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mercoledì 23 febbraio 2022

Recensione Arianna di Jennifer Saint

Aspettavate una nuova recensione?
Eccola qui!

La mia passione per i miti greci torna a far centro!

Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro.



Arianna
di Jennifer Saint

Editore: Sonzogno
Pagine: 384
Prezzo: 18,00
Arianna e la sorella Fedra, principesse di Creta e figlie del temuto re Minosse, crescono ascoltando riecheggiare il rumore degli zoccoli del fratello, il Minotauro, nel labirinto costruito sotto il palazzo. Ogni anno, quattordici giovani ateniesi vengono sacrificati per placare la fame del mostro. Quando il principe Teseo giunge a Creta per immolarsi alla creatura, Arianna si perde nei suoi occhi verdi e se ne innamora follemente. Ma aiutarlo a scappare dal labirinto significherebbe tradire la famiglia e il regno, e la ragazza conosce fin troppo bene le implicazioni di un gesto simile. Assillata dai dubbi ma determinata a farsi valere, Arianna prenderà una decisione che ribalterà tanto la sua sorte quanto il destino di Fedra. Entrambe dovranno affrontare le conseguenze di una scelta coraggiosa e sovversiva, che le spingerà a mettere in discussione il proprio ruolo in quanto figlie, mogli e madri in un mondo in cui le donne non sono altro che pedine su una scacchiera dominata dagli uomini e dagli dèi. Con uno stile vibrante e ipnotico, Jennifer Saint reinventa con originalità la famosa storia del Minotauro, della fuga di Teseo, dell’incontro con Dioniso e degli amori tormentati di Fedra e Arianna, dando vita a un’eroina indimenticabile e sfaccettata che saprà commuovere e incantare i lettori e le donne di oggi.

Abbiamo bisogno di un altro libro che riprende i miti greci?
Per me sì. Attenzione, è un parere puramente personale, immagino che a molti stiano venendo a noia e ammetto che si potrebbe iniziare a cadere nella banalità di rendere triti e ritriti sempre gli stessi miti e questo è una cosa che "rimprovero" a questo libro, ecco.

Come potete immaginare dal titolo la protagonista è Arianna, giovane donna figlia di Minosse, re di Creta, sorellastra del temibile Minotauro, colei che aiutò Teseo a fuggire dal labirinto e a liberare i dodici giovani ateniesi grazie al famoso filo. Il mito la disegna come una fanciulla scaltra, in alcune versioni viene ingannata dall'eroe greco ed è quella che riprende l'autrice, Arianna viene affascinata e poi lasciata a morire sull'isola di Nasso.
Ne esce una figura ingenua, cresciuta tra le mura di un palazzo dorato che non le ha mai permesso di vedere cosa vi era oltre e in fondo per le donne di quel tempo non vi erano altre scelte, in lei però vi è questo desiderio di andare oltre. Non è un personaggio completamente debole, ma è sola contro tutto ciò che le si scontra davanti. Se aspettate di vederla come un'eroina femminista vi sbagliate, non pretende esserlo. Lei è vittima, figlia della sua epoca, per lei ho nutrito tenerezza: è una ragazza che non conosce il mondo che ha sempre vissuto sotto il giogo del padre, una figura tirannica, autoritaria e pria di qualsiasi affetto. Il destino di Arianna è quello di tante donne del suo tempo, marionette in mano agli uomini che le usano per i loro scopi, vittime sacrificali che esse siano semplici donne o divinità, alcune delle loro storie troveranno spazio anche tra queste pagine, la storia di Arianna si tesserà alla loro, lei sarà il filo che le unisce.
Ci sarà la madre Pasifae, che ha pagato lo scotto di essere semplicemente la moglie di un uomo privo di valori.
Medusa che deve il suo dolore a Poseidone.
Ippolita stuprata da un eroe.
Fedra, sorella minore di Arianna, usata come una moneta di scambio.

E qui nasce il mio rimprovero. Per alcuni capitoli la voce narrante è quella di Fedra, una figura che non trova molto spicco nei miti e che risulta quasi sconosciuta, ma quanto avrei voluto che fosse lei la vera anima del libro!
Purtroppo i capitoli dedicati ad Arianna non mi hanno emozionata come i suoi, non ho sentito la stessa intensità, gli stessi turbamenti, purtroppo. Dare più spazio a Fedra avrebbe dato quel tocco in più.
Perchè non si può dire che Jennifer Saint non sappia scrivere: è capace di dare spessore ai suoi personaggi, sa come narrare e fare suoi miti di anni e anni fa e...lo so, viene spontaneo fare il paragone con Madeline Miller e sì, la sua penna è insuperabile.
Arianna non ha la stessa forza di Circe, non ha la stessa profondità nello stile dell'autrice.
Ciò non toglie che sia un grido per quelle donne mai udite e credute. Per alcuni versi nulla è cambiato. Arianna si fa carico delle loro storie e sarà un faro per le loro richieste d'aiuto.

Il mio mondo si apprestava a non essere più popolato da eroi coraggiosi: stavo imparando troppo rapidamente che il dolore delle donne pulsava. taciuto tra i racconti delle loro prodezze.

VOTO FINALE
★★★★ su cinque

Dovrei parlavi di Dionisio? Nah. Se vorrete lo scoprirete!
Ah, un BUUUU sempre per gli eroi (o presunti tali) dei miti, non li ho mai sopportati. Mai. Nè in chiave classica, nè nelle rivisitazioni.

