambia quando uno misterioso individuo arriva alla loro porta chiedendo di poter parlare con suo padre è così che inizia la loro avventura e finisce il mio dirvi qualcosa della trama.<br />Il viaggio di Maggie e Mo sarà carico di emozioni e anche parecchi pericoli perché a Capricorno non basta essere arrivato nel nostro mondo e spadroneggiare anche su questo, ma vuole altro che solo il talento di Mo può donargli e per fare questo renderà impossibile ogni loro piano di fuga.<b> Per alcuni versi molte volte sono stata con il fiato sospeso, per altri credevo che i piani dei due fossero sempre a un punto morto come se la storia girasse sempre in tonto</b> pur non arrivare alla fine, ciò non toglie però che sia stato un libro capace di farmi vedere con i miei occhi il mondo che <b><i>Cornelia Funke</i></b> creava pagina dopo pagina: il covo di Capricorno, le strade e i luoghi in cui faceva nascondere i suoi personaggi e soprattutto loro <b>i protagonisti che sanno essere così umani da risultare molto realistici e vicini a me che stavo leggendo</b>.</p><p style="text-align: justify;"><b>Cuore d'inchiostro</b> è la storia che fa per voi se cercate qualcosa di magico, che sappia arrivare al cuore e se amate in modo unico e incondizionato la lettura, <b>credo proprio che non vi deluderà</b>.</p><p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: center;"><b>VOTO FINALE</b></div><div style="text-align: center;">★★★★ su cinque</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cosa ne pensate?<br />Vi ricordate il film di parecchi anni fa?<br /><br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLV6OP7sjzsyHQJtjp1JOq2cw9e5Bna0fjugzP36oMXonFUApoRE7WwcwuZLnAo5X4l2QgCZZqnzplf64p5bI6Ioal_2c90G2_6DptHQwhwZy_pDRNmVkkdEPotVVHLyeEQWM8R5VtslBd35xQSVkbKdgIzHMUs9KsTscisgg7fpChyphenhyphen8EpTBQY4ba2mxQ/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLV6OP7sjzsyHQJtjp1JOq2cw9e5Bna0fjugzP36oMXonFUApoRE7WwcwuZLnAo5X4l2QgCZZqnzplf64p5bI6Ioal_2c90G2_6DptHQwhwZy_pDRNmVkkdEPotVVHLyeEQWM8R5VtslBd35xQSVkbKdgIzHMUs9KsTscisgg7fpChyphenhyphen8EpTBQY4ba2mxQ/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-85218890693472536822023-11-30T09:30:00.014+01:002023-11-30T14:14:06.866+01:00Recensione Weyward di Emilia Hart<div>Ultima recensione del mesi di novembre.<br />Manca solo un mese al 2024, che ansia. che panico, che paura!<br /><br />Comunque.<br /><br />Da un po' leggo solo libri capaci di smuovermi qualcosa dentro o meglio di smuoverla ancora di più.<br />Leggete e capirete.</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7e7HOZ_I_dXh28LIDRjDNSZg9VHlPFwdgZMccZV7cj7hvuiqa_5O9n-wVdapAw4yqX6ny_dvgP363bbkkD3CrRPN94iH9fewrBTsvbHcchlHIKLeAdUChyphenhyphenCMrcyUBiKQLfyicT_eT1VLf0zANNHj0umK3rkwVcWpWJQRvUC0_6maqtcD7GkgehlTPa1g/s199/il%20libro.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7e7HOZ_I_dXh28LIDRjDNSZg9VHlPFwdgZMccZV7cj7hvuiqa_5O9n-wVdapAw4yqX6ny_dvgP363bbkkD3CrRPN94iH9fewrBTsvbHcchlHIKLeAdUChyphenhyphenCMrcyUBiKQLfyicT_eT1VLf0zANNHj0umK3rkwVcWpWJQRvUC0_6maqtcD7GkgehlTPa1g/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/81DmFGqiLQL._SL1500_.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="538" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/81DmFGqiLQL._SL1500_.jpg" width="215" /></a></div><b><span style="font-family: georgia;">Weyward<br />di Emilia Hart</span></b><br /><b>Editore: </b>Fazi<br /><b>Pagine: </b>404<br /><div style="text-align: justify;"><b>Prezzo: </b>20,00<br /><span style="font-family: inherit;">2019. Con il favore del buio della sera, la trentenne Kate fugge da Londra alla volta del Weyward Cottage, una vecchia casa di campagna ereditata da una prozia che ricorda appena. Avvolta da un giardino incolto su cui torreggia un acero secolare, la dimora la proteggerà da un uomo pericoloso. Presto, però, Kate inizierà a capire che le sue mura custodiscono un segreto molto antico.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">1942. Mentre la guerra infuria, la sedicenne Violet è ostaggio della grande e lugubre tenuta di famiglia. Vorrebbe soltanto arrampicarsi sugli alberi e poter studiare come suo fratello, ma da lei ci si aspetta tutt’altro. Un pensiero inquietante, poi, la tormenta: molti anni fa, poco dopo la sua nascita, la madre è scomparsa in circostanze mai chiarite. L’unica traccia di sé che ha lasciato è un medaglione con incisa la lettera W.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">1619. La solitaria Altha, cresciuta da una madre che le ha trasmesso il suo amore per il mondo naturale, viene accusata di stregoneria; rinchiusa nelle segrete di un castello, presto sarà processata. Un contadino del villaggio è morto dopo essere stato attaccato dalla propria mandria, e la comunità locale, coesa, ha puntato il dito contro di lei: una donna insolita. E le donne insolite fanno paura.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ma le Weyward appartengono alla natura. E non possono essere addomesticate. Intrecciando con maestria tre storie che attraversano cinque secoli, Emilia Hart ha dato vita a un potente romanzo sulla resilienza femminile e sulla forza salvifica della solidarietà tra donne in un mondo dominato dagli uomini.</span><span><a name='more'></a></span></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijX2oOegq8mvIetQ0EkCmNJLfSm4LmyhQU5G1B6eB38-ojlwDlmE7TSgF6ql2mfB9FDPgGe6zSxsBsET8_PYzu1BbKv1zUeTimrAcO8x6aHz-g4zr08VGIVDUtVfNOnxir6Nybo-yCRBqjV0xaWXedRa-f5jGd6CSktI8ObOcGDv8RDDhm4rTr-roAolw/s270/recensione.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijX2oOegq8mvIetQ0EkCmNJLfSm4LmyhQU5G1B6eB38-ojlwDlmE7TSgF6ql2mfB9FDPgGe6zSxsBsET8_PYzu1BbKv1zUeTimrAcO8x6aHz-g4zr08VGIVDUtVfNOnxir6Nybo-yCRBqjV0xaWXedRa-f5jGd6CSktI8ObOcGDv8RDDhm4rTr-roAolw/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;">Un libro e tre donne con tre diverse storie da raccontare in tre anni che coprono ben cinque secoli.</div><div style="text-align: justify;">1619 e <b>Altha</b></div><div style="text-align: justify;">1942 e <b>Violet</b></div></div><div><div style="text-align: justify;">2019 e <b>Kate.</b></div><div style="text-align: justify;">Un susseguirsi tra passato e (<i>relativo</i>) presente, in un intreccio dal sapore amaro e vi chiederete il perché. Be'...quando in così tanti anni alcune cose non sembrano cambiare è inevitabile provare un certo bruciore allo stomaco.</div><div style="text-align: justify;">In <b><i>Weyward Emila Hart </i></b>ci lascia esplorare le vite di tre diverse donne unite da un filo antico e indissolubile, un qualcosa di potente e profondamente legate alla natura e che vi lascerò scoprire se deciderete di leggere questo libro (<i>vi consiglio di farlo</i>), ma più di questo ci vuole mostrare come<b> la vita delle donne nonostante i secoli viaggi su binari insicuri e tremolanti, spesso vittime di violenze e ingiustizie ed è da qui che nasce la mia rabbia, il mio risentimento: non cambia nulla o meglio cambia poco e non tutti sono in grado di farlo.</b><br /></div></div><div style="text-align: justify;">Donne viste come oggetti, mai abbastanza o forse solo inclini al maligno, altre ancora non adatte a fare qualsiasi cosa solo perché appartenenti al "sesso debole", altre ancora abusate, maltrattate con la sola colpa di essere per l'appunto donne.<br />Nient'altro.<br />Eppure in questo libro quell'"altro" diventa qualcosa di più forte, u<u>n piccolo seme, una volontà e un dono capaci di grandi cose</u>.<br /><br />Tutto inizia con Altha, la giovane donna processata per stregoneria, il suo sarà un dolore fatto di privazioni e solitudine, accusata solo perché sola, senza uomini che potessero proteggerla e considerata sempre quella diversa del villaggio. Lei sarà la prima prima donna Weyward che darà inizio a tutto, proprio da lei le sue discendenti prenderanno coscienza di quel che sono e del dono che scorre nelle loro vene.<br />Poi sarà il turno di Violet, altra giovane e ancora altro dolore, diverso, ma pur sempre martellante e intenso. Lei figlia di un nobile del '900 sa bene come si possa sentire chi vive in gabbia d'oro, una vita fatta di reclusione, regole, non conoscendo per nulla cosa accade nel mondo là fuori, ma poi accade che un po' di quel mondo le venga accanto con le sembianze di un cugino carismatico quanto infame e la sua esistenza crolla.<br />Tocca a poi a Kate. Oh, Kate! Il tuo racconto è quello che inizia subito in maniera tremenda, vittima di chi credevi di amare, imprigionata, ridotta a un mero gingillo da poter usare e sfoggiare. <br /><b><u><br />Tre storie diverse, come vi dicevo, unite da un dolore logorante, ma anche da così tanta forza. Così tanta da commuovermi. Le vite delle tre protagoniste mi sono entrate dentro in modo tale da colpirmi e lasciami un vuoto a lettura finita.</u></b><br />L'autrice è stata molto brava nel destreggiarsi tra queste tre linee temporali e ammetto che ne avevo un po' timore, spesso non mi convincono gli sbalzi temporali, ma qui sono ben gestiti in modo tale da creare una storia solida che si chiude come un cerchio.</div><div style="text-align: justify;">Un libro che parla di dolore, disperazione, ma anche di doni legati alla natura selvaggia e indomita, capace di distruggere, ma anche di curare, di donare sollievo e scatenare tempeste.</div><div style="text-align: justify;"><br /><b>Weyward è un libro potente, intenso e vero.</b></div><div style="text-align: justify;"><br />Purtroppo, direi anche. Purtroppo perchè giorno dopo giorno c'è chi vive i drammi vissute dalle tre protagoniste, non importa la provenienza, la classe sociale o il periodo storico e spero che ognuna di queste donne possa riuscire a riprendere in mano la propria vita e che quegli omuncoli che le hanno rese niente possano pentirsi. Dire altro sarebbe...troppo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: center;"><b>VOTO FINALE</b></div><div style="text-align: center;">★★★★★ su cinque</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cosa ne pensate?<br /><br />Alla prossima,<br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSrOWeU7DOqmaspPdC2C6R6Vsa85pXZtjXkoZNBnf1Zdbq3yOSTLRcuSocPo1Soi3lrlkc7TuPJvexAG4K2Uvbw7Yo6Yq7hyLNtwXxBVXmCF6a6h7V_JUif-w412kVnrnJi4yMb3ZbkSKQpjalfcR-3TvHBben-w__Dhy5DqUyq7_VS-d4LlWfBuitwyk/s165/grazia.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSrOWeU7DOqmaspPdC2C6R6Vsa85pXZtjXkoZNBnf1Zdbq3yOSTLRcuSocPo1Soi3lrlkc7TuPJvexAG4K2Uvbw7Yo6Yq7hyLNtwXxBVXmCF6a6h7V_JUif-w412kVnrnJi4yMb3ZbkSKQpjalfcR-3TvHBben-w__Dhy5DqUyq7_VS-d4LlWfBuitwyk/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /></div>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-81938963218097171342023-11-20T08:30:00.015+01:002023-11-21T13:54:18.321+01:00Recensione Brucia la notte di Tiffany Vecchietti e Michela Monti<p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Nuova settimana. Nuova recensione.</span></p><p>Cercate un libro che manda dei messaggi di ribellione forte e chiari? Eccovelo.<br /><br />Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiME9MvqjClIyOQvfCGFNOyC1ygC2ALL_0FHuom4esHEFtvcAlhNMmXD-VDTU3fBmtf1-gVAHo68xqFsn9WEO8rb4UFZj8UoduyfmCHldA0iGFvvXRL8kTI2UNYhSQJSnXpWoDu3ChtsO7B3FJ9tDJ2UAdrY4OAoKlSw9BVgQjSZ4EZkd311-_f-xC4tGQ/s199/il%20libro.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiME9MvqjClIyOQvfCGFNOyC1ygC2ALL_0FHuom4esHEFtvcAlhNMmXD-VDTU3fBmtf1-gVAHo68xqFsn9WEO8rb4UFZj8UoduyfmCHldA0iGFvvXRL8kTI2UNYhSQJSnXpWoDu3ChtsO7B3FJ9tDJ2UAdrY4OAoKlSw9BVgQjSZ4EZkd311-_f-xC4tGQ/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><p><br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/819+03FvMlL._SL1500_.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="532" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/819+03FvMlL._SL1500_.jpg" width="213" /></a></div><b><span style="font-family: georgia;">Brucia la notte <br />di Tiffany Vecchietti e Michela Monti</span></b><br /><b>Editore: </b>Mondadori<br /><b>Pagine: </b>324<br /><b>Prezzo: </b>18,90<br /><div style="text-align: justify;">"Nessuno entra. Nessuno esce". Questa è la scritta che può leggere chiunque si avvicini all'Area di Comando del Campo di Raccolta dove sono rinchiuse Ani e Bianca. Qualcuno, sotto queste due laconiche frasi, ne ha incisa una terza: Noi siamo nessuno. Perché le Raccoglitrici di sale, che qui si fanno prosciugare il corpo e l'anima per ottenere l'oro bianco, l'unica risorsa energetica rimasta in un pianeta ormai depredato ed esausto, sono proprio questo, nessuno, per chi governa il Campo e il Paese. Semplici mattoni, tutti uguali, che una volta rotti possono essere sostituiti senza battere ciglio. Mattoni di un'utopia cieca e feroce, nel nome della quale si sprecano vite, si esercita quotidianamente la violenza e si esaltano egoismo e apparenza. Ma questo Ani e Bi lo hanno capito fin dal loro arrivo, molti anni prima. Entrambe, ancora adolescenti, sono state portate lì con la forza, come tante altre prima di loro, perché considerate elementi pericolosi per la società. Ormai cresciute e diventate l'una il punto fermo dell'altra, sono determinate a fuggire da quel luogo abominevole, che le donne le prende, le mastica e le sputa. Dentro di loro, ragazze diversissime, una che sorride poco e ragiona forse troppo, l'altra esuberante e sfacciata, ma di certo non stupida, si alimenta silenzioso un fuoco che attende solo di divampare e travolgere tutto il marcio che le circonda. Quando accadrà, il mondo che troveranno fuori sarà molto diverso da come si aspettano, deludente e sorprendente allo stesso tempo. Ma in quel mondo dovranno sforzarsi di costruire il loro posto, ricucire le ferite del passato, lottare per la libertà delle compagne ancora recluse insieme a chi, fuori dal Campo, ancora resiste, e abbracciare finalmente ciò che sono davvero.<span><a name='more'></a></span></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpcU0ScWbWXsFolnSqjeQmfHM2ZyOIGH7CEjFMcYMSy9n3BhH570MSjM8R7HTlNZVcHMl03ntwH-PeAYtZfpiKyFe6Vu8PeOvmr7n6uSFsBoL38KD-FxC0jdUi31zztlFV0Jnf7vUuVYaUYooPHamuASB137ChvhJAR6qCGJ90uu8x_6sBq9l-PrvEtEE/s270/recensione.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpcU0ScWbWXsFolnSqjeQmfHM2ZyOIGH7CEjFMcYMSy9n3BhH570MSjM8R7HTlNZVcHMl03ntwH-PeAYtZfpiKyFe6Vu8PeOvmr7n6uSFsBoL38KD-FxC0jdUi31zztlFV0Jnf7vUuVYaUYooPHamuASB137ChvhJAR6qCGJ90uu8x_6sBq9l-PrvEtEE/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p style="text-align: justify;">Un libro scritto a quattro mani, due teste e, lasciatemelo dire, si tratta di due testoline molto dure e rivoluzionarie. Caratteristiche che si riflettono benissimo in quello che hanno scritto perché <b><i>Brucia la notte</i></b> è una storia di libertà e di ribellione. Due protagoniste che da una vita fatta di privazioni, dolore e violenza sono state in grado di scappare e trovare qualcosa di grande, immenso: una Resistenza.</p><p style="text-align: right;"><b style="font-family: georgia; text-align: center;">"Siamo Strighe. O Strie, Vedi tu come preferisci, qui li sentirai tutti e due. [...] Ovunque andrai, incontrerai un nome per definirci, ma il punto non cambia. Siamo donne che si sono dovute difendere da sole. Noi siamo la Resistenza che gli Integri non sono mai riusciti a cancellare."</b></p><p style="text-align: justify;"><b>Ani e Bianca.<br />Bianca e Ani</b>.<br />La loro è un'esistenza di sale e muri invalicabili. Prigioniere in quella che in molti vedono un rifugio, un modo come un altro per rimanere in vita mentre fuori il mondo crolla, ma che vita è se si vive nella paura?<br />Che vita è se si ha come unisco scopo lavorare e raccogliere sale?<br />Già, <b>sale</b>. In questa realtà creata dalle due autrici è l'unico composto in grado di produrre energia visto che ogni altra fonte è stata esaurita e per raccoglierlo c'è bisogno di mani, di schiene, di forza lavoro che deve obbedire in silenzio, <u>mai ribellarsi, mai fiatare</u>.