Lettori!
Benvenuti a una nuova recensione. Un nuovo libro di TJ Klune, avevo amato La casa sul mare celeste, cosa ne avrò pensato di questo?
Sotto la porta dei sussurri
di TJ KluneEditore: Mondadori
Pagine: 403
Prezzo: 19,00
Quando un mietitore va a prenderlo al suo stesso funerale, Wallace comincia a sospettare di essere morto. E quando Hugo, il proprietario di una singolare sala da tè, si offre di aiutarlo ad "attraversare", Wallace capisce che, sì, deve proprio essere morto. Ma Wallace non si rassegna ad abbandonare una vita che sente di avere a malapena attraversato ed è deciso a vivere fino in fondo anche un piccolo scampolo, anche una breve parentesi di esistenza che, se vissuta pienamente, può farsi intera.
Esiste un posto in un bosco, una sala da tè che assomiglia a una casa un po' stramba fatta di stanze che sembrano provenire da diversi luoghi.
Lì puoi sederti e bere un tè caldo che sembra proprio fatto apposta per te, solo che potresti incontrare dei fantasmi. Oh sì.
Perché quella sala da tè è l'ultima tappa del viaggio chiamato vita e l'inizio di qualcos'altro.
Siamo qui per assicurarci che capiate che la vita non è solo quella che avete vissuto. È fatta di molte altre parti, e continua, anche dopo la morte. Ha una sua bellezza, anche quando fa male.
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Ed è lì che
Wallace arriva dopo la sua morte inaspettata e nella sua vita non sono previsti...imprevisti. La sua è un'esistenza scandita dal suo lavoro di avvocato e non conosce altro neanche l'empatia.
Vi avviso,
Wallace non è un tipo simpatico, l'odierete già dalla prima pagina: è uno stronzo di prima categoria, pur di salvaguardare i suoi interessi non guarda in faccia nessuno e la morte è l'ultimo dei suoi problemi. Solo che poi arriva. Già.
E porta con sè tutta una serie di stranezze tra cui
Mei la mietitrice, Hugo il traghettatore, Nelson il fantasma e Apollo il cane fantasma.
Potete capire bene che per la mente razionale di Wallace tutto questo è completamente fuori di ogni logica, non può essere morto e soprattutto non può credere a questi tizi che blaterano di attraversare una porta per arrivare in un posto migliore.
Non può.
Così passano in giorni in questa strana sala da tè e per il nostro protagonista inizia un vero e proprio viaggio interiore che lo porta a fare i conti con tutta la propria vita che diciamocelo, non è stata granchè.
Wallace per la prima volta apre il suo cuore (nonostante non batta più) a nuove possibilità, capisce che tutto il suo passato è stato tempo sprecato, correndo dietro a qualcosa che non valeva nulla e per la prima volta si interessa alle vite di chi ha attorno. Hugo, Mei, Nelson e Apollo diventano ben presto più che semplici contrattempi e per assurdo comprende che la morte gli ha portato qualcosa di buono.
Alla prima tazza di tè, siamo estranei.
Alla seconda tazza di tè, se mio gradito ospite.
Alla terza tazza di tè, siamo una famiglia.
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Ancora una volta
Klune scrive un libro il cui messaggio arriva al cuore,
Sotto la porta dei sussurri è una storia che parla di lutto, speranza e di come la morte non sia una semplice fine. Chi ha vissuto un lutto sa come questo possa disintegrati poco a poco, rende irrazionali e privi di fede,
ma queste pagine possono essere un grande abbraccio di conforto.
Come ne
La casa sul mare celeste vi è un posto dove sentirsi al sicuro.
Purtroppo però le emozioni non bastano, non questa volta.
Ho fatto fatica a trovare un punto di incontro con i personaggi che appaiono piatti e poco caratterizzati e le dinamiche tra loro forzate, soprattutto per quello che riguarda il lato romantico. In più in alcuni punti la storia sembra essere su un binario morto in cui non sembra andare nè avanti nè indietro.
Non un brutto libro, una storia dal grande messaggio,
ma che si perde in tutto il resto.
Non mi sento completamente delusa, ma è come se fosse mancato qualcosa.
Però lo ve consiglio se state passando un brutto periodo, in questo caso potreste sentire di essere meno soli e più in grado di superare una perdita o almeno l'inizio di un'accettazione.
VOTO FINALE
☆☆☆ su cinque
Cosa ne pensate?
Alla prossima,