Alla prossima,


venerdì 12 novembre 2021

Recensione Galatea di Medeline Miller

Eccoci qui con una nuova recensione!
Questa volta vi parlo di un libro che sembra essere un'opera d'arte e io mi sono completamente innamorata dei disegni, ecco.

Un grazie alla casa editrice per la copia.



Galatea
di Madeline Miller

Editore: Sonzogno
Pagine: 72
Prezzo: 14,90
Galatea, la statua che la dea Afrodite ha reso viva in uno slancio di benevolenza verso Pigmalione, il grande scultore greco, è ora una donna a tutti gli effetti: la sua bellezza uguaglia, o probabilmente supera, quella della marmorea opera d’arte del suo creatore. Dopo averla presa in moglie, l’uomo pretende che lei lo ripaghi incarnando altissime virtù di obbedienza e umiltà, assoggettandosi al suo desiderio. Così, per quanto Galatea provi un sottile piacere nell’usare la propria avvenenza per manipolare lo sposo, in lei comincia a farsi strada un sentimento di ribellione. Nell’ossessiva speranza di fermarla, il marito la tiene sotto stretta sorveglianza in una clinica, controllata da dottori e infermiere. Ma quando le nasce la figlia Pafo, in Galatea si desta un vigile istinto materno, pronto a esplodere al primo segno di pericolo. Ormai è troppo tardi per ostacolare la decisione di spezzare le catene della sua prigionia, costi quel che costi.

venerdì 12 marzo 2021

Recensione Il canto di Calliope di Natalie Hynes

IL PRIMO LIBRO A CINQUE STELLINE DELL'ANNO!
*salta di gioia*

Okay, okay. Calma.
Finora non ho trovato un libro che trovassi perfetto, mancava sempre qualcosina o trovavo sempre qualcosa che non mi convinceva del tutto, ma finalmente eccolo! ECCOLO!

Il canto di Calliope
di Natalie Hynes
Editore:
Sonzogno
Pagine: 320
Prezzo: 18,00
Una donna sola corre nella notte, intorno a lei la sua città che brucia. Fuori dalle mura, la regina e altre sventurate attendono un destino che verrà deciso dai vincitori. È la caduta di Troia. Dieci interminabili anni di guerra sono giunti alla tragica conclusione, mentre le avventure dei protagonisti andranno a ispirare, nei secoli a venire, le opere di artisti e scrittori. «Cantami o Musa» invoca il sommo poeta Omero, che ha raccontato le gesta degli eroi. Ma Calliope, musa della poesia epica, questa volta è meno accomodante: è convinta che non tutto sia stato narrato, che qualcosa di fondamentale, legato alle figure femminili, manchi ancora per completare l'affresco. Se il bardo vuole che lei canti, allora lei canterà insieme a tutte le donne coinvolte nella grande tragedia. Dando voce a ciascuna di loro, Calliope prende in mano la storia e ce la racconta da una nuova prospettiva. Ecco Andromaca, Cassandra, Pentesilea, Clitennestra, che vengono alla ribalta, con i loro pensieri, con i complicati risvolti psicologici delle loro scelte, con la sete di vendetta, la solitudine, la dignità di fronte alla morte. E poi tutte le altre, da Penelope a Briseide, da Creusa a Ifigenia, dalle troiane che, vinte, saranno rese schiave, alle greche che attendono il rientro dei loro uomini, senza dimenticare le capricciose divinità che governano le sorti dei mortali. Attingendo alle fonti antiche, anche le meno note, Natalie Haynes rivisita una delle più grandi narrazioni di tutti i tempi, facendoci palpitare di commozione accanto alle leggendarie eroine, e trasmettendoci il sentimento vivo di come la guerra di Troia e la sua epopea appartengano alle donne non meno che agli uomini.

martedì 4 febbraio 2020

|Recensione| L'amante inglese di Sissi di Daisy Goodwin

Shalalalà!
Questo febbraio è finalmente arrivato...
...okay, non mi cambia granchè, ma gennaio è durato secoli e poi con febbraio è arrivata una bella novità, ma ve ne parlo per benino nel recap tra qualche giorno.
Tecnicamente come primo post del mese avrei proprio dovuto fare il recap, ma il libro di cui sto per parlarvi l'ho iniziato a gennaio e finito ieri e quiiiiiindi mi sembrava giusto postare prima questa recensione.

Mi sembrava appropriato, anche se...
L'amante inglese di Sissi
di Daisy Goodwin
Editore: Sonzogno
Pagine: 443
Prezzo: 19,50
Link d'acquisto: Amazon
Nel 1875 Sissi, imperatrice d'Austria, è desiderata da ogni uomo e invidiata da ogni donna. Eppure Sissi, bella, sportiva, colta, ha tutto tranne la felicità. L'etichetta di corte e il suo algido marito, Francesco Giuseppe, la annoiano e frustrano il suo carattere delicato e passionale. Come unico sfogo Sissi si sottopone a un rigoroso allenamento atletico richiedendo al proprio fisico prestazioni agonistiche che non si erano mai viste in una donna del suo rango. Sissi eccelle in particolare come amazzone e quando, in cerca di distrazione, arriva in Inghilterra per partecipare a una battuta di caccia reale, l'incontro con il capitano Bay Middelton, l'unico in Europa capace di tenerle testa a cavallo, si trasformerà in un'attrazione fatale. Di dieci anni più giovane, Bay è fidanzato con la ricca ereditiera Charlotte, per nulla rassegnata a mettere da parte le emozioni che quel cavaliere pieno di fascino ha suscitato in lei fin dal primo istante. D'altra parte, l'uomo, ammaliato dallo splendore di Sissi, sa di avere tutto da perdere nell'amore per una donna che non sarà mai sua. Ma il gentiluomo e l'imperatrice sono entrambi spericolati e non temono le sfide più difficili.

martedì 16 luglio 2019

|Recensione| La canzone di Achille di Madeline Miller

LALALALA
Rieccomi qua!
Questa recensione sarebbe dovuta andare online la settimana scorsa, ma non ho avuto voglia di scriverla fino ad adesso. Sorry.