<br />Un'esistenza che va stretta a <b>Bianca</b> che ha così tante cose da dire che non basterebbe una vita intera per ascoltarla, la sua è un'anima fatta di colori, un'energia inesauribile che neanche le Saline hanno spezzato. Lei si fa carico di tutto, pensa agli altri e solo raramente a se stessa, in fondo "<i>Ci pensa Bi</i>" e credetemi è difficile non affezionarcisi anche se dopo aver letto le sue chiacchiere potreste aver bisogno di un attimo di tranquillità.<br />È qui che entra in gioco Ani, l'anima inquieta, ma intelligente, un po' sperduta che fa i conti con un passato che vorrebbe dimenticare, come il suo presente in fin dei conti.</p><p style="text-align: justify;">Tutto sembra perduto, finché il destino non le lascia scappare dalle Saline e per loro inizia una nuova vita e non pensate che sia semplice perché dovranno fare i conti con "il fuori", conosceranno il prezzo della libertà, entreranno in contatto con delle <b>Congreghe</b> fatte di donne che lottano contro l'oppressione che le ha tenute prigioniere per anni e sentiranno parlare di Strighe, una forza antica come il mondo che da sempre combatte per la propria esistenza.</p><p style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">"Le Congreghe esistono da che il mondo ha memoria. Le Strighe combattono fin dalla loro nascita, insegnando alle persone che tutti sono in grado di lottare per la propria libertà, ma non sempre le vittorie sono facili. Non sempre chi combatte torna a casa."</span></b></p><p style="text-align: justify;"><b><i>Brucia la notte</i></b> è un libro che attraverso la finzione parla di realtà, di popoli che vivono sotto il giogo dei potenti, di rivoluzione capace di bruciare il mondo.<br /><b><i>Vecchietti</i></b> e <b><i>Monti</i></b> sono state brave nell'intrecciare le loro voci e chi le conosce può intravedere parecchio di loro nelle protagoniste che hanno creato. La loro è una storia incalzante, il fatto che sia ambientato in Italia lo rende ancora più vicino (o meglio "possibile") e si nota come le due autrici abbiano osservato da vicino i luoghi narrati, sembra quasi di essere lì, di poter vedere con i proprio occhi ciò che accade, poi si lascia leggere e coinvolge parecchio tanto che alla fine si resta con il fiato sospeso e ti fa urlare <b>"NON SI PUÒ FINIRE COSÌ</b>"! Oh, sì perché ci sarà un seguito e io spero che le due menti di queste due autrici <b>sappiano darmi di più</b>: una maggiore conoscenza su quelle che sono le Congreghe, farmi entrare ancora meglio nella vita dei personaggi che ho sentito solo in superfice, tranne per Bianca...be', lei è difficile tenerla a bada.<br /></p><p style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">"Avevamo passato quasi metà della vita a campare in un mondo che ci inondava di paura. Orami sapevamo nuotare."</span></b></p><p style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: georgia;"><br /></span></b></p><p style="text-align: center;"><b style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</b><br />★★★★ su cinque</p><p style="text-align: justify;">Alla prossima,<br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6L8tmGqSxuU4bB_n1kZIyKg6TaodKsR-QVGQzamG97pEvGWN2o90v9Fn_xkZcxLPh44dpIGBICgjJ3EwpFJGuNZwfpCmTh8Ynj34xoOyhg_IFimby_0fCNXSUiNoIS-aRTOQaL_-RC6Dn4F2K-7H5bE3nkIB9lgWgDaLybs7tyJ1fHEijeiuC5dI8iCE/s165/grazia.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6L8tmGqSxuU4bB_n1kZIyKg6TaodKsR-QVGQzamG97pEvGWN2o90v9Fn_xkZcxLPh44dpIGBICgjJ3EwpFJGuNZwfpCmTh8Ynj34xoOyhg_IFimby_0fCNXSUiNoIS-aRTOQaL_-RC6Dn4F2K-7H5bE3nkIB9lgWgDaLybs7tyJ1fHEijeiuC5dI8iCE/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br />Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-47126821602312911872023-11-13T08:30:00.002+01:002023-11-13T08:30:00.135+01:00Recensione Redemptor di Jordan Ifueko<p style="text-align: justify;">Questo novembre sta passando troppo in fretta, troppo. Non posso pensare che tra un po' sia già Natale, comunque NUOVA RECENSIONE!<br />Una dilogia si conclude!</p><p style="text-align: justify;">Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro.<br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/719KkwW5LHL._SL1489_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="537" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/719KkwW5LHL._SL1489_.jpg" width="215" /></a></div><b><span style="font-family: georgia;">Redemptor <br />di Jordan Ifueko</span></b><br /><b>Serie:</b> Raybearer #2<br /><b>Editore:</b> Fazi editore<br /><b>Pagine:</b> 444<br /><b>Prezzo:</b> 19,00<br />Tarisai ora siede sul trono dell’impero arit e, per la prima volta nella storia, si trova a dover coniugare il potere del Raggio con il ruolo del Redentore. Come da tradizione, l’imperatrice deve formare un concilio di undici persone legate a lei dal Raggio, ma non è facile trovare consiglieri fidati quando ogni giorno porta con sé una nuova minaccia. Inoltre il tempo stringe, perché soltanto quando la sua posizione sarà più salda Tarisai potrà prepararsi a discendere nel mondo degli Inferi e fermare una volta per tutte i terribili sacrifici richiesti dagli abiku. Determinata a portare a termine la sua missione, in un regno sempre più instabile, Tarisai si sente sola: i fratelli e le sorelle di concilio sono distanti, gli spiriti dei Redentori sacrificati in passato la tormentano chiedendo vendetta per i crimini commessi dall’impero, aumentano gli attentati alla sua vita e un attivista che si fa chiamare “il Coccodrillo” sobilla le classi sociali più basse. La giovane imperatrice è sottoposta a una pressione insopportabile e non sa più di chi fidarsi. Quale strada prenderà? Dovrà morire perché venga fatta giustizia? Ma, soprattutto, avrà qualcuno a cui chiedere aiuto nel momento del più estremo bisogno?<span><a name='more'></a></span><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmkvi-3n1UvcLOglqDoNQPi4qKT2W-Vyjw3PMHuKegJWw86QSjv5jfKoWXdNFcQ_pEYWTCrK1G2WYqpv1e6ZGFoACeZNL5_cyhDn8UirmqJKJJg6fKWcmgIXHQ80RrIP9AKt5k7jAIZIkZ4fR9AkPuv8EhDuyvFwmdwYlaDle-UL-WEGYI9Ze-T2rRXFM/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmkvi-3n1UvcLOglqDoNQPi4qKT2W-Vyjw3PMHuKegJWw86QSjv5jfKoWXdNFcQ_pEYWTCrK1G2WYqpv1e6ZGFoACeZNL5_cyhDn8UirmqJKJJg6fKWcmgIXHQ80RrIP9AKt5k7jAIZIkZ4fR9AkPuv8EhDuyvFwmdwYlaDle-UL-WEGYI9Ze-T2rRXFM/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><div style="text-align: justify;">È sempre un po' triste quanto si finisce una serie, anche se questa è composta da solo due libri e quindi si potrebbe pensare che la brevità possa creare un legame meno stretto: <i>niente di più sbagliato</i>.</div><div style="text-align: justify;">Con <b>Raybearer</b> e <b>Redemptor</b> potrebbe essere un buon esempio di come le dilogie funzionino bene e spesse volte più delle saghe con dodici o più libri. <b>Due volumi che portano dentro di sé una storia pregna di messaggi e con un'ambientazione per me indimenticabile, peccato per i personaggi, giusto</b>.</div><div style="text-align: justify;">Quei personaggi che avrebbero potuto essere più incisivi, meglio costruiti e non solo delle ombre di Tarisai, purtroppo ho avuto questa percezione ed è stato uno dei punti dolenti di entrambi i libri.</div><div style="text-align: justify;">Per fortuna tutto il resto ripaga la lettura!</div><div style="text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Ifueko</b> ha saputo ben destreggiarsi nel mondo che ha creato che è culla di diverse culture, credenze e caratteristiche, ha fatto sì che risaltasse un messaggio ben chiaro: ogni cultura merita di esistere e in questo secondo libro vi è anche un forte senso di ribellione contro chi abusa, contro i privilegi spesso ingiusti.</div><div style="text-align: justify;"><b>La dilogia di <i>Jordan Ifueko </i>è un grido dei deboli contro ogni oppressione.</b></div><div style="text-align: justify;">Per questo spero venga letta, perché di libri così non ce n'è mai abbastanza, la storia è un cerchio che si ripete per questo basta guardare cosa accade nel mondo.</div><p></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://i.pinimg.com/564x/3e/4e/14/3e4e14896f57daddacda3c987e78f376.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="418" height="320" src="https://i.pinimg.com/564x/3e/4e/14/3e4e14896f57daddacda3c987e78f376.jpg" width="209" /></a></div><br />Con <b>Redemptor</b> si chiude anche la storia di Tarisai, giovane donna nata dal desiderio di vendetta, con il solo scopo di uccidere per poi diventare tutt'altro, peccato però che il suo passato la tormenti, i suoi sensi di colpa le pesino sulle spalle come macigni.<br />Si è ritrovata a essere Imperatrice di un regno che non sente di meritare e per rimediare agli errori del passato deve pure fare un viaggio negli Inferi, essere l'ultima <b>Redentrice</b> affinché nessun altro bambino venga sacrificato, non pensate che sia semplice soprattutto quando esseri oscuri le mettono in testa strani pensieri.<br /><p></p><p style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">"Sei in difficoltà. Non sei all'altezza di un'imperatrice. Non sei all'altezza di una sorella. Per questo le persone di ti lasciano sempre. [..] Fai di più. Avresti dovuto salvarci. Avrebbe dovuto importarti."</span></b></p><p style="text-align: justify;">Tarisai ha una forte pressione addosso, cosa che spesse volte me l'ha fatta quasi odiare (<i>facendomi sentire una brutta persona, ma vabbè</i>), ma il suo è l'unico personaggio che ha una sorta di evoluzione gli altri come vi dicevo non sono pervenuti.<br />Comunque, avete capito quali sono i punti dolenti di questa dilogia, ma avete anche capito che va letta, no?<br /><b>In più in questo libro l'autrice credo abbia voluto parlare del suo periodo di depressione vissuto durante la scrittura del libro, in un certo senso i pensieri intrusivi di Tarisai lo rispecchiano</b>.<br /><br />Quindi se avete letto il primo sbrigatevi a leggere il secondo!</p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-10970637290885511792023-11-06T08:30:00.003+01:002023-11-06T13:25:54.469+01:00Recensione Le streghe in eterno di Alix E. Harrow<p>Prima recensione di novembre...<br />...anche se il libro l'ho letto a ottobre.<br /><br />C'è da dire che questo libro qui mi ha proprio fatto venire un blocco del lettore/recensore (??) non indifferente e in più il mio umore non è stato nei migliori, ma vabbè.<br />Starete pensando che per provocarmi tutto ciò si tratti di un libro brutto, noioso, da non leggere mai nella vita e invece...AH!<br /><br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEik3NjF2-_TxiGm-h5vTTyWVnJGh1083X8PXI03VZHZ1Bm-6vStvvtVjbMHLMhUzuHplcu9lGLzVUTz8tLjaytxmh3kMIufcGnmj4ik_29bM3AXjrGoFY0oSrkDb2DmI21pyNL-BY-acnceoX_hcfmcxAlW60gI3MUO_ROFrF2ppLhJCpCLbdG49lxWzH8/s199/il%20libro.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEik3NjF2-_TxiGm-h5vTTyWVnJGh1083X8PXI03VZHZ1Bm-6vStvvtVjbMHLMhUzuHplcu9lGLzVUTz8tLjaytxmh3kMIufcGnmj4ik_29bM3AXjrGoFY0oSrkDb2DmI21pyNL-BY-acnceoX_hcfmcxAlW60gI3MUO_ROFrF2ppLhJCpCLbdG49lxWzH8/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><p></p><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: georgia;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/71fe7KFBi7L._SL1443_.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="554" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/71fe7KFBi7L._SL1443_.jpg" width="222" /></a></div>Le streghe in eterno</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: georgia;">di Alix E. Harrow</span></b></div><b>Editore:</b> Mondadori<br /><b>Pagine:</b> 576<br /><b>Prezzo: </b>24,00<br /><div style="text-align: justify;">Nel 1893 non esistono streghe. Un tempo sì, c'erano, negli oscuri giorni selvaggi prima che iniziassero i roghi, ma adesso la stregoneria è solo una questione di graziosi incantesimi e filastrocche e vecchi racconti per bambini. Se le donne vogliono avere una qualsivoglia forma di potere, devono cercarla nell'urna elettorale. Ma quando le sorelle Eastwood – James Juniper, Agnes Amaranth e Beatrice Belladonna – entrano nell'Associazione per le Donne di New Salem, iniziano a chiedersi se, recuperando antiche parole dimenticate, non sia possibile trasformare quello delle suffragette da un movimento di donne a un movimento di streghe. Inseguite da ombre e morbi, perseguitate da forze che vogliono impedire a una strega di votare – e forse persino di vivere –, le sorelle dovranno immergersi nell'antica magia, tessere nuove alleanze e recuperare il legame che le unisce. Perché le streghe non esistono, ma esisteranno. "Le streghe in eterno" è un racconto potente che parla di sfide, sorellanza, e del diritto di voto.<span><a name='more'></a></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij3O9A7tizFeNTL0FvXIdvJEZD4hE_oLqft7YYj-uA-J2nbbwqPdioZZCLayOaYY7SlYdgOPvG6B0h2IXoT5N4BAwo2nCeLXjGA2mrdIyM838wNdChPjhp0RgEK3EX934ZA8CoOMWWSqAj7ZGu5jRZA20tbJrjec96l_8C4Jmb0MSZ7rTiT_Sv07vIpSE/s270/recensione.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij3O9A7tizFeNTL0FvXIdvJEZD4hE_oLqft7YYj-uA-J2nbbwqPdioZZCLayOaYY7SlYdgOPvG6B0h2IXoT5N4BAwo2nCeLXjGA2mrdIyM838wNdChPjhp0RgEK3EX934ZA8CoOMWWSqAj7ZGu5jRZA20tbJrjec96l_8C4Jmb0MSZ7rTiT_Sv07vIpSE/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Potrei dirvi di leggere questo libro e basta, anzi. Dovrei dirvi che <u>dovete</u> leggerlo e chiuderla qui senza aggiungere niente, sperando solo che vi fidiate di me solo sulla parla e dopo anni di "lavoro" qui sopra, ma così non potrei scrivere quello che questa storia mi abbia fatto provare, quando abbia appagato il mio animo da lettrice perché non c'è dubbio che, per me, questo sia stato <b>il migliore libro dell'anno</b>.<br /><br />L'ho detto e lo sottolineo.<br /><b><u>Il migliore</u></b>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><i>Le streghe in eterno</i></b> è una storia intessuta di donne e magia, un connubio che nei secoli ha spaventato gli uomini e perchè no? Continua a spaventarli.<br /><b>Una donna che conosce i propri punti di forza. le proprie capacità è una donna da temere, uno spirito che non si piò imbrigliare </b>e sappiamo che questo non va assolutamente bene. Dire che in questo suo libro Harrow ha voluto dare esattamente questo messaggio e lo ha fatto in maniera egregia dando vita a una storia che mescola realtà a finzione, favole e leggende perché la magia sta nelle piccole cose, nei dettagli che spesso agli occhi degli uomini sfuggono o meglio dovrei dire che non vengono comprese.<br /><br /></div><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">"Siete qui perchè volete di più per voi stesse, e volete di meglio per le vostre figlie. Perchè è facile ignorare una donna. [...] Ma col cavolo che si può ignorare una strega."</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ah, questa storia potrebbe far storcere qualche nasino agli uomini e forse anche a qualche animo prettamente perfettino e noioso. Vi avviso.<br /><b><span style="font-family: helvetica; font-size: x-small;">FARLI SCENDERE DAL PIEDISTALLO IN CUI SI TROVANO POTREBBE FARGLI BENE, COMUNQUE.</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://i.pinimg.com/564x/f5/f2/f5/f5f2f5f6401cfa961147d234aa478601.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="562" height="320" src="https://i.pinimg.com/564x/f5/f2/f5/f5f2f5f6401cfa961147d234aa478601.jpg" width="225" /></a></div><br />Tornando al libro.<br />Leggerlo è stato come tuffarsi in una fiaba e in fondo un po' lo è: <i>inizia con tre sorelle, orfane, con un padre violento e una nonna che le ha fatte crescere con racconti e piccoli rimedi magici, continua con le sorelle che si allontanano, si abbandonano a vicenda e finisce...</i><br />...no, non ve lo dico come finisce, ma le tre sorelle con la sola forza delle parole, dei mezzi e soprattutto della loro volontà <b>metteranno a fuoco e fiamme il mondo</b>.<br /><b>Beatrice Belladonna, Agnes Amaranth e James Juniper </b>sono tre donne diverse, ognuna di loro ha un diverso tipo di forza, ognuna di loro ha un ruolo diverso all'interno della storia e io ho imparato ad apprezzarle poco a poco. <b>All'inizio ho faticato</b>, ve lo confesso: non capivo le loro intenzioni, facevo fatica a comprendere i motivi del loro distacco, ma poi i loro cuori si sono aperti, ne ho intravisto la forza comprendendo i vari aspetti del loro carattere e ho capito che ognuna di loro era essenziale.<br />Anzi.<br />Direi che ogni donna all'interno di questo libro lo è.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">"Non credo affatto che stesso bruciando linee di sangue, credo che stessero bruciando le conoscenze. I libri e le donne che li scrivevano. Credo...credo che ci abbiano rubato parole e mezzi, e ci abbiano lasciato sol a la volontà".</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br />Le tre sorelle si trovano in un mondo che ancora sente la cenere dei roghi di Salem tra le mani e rischiano di accendersi di nuovo perché la scintilla della magia non si è mai spenta del tutto e saranno proprio loro tre, insieme, a far sì che si espanda tra le donne che hanno vicino e non solo. Lotteranno per la loro libertà, per i loro diritti, semplicemente per la loro esistenza che viene messa in dubbio solo perché appartengono al sesso femminile e più inclini alle tentazioni del maligno.<br />Mi arrabbio solo a scriverlo, però quanto è stato bello leggere di queste donne che si uniscono per far fronte a un male comune?<br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ancora una volta <b><i>Alix E. Harrow ha</i></b> fatto breccia nel mio cuore, con il suo stile così ricco, intenso e così simile a una fiaba ha fatto sì che mi catturasse completamente. È una storia di riscatto, di forza e di profondo amore per quelle che sono le storie che siano scritte o no, perché il loro potere risiede nella volontà di chi le racconta. <b><i>Le streghe in eterno</i></b> sarà un libro che porterò nei miei pensieri per molto molto tempo con il suo messaggio, ovviamente.<br /><b><i><u>Se il mondo ti brucia fa' sì che bruci con te</u></i></b>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">★★★★★ su cinque</div></div><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-13246050809274150352023-10-23T08:30:00.002+02:002023-10-23T08:30:00.149+02:00Recensione Tilly e il treno dei libri perduti di Anna James<p style="text-align: justify;"> Nuovo giorno nuova recensione!<br />Pronti?<br /><br />Questa volta un nuovo libro di una serie dedicata al potere dei libri!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9-yYvJtB5nPmzO59a8Nb4lp6-DxHb9w4-_KsBf9PRdq0PNCqYuQMkkKTgAvcz_kh_tBgRZNu9IJDynWZH3jd9GBDYKv7M5HTGHFuTKmPVWilIwZWqEWX89dRLH6gQJpQBbcP54YSSU_Rcde03fZ7SktoK-iW6uu-HfCKy1OfLeMKi223UPRm3lSlqlaU/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9-yYvJtB5nPmzO59a8Nb4lp6-DxHb9w4-_KsBf9PRdq0PNCqYuQMkkKTgAvcz_kh_tBgRZNu9IJDynWZH3jd9GBDYKv7M5HTGHFuTKmPVWilIwZWqEWX89dRLH6gQJpQBbcP54YSSU_Rcde03fZ7SktoK-iW6uu-HfCKy1OfLeMKi223UPRm3lSlqlaU/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><p><br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/81K+2sKmGeL._SL1500_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="521" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/81K+2sKmGeL._SL1500_.jpg" width="208" /></a></div><b><span style="font-family: georgia;">Tilly e il treno dei libri perduti <br />di Anna James</span></b><br /><b>Serie:</b> Pages & co. #4<br /><b>Editore: </b>Garzanti<br /><b>Pagine: </b>432<br /><b>Prezzo: </b>16,00<br /><div style="text-align: justify;">Tilly ha un dono speciale: è una librovaga, ossia ha il potere di entrare nel mondo dei libri, un mondo magico e incredibile. Eppure c’è chi è disposto a tutto per distruggerlo, anche a mettere in pericolo le persone più vicine a lei. Come suo nonno, che è caduto in un sonno senza fine dopo aver preso in mano una rara edizione del Mago di Oz. Ma Tilly è pronta a partire per andare nella favola delle scarpe rosse insieme al suo migliore amico Milo. Milo vive con lo zio sul Quip, un treno magico che viaggia nella Storia alla ricerca dei libri perduti o dimenticati. Milo e Tilly devono affrontare un oscuro alchimista. Nel loro viaggio, scoprono nuove verità sul passato e sulla misteriosa Agenzia di Curiosità Letterarie guidata dalla nonna di Milo. L’incredibile viaggio di Tilly e Milo nel mondo delle storie li porterà a scoprire che, forse, la storia più importante da vivere è proprio la loro.</div><div style="text-align: justify;">Con ogni suo libro, Anna James è arrivata in cima alle classifiche inglesi, ricevendo numerosi premi di letteratura per ragazzi. Ora è finalmente tornata per guidarci nel suo mondo magico e farci vivere una nuova avventura insieme ai personaggi più incredibili delle fiabe e delle storie che hanno saputo incantare ogni generazione.<span><a name='more'></a></span></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwpGFoDQYygGjExqFIR9fgyPilgWxEW0ie_ZO3yRa1nTVaAZUnVzod9StbGTsIZ1hayD15gQ-BJZaOAs40gOaS0XoeorW03iUEOdy5Ybl0s-KN4EebkSRaZIUTRJ7SvW1Cndb5mZ1-n9G0KYKFSRRsaIdjNy7gvwxpUjrpZF7R9e2faLM5cm6ec0YtMf0/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwpGFoDQYygGjExqFIR9fgyPilgWxEW0ie_ZO3yRa1nTVaAZUnVzod9StbGTsIZ1hayD15gQ-BJZaOAs40gOaS0XoeorW03iUEOdy5Ybl0s-KN4EebkSRaZIUTRJ7SvW1Cndb5mZ1-n9G0KYKFSRRsaIdjNy7gvwxpUjrpZF7R9e2faLM5cm6ec0YtMf0/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p style="text-align: justify;">Penultima avventura per Tilly!<br />A meno che all'autrice non venga la "<b>fantastica</b>" idea di allungare ancora. Già, <i>sono sarcastica</i>! Perché per quanto io ami questa serie<b> trovo che la stia rendendo troppo lunga e questo fa sì che un po' di magia si perda e infatti è questa la sensazione che ho provato nel leggere questo libro</b>.<br />L'ho trovato carino, "<i><b>ma...</b></i>"!<br /><br /><u>I libri dedicati a Tilly sono completamente dedicati alla forza dell'immaginazione e alla potenza della lettura e di come queste messe insieme siano capaci di creare mondi nuovi e sogni</u> ed è per questo che mi sono entrati nel cuore, loro e i personaggi che racconta: la piccola e testarda Tilly, i suoi amici e i nonni e anche quei personaggi letterari che ogni tanto sbucavano fuori dalle pagine per dare voce ai loro pensieri, per aiutare la giovane protagonista nelle sue avventure e per rendere la storia un po' più unica, ma qui sono mancati proprio loro.<br />Questa volta l'autrice ha deciso di dare voce a un nuovo protagonista: <b>Milo</b>, un ragazzino conosciuto nel precedente libro che vive sul Quip, il treno che vaga attraverso la Storia e all'immaginazione. Lui è un po' goffo, timido, poco sicuro di sè e un po' tondo, questa volta sarà lui a dover dare una mano a Tilly nelle sue avventure, anzi dovranno attuare un vero e proprio salvataggio visto che sia il nonno di Tilly che lo zio di Milo sono vittime di un veleno che li ha catapultati in un profondo sonno.<br />Inizia così un viaggio sul Quip per cercare una soluzione che possa aiutarli e non mancheranno i guai, i tranelli e un cattivo niente male che (pensate un po') li porterà fino a Venezia.<br /><br />Mi sono un po' persa tra le pagine perché anche questo quarto libro la storia creata da Anna James è <b>stata parecchio articolata</b>, se non si è attenti si rischia di capire poco quello che succede (u<i>n difetto che ho trovato in tutti i libri a dire il vero</i>), ma in fondo è sempre bello trovare dei personaggi che ti hanno fatto stare bene...<br />...nonostante qui, come vi dicevo, manchi un po' di magia!<br />Adesso spero solo che l'ultimo libro chiuda tutti i cerchi e soprattutto faccia concludere in bellezza questa serie!</p><p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">⭐⭐⭐ su cinque</div><p></p><p style="text-align: justify;">Alla prossima,<br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhslHinaP4luCWQoytIkHg0DeExKALny9oBvyIHE2_aWBHjsqtdVq5G3rhlpMRaBE8kEY9S6xSjF0yBcPPQ0WgNi1HBztd7gjjLcNTPp0p8N-u3qJbOBDhYToltbEJA2LtNnonPrJqC_QgXa82YgUotT1yxnphadjAtB1hcwfP3N_oLck3_xKlbtpapW0Q/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhslHinaP4luCWQoytIkHg0DeExKALny9oBvyIHE2_aWBHjsqtdVq5G3rhlpMRaBE8kEY9S6xSjF0yBcPPQ0WgNi1HBztd7gjjLcNTPp0p8N-u3qJbOBDhYToltbEJA2LtNnonPrJqC_QgXa82YgUotT1yxnphadjAtB1hcwfP3N_oLck3_xKlbtpapW0Q/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br />Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-12911972568891314222023-10-18T08:30:00.043+02:002023-10-18T08:30:00.155+02:00Recensione Le streghe di Manningtree di K.A. Blackmore<p style="text-align: justify;">BuonSalve!<br />Se mi seguite su Instagram, sapete bene che per il mese di ottobre ho deciso di dedicarmi un po' di letture dedicate alla figura della strega Le streghe di Manningtree è stato il primo libro che mi ha accompagnata durante questo viaggio.</p><p>Un grazie alla Casa editrice per la copia digitale del libro.<br />Ah, lo trovate ovunque da ieri!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK8noks2uLqW1xktxSwkPprsbguPef7usg55kyk0V3xidYSI3eHZlYj1XMuxIKrRbiAgyxNIM16M8RVSYDpiqZVOBikI4jLHS-0uSMFrdgPnqZVW6z47jZaJQ15Ey4tAPMf-ickY3wZVsTQS7N6AbSbbyUgK2S0sEiRLmO_v-nPNjYYr3HYt7fIs4IMbk/s199/il%20libro.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK8noks2uLqW1xktxSwkPprsbguPef7usg55kyk0V3xidYSI3eHZlYj1XMuxIKrRbiAgyxNIM16M8RVSYDpiqZVOBikI4jLHS-0uSMFrdgPnqZVW6z47jZaJQ15Ey4tAPMf-ickY3wZVsTQS7N6AbSbbyUgK2S0sEiRLmO_v-nPNjYYr3HYt7fIs4IMbk/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><p><br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/810QKv-e32L._SL1489_.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="537" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/810QKv-e32L._SL1489_.jpg" width="215" /></a></div><b><span style="font-family: georgia;">Le streghe di Manningtree <br />di K.A. Blackmore</span></b><br /><b>Editore:</b> Fazi<br /><b>Pagine:</b> 336<br /><b>Prezzo: </b>18,50<br /><div style="text-align: justify;">Inghilterra, 1643. Il Parlamento combatte contro il re, la guerra civile infuria, il fervore puritano attanaglia il Paese e il terrore della dannazione brucia dietro ogni ombra. A Manningtree, una cittadina della contea dell’Essex privata dei suoi uomini fin dall’inizio della guerra, le donne sono abbandonate a se stesse; soprattutto alcune di loro, che vivono ai margini della comunità: le anziane, le povere, le non sposate, quelle dalla lingua affilata. In una casupola sulle colline abita la giovane Rebecca West, figlia della vedova Beldam West, «donnaccia, compagna di bevute, madre»; tra un espediente e l’altro Rebecca trascina faticosamente i suoi giorni, oscurati dallo spettro incombente della miseria e ravvivati soltanto dall’infatuazione per lo scrivano John Edes. Finché, a scombussolare una quotidianità scandita da malelingue e battibecchi, in città non arriva un uomo: Matthew Hopkins, il nuovo locandiere, che si mostra fin dal principio molto curioso. Il suo sguardo indagatore si concentra sulle donne più umili e disgraziate, alle quali comincia a porre strane domande. E quando un bambino viene colto da una misteriosa febbre e inizia a farneticare di congreghe e patti, le domande assumono un tono sempre più incalzante… Le streghe di Manningtree è la storia di una piccola comunità lacerata dalla lenta esplosione del sospetto, in cui il potere degli uomini è sempre più illimitato e la sicurezza delle donne sempre più minata.<span><a name='more'></a></span></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHFggdYbyYhmupIzSEMRAnQxWBoB1t3DPfr06p0MdkfIIk3gDY42EECTZCjyVvy-J2Zk0hjkBMbRo9VkB1lzyreig1W00b4Rz6S0jEFF9Tf8bA_qi_c8SoIeME3Xo-rN0vIdR5YgYI-rxN-4RjJ3rLV_WF1PkWLF1RToZELpN3TeYTqaR46kCMR77NF70/s270/recensione.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHFggdYbyYhmupIzSEMRAnQxWBoB1t3DPfr06p0MdkfIIk3gDY42EECTZCjyVvy-J2Zk0hjkBMbRo9VkB1lzyreig1W00b4Rz6S0jEFF9Tf8bA_qi_c8SoIeME3Xo-rN0vIdR5YgYI-rxN-4RjJ3rLV_WF1PkWLF1RToZELpN3TeYTqaR46kCMR77NF70/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p style="text-align: justify;">Un tempo essere donne era pericoloso, <i>spesso credo che lo sia pure adesso</i>, ma prima lo era molto di più.<br />Essere indipendenti o sole non andava bene, avere una mente aperta, lesta e passioni particolari era considerato più che strano, quasi un abominio, qualcosa che aveva a che fare con il Maligno.<br />Se eri una donna e vivevi nel...oddio, vi è un periodo molto lungo da prendere in considerazione,<br />Umh, sì. Teniamo conto della data in cui è ambientato il libro.<br />Ecco.<br /></p><p style="text-align: justify;"><b>Se eri una donna e vivevi nel 1643 dovevi stare attenta a quel che facevi altrimenti era molto semplice essere accusata di stregoneria, di avere un animo oscuro, di essere una serva del Diavolo stesso e altrettanto semplicemente finivi impiccata per porre fine alla tua misera vita da peccatrice</b>.<br />Inutili i processi, le parole di difesa, alla fine la condanna era già decisa e in alcuni casi l'accusata confessava crimini che non aveva commesso pur di porre fine a tutto quello che era costretta a subire.<br />Nessun uomo faceva caso allo sguardo nei loro occhi o alla rabbia nei loro cuori, in fin dei conti quella che avevano davanti era il più delle volte una Donna che non riuscivano a domare e quindi inutile.</p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia;"><b>"Lo spirito di sopravvivenza, invece, questa sì che è una dote più interessante. E se siamo destinate a sopravvivere, sopravvivremo solo insieme".</b></span></p><p style="text-align: justify;"><br />Se proprio dobbiamo parlare di rabbia<b> la mia è stata parecchia nel leggere questo libro</b> e credo che potrebbe essere la stessa che potreste avere voi se sceglierete di leggerlo. Ne <b><i>Le streghe di Manningtree</i></b> non vi è perdono che tenga, nessuna giustizia che possa bastare per riscattare quello che delle donne hanno dovuto sulla loro pelle. <u>Nulla</u>.<br />Tutto inizia e finisce con <b>Rebecca West</b>, un'anima così giovane e acerba, ma da avere già conosciuto parecchio il dolore del mondo, lei che vive ai margini del suo villaggio, insieme a sua madre vedova, sole e povere. Il loro non è un rapporto che definirei idilliaco, anzi tutt'altro, la madre è spigolosa, dalla risposta pronta e spesso arcigna ed è lei che attira le prime attenzioni, forse perché troppo sicura di sè stessa, troppo pronta al litigio e alle maledizioni lanciate contro chi le dà fastidio, tanto da procurarle il soprannome di Maldame.<br />Presto una serie di avvenimenti e l'arrivo nel villaggio di un uomo distinto, colto e timoroso di Dio porta alla catastrofe: Rebecca, sua madre e altre donne vedove e con il marito lontano per via della guerra, vengono accusate di stregoneria, portate in un carcere e lasciate sopravvivere come relitti, rendendole meno di esseri umani <b>perché non valgono altro</b>.</p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia;"><b>"Quello sguardo è una risposta più che sufficiente, perché sa già quello che la maggior parte delle donne presto dovranno capire da sole: gli uomini non le salveranno."</b></span></p><p style="text-align: justify;"><b>Tutto sarà raccontato dalla voce di Rebecca</b>, il suo sarà un racconto intenso, ma il suo personaggio non spicca, almeno non all'inizio, sembra quasi restare sullo sfondo, amalgamarsi con quello che le accade e lasciarsi trasportare dalla corrente o meglio da sua madre e questo la porterà alla sua fine...o no.<br />La scoperta del suo destino la lascio a voi, ma sappiate che la fine potrebbe sorprendervi!