Avevo un po' paura di leggere questo libro visto il profondo amore che ho nutrito nei confronti di Circe, come sarà andata?

La canzone di Achille
di Madeline Miller
Editore: Marsilio
Pagine: 382
Prezzo: 11,00
Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l'orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d'armi - due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, rievoca la storia d'amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell'epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l'omosessualità. Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l'ormai usurata vicenda di Elena e Paride.

giovedì 30 maggio 2019

|Recensione| Ultimo tango all'Ortica di Rosa Teruzzi

Okay, il pc non si stava accendendo.
Cosa gravissima! Fortunatamente eccomi qui, non vi libererete facilmente della sottoscritta.
Passiamo alla recensione di oggi, che è sempre cosa buona e giusta.

Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro!


Ultimo tango all'Ortica 
di Rosa Teruzzi
Serie: Le 3 milanesi #4
Editore: Sonzogno
Pagine: 141
Prezzo: 14,00
Link d'acquisto: Amazon
È una sera umida di fine agosto, nella periferia di Milano. Sotto le luci intermittenti della balera dell'Ortica, tutti gli sguardi sono puntati sul corpo sinuoso di Katy, che danza un tango allacciata al suo cavaliere e che poi, appena la musica finisce, fugge via. Quella notte, fuori dal locale, viene trovato il cadavere di un giovane uomo, assassinato a colpi di pistola: era un ex di Katy, geloso e molesto, che la pedinava e la perseguitava. Chi l'ha ucciso? Forse la stessa Katy? Forse un altro spasimante? Per il delitto, la polizia arresta in realtà un personaggio insospettabile, il maggiordomo di una dama dell'alta società milanese. Le prove contro quell'uomo taciturno e devoto paiono schiaccianti. Sarà proprio la ricca signora ad assoldare Libera - la fioraia detective -, e la sua eccentrica madre Iole, perché trovino il vero colpevole dimostrando l'innocenza dello sventurato maggiordomo. Inizia così la quarta indagine delle Miss Marple del Giambellino, le stravaganti investigatrici dilettanti, questa volta impegnate a risolvere un caso che le riguarda molto da vicino e che le metterà addirittura in competizione con le forze di polizia. Sullo sfondo di una Milano contemporanea che conserva il sapore di quella di un tempo, la romantica fioraia Libera e l'eterna hippie Iole riescono ancora una volta a sorprendere il lettore con le loro indagini, accompagnandoci in un giallo tenero e duro, dove ognuno ha un segreto e insieme un buon motivo per mentire.

martedì 5 marzo 2019

Circe di Madeline Miller |Recensione

Prima di iniziare la mia recensione devo dirvi un cosa, la mia passione per i miti greci (poi passata anche a quelli norreni) risale a tempi molto lontani in cui ero solo una bambina e tutto si deve ad una singola persona, lei:

Temo che ad ogni condivisione ci sarà la faccina di Pollon...
Poi, ovviamente, mi sono fatta più seria...
...io seria!

Bene, spiegato il disagio è meglio che vi parli del libro.

Un grazie alla Sonzogno per la copia! ♥


Circe
di Madeline Miller
Editore: Sonzogno
Pagine: 411
Prezzo: 19,00
Link d'acquisto: Amazon
Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull'isola di Eea, non si perde d'animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino - con l'ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l'astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché - non più solo maga, ma anche amante e madre - dovrà armarsi contro le ostilità dell'Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov'è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare.

martedì 25 settembre 2018

La saga dei Poldark - Demelza di Winston Graham |Recensione|

Mi dicono che l'autunno è già arrivato.
BUGIARDI!

Ingannate una povera fanciulla che aspetta il freddo a  braccia aperte e con il cuore in mano!
Traditori!
Sento pure i miei maglioncini che piangono dall'armadio!
Ross aiutami tu!


Oggi, come avrete capito, vi parlo del secondo libro del libro della saga dei Poldark, trovate la recensione del primo QUI.


Demelza
di Wintson Graham

Serie: Poldark #2
Editore: Sonzogno
Pagine: 491
Prezzo: 19,00 euro
Link d'acquisto: Amazon
Cornovaglia, 1788-1790. Le nozze tra Ross, gentiluomo dal carattere forte, avverso alle convenzioni sociali, e Demelza, bella, brillante, ma figlia di un povero minatore, hanno scandalizzato l'alta società locale, che non approva il matrimonio di un nobile con una plebea. E così Demelza, pur facendo il possibile per assumere le maniere di una signora raffinata, fatica a conciliare il mondo da cui proviene con quello cui ora appartiene, e sì sente umiliata dai modi altezzosi di chi la circonda. Questo non le impedisce però di stare al fianco di Ross, che si trova ad affrontare la grave crisi economica in cui versa il distretto: l'industria del rame è infatti sull'orlo del collasso a causa di banchieri senza scrupoli, come lo spietato George Warleggan. Mentre dalla Francia soffiano i venti della rivoluzione e il malcontento dei minatori, ridotti alla fame, sembra pronto a esplodere, Ross decide di sfidare i potenti nel tentativo di riportare giustizia e prosperità nella terra che ama, nonostante il rischio di perdere tutto ciò che ha costruito. Tra sfarzosi eventi mondani, passioni maledette e amori ritrovati, tempeste di feroce bellezza e naufragi che sembrano benedizioni per la povera gente, Ross e Demelza tornano con il secondo episodio della saga di Poldark.

venerdì 30 marzo 2018

|Review Party| Non si uccide per amore di Rosa Teruzzi |Recensione|

BOOM! È finita un'altra settimana e sta per finire pure Marzo...
...tutto molto bello se non fosse che l'estate si avvicina.
Ma passiamo a cose più belle e carine!
Ieri si è concluso il Blogtour del nuovo libro di Rosa Teruzzi e oggi insieme alle mia care colleghe blogger diamo il via a un Review Party!
Pronti a scoprire cosa ne abbiamo pensato??




Non si uccide per amore
di Rosa Teruzzi
Serie: Le 3 Milanesi #3
Editore: Sonzogno
Pagine: 240
Prezzo: 14,00 euro
Link d'acquisto: Amazon
Un biglietto, ormai ingiallito, trovato in una vecchia camicia a quadri nel fondo di un armadio, riporta la memoria di Libera, la fioraia del Giambellino, all’episodio più doloroso della sua vita. Quella camicia è del marito, ucciso vent’anni prima senza che mai sia stato trovato il colpevole, e quel biglietto sembra scritto da una donna. Ma tanto tempo è passato: perché riaprire antiche ferite? Libera ha sempre cercato di dimenticare, piano piano ha messo su un’attività che funziona, se la cava abbastanza bene, altri uomini la sfiorano e la corteggiano. Eppure, quel buco nero della sua esistenza continua a visitare le sue notti insonni, tanto più che – ora lo vede bene – alcuni particolari, nell’archiviazione del caso, la convincono sempre meno. E così, dopo essersi improvvisata detective, nei romanzi precedenti, per risolvere i casi degli altri, questa volta Libera vuole trovare il coraggio per rivangare le vicende del suo passato. Con l’aiuto della madre, eccentrica insegnante di yoga dalla battuta facile e dai costumi spregiudicati, e di una giovane cronista di nera con un sesto senso per i misteri – e nonostante la vana opposizione della figlia poliziotta – Libera si spingerà dalla sua Milano fino in Calabria, per trovare una risposta alle domande che l’opprimono da vent’anni e per guardare in faccia l’amara verità. E per scoprire che forse il nemico si nasconde molto più vicino di quanto avesse mai immaginato.

venerdì 10 novembre 2017

Ross Poldark di Wintson Graham |Recensione|

Buongiorno miei cari!
Oggi qui è una giornata grigia e a me piacciono le giornate grigie...sono strana e questo già lo sapete.


Comunque.
Oggi vi parlo di un bel libricino di 431 che ho letto in 2 giorni/notti, è inutile dormire. Lo sappiamo tutti.

Ross Poldark
di Wintson Graham
Serie: Poldark #1
Editore: Sonzogno
Pagine: 431
Prezzo: 18,50
Link d'acquisto: Amazon
Cornovaglia, 1783. Ross Poldark, figlio di un piccolo possidente morto da poco, torna a casa, esausto e provato, dopo aver combattuto per l’esercito inglese nella Rivoluzione americana. Ora è un uomo maturo, non più l’avventato ed estroverso ragazzo che aveva dovuto abbandonare l’Inghilterra per problemi con la legge. Desidera soltanto lasciarsi il passato alle spalle e riabbracciare la sua promessa sposa, la bella Elizabeth. La sera stessa del suo arrivo, però, scopre che, anche a causa di voci che lo davano per morto, la donna sta per convolare a nozze con un altro uomo. Non solo: Nampara, la casa avita, si trova in uno stato di abbandono, cui ha contribuito anche una coppia di vecchi servi, fedeli ma ubriaconi. Devastato dalla perdita del suo grande amore, Ross decide di rimettere in sesto Nampara e di concentrarsi sugli affari che il padre ha lasciato andare a rotoli, tornando a coltivare le terre e lanciandosi nell’apertura di una nuova miniera. Viene aiutato dall’affezionata cugina Verity, dai due servi e da Demelza, una rozza ma vivace ragazzina che ha salvato da un pestaggio e che, impietosito, ha preso a lavorare con sé come sguattera. Nella terra ventosa di Cornovaglia – aspra quanto la vita dei suoi minatori, percorsa dai fremiti di nuove sette religiose e afflitta da contrasti sociali – si intrecciano i destini dei membri della famiglia Poldark, primo fra tutti il forte e affascinante Ross, ma anche della gentile Verity, di Elizabeth, tormentata da segrete preoccupazioni, e di Demelza che, diventata una bellissima donna, è determinata a conquistare il cuore dell’uomo che le ha cambiato la vita.

mercoledì 14 giugno 2017

Victoria di Daisy Goodwin |Recensione|

Oggi, miei cari, il blog ha l'onore di ospitare una regina!
Siete emozionati?


Porgiamo i nostri saluti alla regina Vittoria!