<br /></p><p style="text-align: justify;"><b>Le streghe di Manningtree è un libro denso, carico di orrore e brutalità che percorre la storia, ma che l'autrice ha deciso di far propria</b>, con personaggi non sempre piacevoli (ho fatto fatica anche a trovare dei punti di incontro con alcuni di loro), un velo di mistero che porta a chiedersi cosa sia vero o cosa no e alcune volte si arena in momenti un po' prolissi, ma che lascia con un profondo senso di rabbia e anche una triste consapevolezza: alcune piccolezze non sono mai cambiate.</p><p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">★★★ e mezzo su cinque</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cosa ve ne pare?<br />Alla prossima,<br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCldddKxMSkunTU2VE2-C4hHDZk6W-54BpE-ir0isjiG2Ym60isLe-V_ri20Xo6ur_hhQkz0eWi5N1-IkkWznIvpwNdLjq3mjOpQZdBqpGgw02SxBYC1OSCGCf37c2Tq0b0RadYXvfbwspTXAFHIUyb4y6Bh5CJjMA2c1XKB84t0hW-Yu0fTlS0uByZmA/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCldddKxMSkunTU2VE2-C4hHDZk6W-54BpE-ir0isjiG2Ym60isLe-V_ri20Xo6ur_hhQkz0eWi5N1-IkkWznIvpwNdLjq3mjOpQZdBqpGgw02SxBYC1OSCGCf37c2Tq0b0RadYXvfbwspTXAFHIUyb4y6Bh5CJjMA2c1XKB84t0hW-Yu0fTlS0uByZmA/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-91208152454819308032023-10-05T08:30:00.000+02:002023-10-05T08:30:00.140+02:00Recensione Ottobre, Ottobre di Katya Balen<p style="text-align: justify;">Cercate il libro da leggere in questo ottobre 🍂?<br />Benissimo, ho quello che fa per voi<br /><br />Leggete e scoprirete!</p><p style="text-align: justify;">Un grazie alla Casa Editrice per la copia del libro.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHYdXyEnzrYjHoNodxA1FuMusIitWS4rSKFqR4bImQtGP5ohP_ErHRZ1A7Yv0PsboaiLNta5VZsbXUxYqZyKTL5_hOUCfgUEcdt8_ocnVxesU0asBNb7ZMkaYMnzt6ffTPc410DcjZLecUbQ3Ev35mfhUSfHr1f_gQNxqsFVXFNQvBKQjWQeGTjh-kXQU/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHYdXyEnzrYjHoNodxA1FuMusIitWS4rSKFqR4bImQtGP5ohP_ErHRZ1A7Yv0PsboaiLNta5VZsbXUxYqZyKTL5_hOUCfgUEcdt8_ocnVxesU0asBNb7ZMkaYMnzt6ffTPc410DcjZLecUbQ3Ev35mfhUSfHr1f_gQNxqsFVXFNQvBKQjWQeGTjh-kXQU/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/81B3pKjSepL._SY385_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="385" data-original-width="252" height="385" src="https://m.media-amazon.com/images/I/81B3pKjSepL._SY385_.jpg" width="252" /></a></div><b><span style="font-family: georgia;">Ottobre, Ottobre <br />di Katya Balen</span></b><br /><b>Editore:</b> Einaudi ragazzi<br /><b>Pagine:</b> 240<br /><b>Prezzo:</b> 14,90<br /><div style="text-align: justify;">Ottobre e suo padre vivono nella foresta, e gli alberi, le rocce, lo stagno e le stelle sono i loro migliori amici. Sono selvaggi e sono contenti così. Un pomeriggio d’inizio autunno, la ragazza salva un piccolo barbagianni e inizia a prendersene cura. Le sembra di aver raggiunto il culmine della felicità quando improvvisamente, proprio il giorno in cui compie undici anni, tutto cambia. Suo padre cade da un albero e rimane sospeso tra la vita e la morte. E la donna che si definisce sua madre la porta via con sé, lontano dalla foresta, nel grigio della città... Un libro di narrativa illustrato per ragazzi e ragazze dagli 11 anni, un romanzo ricco di suggestioni poetiche sulla forza e la bellezza della natura selvaggia, e sullo struggente desiderio di spiegare le ali per seguire i propri sogni. Un racconto appassionante e ricco di avventura, perfetto per lettori che vogliano immergersi in una storia dal sapore classico e insieme moderno.<span><a name='more'></a></span></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH5mIKLNxwChbAqqsiG2RsoSiEtKd8GpAkx5GWbIKIjfBQZ-jH5G_MlPAfPOicmiX_h15Z6xEyzz2GabkBH_6z7H-3Xct7Uk6v9GBF5fw3mE6RZk_6Q7nCparAjO_N9qLHSm5U0gakf__8WeZ6JCIQsZGhxSCtyJYELRQv-8NyCWrBoPr9KRK9e7WbHA0/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH5mIKLNxwChbAqqsiG2RsoSiEtKd8GpAkx5GWbIKIjfBQZ-jH5G_MlPAfPOicmiX_h15Z6xEyzz2GabkBH_6z7H-3Xct7Uk6v9GBF5fw3mE6RZk_6Q7nCparAjO_N9qLHSm5U0gakf__8WeZ6JCIQsZGhxSCtyJYELRQv-8NyCWrBoPr9KRK9e7WbHA0/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p style="text-align: justify;"><b>Prendete una ragazzina cresciuta in un bosco, uno spirito libero che sa ascoltare quello che gli alberi hanno da dirle, che conosce per nome le stelle e le nuvole che osserva in cielo, un'anima che vive di libertà è in perfetta simbiosi con ciò che la circonda e avrete Ottobre</b>.<br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://i.pinimg.com/564x/10/ec/ce/10ecce5ff8fd14c2ae37634c8f2f17df.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="789" data-original-width="564" height="320" src="https://i.pinimg.com/564x/10/ec/ce/10ecce5ff8fd14c2ae37634c8f2f17df.jpg" width="229" /></a></div><br />La sua vita è un po' particolare, come il suo nome del resto: con il padre vive in mezzo alla natura da sempre, non conosce la città e tutto ciò che comporta, quello che per noi è la normalità per lei è assolutamente strano, folle, senza senso.<br />Il bosco con i suoi alberi è tutto ciò di cui ha bisogno e non le importa se per viverci deve sgobbare da mattina a sera, con il sole o con la neve, lei vive lì e lì vuole restare, <i>sempre</i>.<br />Ha suo padre, ha il suo mondo selvaggio, i suoi piccoli tesori, i suoi libri e da un po' ha anche una piccola barbagianni che sono ciò che la rende felice. Tutto cambia però il giorno del suo undicesimo compleanno, quando la "donna che è sua madre" arriva per farle una sorpresa e Ottobre, be'...scappa.<br />Corre via dal senso di abbandono che ha sulle spalle, dalla donna che non sopportava più la natura selvaggia, scappa via da ciò che non conosce e succede qualcosa che stravolgerà ogni cosa e andrà a vivere con sua madre.<br />Per Ottobre il mondo al di fuori del suo bosco è completamente sconosciuto: non è mai andata a scuola, non ha mai avuto degli amici, piano a piano dovrà approcciarsi con tutto questo e non sarà semplice, le ci vuole molto tempo per abituarcisi, a sentire i rumori della città senza sobbalzare e per la prima volta dovrà anche avere a che fare con il giudizio della gente, ma ben presto scoprirà che anche la città ha qualcosa da offrirle, anche lì troverà dei piccoli tesori nascosti, piccole storie che ama far nascere dalla sua fervida immaginazione e <b>capirà molto su di sè stessa e su chi la circonda</b>.<br />Per la piccola protagonista si aprono le porte di una realtà a lei estranea, ma dimostra come sia in grado di ambientarsi trovando il suo giusto equilibrio, tra bosco e città, tra suo padre e sua madre, due culture che sembrano incompatibili, due ragioni, quelle dei genitori che, credetemi, potrebbero sembrare egoistiche, ma non lo sono.<br /><p></p><p style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">"Sai Ottobre, Ottobre, ciò che ci appare come la cosa migliore non è sempre quella giusta."</span></b></p><p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: justify;"><b>Ottobre, Ottobre è uno di quei libri che scalda il cuore, commuove un po', permette di vedere il mondo sotto una luce diversa, perdersi tra i racconti di Ottobre e di come gli occhi di una bambina riescano a vedere la natura che la circonda come qualcosa di unico, incredibile e veramente prezioso</b>.<br />Una storia lirica e affascinante. Sono sicura che vi perderete tra le parole di Ottobre e vorreste subito correre in un bosco, per me è stato così.</div><br /><p></p><p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">★★★★ e mezzo su cinque</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Che ve ne pare?<br />Alla prossima,<br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYucAN8LZxP74BHzSnN4kpN36Rm-K5idnV0drwFA1GIiZ50wXFEoNzBlwvNOk8f8JA4hRJ56l6l_e8WZ_r1dgAvO_hwg5sMKfK-WoX3oWK6W3XjQtRQzd4jDcg6nS8dGFB-V-CMmD5ArJ-Lz0794FbhurWQE5FImplw4kcyPur7IDOfA2lI5_MXtH5jkw/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYucAN8LZxP74BHzSnN4kpN36Rm-K5idnV0drwFA1GIiZ50wXFEoNzBlwvNOk8f8JA4hRJ56l6l_e8WZ_r1dgAvO_hwg5sMKfK-WoX3oWK6W3XjQtRQzd4jDcg6nS8dGFB-V-CMmD5ArJ-Lz0794FbhurWQE5FImplw4kcyPur7IDOfA2lI5_MXtH5jkw/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-63388439604123591872023-09-26T08:30:00.002+02:002023-09-26T08:30:00.136+02:00Recensione Le ombre bianche di Dominique Fortier<p>Ultima recensione di settembre che è già giunto agli sgoccioli. Non era iniziato ieri?????<br /><br />Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLYhjYggi4u_sqOk2VSW2yYJPbhgz0I-QbjsvewIX9CC2ADvQpTCm27xJZaunCumzEpugZvvYag8JegGMbRXFyAzjbfw48zqM06gbG6zhsOJrmNVihYYhyqule9SvUt2V4Kn0Yd6QGV0zZKcvlvsKNIFkjrLkSHQv1AIkvSf4-QDGbAejkDvff1I5qEBI/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLYhjYggi4u_sqOk2VSW2yYJPbhgz0I-QbjsvewIX9CC2ADvQpTCm27xJZaunCumzEpugZvvYag8JegGMbRXFyAzjbfw48zqM06gbG6zhsOJrmNVihYYhyqule9SvUt2V4Kn0Yd6QGV0zZKcvlvsKNIFkjrLkSHQv1AIkvSf4-QDGbAejkDvff1I5qEBI/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><p><br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/619iqdk-ckL._SL1500_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="521" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/619iqdk-ckL._SL1500_.jpg" width="208" /></a></div><b><span style="font-family: georgia;">Le ombre bianche <br />di Dominique Fortier</span></b><br /><b>Editore:</b> Alter ego<br /><b>Pagine:</b> 244<br /><b>Prezzo:</b> 18,00<br /><div style="text-align: justify;">Come si misura una vita? Può misurarsi in poesie, allo stesso modo in cui si contano le sillabe in un alessandrino? Cosa rimane di noi quando non ci siamo più? Quando Emily Dickinson morì nel 1886, lasciò centinaia di testi scarabocchiati su ritagli di carta, che la sorella Lavinia scoprì con stupore. Ne affidò la pubblicazione a Mabel Loomis Todd, l’amante del fratello. Senza queste due donne e senza il contributo di Susan Gilbert Dickinson, cognata e amica intima di Emily, il mondo non avrebbe mai conosciuto questa formidabile opera fantasma, senza dubbio l’impresa poetica più singolare della storia della letteratura americana. Le ombre bianche riprende da dove si era interrotto Le città di carta, raccontando la storia improbabile – quasi miracolosa – di come un libro sia nato anni dopo la morte della sua autrice. In queste pagine sensibili e luminose, Dominique Fortier esplora, attraverso la poesia della Dickinson, il misterioso potere che i libri esercitano sulle nostre vite e sonda la natura fragile ma necessaria della letteratura.<span><a name='more'></a></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUF41MocmJdcU0S9RXKHsWCx2X6yiL_SnhytEg9BJPcPW4V75rPRnMtZZDIX-FB_vhcSiUYVTwsReUsE4y300z7sY2XEyhJnq-V1oYtiqoDxvCFqgrh131KqEXpiO0KPMoixKKCT2pk8W1494X6do44oTltYQSwXKgp4dTzt0Z8EphZMgG-PlR7r5uflI/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUF41MocmJdcU0S9RXKHsWCx2X6yiL_SnhytEg9BJPcPW4V75rPRnMtZZDIX-FB_vhcSiUYVTwsReUsE4y300z7sY2XEyhJnq-V1oYtiqoDxvCFqgrh131KqEXpiO0KPMoixKKCT2pk8W1494X6do44oTltYQSwXKgp4dTzt0Z8EphZMgG-PlR7r5uflI/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p></p><p></p><div style="text-align: justify;">Sapete?</div><div style="text-align: justify;">Sono poche le autrici con cui credo di avere una certa affinità e con questo non voglio assolutamente dire di essere simile, ma di essere compresa e conoscerle intimamente leggendo ciò che scrivono, e una di queste è <b>Emily Dickinson</b>.</div><div style="text-align: justify;">Fin dal momento in cui lessi una delle sue poesie:</div><br /><br /><div style="text-align: center;"><i><b>"Io sono Nessuno! Tu chi sei?</b></i></div><div style="text-align: center;"><i><b>Sei Nessuno anche tu?</b></i></div><div style="text-align: center;"><i><b>Allora siamo in due!</b></i></div><div style="text-align: center;"><i><b>Non dirlo! Potrebbero spargere la voce!</b></i></div><div style="text-align: center;"><i><b><br /></b></i></div><div style="text-align: center;"><i><b> Che grande peso essere Qualcuno!</b></i></div><div style="text-align: center;"><i><b>Così volgare — come una rana</b></i></div><div style="text-align: center;"><i><b>che gracida il tuo nome —tutto giugno —</b></i></div><div style="text-align: center;"><i><b>ad un pantano in estasi di lei!"</b></i></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">capii di esserne profondamente ammaliata.<br />Ogni sua poesia nasconde <i>una parte di lei, così acuta, delicata e intrisa della natura</i> che tanto ama che poco a poco mi è sembrato di conoscerla da sempre.<br />Così ogni qualvolta si parla di lei cerco sempre di conoscerne un po' di più e in <i><b>Le citta di carta</b></i> avevo letto un po' della sua vita, dei suoi sprazzi di quotidianità, mentre adesso <i><b>Dominique Fortier</b></i> con<b><i> Le ombre bianche</i></b> ha deciso di narrare quello che è stato dopo la sua morte.<br />Cosa resta della vita di una persona quando questa non c'è più? Chi ne raccoglie i pezzi?<br />Domande che chi ha subito un lutto saprà rispondere. Dolorosamente, certo.<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://i.pinimg.com/564x/73/93/d6/7393d653f5a690f896ab2046578ebee3.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="752" data-original-width="564" height="320" src="https://i.pinimg.com/564x/73/93/d6/7393d653f5a690f896ab2046578ebee3.jpg" width="240" /></a></div><br /><i><b>Le ombre bianche</b></i> inizia proprio da un lutto, quello di Emily e chi resta cerca di far qualcosa <u>affinché il suo ricordo non venga spazzato via dal tempo</u>:<b> Lavinia</b>, sua sorella minore, raccoglie le poesie della maggiore, ne raccatta di bigliettini lasciati nei cassetti, i pezzi di carta sparsi ovunque nella stanza che ha custodito Emily e le sue parole negli ultimi anni della sua vita e decide di farli pubblicare un compito non semplice per una donna che non sa minimamente da dove iniziare e così chiede aiuto a <b>Susan</b>, altra donna cardine della vita della poetessa, custode di lettere e segreti, ma distrutta dalla morte della sua amata amica e confidente e in fondo cosa le è rimasto ora?<br />Un marito che la tradisce e dei ricordi duri a morire.<br />Così entra in gioco <b>Mabel</b>, una donna con un matrimonio e una famiglia che non sente suoi, amante del marito di Susan che il fato vuole venga scelta per editare le poesie di Dickinson e con lei la figlioletta <b>Millicent</b>, bambina dalla mente acuta e dall'immaginazione fervida.<br /><br /><b>Emily Dickinson dopo la sua morte unisce le vite di queste donne alla sua, ognuna di loro la conosce in modo diverso, ma tutte sapevano del profondo cosa abitasse il cuore di Emily.</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quello scritto da <b><i>Dominique Fortier</i></b> è un perfetto seguito al suo precedente libro (Le città di carta) e ancora una volta arriva al cuore di chi legge. Stavolta non traccia solo un ritratto di Emily, ma anche quello delle donne che l'hanno circondata, amata e da queste <b>il profondo segno che le sue parole hanno lasciato in ognuna di loro</b>.<br /><b><u>La poesia viene vista per quel che è: un ponte tra anime, il linguaggio stesso dell'anima e forse per questo a volte sembra difficile da comprendere, ma è proprio questo a renderla unica in ogni sua forma.</u></b><br /><br />Un libro malinconico e delicato che traccia i ritratti di diverse donne, ma che ammetto a fine lettura ho sentito come se mancasse qualcosa di loro e anche alla storia stessa, ciò non toglie che mi sia piaciuto leggere ancora di Emily e di conoscere altre anime vicino alla sua.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">★★★★ su cinque</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questo settembre è andato decisamente bene per quanto riguarda le letture!