(Grazie infinite alla Sonzogno per la copia!❤)
Victoria
di Daisy Goodwin
Editore: Sonzogno
Pagine: 432
Prezzo: 19,50 euro
Vittoria ha solo diciott’anni quando, nel 1837, la morte dello zio Guglielmo IV la innalza al trono d’Inghilterra. Esce da un’adolescenza malinconica e nei suoi primi giorni da regina viene guardata a vista dalla madre e dall’onnipresente e ambizioso Sir Lord Conroy, che esercita una grossa influenza sugli affari di stato e si sente minacciato dal carattere indipendente della giovane sovrana. Sebbene il potere la seduca fin da subito e le conferisca una straordinaria energia, le prime mosse dell’inesperta Vittoria sono però piuttosto avventate, soprattutto quando solleva pesanti, e ingiusti, sospetti contro l’inseparabile dama di compagnia di sua madre, accusata di intrattenere una relazione con l’odioso Conroy. Questo e altri passi falsi gettano una luce sinistra sulla regina, che non piace né al parlamento né ai sudditi. Gli scandali si succedono, insieme agli intrighi della corte per ostacolare la sua ascesa. Inoltre, agli stentati inizi sembra che stia per aggiungersi un matrimonio di pura convenienza dinastica. E invece... Le nozze con il cugino Albert si riveleranno il felice punto di svolta della vicenda pubblica e sentimentale di Vittoria d’Inghilterra, destinata, grazie alla non comune abilità politica e all’intrepida personalità, a segnare l’Ottocento britannico e a diventare una delle più grandi figure femminili della storia.

Per prima cosa vorrei che ammiraste la bellezza della copertina di questo libro, non è bellissima?
Giuro che starei ore ad ammirarla con sguardo sognante!
La cover non è l'unica cosa bella di questo libro vi assicuro che anche il suo interno è magnifico e credo di essermene innamorata completamente. Vi devo dire che questo è un secondo innamoramento, il mio cuore aveva già perso qualche battito grazie alla serie tv dedicata a Victoria e questo libro nasce dalla sceneggiatura di quest'ultima, infatti l'autrice è la stessa.
Leggendo questo libro ho avuto una sorta di dejavù perchè serie tv e libro sono praticamente identici, ma questo non mi ha dato alcun fastidio, anzi ho vissuto meglio ogni singola vicenda avendo già un'idea ben chiara dei personaggi e sopratutto dei luoghi. Non vi nascondo, però, che leggendo ho avuto emozioni ancora più forti, emozioni che solo un bel libro può trasmettermi e questo è un libro splendido (ve lo ripeterò all'infinito)!
L'autrice ha saputo perfettamente inquadrare la figura della regina Vittoria, tracciarne il carattere e descrivere i primi anni del suo regno non rendendo mai noiosa la narrazione, cosa che di solito si aspetta da un romanzo storico.
In questo libro verremo a conoscenza dell'infanzia malinconica della regina dovuta alla sua quasi 'prigionia'  a Kensington, del suo turbolento rapporto della madre e di come ha appreso la notizia di essere diventata regina, si passa poi alla difficoltà di Vittoria di guidare il regno e dei suoi iniziali errori, dell'incontro e del grande aiuto di Lord Melbourne e della loro infatuazione, fino all'arrivo del principe Alberto, quello che diventerà suo marito.

Non vi nascondo che mi sono lasciata molto prendere sia dalla vicenda politica che da quella amorosa della regina: in un primo momento Vittoria sembra molto tentennate e agisce quasi come una ragazzina viziata, ma sotto la guida di Lord Melbourne riesce a prendere in mano in mano la situazione, la vicinanza tra i due diventa subito evidente e molto equivoca, soprattutto nei confronti di Vittoria che se inizialmente vede nel suo Primo Ministro la figura paterna che non ha mai avuto successivamente il suo affetto si trasforma il qualcosa di più, un qualcosa che però è destinato a finire ed è così che entra in scena Alberto (il mio cuore ha iniziato a palpitare) e nonostante le loro iniziali frecciatine fra i due nasce un'intesa che li porterà al matrimonio.

Leggendo questo libro ho avuto diverse reazioni: rabbia, sospiri e infiniti occhi a cuoricino.
Una storia che mi ha portato dentro la storia stessa, lasciandomi passeggiare tra le stanze di Buckingham Palace ed entrare dentro gli intrighi di corte, facendomi appassionare ancora di più per un'epoca e un paese che ogni volta mi affascina!

VOTO FINALE 
☆☆☆☆☆ su cinque

Piccolo approfondimento serie tvAndata in onda nel 2016 la miniserie tv Victoria è stata ideata e scritta da Daisy Goodwin e vede Jenna Coleman nei panni di Vittoria, Tom Hughes e Rufus Sewell che interpretano rispettivamente il principe Alberto e Lord Melbourne.
La serie tv che inizialmente doveva essere composta da una sola stagione è stata rinnovata per una seconda che (per la gioia della sottoscritta), verrà trasmessa nei prossimi mesi.
Al momento la serie in Italia è trasmessa sul canale laEFFE.


Spero che il mio amore per questo libro sia arrivato fino a voi!
Leggetelo!