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alla prossima,<br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghR_0FERIEkZdK-DWweHTL_llBpJD3FogiBRjolNdL8lJRNd07hUccUMPCOt8yJxIg_w72_MVYDIUy7vbChpDj-nTmrTNVN5QJb78DZNg9Rcoqo2EJaKlZIm68EtNoQOSWlPQ0UKl-da3JzVo5TvCDUBMnK4UJaZe8YV1RJqPXC38BELRK5Czh4oJn-H0/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghR_0FERIEkZdK-DWweHTL_llBpJD3FogiBRjolNdL8lJRNd07hUccUMPCOt8yJxIg_w72_MVYDIUy7vbChpDj-nTmrTNVN5QJb78DZNg9Rcoqo2EJaKlZIm68EtNoQOSWlPQ0UKl-da3JzVo5TvCDUBMnK4UJaZe8YV1RJqPXC38BELRK5Czh4oJn-H0/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /></div><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-25421072960080476052023-09-19T08:30:00.041+02:002023-09-19T17:48:22.061+02:00Recensione In memoriam di Alice Winn<p style="text-align: justify;">Seconda recensione per questo caldo settembre...taccio, che è meglio. <br />No, devo urlarlo: NON LO SOPPORTO IL CALDO.<br /><br />Comunque, parliamo di un libro che mi ha fatto piangere parecchio, sì.<br /><br />Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6QS3cklQOHLWEmh2LpR0VbQj9J2z9Th-n3FsngJ7EsL0nWS16bDkhJS94oj6FW0OcLmEZtlDZmFZUlbYnS7W4jKNPkH85vJJueQyoKnI7ciC1IVSxEmg7LYOpejplxrLCwQtYf9FJxPHsWz0aBdJo1I_Lv1Xpug-o0-wiXikO_OBQ-l7L-jE1zrRrz_U/s199/il%20libro.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6QS3cklQOHLWEmh2LpR0VbQj9J2z9Th-n3FsngJ7EsL0nWS16bDkhJS94oj6FW0OcLmEZtlDZmFZUlbYnS7W4jKNPkH85vJJueQyoKnI7ciC1IVSxEmg7LYOpejplxrLCwQtYf9FJxPHsWz0aBdJo1I_Lv1Xpug-o0-wiXikO_OBQ-l7L-jE1zrRrz_U/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><br /></p><p><b><span style="font-family: georgia;"></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/61mpZdm59dL._SL1500_.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="527" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/61mpZdm59dL._SL1500_.jpg" width="211" /></a></span></b></div><b><span style="font-family: georgia;">In memoriam <br />di Alice Winn</span></b><br /><b>Editore: </b>Garzanti<br /><b>Pagine:</b> 419<br /><div style="text-align: justify;"><b>Prezzo: </b>18,00</div><div style="text-align: justify;">Alla fine di tutto, per tutti, l'inverno diventa primavera. Quando ha ascoltato per la prima volta i versi di "In Memoriam" di Tennyson, Gaunt era all'ultimo anno di scuola. Ricorda perfettamente la voce baritonale del suo migliore amico Sidney mentre li recitava nel cortile del collegio, in un pomeriggio plumbeo. È stata una bella giornata, quella, pensa, sdraiato su una brandina cigolante, con la testa bendata e la mascella rigida. Rigida come la bocca spalancata del soldato che ha calpestato fuggendo per trovare riparo in trincea. Non riesce a toglierselo dalla testa e le uniche cose che lo tengono ancorato alla realtà sono Tennyson e le lettere che Sidney gli ha inviato dall'Inghilterra, dandogli notizie sui compagni, sulle lezioni, sugli studi. Gaunt darebbe l'anima per tornare a quei giorni, a discutere di metrica e poesia greca, invece di indossare la divisa. In collegio l'eco delle bombe e dei proiettili era pioggia, qui è tuono insondabile. Eppure ci sono quei versi. Eppure ci sono due braccia che lo stringono forte e un corpo caldo con cui condividere il misero spazio della brandina. Il respiro di Sidney, accanto a Gaunt, lo rassicura e, lentamente, lo rende consapevole del cuore che batte. D'altronde, la letteratura lo insegna: la tragedia della guerra non può annientare l'amore. Una storia che racconta ombre e luci dell'inizio del Novecento, attraverso gli occhi di due giovani uomini che trovano l'uno nell'altro la forza di superare l'insensatezza del conflitto e consolazione nell'immortale lezione dei classici, appresa tra i banchi di scuola.<span><a name='more'></a></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjamUwYi17yFCS_kIJBUB3B0tWXFxxKqegC-iyQy6WECH2GhxMILACQ54DUnUV6B5Kl-FuGlUaLn33xfV7xU2ZLuUcdziks_1rxmvYP9k6EqGU-gxFDcLUoaEQmicKot2hpgYeTrHzHlmPudgQ_waNyiyApIj84zhCzsV_Y3YMkpOxo4-eqmz2jbu58gLY/s270/recensione.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjamUwYi17yFCS_kIJBUB3B0tWXFxxKqegC-iyQy6WECH2GhxMILACQ54DUnUV6B5Kl-FuGlUaLn33xfV7xU2ZLuUcdziks_1rxmvYP9k6EqGU-gxFDcLUoaEQmicKot2hpgYeTrHzHlmPudgQ_waNyiyApIj84zhCzsV_Y3YMkpOxo4-eqmz2jbu58gLY/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;"><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://i.pinimg.com/564x/4c/a5/3d/4ca53d64c2ca2b816e7d629161d53296.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="513" data-original-width="414" height="320" src="https://i.pinimg.com/564x/4c/a5/3d/4ca53d64c2ca2b816e7d629161d53296.jpg" width="258" /></a></b></div><b><div style="text-align: justify;"><b>Un libro crudo, pieno di orrori, capace di turbarmi e commuovermi ancora e ancora</b>.</div></b><div style="text-align: justify;">Tutto questo è stato <b><i>In memoriam </i></b>e so bene che delle premesse così potrebbero inquietare alcuni animi, ma credetemi quando vi dico che è un libro che <u>va letto</u> perché non bisogna mai dimenticare le atrocità della guerra, di ogni guerra e in fondo non potremmo dimenticare neanche volendo visti gli scenari attuali in diverse parti del mondo.</div><div style="text-align: justify;">È buffo come l'uomo cada sempre sugli stessi errori, dimentichi il passato, non si renda conto di quello che è stato, degli errori che sono stati commessi. <u>Ogni guerra si porta dietro strascichi di fatti di ombre sempre più oscure e chi ne porta i segni maggiori se non chi quelle guerre le ha combattute</u>?</div><div style="text-align: justify;">Non parlo delle ferite fisiche, non meno tremende, ma quelle del cuore perché ogni volta che un'anima si spezza non guarisce mai, non conta gli anni che passano.</div><div style="text-align: justify;">Per i ragazzi andati al fronte un bicchiere che cade è una granata che esplode, le notti non sono fatte per dormire, ma per controllare le trincee, i compagni caduti sono dei fantasmi che evocano dolori e senso di colpa.</div><b><div style="text-align: justify;"><b>La loro vita al fronte è un incubo che ingloba la realtà</b>.</div></b><p></p><p style="text-align: justify;">In <b><i>In memoriam</i></b> <b><i>Alice Winn</i></b> ha narrato di tutto questo e <b>lo ha fatto in maniera tale da catturarmi completamente senza lasciarsi dietro proprio nulla, non ha indorato la pillola, non usa mezzi termini quando deve descrivere le mostruosità della guerra, per questo ho provato davvero un sacco di emozioni nel leggerlo</b>: disturbo, orrore, pena, sconforto, ma non ho smesso mai di leggere (<i>nonostante spesse volte abbia dovuto fermarmi a causa degli occhi lucidi o anche un senso di nausea</i>) tanta era la voglia di conoscere le sorti di questi ragazzi, buttati al fronte, nel fango, il luoghi dimenticati da ogni dio per "<i>la patria, il Re, l'Impero</i>". Giovani uomini di diciotto, diciannove anni (<i>o anche più giovani</i>) che non avevano completamente idea di cosa li avrebbe aspettati.<br />Sogni infranti, vite spezzate, morti tormentate.<br /></p><p style="text-align: center;"><b>"Suo figlio si è spento pacificamente e ha reso onore all'impero".</b></p><p style="text-align: justify;">Come <b>Gaunt</b> e <b>Ellwood</b> due giovani di belle speranze che vivono l'ultimo anno al collegio di Preshute, tra versi dell'Iliade, opere di Shakespeare e poemi di Tennynson con una spensieratezza tipica della loro età, in fondo non hanno di che temere, no?<br />Sono giovani, di bell'aspetto e una buona famiglia alle spalle non hanno nulla di cui temere...<br />...o forse no.<br />No, non parlo dei venti di guerra, ma dei segreti del loro cuore. Tra Gaunt e Ellwood vi è un legame che va oltre la semplice amicizia, ma che nascondono perfino al loro stessi perché...be', vi devo elencare i motivi del perché una relazione omosessuale fosse impensabile nell'Inghilterra del '900?<br />Ecco.<br />Poi aggiungete pure la guerra che rende tutto più confuso e incerto per i due ragazzi, ma alla fine si trovano ancora più vicini, tanto da aggrapparsi l'un l'altro per poter sopravvivere al terrore del conflitto.<br />Vi dirò: <b>la relazione tra i due mi è stata indifferente</b>, forse ero sopraffatta da tutto il resto, ma non mi ha suscitato grandi emozioni a differenza delle singole storie dei due protagonisti.<br />Gaunt e il suo stoicismo, il suo ripudio per la guerra e il profondo senso dell'onore che alla fine lo porta proprio tra le trincee, tra i due è forse il più insondabile, colui che cela più i propri sentimenti e poi Ellwood, lui che sarebbe un perfetto dandy un po' antipatico (<i>solo in apparenza, su!</i>) con le sue poesie e il profondo senso estetico.<br />Due ragazzi così diversi, ma che si completano.</p><p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">"[...]</span></b></div><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">Per pietà. dammi tutto, non escluso,</span></b></div><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">un atomo di un atomo, o morrò".</span></b></div><br />Vorrei citare pure gli altri ragazzi, altri personaggi che potrebbero essere stati pure reali (<i>SPOILER: l'autrice ha preso spunto da alcune memorie</i>) o forse no, ma che nonostante appaiono per un attimo mi è stato impossibile non avere a cuore anche le loro sorti e ho pianto per alcuni di loro (<i>facciamo tutti</i>).<br /><br /><b><i>In memoriam </i></b>è un libro che spezza il cuore, almeno con il mio lo ha fatto, <b>ma leggerlo mi ha portato in quei luoghi, nelle storie dei personaggi, facendomi entrare dentro la Storia, scoprendo lati che mi erano nascosti e magari un giorno lo rileggerò perchè potrei scoprire altro, piangere ancora e chiedermi di nuovo cosa possa esserci di utile nella guerra se non cambiare profondamente ogni essere umano, ogni equilibrio</b>.<p></p><p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">★★★★★ su cinque<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sì, vi consiglio di leggerlo.<br /><br />Alla prossima,<br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgema6nqyr257NjQxgW4eTRCVAakAIXkD_aJxsQArrFyq9m_nyqSdV6vK8WsOuGQQPvzFYJJMdWiGsh89_6dSQQZJmaCmUKP0ph8C0DU5ucEdYGCqJHyOlikuM-PbQ00K8mqFezLpATwFmeHptYgMGKBtj-mxtvtjzP0F7e_kBIPRYGxVmysFPF5F3iXeE/s165/grazia.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgema6nqyr257NjQxgW4eTRCVAakAIXkD_aJxsQArrFyq9m_nyqSdV6vK8WsOuGQQPvzFYJJMdWiGsh89_6dSQQZJmaCmUKP0ph8C0DU5ucEdYGCqJHyOlikuM-PbQ00K8mqFezLpATwFmeHptYgMGKBtj-mxtvtjzP0F7e_kBIPRYGxVmysFPF5F3iXeE/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /></div><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-65463049195846088982023-09-11T08:30:00.003+02:002023-09-11T08:30:00.146+02:00Recensione Gli animali di Lockwood Manor di Jane Healey<p style="text-align: justify;">ABBIAMO IL LIBRO DELL'AUTUNNO!<br />Che significa??<br />Ora ve lo dico.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzofXb_svOZznSbv-SkpaaWTLMdhkBRLRhuhZmUDGtxgH2KUW0OPL4NDjnNUY8lnBOs4a_YY9iha5Tlw4h1LK4Tec_aBskKyLOPt5D_JVefM2Vnrcwh-Fe_-W8l6HrIbLBsIR-YwIpkjQwLYZb5au0gdumoenTu_sTVjVthV_DnVH8cwPkSn-gPL7z0_4/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzofXb_svOZznSbv-SkpaaWTLMdhkBRLRhuhZmUDGtxgH2KUW0OPL4NDjnNUY8lnBOs4a_YY9iha5Tlw4h1LK4Tec_aBskKyLOPt5D_JVefM2Vnrcwh-Fe_-W8l6HrIbLBsIR-YwIpkjQwLYZb5au0gdumoenTu_sTVjVthV_DnVH8cwPkSn-gPL7z0_4/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><br /></p><p><b><span style="font-family: georgia;"></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/81Kz6OMti2L.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="571" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/81Kz6OMti2L.jpg" width="228" /></a></span></b></div><b><span style="font-family: georgia;">Gli animali di Lockwood Manor <br />di Jane Healey</span></b><br />Editore: Mondadori<br />Pagine: 480<br />Prezzo: 17,00<br /><div style="text-align: justify;">Agosto 1939. La guerra incombe su Londra e Hetty Cartwright viene incaricata di portare in salvo la preziosa collezione di mammiferi impagliati del Museo di storia naturale. Quando giunge a Lockwood Manor, futura dimora del museo, Hetty si rende conto che il suo compito è più difficile del previsto. Deve vedersela con l'irascibile Lord Lockwood e con i suoi domestici tutt'altro che collaborativi; e, come se non bastasse, alcuni degli animali della collezione iniziano a scomparire. Hetty ha l'impressione che qualcuno – o qualcosa – la stia pedinando tra le buie stanze della magione. Mentre la situazione precipita, Hetty stringe un legame sempre più profondo con Lucy, l'affascinante e tormentata figlia di Lord Lockwood. A metà tra storia d'amore e romanzo gotico, Gli animali di Lockwood Manor è un racconto dalle atmosfere stregate che parla di famiglia e follia, segreti a lungo sepolti e desideri nascosti<span><a name='more'></a></span></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0wZIUfMcNd7jLr2ilf8ZU-2VDI-BLAANI2fM6tXkRq-FGa0l3xQy8qoMFxXfHq3ebejrDmCSUxqDRB87jrw0ALJugFLTtNiXd2tcTFasea5tityc7pXaZfKrlYy13JuO6JYaI5CmH4loUvL8v5kebA_cuQYIR8opmIgynK7i4jqAzSBT-JNnVrrRHr_8/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0wZIUfMcNd7jLr2ilf8ZU-2VDI-BLAANI2fM6tXkRq-FGa0l3xQy8qoMFxXfHq3ebejrDmCSUxqDRB87jrw0ALJugFLTtNiXd2tcTFasea5tityc7pXaZfKrlYy13JuO6JYaI5CmH4loUvL8v5kebA_cuQYIR8opmIgynK7i4jqAzSBT-JNnVrrRHr_8/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p style="text-align: justify;">La sentite la prima aria di<i> autunno</i>?<br />Quella che aleggia tra gli alberi e le loro foglie che piano piano si tingono di giallo, le prime copertine e la pioggerella?<br />Sono sicura che una parte di voi cerca un libro che si adatti perfettamente a questa atmosfera e qui, gente, <u>ho il libro che fa per voi</u>!<br /><b><i></i></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><i><a href="https://i.pinimg.com/564x/d8/7f/db/d87fdbde81357f803d5776985401c844.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="752" data-original-width="564" height="320" src="https://i.pinimg.com/564x/d8/7f/db/d87fdbde81357f803d5776985401c844.jpg" width="240" /></a></i></b></div><b><i><br />Gli animali di Lockwood Manor</i></b> è una storia gotica, un poco oscura (<i>non tanto, il giusto</i>) e densa di mistero, <i><b>Jane Healey</b></i> mi ha trascinata tra le innumerevoli stanze di questo maniero facendomi curiosare sotto le lenzuola polverose che nascondono i mobili, tra le tende, ma lasciandomi sempre una profonda curiosità perché è impossibile scoprire tutto quello che nascondono, non basterebbe viverci e questo lo sa bene <b>Lucy Lockwood </b>che proprio lì c'è cresciuta non riesce a comprenderne i segreti.<br />Lucy ha un profondo legame con la casa, un qualcosa che le è stato inculcato dalla nonna e dalla madre, è qualcosa di molto forte che la logora, <b>per lei quelle mura sono come una bella gabbia dorata</b>: al suo interno ne è la regina, ma sente che non può uscire fuori come se ne fosse fisicamente legata e poi da quando sua madre e nonna sono morte in un incidente lei è l'unica che può prendersene cura.<br />Ma a quale prezzo?<br />Tra quelle stanze ha vissuto ricordi che l'hanno segnata nel profondo, la madre con i suoi giochi e i momenti bui tempestati di urla notturne e momenti di follia durante il giorno, storie di fantasmi che l'hanno terrorizzata e fatto vedere ombre nel buio.<br />Ed è così che Lucy passa le notti a letto, contando le stanze, ripercorrendole nella mente, creandosi una mappa per non dimenticare cosa nascondono, sentendo le assi che scricchiolano, pensando alla polvere che si accumulava tuto in torno e quando chiudeva gli occhi a farle compagnia erano gli incubi con bestie che la rincorrevano.<br />Tutto cambia però quando in Inghilterra iniziano a essere più consistenti i venti di guerra del Secondo conflitto mondiale, per mettere a sicuro alcuni esemplari di animali impagliati del Museo di storia naturale viene deciso di spostarli a Lockwood e insieme a orsi, giaguari, colibrì e altri animali dallo sguardo vitreo arriva <b>Hetty </b>giovane donna dalla mente determinata e con un profondo amore per il proprio lavoro dentro al museo.