Sempre con tanto amore,

mercoledì 24 maggio 2017

La fioraia del Giambellino di Rosa Teruzzi |Recensione|

Bene, siamo solo a mercoledì e io spero solo che questa settimana finisca presto, anzi passiamo al prossimo mese, no aspettate, facciamo direttamente il prossimo anno! Che è meglio!!
Niente, lasciate perdere, questo è un periodo un po' 'meh', ma per fortuna esistono i libri, no?
Allora leggete questa nuova recensione!
Questo è il secondo libro di Rosa Teruzzi che racconta le avventure di Iole, Libera e Vittoria, se volete leggere la recensione del primo, La sposa scomparsa, andate QUI!

Un grazie alla Sonzogno per la copia digitale! ♥

 
La fioraia del Giambellino
di Rosa Teruzzi
Serie: Le 3 Milanesi #2
Editore: Sonzogno
Pagine: 176
Prezzo: 14,00 euro
Link d'acquisto: Amazon
Avvicinandosi il tanto atteso giorno delle nozze, Manuela, ragazza milanese romantica e un po’ all’antica, sogna di realizzare il suo desiderio più grande: essere accompagnata all’altare dal padre. Il problema è che lei quel genitore non l’ha mai conosciuto e non sa chi sia. È un segreto che sua madre ha gelosamente custodito, e che per nulla al mondo accetterebbe di rivelare. Stanca delle continue liti in famiglia per ottenere la confessione cui tanto tiene, a Manuela non resta che cercare aiuto altrove. Così bussa alla porta del vecchio casello ferroviario, dove abitano tre donne assai originali, sulle quali ha letto qualcosa in una pagina di cronaca nera: la poliziotta Vittoria, tosta e non proprio un modello di simpatia, sua madre Libera, fioraia con il pallino dell’investigazione, e la nonna Iole, eccentrica insegnante di yoga, femminista e post hippie. Sono tre donne diversissime, spesso litigiose, con il talento di mettersi nei guai ficcando il naso nelle faccende altrui. Saranno proprio loro, dopo le iniziali esitazioni, ad andare alla ricerca del misterioso padre. Le tracce, come in una caccia al tesoro di crescente suspense, le condurranno in giro per Milano e nei paesini della Brianza, a rivangare l’oscuro passato della madre di Manuela, custodito nei ricordi e nelle omertà di chi l’ha conosciuta da giovane. E a mano a mano che si avvicineranno alla soluzione del caso, si troveranno di fronte al dilemma: rivelare la scabrosa verità, oppure no?


 "Può esistere pace senza verità?"

Che io abbia finito questo libro alle 4:30 di notte è del tutto normale, ci sono periodi in cui non riesco a dormire e questo è uno di quelli e in questi casi ringrazio sempre di avere un libro che mi tenga compagnia, però dovete sapere che non appena ho finito di leggerlo sono rimasta un tantino, ma anche tanto, sconvolta perchè mica si può finire un libro così? Eh no! Specialmente se quel libro è stato finito di notte: il sonno è sparito completamente!

Ma comunque nonostante il finale da "Non può essere finito!", questo libro è stato bello, bello, bello!
E' stato bellissimo poter rileggere le avventure di Libera, Iole e Vittoria, queste tre donne diversissime tra loro, ma con una certa passione per le indagini, è una cosa che hanno nel sangue!
Questa volta Vittoria sarà meno presente, ma le sue apparizioni saranno molto intense e cariche di tensione! Ma per nostra fortuna Iole sarà sempre presente e il mio motto è: "Iole for president!" perchè non si può non uscire pazzi per questa vecchietta...no! Non chiamiamola vecchietta che si offende! Iole ha di sicuro i suoi anni, ma sembra quasi più giovane della sottoscritta, che per la cronaca al momento è sdraiata sul letto con un dolorino al collo!
COMUNQUE.
Poi abbiamo Libera, la donna che sta in mezzo, la figlia e la madre, quella che porta sul cuore qualche peso: la morte del marito poliziotto in circostanze misteriose e  la vita della figlia che le da sempre qualche preoccupazione, in questo libro sapremo qualcosa di più su entrambi i fronti e questo non fa che aumentare le sue preoccupazioni. Fortuna vuole, però, che un nuovo caso gli bussi alla porta: se nel precedente libro ha avuto a che fare con una sposa scomparsa, in questo dovrà trovare il padre di una sposa e nonostante all'inizio non voglia  avere niente a che fare con questo caso cede e inizia ad investigare insieme alla super Iole!
Il caso non sembra semplice, ma le nostre due investigatrici sapranno scovare delle ottime tracce e alla fine, complice qualche aiuto e una lettera, scopriranno qualcosa, un qualcosa che forse (forse, forse) è un po' intuibile già dalle prime pagine, ma arrivata all'ultima frase di questo libro si rimane fortemente spiazzati!

In un libro che ripercorre passato e presente svelando i segreti di una donna che ha fatto di tutto per scappare dalla sua vecchia vita, la Teruzzi ci regala un mistero che tiene vivo l'interesse del lettore, donandoci anche qualche sorriso!

Adesso non mi resta che aspettare un terzo libro perchè io ho BISOGNO di sapere, chiaro?

VOTO FINALE
☆☆☆☆ e mezzo su cinque 

Non vedo l'ora di leggere ancora un'altra avventura di queste investigatrici per caso!


Alla prossima,


sabato 22 ottobre 2016

L'imperatrice del deserto di Anne Lise Marstrand-JØrgensen |Recensione|

BuonSalve gente!
Oggi finalmente è sabato!!
Non sentite anche voi gli angeli che cantano in coro?
Le campane che suonano?
Io che urlo come una pazza perchè domani finalmente è domenica??