<br />Per Hetty poter avere questa occasione di badare alla collezione di animali è un'occasione unica può far vedere quello che realmente vale, può far capire che il suo essere donna non inficia minimamente le sue capacità, che in breve può lavorare come e meglio di un uomo per questo dona anima e corpo in questa mansione fin dall'inizio, ma le ombre di Lockwood ben presto agguatano pure lei e il signore del maniero e padre di Lucy non le rende nulla facile.<p></p><p style="text-align: justify;">Tra Lucy e Hetty nasce fin da subito un legame forte e speciale, e pian piano la seconda si rende conto che dentro quella mura si aggira qualcosa di strano e oscuro e in più alcuni pezzi della collezione del museo spariscono o vengono danneggiati, questo rende Lucy profondamente turbata, tanto da crearle una sorta di ossessione nei confronti degli animali, per lei sarà l'inizio di un incubo è una sola domanda: <b><i>cosa si nasconde a Lockwood?</i></b><br /><br /><u><b>Gli animali di Lockwood Manor è un libro che mi ha sorpresa. Tanto.</b></u><br />Ha superato di gran lunga le mie aspettative, mi ha trasportato nella sua storia con le sue descrizioni minuziose, ma non pesanti, e una narrazione che mi ha tenuta incollata alle pagine tanto da rendermene dipendente mi ha fatto sentire i turbamenti delle due giovani donne, le loro paure, i loro sentimenti.<br />Mi ha scossa e questo non lo credevo possibile o almeno non pensavo lo avrebbe fatto in quel modo...<br />...quale lo capirete solo leggendolo perché io non vogli assolutamente cosa renda questo maniero dalle novantatre (<b>NOVANTATRE!!</b>) stanze così pericoloso.<br /><b>Un pericolo che va oltre ogni terrore poiché reale, vivo e ci porta a fare i conti con i veri mostri.<br />Quelli da cui è difficile (<i>ma non impossibile</i>) scappare</b>.<br /><br /></p><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">★★★★★ su cinque</div><p></p><p style="text-align: justify;">Ok, questo dovrebbe essere il secondo libro dell'anno a cui do 5 stelline, se non erro. Mi sono spiegata??</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;">Alla prossima,<br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilfZJSlq-zeD8MVMebYGtR5vS9_hMH3oVa08eK7NvJ9T0C9cvpqjx1z0z14_waGLsok4-EXJLElKkuuk1-QeCqeoDunhM4DhGUfnp_ZpPvKvTrAPLXkHFUIQzUYWBcWJD3zZ_r_3cr33BpCNb12DdMWHSwcashER5TW9IK_loULjM3gvQR4fsbmieIBls/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilfZJSlq-zeD8MVMebYGtR5vS9_hMH3oVa08eK7NvJ9T0C9cvpqjx1z0z14_waGLsok4-EXJLElKkuuk1-QeCqeoDunhM4DhGUfnp_ZpPvKvTrAPLXkHFUIQzUYWBcWJD3zZ_r_3cr33BpCNb12DdMWHSwcashER5TW9IK_loULjM3gvQR4fsbmieIBls/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br />Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-62871988035799995782023-09-05T08:30:00.006+02:002023-09-05T08:30:00.138+02:00Recensione Good Omens di Terry Pratchett e Neil Gaiman <p style="text-align: justify;"><b>PRIMA RECENSIONE DI SETTEMBRE!<br /></b>E ancora qui fa discretamente caldo, ma finché non arriva veramente l'autunno non posso sperarci e (forse) neanche dopo.<br />Oggi qui per parlavi di un libro che stava nella mia lista di "voglio assolutamente leggere"!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAmSxEZwR4RawXzvRUb9C7i6dfwnRalTbaxUqiS4aLZ_azg6OeaAtpOX76F1v584x0Vz8nE7hrLwv90vCx2hY1VMyyAfRaAcQ4guAVa-TKj0oX1A-LC76bXZzqOtvFEyuehOZawn21Q6LB9rPPytXWLKDYXrJ9z_xXcCFvm3OUyb4Dkwi_btewH24dcWU/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAmSxEZwR4RawXzvRUb9C7i6dfwnRalTbaxUqiS4aLZ_azg6OeaAtpOX76F1v584x0Vz8nE7hrLwv90vCx2hY1VMyyAfRaAcQ4guAVa-TKj0oX1A-LC76bXZzqOtvFEyuehOZawn21Q6LB9rPPytXWLKDYXrJ9z_xXcCFvm3OUyb4Dkwi_btewH24dcWU/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><br /></p><p><b><span style="font-family: georgia;"></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/71YzMVP11UL.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="516" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/71YzMVP11UL.jpg" width="206" /></a></span></b></div><b><span style="font-family: georgia;">Good Omens di <br />Terry Pratchett e Neil Gaiman </span></b><br /><b>Editore:</b> Mondadori<br />Pagine: 384<br />Prezzo: 14,50<div style="text-align: justify;">Il mondo finirà sabato. Sabato prossimo. Subito prima di cena, secondo Le belle e accurate profezie di Agnes Nutter, strega, l'unico libro di profezie assolutamente accurato al mondo, scritto nel 1655. Le armate del Bene e del Male si stanno ammassando e tutto sembra andare secondo il Piano Divino. Non fosse che un angelo un tantino pignolo e un demone che apprezza la bella vita non sono proprio entusiasti davanti alla prospettiva dell'Apocalisse... Ah, e pare anche che qualcuno si sia perso l'Anticristo. Metti insieme Terry Pratchett e Neil Gaiman... e si scatenerà l'inferno. In un modo fantastico.</div><span><a name='more'></a></span><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPX1cOfuRF74srDryvvODZFoKSybsTpZqP-1KBueYFuiCscfiBQJaW7CjzNTmoe37i16i61FBw5_2_7ASrefzq4zWsanDgMJsa2c96BYi1ayWE7zg2zG2LEiamu0iZc9aslKsDyrCDcB9TU0MF6AeI_3BMsBD7LLFUxZ2Q-ofSRjnCr0T3UC8qK3kG2Us/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPX1cOfuRF74srDryvvODZFoKSybsTpZqP-1KBueYFuiCscfiBQJaW7CjzNTmoe37i16i61FBw5_2_7ASrefzq4zWsanDgMJsa2c96BYi1ayWE7zg2zG2LEiamu0iZc9aslKsDyrCDcB9TU0MF6AeI_3BMsBD7LLFUxZ2Q-ofSRjnCr0T3UC8qK3kG2Us/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p></p><p></p><div style="text-align: justify;"><b>Good Omes è:</b></div><b><div style="text-align: justify;"><b>folle,</b></div><div style="text-align: justify;"><b>assurdo,</b></div><div style="text-align: justify;"><b>irriverente,</b></div><div style="text-align: justify;"><b>divertente.</b></div><div style="text-align: justify;"><b>Nasconde dentro di sè il Caos</b>.</div></b><div style="text-align: justify;">Probabilmente una delle letture più strane che abbia mai fatto...no, un momento al primo posto abbiamo Vita Nostra e L'Immortale.</div><div style="text-align: justify;">Comunque, <i>Good Omes </i>si posiziona a un buon terzo posto e come tutte le letture strane che si rispettino ha faticato parecchio a "<i>fare amicizia</i>" con il suo stile e la sua storia nata dalle menti di <i>Pratchett </i>e <i>Gaiman</i>: <b>è un libro che corre veloce e spesse volte mi è capitato di sentirmi indietro rispetto la narrazione e di perdermi dei pezzi, una sensazione che si è dissipata via via che leggevo</b>, ma immagino sia qualcosa che possa dare fastidio a qualche lettore e quindi vi consiglio spassionatamente di dare un'occhiata all'estratto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Vi potrei dire che il punto forte della storia sia la trama: l'eterna lotta tra Bene e Male che si conclude con l'Apocalisse, l'Armageddon, la Fine dei Giochi e tanti saluti a tutti, ma no! Io ho amato i personaggi assolutamente strani e folli pure loro così tanto da risultare coerenti al resto dela storia.</div><p></p><div style="text-align: justify;">L'angelo <b>Azraphael </b>da cuore buono, ma con una punta di disobbedienza e l'amore per i libri antichi, il demone<b> Crowley</b> beffardo, cinico con i suoi immancabili occhiali da sole e l'amata Bentley sono il duo che tira le fila di questo libro o meglio, cercano di tirarli perché i due dovrebbero farsi carico del piccolo Anticristo per dare inizio all'Apocalisse, ma il guaio è dietro l'angolo ed è così inizia la loro avventura fatta di profezie fatte da una donna parecchio misteriosa, un Cacciatore di streghe un po' strambo e un altro un pochetto ingenuo e poi lui il giovane Anticristo, colui che porterà alla fine del mondo, 11 anni e un destino predetto secoli prima...o forse no.<br /><u>Mi sono divertita un sacco nel perdermi tra queste pagine, è stato un viaggio sicuramente fuori dagli schemi, a tratti comico, ma a tratti lascia riflettere</u> perché...be' possiamo qui a parlare di Inferno e Paradiso e di quello che comportino, ma è l'uomo che gioca le sorti le vere sorti del mondo.<br /><br /></div><div style="text-align: center;"><b><i><span style="font-family: georgia;">"L'Inferno non è una grande riserva di cattiveria, pensava Crowley, nè il Paradiso è una grande sorgente di bontà; sono solo due fazioni opposte nella grande partita a scacchi dell'Universo. Il fatto è che la vera grazia e la vera cattiveria albergano nell mente degli uomini."</span></i></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non so se sia un peccato per me aver scoperto ora questo libro, ma sicuramente qualche anno fa non sarei riuscita ad apprezzarlo come oggi.<br /><br /><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">★★★★ su cinque</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E ora non resta che buttarmi sulla serie tv!<br /><br />Alla prossima,<br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQTvQx3fUUebFGw-T_eBRGV00s4ar34nULpEqDkmOgvNGrpo5e6e_XWnAcTxVhO5dG680yUmY4SVSnmfsHJavWzP0zFJLg77bitlhOXr0PkFzjgQD-lYaFSbMJg_Lgyt3hJmvSnVK98XctW_ZcvNrppBsaEc9HdXWX1peR8Wf7ylAgBrICbZHfrC3LNlo/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQTvQx3fUUebFGw-T_eBRGV00s4ar34nULpEqDkmOgvNGrpo5e6e_XWnAcTxVhO5dG680yUmY4SVSnmfsHJavWzP0zFJLg77bitlhOXr0PkFzjgQD-lYaFSbMJg_Lgyt3hJmvSnVK98XctW_ZcvNrppBsaEc9HdXWX1peR8Wf7ylAgBrICbZHfrC3LNlo/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /></div><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-23568966022163399972023-08-31T08:30:00.005+02:002023-08-31T08:30:00.143+02:00Recensione Pane cose e cappuccino di Fannie Flagg <p style="text-align: justify;">Ultimo giorno di agosto!<br />La sentite la mia voglia di autunno? Eh? Eh?<br />Anche se fooooorse essendo in Sicilia dovrò aspettare ancora un pochino. *sigh*<br /><br />Comunque.<br />Ultima recensione per questo mese e anche uno dei pochi libri a 5 stelle di quest'anno, pronti???</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxHIqJmp1-khGKa0WnJ3QP1R2szqY5Qu8JHxswXRtC8miW26O7nh-uhIuOryNr30aC8r0caogzKOWo1Ix2P1Z4H5mSKWUc-Q_bseyjZDiHvo9QMbxdUEJS8r9MIo8HVQMkSfeIY33vVXPIiBP18AtOj4ZQAIf3_N--ymaqW50PYJuSU01LDWd4AP6uRCc/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxHIqJmp1-khGKa0WnJ3QP1R2szqY5Qu8JHxswXRtC8miW26O7nh-uhIuOryNr30aC8r0caogzKOWo1Ix2P1Z4H5mSKWUc-Q_bseyjZDiHvo9QMbxdUEJS8r9MIo8HVQMkSfeIY33vVXPIiBP18AtOj4ZQAIf3_N--ymaqW50PYJuSU01LDWd4AP6uRCc/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><br /></p><p><b><span style="font-family: georgia;"></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;"><a href="https://www.ibs.it/images/9788817031875_0_536_0_75.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="777" data-original-width="500" height="320" src="https://www.ibs.it/images/9788817031875_0_536_0_75.jpg" width="206" /></a></span></b></div><b><span style="font-family: georgia;">Pane cose e cappuccino <br />di Fannie Flagg <br /></span>Editore:</b> Rizzoli<br /><b>Pagine:</b> 463<br /><b>Prezzo: </b>12,00<br /><div style="text-align: justify;">Dena è una splendida e ambiziosa stella nascente della televisione degli anni Settanta. L'aspetta un futuro più che promettente, ma il suo presente è irto di complicazioni e il passato avvolto nel mistero. Tutti i nodi della sua vita vengono al pettine quando è costretta a lasciare l'amata New York per fare ritorno nella cittadina della sua infanzia, Elmwood Springs, Missouri. Dove rivede una vecchia amica pronta a buttarsi nel fuoco per lei; i parenti chiaccheroni ma saggi; una pioniera delle trasmissioni via etere. E altri personaggi teneri e bizzarri, tutti ammaliati da una donna che, senza sapere dove sia la sua casa e neppure cosa sia l'amore, proprio grazie a loro mette le basi per un futuro nuovo ed inaspettato.</div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVOeoVXZ_2z2Q2_CWksxzz2W2YisUNOnH9N0p2mGvBdv6ccuyBqRWiptxNE4Cv0Cb9ZJ9v92OqEbGd8GlHUAOBefldqxs5ydt7CRO2VvHYgNjSxjG9zih1wORvYWZ1NcJlO5a44cDnbCX_hgzYAsjDIBXLxokb53cAFi3j14M_7juAvn4cgErOtiLhsXQ/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVOeoVXZ_2z2Q2_CWksxzz2W2YisUNOnH9N0p2mGvBdv6ccuyBqRWiptxNE4Cv0Cb9ZJ9v92OqEbGd8GlHUAOBefldqxs5ydt7CRO2VvHYgNjSxjG9zih1wORvYWZ1NcJlO5a44cDnbCX_hgzYAsjDIBXLxokb53cAFi3j14M_7juAvn4cgErOtiLhsXQ/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p></p><div><div style="text-align: justify;">Prima cosa: il titolo non ha niente a che fare con il libro, quello originale "<i><b>Welcome to the World, Baby Girl!</b></i>" è molto più calzante, credo che ai tempi (<i>parliamo del 1999</i>) venne dato leggendo l'epilogo della storia e anche in quel caso...boh, non ci azzecca nulla,</div><div style="text-align: justify;">Seconda cosa: <b>i libri di Fannie Flagg sono la mia dose di serotonina</b>. Ogni suo libro ha la capacità di rimettermi in pace col mondo e nonostante tocchi temi di una certa importanza riesce a farlo con la giusta dose di spensieratezza.</div><div style="text-align: justify;">Mi viene da piangere al pensiero che mi manchi un solo suo libro da leggere (<b>Ritorno a Whistle Stop</b>), devo solo sperare che venga tradotto pure<b><i> The Whole Town's Talking</i></b>, incrocio tutto.<br /><br />Comunque.<br /><br />Parliamo di questo qui.<br /><br /><b>Mi è piaciuto un sacco e non ne avevo dubbi</b>.<br />Ho deciso di leggerlo perché la trama mi ha ricordato <i>(o dovrei dire l'opposto??</i>) un po' quella di <i><b>Book Lovers</b></i>: donna di città per diverse cause si trova in un piccolo paesino di provincia. È proprio quello che accade a <b>Dena </b>giovane giornalista che con grande impegno sta cercando di farsi strada nel mondo della televisione, una realtà che non è semplice, tanto da procurarle non pochi problemi di salute, tra cui una gastrite non indifferente, ma in fondo sta cercando di farsi spazio in un campo lavorativo prettamente maschile in cui è vista solo come un bel visino e un bel corpo, invece lei è ben altro. <br />In effetti è molto più di quello che lei stessa pensa.<br />Ammetto che all'inizio pure io pensavo che Dena fosse un po' una donna frivola e un po' sciocca, ma ho dovuto ricredermi man mano che leggevo: <b>ha una forte umanità che tende a mascherare forse per difendersi dai dolori che la vita le ha dato fin da piccola</b>, in particolare uno di questi tende a farle più male degli altri, un abbandono non indifferente che lascerebbe segni indelebili in ognuno di noi.<br />Ed è così che, costretta, fa tappa a<b> Elmwood Spring</b>, dove risiedono una parte delle sue radici e lì scoprirà i piccoli piaceri della vita, quelli che da sempre non le sono stati concessi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cara Elwood Spring! Se fosse possibile mi ci trasferirei oggi stesso!<br />Datemi la residenza lì e io starò benissimo, sono pronta ad accettare anche che tutto il vicinato sappia tutto di tutti (<i>tanto ci sono già abituata</i>), ma fatemi stare lì dove sembra che tutti siano gentili e buoni con il prossimo.<br />VI PREGO.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://th.bing.com/th/id/R.bd0a5f592fbac754140899d0211593a8?rik=fSP5YVrzirYg6A&pid=ImgRaw&r=0" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="274" data-original-width="500" height="175" src="https://th.bing.com/th/id/R.bd0a5f592fbac754140899d0211593a8?rik=fSP5YVrzirYg6A&pid=ImgRaw&r=0" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ehm..., sì.<br />Elmond Spring, carina cittadina dell'Alabama che avevo già conosciuto con altri libri di <b><i>Fannie Flagg</i></b> e infatti vecchi volti conosciuti escono di nuovo tra le pagine e accolgono Dena come se non fosse mai andata via solo che lei non ama troppo l'aria dei paesini e soprattutto non ama stare lontano dal proprio lavoro, però<b> la vita riesce sempre a essere imprevedibile e il passato torna ad affacciarsi nella sua vita in modi che mai si sarebbe aspettate e a dire il vero neanche io</b>.<br />La svolta presa da questo libro è stata quanto mai inaspettata anche per la sottoscritta.<br />Ve lo dico o non ve lo dico?<br />Umh, potrei togliervi proprio il bello della scoperta. Facciamo così.<br /><u>Come vi ho detto prima Fannie Flagg riesce a mettere nei suoi libri temi che le sono cari, come temi LGBT o legati alla discriminazione, direi che in questo caso tocchi proprio quest'ultimo tema parlandone però in maniera differente, anzi toccando un nuovo lato delle discriminazioni razziali a cui personalmente non avevo mai pensato</u> e come al solito lo fa senza essere pesante, ma con il suo solito velo di leggerezza che non guasta mai, anche in temi di cui è difficile parlare.<br />Già, anche questa volta Fannie Flagg ha toccato le corde del mio cuore.<br />Come farò senza i suoi libri??<br /><br />Ecco, se volete farvi un regalo leggete Fannie Flagg.<br /><br /><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">★★★★★ su cinque</div><br />Ditemi: conoscete Fannie Flagg??<br /><br />Alla prossima,<br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5jBTMwQx7Stont2GKMZS4WwEmcSc1xvs-g3VdSC-SHUCeJXgrGfg3MnrzauvxENw0_XZ8K2jM01SHvNS0rDUl17R6YBt08jXQ7gmZC_2SoUW6HogzWdIlxj2xLhS1FvdEMvuKXVTtgLyIAZePLz-nQyyRg_Zw8Xp7tjchk1UH8HX6hFc_taQVbJJ_RkM/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5jBTMwQx7Stont2GKMZS4WwEmcSc1xvs-g3VdSC-SHUCeJXgrGfg3MnrzauvxENw0_XZ8K2jM01SHvNS0rDUl17R6YBt08jXQ7gmZC_2SoUW6HogzWdIlxj2xLhS1FvdEMvuKXVTtgLyIAZePLz-nQyyRg_Zw8Xp7tjchk1UH8HX6hFc_taQVbJJ_RkM/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /></div><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-68099428889413289722023-08-21T08:30:00.028+02:002023-08-21T08:30:00.148+02:00Book lovers. Un amore tra i libri di Emily Henry<p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;">Okay, eccomi qui.<br />Dovete sapere che tra Il dominio del fuoco e Book lovers ho letto <i style="font-weight: bold;">Il conciliatore </i>di<i style="font-weight: bold;"> Sanderson</i> che mi ha fatto sch...emh, mi ha delusa e ho iniziato<i style="font-weight: bold;"> I tre moschettieri </i>di<i style="font-weight: bold;"> Dumas</i><b>,</b> ma non l'ho mai finito. <br />Quiiiiindi questo libro è stato un po' un "<b>Non potrà andare peggio, no??</b>"<br />E infatti non è andata male.<br />Pronti per la recensione?</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQ5J37ZlnkYdd6sgKR1dJWSRZH_vea_2oYioRqLk-MsSyJPrJIve-RZiTSedbYGPFGkCEWCq_C9t0lXZlCQkBo_vAIh0nTbcZ6M4ut4hGv7GSdDYnoFhP37Qh_zsQDZOq5kuM5MJ7rS3oFm2_iVcZoHWwJBvk_DbEW8vmxYVkBdbof5LYY3KbDCqu7NX4/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQ5J37ZlnkYdd6sgKR1dJWSRZH_vea_2oYioRqLk-MsSyJPrJIve-RZiTSedbYGPFGkCEWCq_C9t0lXZlCQkBo_vAIh0nTbcZ6M4ut4hGv7GSdDYnoFhP37Qh_zsQDZOq5kuM5MJ7rS3oFm2_iVcZoHWwJBvk_DbEW8vmxYVkBdbof5LYY3KbDCqu7NX4/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><br /></p><p><b><span style="font-family: georgia;"></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/61ERHxGvCyL.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="534" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/61ERHxGvCyL.jpg" width="214" /></a></span></b></div><b><span style="font-family: georgia;">Book lovers. Un amore tra i libri <br />di Emily Henry</span></b><br />Editore: Harper Collins<br />Pagine: 320<br />Prezzo: 17,90<br /><span class="a-text-italic" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #0f1111; font-family: "Amazon Ember", Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: italic !important; text-align: start;"><span></span></span><div style="text-align: justify;">La sua vita è tra i libri, ma Nora Stephens non è la classica eroina da romanzo, anzi. Non è impavida, non è la ragazza dei sogni e nemmeno quella della porta accanto. A dirla tutta, Nora è un’eroina solo per gli autori, perché è l’agente letteraria più spregiudicata di New York e grazie al cinismo che la contraddistingue riesce sempre a spuntare contratti milionari per i suoi clienti.</div><div style="text-align: justify;">L’unica persona con cui non riesce a essere spietata è la sorella. Ecco perché, quando Libby la implora di andare a trovarla nel paesino del North Carolina in cui si è trasferita, Nora non riesce a dirle di no. E chissà, magari una piccola vacanza potrebbe farle bene. Ma invece dei picnic nei prati e dei battibecchi romantici con affascinanti dottori di campagna o baristi muscolosi che sognava, Nora si scontra con un’amara realtà. L’unico uomo in cui non fa altro che imbattersi è Charlie Lastra, un editor di New York tenebroso e molto snob. Potrebbe anche essere una simpatica coincidenza, se non fosse che si sono già incontrati molte volte per lavoro… e non è mai stato piacevole. Al contrario, i due si odiano…</div><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGTmt653X9nITEQiriY5fe5ZICLzJEY47zXp1DP97lE6fg0Hct2lIRtvbUqygmKDZQNjzORfxzlDrTcx3A0BEVTWa_UjaCG7rC9DG7wgncxC3ogF5aot60B5I7xTBIeELf5AheVAd3WKiJnyksg1XcAGzdtf41zYdVUU1fi7XoA3NLS09voGrdsWuL5oM/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGTmt653X9nITEQiriY5fe5ZICLzJEY47zXp1DP97lE6fg0Hct2lIRtvbUqygmKDZQNjzORfxzlDrTcx3A0BEVTWa_UjaCG7rC9DG7wgncxC3ogF5aot60B5I7xTBIeELf5AheVAd3WKiJnyksg1XcAGzdtf41zYdVUU1fi7XoA3NLS09voGrdsWuL5oM/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;">Lo sapete da quando non leggevo un libro di questo genere?</div><div style="text-align: justify;">No?</div><div style="text-align: justify;">In effetti non lo so neanche io. Forse un anno, forse di più, chi lo sa e così ho deciso di buttarmici giusto per cambiare completamente rotta dalle mie letture e come vi dicevo sopra non è andata male. Ovvio non rientra tra i miei libri preferiti di sempre, <b>ma è sicuramente un libro che mi è piaciuto leggere nonostante trovo sia più lungo del dovuto</b>.</div><div style="text-align: justify;">Mi spiego.</div><div style="text-align: justify;"><b style="font-weight: bold;">L'autrice si dilunga con i pensieri della protagonista che sembrano girare sempre in tondo, tanto da stancarmi.</b> A un certo punto ho davvero pensato: "Ma questo lo hai già detto mille volte e siamo ancora qua?!?"<br />Ehm...</div><div style="text-align: justify;">La protagonista è <b>Nora</b>, un'agente letteraria schiava del proprio lavoro e all'apparenza senza sentimenti. Un'apparenza già labile fin da subito, perché per quanto lei stessa ci creda è lapalissiano che non sia così.</div><div style="text-align: justify;">Povera Nora!</div><u><div style="text-align: justify;"><u>Vive da sempre con la mente rivolta al suo passato difficile rischiando d'avere un torcicollo d'emozioni poco piacevole</u>. Pensa alla madre morta, alla vita difficile con la sorella minore cercando di farsi carico di pesi ingombranti e nel presente continua ad avere questi carichi emotivi non indifferenti, nonostante continui a pensare che vada tutto bene.</div></u><div style="text-align: justify;">Poi c'è da dire che la sua vita sembra essere un continuo <i>cliché </i>dei libri che tanto ama: ogni volta che inizia una relazione l'uomo di turno fa un viaggio di lavoro in un paesino sperduto e lì trova l'anima gemella e tanti saluti all'algida Nora senza sentimenti.</div><div style="text-align: justify;">Poi arriva sua sorella Libby a scombinarle la vita: complice un libro a cui Nora stessa ha lavorato Libby decide di fare una vacanza nel luogo in cui è ambientato, Sunshine Falls! Non sembra uno di quei paesini in cui tutti amano tutti, in cui si è sempre sorridenti, sembra essere sempre primavera con dei negozietti carini e piccini? Ecco, no. dimenticatelo.</div><b><div style="text-align: justify;"><b>Sunshine Falls è...be', sembra noioso, un po' rustico e completamente diverso dalla New York che Nora ama tanto</b> <i>(cosa che ricorderà sempre sempre sempre sempre</i>).</div></b><div style="text-align: justify;">Però!</div><div style="text-align: justify;">Però il destino sembra essere uscito dalle pagine di un libro e Nora proprio in quel luogo dimenticato e sperduto incontra una sua vecchia conoscenza dagli occhi color ambra (<i>ma esistono sul serio?!?!</i>), dalle sopracciglia molto espressive e con le labbra perennemente imbronciate: <b>Charlie</b>!</div><b><div style="text-align: justify;"><b>CHARLIE OVVERO COLUI CHE HA ANCORA INALZATO LE MIE ASPETTATIVE RIGUARDO GLI UOMINI.</b></div></b><div style="text-align: justify;">Urlo, okay.</div><div style="text-align: justify;">Perché no, non può essere reale. Non lo accetto.</div><div style="text-align: justify;">Ma vabbè, mica la mia vita può essere quella di un libro, no?</div><div style="text-align: justify;">No.</div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://th.bing.com/th/id/R.98aaab475230d4e05e20f4d9613202a8?rik=fe9HPXPFxZL8Mg&pid=ImgRaw&r=0" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="274" data-original-width="480" height="183" src="https://th.bing.com/th/id/R.98aaab475230d4e05e20f4d9613202a8?rik=fe9HPXPFxZL8Mg&pid=ImgRaw&r=0" width="320" /></a></div><p style="text-align: justify;">Comunque.<br />Tra Nora e Charlie, che inizialmente sembrano odiarsi e scontrarsi sul campo lavorativo, inizia un gioco di sguardi, battute e aneddoti letterari. L'epilogo sembra scontato, ma il cuore di Nora fa spesse volte dietro front fino a che...<br />...zitta, devo stare zitta.<br /><br />Vi dicevo: <u>è un libro carino, non frivolo, ma con la giusta dose di spensieratezza. L'unico neo sono le parti ripetitive che oltre ad annoiarmi stavano quasi per farmi odiare Nora e quel senso di prevedibilità che già si scorge dalle prime pagine</u>.<br />Quindi okay una storia giusta per staccare, ma mi ha annoiata soprattutto nella seconda metà. Ecco.</p><p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;"><strike>🟊🟊🟊 su cinque<br /></strike><b><span style="font-size: x-small;">NO, OKAY, METTIAMO UN MEZZO VOTO IN PIÙ PER CHARLIE!<br /></span></b>🟊🟊🟊 e mezzo su cinque</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Voi cosa ne pensate?<br /><br />Alla prossima,<br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhphrue0t_eyzoXEloCLdr-clkyV-XxdZONalwtqP_XT536A_jNoym4XVsCsC8P2pjRrwSwRFtd-Nh-BgRQYtluIm2CRUadAv9F3smBgAkwI5ny6D8Ldl6gq6SqP3tXj2pyHpswSNxCRz-MUxlcgE6PeOlzIIsIL07kbDVut1R0kBNBriCWA8QhcLJvsvo/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhphrue0t_eyzoXEloCLdr-clkyV-XxdZONalwtqP_XT536A_jNoym4XVsCsC8P2pjRrwSwRFtd-Nh-BgRQYtluIm2CRUadAv9F3smBgAkwI5ny6D8Ldl6gq6SqP3tXj2pyHpswSNxCRz-MUxlcgE6PeOlzIIsIL07kbDVut1R0kBNBriCWA8QhcLJvsvo/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-64994647430563732222023-08-08T08:30:00.002+02:002023-08-08T08:30:00.143+02:00Recensione Il dominio del fuoco di Sabaa Tahir<p>Chi è tornata con una nuova recensione?<br />Io!<br />Eccomi qui con un libro che avrei dovuto leggere secoli fa.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzmzhXFwfrmXhRDMuvylPzK4yuFAQYh7TJB0DYwfr3KMgMCfRN6d11ckRdDeDeZ5Sr718MdTzo-ydyo_SW6gT5-1num25Dt_o-dBGbVCaw8vsRg-xUQgqZvoA1bGYmwwAPzR7vhc2cyoYXG8M2cPKPogTh2w7RM9Wcx7fJE8zq3QNbskYLH2ATLtmPc1A/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzmzhXFwfrmXhRDMuvylPzK4yuFAQYh7TJB0DYwfr3KMgMCfRN6d11ckRdDeDeZ5Sr718MdTzo-ydyo_SW6gT5-1num25Dt_o-dBGbVCaw8vsRg-xUQgqZvoA1bGYmwwAPzR7vhc2cyoYXG8M2cPKPogTh2w7RM9Wcx7fJE8zq3QNbskYLH2ATLtmPc1A/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><br /><p><br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/A1n8MM1ga4L.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="526" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/A1n8MM1ga4L.jpg" width="210" /></a></div><b><span style="font-family: georgia;">Il dominio del fuoco <br />di Sabaa Tahir<br /></span>Serie: </b>An Ember in the Ashes #1<br /><b>Editore:</b> Nord<br /><b>Pagine:</b> 420<br /><div style="text-align: justify;">C'è stato un tempo in cui la sua terra era ricca di arte e di cultura. Laia non può ricordarsene, eppure ha sentito spesso i racconti su come fosse la vita prima che l'Impero trasformasse il mondo in un luogo grigio e dominato dalla tirannia, dove la scrittura è proibita e in cui una parola di troppo può significare la morte. Laia lo sa fin troppo bene, perché i suoi genitori sono caduti vittima di quel regime oppressivo. Da allora, lei ha imparato a tenere segreto l'amore per i libri, a non protestare, a non lamentarsi. Ma la sua esistenza cambia quando suo fratello Darin viene arrestato con l'accusa di tradimento. Per lui, Laia è disposta a tutto, anche a chiedere aiuto ai ribelli, che le propongono un accordo molto pericoloso: libereranno Darin, se lei diventerà una spia infiltrata nell'Accademia, la scuola in cui vengono formati i guerrieri dell'Impero... Da quattordici anni, Elias non conosce una realtà diversa da quella dell'Accademia. Quattordici anni di addestramento durissimo, durante i quali si è distinto per forza, coraggio e abilità. Elias è la promessa su cui l'Impero ripone le proprie speranze. Tuttavia, più aumenta la fiducia degli ufficiali nei suoi confronti, più lui vacilla, divorato dai dubbi. Vuole davvero diventare l'ingranaggio di un meccanismo spietato e senza scrupoli? Il giorno in cui conoscerà Laila, Elias troverà la risposta. E il suo destino sarà segnato.<span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt3QZiYEmOh3M-JAh6HMh6zZ9GvwjisXoJ84-mHHl_KdD21-tqYk8iNF2U2bhGI3fDKsHvgCKT1vyPQFQGUNo8nYXhh6YaJYRzebuDGgpUcdsU9XZ43Ztqqe7LysiTLhNUY017ZEJli5lIK8jkJfTcLMC_6ozKw0qAioRcT0R2t3mxKuUk-RMPXP9khcY/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt3QZiYEmOh3M-JAh6HMh6zZ9GvwjisXoJ84-mHHl_KdD21-tqYk8iNF2U2bhGI3fDKsHvgCKT1vyPQFQGUNo8nYXhh6YaJYRzebuDGgpUcdsU9XZ43Ztqqe7LysiTLhNUY017ZEJli5lIK8jkJfTcLMC_6ozKw0qAioRcT0R2t3mxKuUk-RMPXP9khcY/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div></div>Credo che in molti qui si stiano chiedendo perché io non abbia letto prima questo libro, dopo averlo fatto me lo sto chiedendo pure io.<br />Davvero, avrei dovuto farlo anni fa, però l'importante è leggerlo no?<br /><br />Leggerlo, poi piangerci sopra, perché è quello che ho fatto non appena ho finito questo primo romanzo della tetralogia e mi dicono che poi sarà pure peggio nei seguiti. Che bello! Comprerò un'intera confezione di fazzolettini!<br /><br />Comunque.<br /><br />Leggetelo.<br /><b><span style="font-family: helvetica; font-size: x-small;">POTREBBE ESSERE DIFFICILE TROVARLO. SIGH.<br /></span></b>Fidatevi, vi fidate?<br /><u>Spero di sì dopo tutti questi anni e se siete passati qui per caso vi dico pure il perché lo dovreste fare.<br /></u><br /><b><i><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://i.pinimg.com/564x/bb/da/d5/bbdad52b817fee46c1b6f64f7d37622f.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="556" height="320" src="https://i.pinimg.com/564x/bb/da/d5/bbdad52b817fee46c1b6f64f7d37622f.jpg" width="222" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><b><i>Il dominio del fuoco</i></b> è uno di quei libri e di quelle storie che <b>in pochissime pagine è riuscito ad entrarmi sotto pelle grazie ai suoi personaggi e alla loro voglia di lottare, di vivere, di ribellarsi a qualcosa più forte di loro</b>. Nel mondo creato da <b><i>Sabaa Tahir</i></b> si intrecciano due voci, quella di<b> Laia </b>e Elias due giovani cresciuti in diversi ambienti, la prima una dotta da sempre vissuta sotto l'oppressione dei marziali, di cui fa parte <b>Elias</b>.</div></i></b><div style="text-align: justify;">In fondo va sempre così: vi sono delle guerre che creano vittime e vincitori, in questo caso però il confine è molto labile, sapete perché?</div><div style="text-align: justify;">Perché nonostante Elias si trovi dalla parte dei vincitori, dalla parte di chi comanda, il suo animo è reso schiavo, il suo corpo usato come un'arma e lui non vuole far parte di tutto questo, non vuole essere l'incubo di altri uomini.</div><div style="text-align: justify;">Poi abbiamo Laia così giovane e con tante perdite sulle spalle, per salvare suo fratello si rende schiava e da ragazza che crede che essere debole si ritrova con un grande fuoco dentro.