No?
Meglio!
Uno spettacolo che potete fare a meno di immaginare!

Ma...

DOMANI E' DOMENICA!!!!


Okay, basta.
Siete qui per una recensione e recensione sia!
*torna in modalità seria*



L'imperatrice del deserto 
di Anne Lise Marstrand-JØrgensen
Editore: Sonzogno
Pagine: 496
Prezzo: 19,60 euro
Link d'acquisto: Amazon
Makeda. Il suo nome riecheggia nel Corno d’Africa e colma i deserti a sud della penisola arabica; la sua fama annulla le distanze battute dalle carovane e giunge al regno d’Israele. È la misteriosa e potente regina di Saba, ma prima di diventarlo Makeda è una ragazzina temeraria, insofferente alle tradizioni del villaggio e incurante dei rischi della caccia solitaria e di un estenuante viaggio alla ricerca del padre. Divenuta donna, la sete di conoscenza e l’ambizione politica la spingeranno fino a Gerusalemme, nella raffinata corte di Salomone e nel suo insidioso gineceo di mogli e concubine. Sovrano giusto e uomo percorso dal dubbio, cresciuto all’ombra del padre Davide e nella protezione della madre Betsabea, il re d’Israele subisce il fascino di Makeda, mentre lei è trattenuta dal timore di perdere la sua indipendenza e di tradire le sue origini. Sono entrambi potenti e desiderosi di accrescere la propria autorità, ma hanno personalità opposte, diversi sono i popoli su cui regnano e le rispettive religioni. Eppure, la possibilità di un futuro per il regno di Saba si cela proprio nella loro appassionata vicenda. Romanzo storico e di formazione allo stesso tempo, in cui la vastità dei deserti si fonde conl’intimità dei palazzi reali e le spedizioni avventurose si alternano all’indagine nelle profondità dell’animo umano, L’imperatrice del deserto nasce dai racconti della Bibbia, del Corano e del Kebra Nagast, l’antico libro della sapienza etiope, per restituirci la meraviglia e il mistero di una narrazione epica senza tempo.




Quando presi in mano questo libro sapevo già che non sarebbe stata una storia leggera, perciò sapevo benissimo a cosa andavo incontro, un libro che a tratti sarebbe potuto rivelarsi noioso, ma mi son dovuta ricredere perchè mi son fatta completamente prendere dalla storia. Pagina dopo pagina si viene trasportati nel deserto, in questo luogo fatto di sabbia e sole, e le descrizioni sono così vivide, così reali che sembra quasi di sentire il caldo sulla pelle, di vivere in quei posti e conoscerli da sempre, ma soprattutto, non saremo mai soli: vivremo tutto con gli occhi di Makeda e Salomone.
Conosceremo le vite di questi due personaggi, la loro infanzia, adolescenza e infine la loro età adulta, dove per volere del destino si incontreranno e niente per i due sarà come prima.
Ma chi sono Makeda e Salomone?
Sicuramente le vite di questi due personaggi non potrebbero essere più diverse, Makeda è un'orfana che ha visto solo il lato più crudele della vita, mentre Salomone è il figlio del re d'Israele; una vive di stenti, l'altro in mezzo al lusso, ma ho percepito in entrambi una profonda solitudine.
Solitudine che è più forte in Makeda, questa giovane ragazza che è diventata presto donna, 'grazie' alla crudeltà dell'uomo e che ha dentro di sè un moto di liberà incessante che la spinge a fare un viaggio che le cambierà la vita, un viaggio dove incontrerà se stessa e si meraviglierà di cosa è in grado di fare.
Invece Salomone...mi ha dato poco come personaggio, sicuramente rispetto a Makeda si è rivelato meno incisivo e alcune volte non l'ho proprio sopportato, ma anche in lui avvertivo questo strano senso di solitudine, forse dovuto al peso di essere l'erede di un grande re, ma per il resto...niente. Peccato, perchè Makeda è una di quelle protagoniste che lascia il segno (e anche abbastanza profondo), è forte, intrepida e cocciuta, niente e dico niente, si può frapporre fra lei e ciò che vuole.

Come potete ben immaginare in questo libro i riferimenti biblici sono molti e sparsi per tutta la narrazione, cosa ovvia visto che si parla di re Davide (conoscete la sua storia, no? Gigante Golia, fionda e tutto il resto...), ma essendo un libro storico basato su questo è una cosa più che ovvia, forse però questo ha intaccato un po' la narrazione e...posso dire che ho saltato qualche paragrafo??
Sì, lo dico. 
Ho saltato qualche paragrafo.
Mi pento e mi dolgo.

A chi non succede??
(Ammettetelo che lo fate anche voi ogni tanto?? Su su!)

Comunque, altra cosa che mi ha colpito di questo libro: la situazione femminile che purtroppo ancora oggi in alcuni luoghi non è cambiata molto, la donna in questa storia viene vista come un qualcosa di poca importanza, unico scopo? La procreazione e se la figlia è femmina è quasi una disgrazia.

"Chi ci ha insegnato a pensare in questo modo?" dice Makeda. "Chi è stato il primo a dire che è meglio avere un figlio, anzichè una figlia?"