</div><div style="text-align: justify;">Elias e Laia.</div><b><div style="text-align: justify;"><b>Entrambi schiavi e uno sarà la chiave della libertà dell'altra.</b></div></b><p></p><p style="text-align: justify;">Vedere come le loro vite si siano intrecciate poco a poco mi ha fatto entrare dentro questo mondo che rispecchia un po' l'antica Roma e attinge ad alcuni miti e creature della storia orientale e araba, l'autrice è stata molto brava a creare la giusta atmosfera, a tessere passo dopo passo questa ambientazione e la sua storia che in questo primo libro è ancora acerba, ma sembra davvero ricca e interessante perché carica di avvenimenti intrisi di macchinazioni, leggende e segreti che sono curiosa di conoscere.<br />Già in questo primo libro sono tracciati alcuni dei sentieri e dei messaggi che vuole lanciare:<b> la lotta contro l'oppressore, la rivincita dei più deboli, la crescita personale e un intenso canto di libertà</b>.<br />Quella di Laia e di Elias è una storia densa e dolorosa che preannuncia anche una storia d'amore...<br />...Elias caro e i suo i dilemmi su chi sia innamorato mi hanno fatto ruotare il nasino, ma ok ci passo sopra e spero che non ci siano più di questi problemi in futuro.<br />Ehm...<br />Dicevo!<br />Un inizio, davvero davvero davvero promettente e non vi ho parlato degli altri personaggi, del mistero che avvolge alcuni di loro e delle loro vite che sono intrecciate a quelle dei due protagonisti, ma dovrete scoprirlo da voi!<br /><br /></p><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">★★★★ e mezzo su cinque</div><div style="text-align: center;"><br /><div style="text-align: justify;">Leggetelo!<br /><br />Alla prossima,<br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIbSLRzCGeUyajHvv87Drxxv0JNeY5oUCmdR5PQKLnveZnGNKibsRsZmTpfXlyLW-HzfLWHCaSiBzIzevgFLeWdEzuCbGdugC5Q79WFFa9zXr6QzR3tYI0xO0i-2l5bGm6YOecrCiLapVQnPrKiVvAh9LSnxUaDopX7sY67ViHMO99Jlf1eDLpZDDpDb4/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIbSLRzCGeUyajHvv87Drxxv0JNeY5oUCmdR5PQKLnveZnGNKibsRsZmTpfXlyLW-HzfLWHCaSiBzIzevgFLeWdEzuCbGdugC5Q79WFFa9zXr6QzR3tYI0xO0i-2l5bGm6YOecrCiLapVQnPrKiVvAh9LSnxUaDopX7sY67ViHMO99Jlf1eDLpZDDpDb4/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /></div><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-40698615668552752692023-07-17T08:30:00.001+02:002023-07-19T09:38:32.500+02:00Recensione L'ultima notte della nostra vita di Adam Silvera<p>Che caldo fa? <br />No, è brutto pure scrivere al pc perchè brucia! Quindi cerco di sbrigarmi!<br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/71-W+NiyG+L._SL1483_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="539" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/71-W+NiyG+L._SL1483_.jpg" width="216" /></a></div><b><span style="font-family: georgia;">L'ultima notte della nostra vita <br />di Adam Silvera</span></b><br /><b>Editore:</b> Il castoro<br /><b>Pagine:</b> 354<br /><b>Prezzo: </b> 16,00<br /><div style="text-align: justify;">Che cosa faresti se scoprissi che oggi è l’ultimo giorno della tua vita? Il 5 settembre, poco dopo mezzanotte, il servizio Death-Cast contatta Mateo Torrez e Rufus Emeterio per dargli una cattiva notizia: moriranno nel corso della giornata. Mateo e Rufus non si conoscono ma, per diverse ragioni, entrambi cercano un amico per passare l’ultimo giorno della loro vita. Esiste un’app per questo: si chiama Last Friend ed è così che Rufus e Mateo si incontrano. Entrambi sanno che il tempo a loro disposizione è già segnato. Ma non hanno nulla da perdere e resta solo da vivere tutta una vita in un giorno. Questo romanzo ci ricorda che non esisterebbe la vita senza la morte, né l’amore senza il sentimento di perdita. E che è possibile cambiare tutto il nostro mondo in un solo giorno. Per chi ha bisogno di ricordare che ogni giorno è importante. Un’intensa storia d’amore definita dal destino fin dall’inizio.<span><a name='more'></a></span></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj-85n5qqIlP3t8hvuLfa2-bmOXMuvYUbl_WDNh_VxgMmndSK-7Dz7J6UFpYhBM477UBSFUilKGwcW-lJkTPbMC7kpHGW9Jf5POvZ8Lfr8fqL0dofSE1kEYm2pZAZiaktOGWquWD8Vvmrq-DNM31oCwGE6qv470Ex3xfkHlWIdCYU2agNH8uB---95HKg/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj-85n5qqIlP3t8hvuLfa2-bmOXMuvYUbl_WDNh_VxgMmndSK-7Dz7J6UFpYhBM477UBSFUilKGwcW-lJkTPbMC7kpHGW9Jf5POvZ8Lfr8fqL0dofSE1kEYm2pZAZiaktOGWquWD8Vvmrq-DNM31oCwGE6qv470Ex3xfkHlWIdCYU2agNH8uB---95HKg/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p style="text-align: justify;">Okay, Okay.<br />Pensavo di emozionarmi, di piangere pure l'acqua del battesimo leggendo questa storia e in fondo le premesse erano quelle, no?<br /><i>Invece no</i>.<br />Nessuna emozione, nessuna lacrima. L'unica acqua che ho sentito sul mio viso è stato il sudore (<i>fa caldo</i>) e c'è da dire che io sono parecchio emotiva, lo sapete bene. Invece niente.<br />Sono rimasta delusa. <u>Parecchio</u>.<br /><br />La storia di <b>Rufus</b> e <b>Mateo</b> e di come le loro esistenze e le loro morti si siano intrecciate mi ha lasciato a tratti indifferente, quasi da sentirmi una cattiva persona perché fin da subito è chiaro che i due moriranno, questo è il loro destino, questo è stato predetto loro da <b>Death-Cast</b>, un servizio che grazie a dei mezzi non precisati avvisa un individuo della propria morte 24 ore prima.<br />Un suono emesso dal cellulare suona come <b>una condanna a morte per i due ragazzi</b>.<br />Mateo che in fondo in fondo non ha mai vissuto, sempre troppo timoroso per dare una svolta alla propria vita vede in questa sentenza definitiva un punto di inizio (o meglio di fine?) per mostrarsi più coraggioso.<br />Rufus invece ha perso la sua famiglia, creandosene un'altra fatta di amici, ma in un certo qual modo perdendo le sue radici ha perso un po' se stesso.<br /><b>Il loro incontro sarà una svolta per le loro vite, insieme così diversi si completeranno a vicenda vivendo le loro ultime ore, supereranno le loro paure, faranno pace con le ombre che si portano dentro e creeranno un legame speciale</b>.<br />Tutto questo in meno di 24 ore.<br />Sembra assurdo, ma mica tanto, in fondo se si ha la morte alle calcagna ogni attimo vissuto diventa più eterno, più vissuto.<br /><br /><u><b>L'ultima notte della nostra vita non è proprio un brutto libro, ma non è stato quello che mi aspettavo</b></u>. È un inno alla vita, al vivere il presente, ma l'emozione dov'è?<br />Ovviamente parlo per me. Non so dove sia stato l'inghippo, forse nella presenza di più PoV anche di personaggi buttati un pochetto a caso, forse perché sapevo fin da subito come sarebbe finito, ma boh...<br />...non so neanche se sia uno di quei libri che mi porterò nel cuore. Forse no.<br /><br /></p><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">★★★ su cinque</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Adesso chiudo perchè..fa caldo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhquAVeHO8ZpCt8Z_TfZZ9Nse5PizX4PcEwGeP0I88zv6Vq9a0LvjeMbnB3PVtOesCxnDQfoVx1pQdbnmr4ZVruiIPO9OUcvqFCgfzTVm1aPvD3Wg0UisfjrH4HJlnXpz-MO71kYkd3wIM6Dgv7I4NiI7yCpwdNfZAn9Q6StfEyDzViOzFq0KP1hyJaS3M/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhquAVeHO8ZpCt8Z_TfZZ9Nse5PizX4PcEwGeP0I88zv6Vq9a0LvjeMbnB3PVtOesCxnDQfoVx1pQdbnmr4ZVruiIPO9OUcvqFCgfzTVm1aPvD3Wg0UisfjrH4HJlnXpz-MO71kYkd3wIM6Dgv7I4NiI7yCpwdNfZAn9Q6StfEyDzViOzFq0KP1hyJaS3M/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7354066133949164483.post-10748491123056833672023-07-11T08:30:00.009+02:002023-07-11T20:13:11.408+02:00Recensione L'Immortale di Catherynne M. Valente<p style="text-align: justify;">Nuova recensione! Primo libro di luglio.<br />Posso dirvi che fa caldo? No, già lo sapete.<br />Passiamo alla recensione.<br /><br />Un grazie alla CE per la copia del libro.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_AaKPl9PbZz-78aIT2yjvxj4cAyRvTewBfAxpZPRbfJO-fGclV6jL7KrfSTevXs7LKY5xH8yViC1fP7aKtcQ_OMkpEr3GaVGonwA5k7Tuli8iHy_xhpYugCwj_4b6-MGDNULcKCSoxq3Cs0KNuaK_kyeRcGc7-hWgW9J95Saw8K7lj5xlIs-RsRAKOjA/s199/il%20libro.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="89" data-original-width="199" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_AaKPl9PbZz-78aIT2yjvxj4cAyRvTewBfAxpZPRbfJO-fGclV6jL7KrfSTevXs7LKY5xH8yViC1fP7aKtcQ_OMkpEr3GaVGonwA5k7Tuli8iHy_xhpYugCwj_4b6-MGDNULcKCSoxq3Cs0KNuaK_kyeRcGc7-hWgW9J95Saw8K7lj5xlIs-RsRAKOjA/s1600/il%20libro.png" width="199" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/I/61wHOGjz6yL._SY445_SX342_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="445" data-original-width="299" height="320" src="https://m.media-amazon.com/images/I/61wHOGjz6yL._SY445_SX342_.jpg" width="215" /></a></div><b><span style="font-family: georgia;">L'Immortale <br />di Catherynne M. Valente</span></b><br /><b>Editore: </b>Fazi<br />Pagine: 348<br />Prezzo: 18,50<br /><div style="text-align: justify;">È appena scesa la sera, a San Pietroburgo, quando un uomo affascinante bussa alla porta di Marja Morevna per chiederla in sposa. È Koščej l’Immortale, zar della Vita. Marja accetta di seguirlo attraverso le steppe della Russia. Nel paese incantato di Koščej, non troverà solo sfarzo, bellezza incontaminata e magia: dovrà superare tre ardue prove per dimostrare alla diffidente Baba Jaga di essere davvero la predestinata ad amare l’Immortale, e poi affrontare una violenta guerra contro il nemico eterno di Koščej, lo zar della Morte. Quando infine, ferita dall’amore e in cerca di tregua, Marja tornerà nella sua amata città, verrà travolta dall’atmosfera cupa dei terribili anni della seconda guerra mondiale. Da una San Pietroburgo stretta nella morsa dell’assedio fino alle gelide steppe dove si celano paesi fatati, la ragazza vivrà una storia d’amore senza eguali, in una terra di confine dove le leggende si confondono con la realtà e la magia antica si scontra con un famelico desiderio di conquista. Quest’incredibile avventura costringerà Marja a scendere a patti con il tormentato destino che la lega indissolubilmente a Koščej l’Immortale, sperimentando il potere del vero amore, il dolore delle perdite fatali, l’ebbrezza momentanea della felicità. Una storia di vita e morte, amore e potere, vecchi ricordi e magia oscura ambientata nella suggestiva Russia del Novecento, in cui i miti e il folclore locali risplendono in tutto il loro fascino.<span><a name='more'></a></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9LJ3O6lTRAkSo9mTSKh_rE-EI7fDLY-1bCM67BxEW7h8_AyDw48jixZgdm1CPJikUYIUaar-lixDvLnr2jYfbOYrZDjAZ43jBGSikO17lqGfhejR52X17lCioZC-iBpgazanN28FC-Fv2pIxmE-uHCYgafaFVpOY_FoAIWToq4-bSzWfndBzJnJ4eqVw/s270/recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="77" data-original-width="270" height="77" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9LJ3O6lTRAkSo9mTSKh_rE-EI7fDLY-1bCM67BxEW7h8_AyDw48jixZgdm1CPJikUYIUaar-lixDvLnr2jYfbOYrZDjAZ43jBGSikO17lqGfhejR52X17lCioZC-iBpgazanN28FC-Fv2pIxmE-uHCYgafaFVpOY_FoAIWToq4-bSzWfndBzJnJ4eqVw/s1600/recensione.png" width="270" /></a></div><p style="text-align: justify;"><b>Questo libro è un vortice.<br /></b>Ti cattura e ti trasporta in un mondo sconosciuto fatto di Zar della Vita e Zar della Morte, in luoghi in cui dalle fontane sgorgano zampilli di sangue e in cui tutto ha dei contorni magici e oscuri allo stesso tempo.<br /><b>L'immortale è una favola, è reale, è un sogno a occhi aperti.<br /></b>È la storia di<b> Marja Morevna </b>e di come vaghi per le strade di diversi mondi alla disperata ricerca di qualcosa che senti proprio, la sua è una sete di conoscenza, una voglia estrema di conoscere chi veramente sia.<br /><u><b>Se volete leggere <i>L'Immortale</i> dovete prepararvi a un viaggio che rispecchia in pieno la cultura slava, il suo folkrore, la storia russa, è un perfetto mix di tutto questo ed è tratti assurdo e folle, proprio come i racconti da cui prende spunto: a fine lettura mi sono sentita come fossi uscita da un vortice, tanto da sentirmi scombussolata e fuori di me</b></u>.<br /><br /><b><span style="font-family: helvetica; font-size: x-small;">FORSE È QUESTO L'EFFETTO DELLA DROGA? CHISSÀ.</span></b></p><p style="text-align: justify;">Tutto inizia e finisce con Marja Morevna, il suo amore per Puškin e la sua voglia di vedere il mondo per quel che è, comprenderne la magia e soprattutto conoscerne i misteri. Tutto inizia quando vede un corvo cadere da un albero, trasformarsi in un ragazzo, andare alla sua porta e chiedere in sposa la sua sorella maggiore, la stessa cosa accade con un piviero e poi con un averla così che tutte le sue sorelle vadano in sposa. Da questo il suo sguardo verso il mondo cambia, cerca sempre quella stessa magia e aspetta che accada anche a lei e resta pronta in attesa di vedere quale sia la vera forma dell'uomo destinata a sposarla e in un certo senso ne diventa quasi un'ossessione questa sua voglia di osservare il "lato vero del mondo" anche perchè è costretta a vivere nella Russia socialista, in cui nessuno ha niente e tutto è di tutti. Fino a quando la magia la tocca da vicino e lo Zar della Vita la sceglie come sua compagna di vita o almeno è quello che le sembra.<br /></p><div style="text-align: justify;">Per Marja inizia un viaggio tra figure che ha conosciuto attraverso le storie che ascoltava da bambina, tra cui un'irriverente <b>Baba Jaga</b> vecchia come il mondo e dai consigli pungenti e spinti e poi <b>Koščej,</b> il suo zar della Vita, il cui rapporto sarà fatto di passione, un amore fatto di carne e sangue, mortale e immortale, verità non dette perché quel magico mondo nasconde parecchi segreti e la vita di Marja sembra seguire il filo di un racconto destinato a ripetersi ancora e ancora, ma lei cerca di riprendersi la sua vita...con risultati inattesi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: helvetica; font-size: x-small;">E DI IVAN NON VI DICO NIENTE, NO.</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br /><b>Un libro che mescola fantasia e Storia, in un certo senso una favola dai toni adulti con parecchi riferimenti al periodo socialista</b>, ho riso un po' pensando a Baba Jaja che balla sulla tomba di Lenin. È una storia di eterna guerra tra Vita e Morte e su come queste vivano in un perenne equilibrio e Marja è l'ago che può distruggere tutto o dare vita a qualcosa di nuovo.<br />Cosa dire su Marj?<br /><b>È volubile, perennemente in lotta tra il suo mondo reale e quello magico e non sa bene quale sia il suo posto nel mondo, un po' l'ho odiata, un po' l'ho compresa e questo mio sentimento può estendersi a tutto il libro</b>.<br />Già.<br /><b>Un libro folle e strano, di sicuro un viaggio particolare e fuori dagli schemi.<br /></b>Mi è piaciuto perdermi in queste pagine, nonostante mi sia sentita svuotata sul finale, forse un po' sconfitta...ecco, non saprei bene come definire quel finale.<br />Un po' d'amaro in bocca.<br />Decisamente un libro agrodolce, come la vita in fondo. Come la guerra.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: georgia;">VOTO FINALE</span></b></div><div style="text-align: center;">☆☆☆☆ su cinque</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Che ne pensate?<br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGXjVKg4aDkX9daRmGlgrRw364WsHFMxOWB6XpADBzY2wVTAnXldrdy8gMTPbRGs2orbZtWDZlMJExSjxRgCSgpOGjuQZkbA3kp5XjAxveM1UU4bZFKaUhhnnVKu4l3A3ZV6K0TpObXoM3qMFumMxhx8OLJ7Ic3WCiUTuuBSkC9_NSA_26yMHWMJdS7H4/s165/grazia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="85" data-original-width="165" height="85" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGXjVKg4aDkX9daRmGlgrRw364WsHFMxOWB6XpADBzY2wVTAnXldrdy8gMTPbRGs2orbZtWDZlMJExSjxRgCSgpOGjuQZkbA3kp5XjAxveM1UU4bZFKaUhhnnVKu4l3A3ZV6K0TpObXoM3qMFumMxhx8OLJ7Ic3WCiUTuuBSkC9_NSA_26yMHWMJdS7H4/s1600/grazia.png" width="165" /></a></div><br /></div><p></p>Grazia Spaccia Librihttp://www.blogger.com/profile/01784453082075127909noreply@blogger.com0