Ovviamente questa è una cosa che a Makeda non va proprio bene, per niente.
Lei stessa si stacca da questo modo di pensare e lo fa in grande, diventando un modello anche per gli uomini che la circondano,  rompendo le catene che la imprigionano.
Nella città del deserto sono i maschi a comandare. Vengono educati dalle madri, le quali però devono tacere quando parla un uomo. Ogni donna, non appena si sposa, deve obbedire al marito. Mosi dice che non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze, molte decisioni vengono prese dalle donne, ma Makeda gli risponde che una casa può essere una prigione. 

E allora giunti alla fine di questa recensione posso dire di consigliarvi questo libro?
Certo che sì!
Se i romanzi storici e un po' più pesanti sono di vostro gradimento non potete lasciarvi sfuggire questo!

E poi vogliamo parlare della copertina?
Starei ore a fissarla!!

I VOTI DELLA SPACCIATRICE
STORIA: /5
STILE: /5
COPERTINA: /5 (me pareva ovvio!)

VOTO FINALE
  e mezzo

Spero di avervi incuriosito almeno un po' con questa recensione!

That's all folks!

(DOMANI E' DOMENICAAAAA!)
(Sì la smetto!)


sabato 17 settembre 2016

La sposa scomparsa di Rosa Teruzzi |Recensione|

Buon sabato miei cari!
Da qualche parte sembra essere arrivato già l'autunno...beh qui da me ha dato giusto una sbriciatina e poi ha deciso che non è ancora il suo momento, lasciando la sottoscritta parecchio delusa!
Voglio l'autunno, i suoi colori, i maglioni, le castagne...VOGLIO L'AUTUNNO!



E mancano 98 GIORNI a Natale!!




Non sono qui per parlare di questo, no, ma per la recensione di un bel libro!
Sto parlando de La sposa scomparsa di Rosa Teruzzi e colgo l'occasione per ringraziare la Sonzogno per la copia digitale!


La sposa scomparsa
di Rosa Teruzzi
Serie: Le 3 Milanesi #1
Editore: Sonzogno
Pagine: 170
Prezzo: 14,00 euro
Link d'acquisto: Amazon
Dentro Milano esistono tante città, e quasi inavvertitamente si passa dall’una all’altra. C’è poi chi sceglie le zone di confine, come i Navigli, a cavallo tra i locali della movida e il quartiere popolare del Giambellino. Proprio da quelle parti Libera – quarantasei anni portati magnificamente – ha trasformato un vecchio casello ferroviario in una casa-bottega, dove si mantiene creando bouquet di nozze. È lì che vive con la figlia Vittoria, giovane agente di polizia, un po’ bacchettona, e la settantenne madre Iole, hippie esuberante, seguace dell’amore libero. In una piovosa giornata di luglio, alla loro porta bussa una donna vestita di nero: indossa un lutto antico per la figlia misteriosamente scomparsa e cerca giustizia. Il caso risale a tanti anni prima e, poiché è rimasto a lungo senza risposta, è stato archiviato. Eppure la vecchia signora non si dà per vinta: all’epoca alcune piste, dice, sono state trascurate, e se si è spinta fino a quel casello è perché spera che la signorina poliziotta possa fare riaprire l’inchiesta. Vittoria, irrigidita nella sua divisa, è piuttosto riluttante, ma sia Libera che Iole hanno molte buone ragioni per gettarsi a capofitto nell’impresa. E così, nel generale scetticismo delle autorità, una singolare équipe di improvvisate investigatrici – a dispetto delle stridenti diversità generazionali e dei molti bisticci che ne seguono – riuscirà a trovare, in modo originale, il bandolo della matassa, approdando a una verità tanto crudele quanto inaspettata.




Inizio questa recensione col presupposto che amo i gialli e polizieschi, se si pensa a questo genere viene subito in mente Sherlock Holmes, Poirot, Maigret che forse sono i più famosi e sono veri e propri investigatori, e poi ci sono loro le 'investigatrici in gonnella', quelle che hanno fatto del mistero il loro hobby! Parlo di Miss Marple e Jessica Fletcher e devo dire che la mia passione per questo genere è nata grazie a quest'ultima. 


Credo di aver visto tutte le puntate e alcune anche più volte, e se capita le riguardo volentieri anche oggi, e allora secondo voi potevo lasciarmi sfuggire questo romanzo?
Certo che no!
Così è iniziata la mia avventura insieme una famiglia di tre donne davvero particolare, perchè queste tre non potrebbero essere più diverse! Ma chi sono?
Bene, partiamo dalla più 'anziana', anche se non potrei definirla così perchè nonostante i suoi (quasi) 70 anni è sicuramente più pimpante e agile della sottoscritta (per non parlare della vita sentimentale, poi)! Sto parlando di nonna Iole, un personaggio che non si può fare a meno di amare e dico sul serio! Lei è una nonna all'avanguardia, un hippie che passa le sue giornate tra una seduta di yoga, meditazione e qualche incontro amoroso: è lo spirito irriverente della casa! Poi abbiamo Libera, figlia di Iole, una fioraia con la passione per i libri () rimasta vedova dopo l'assassinio del marito poliziotto, lei è il personaggio che all'interno del libro ha un ruolo centrale, è colei che collega il tutto. Da Libera passiamo alla 'piccola' di casa: Vittoria, di lei sappiamo davvero pochissimo, solo che fa la poliziotta e non si è mai arresa nel cercare chi ha ucciso il padre, vive tutto questo con un profondo dolore, questo è certo, e per questo resta sempre un po' schiva soprattutto nei confronti della madre che cerca disperatamente di avere un confronto con lei.
Ma adesso entriamo nel vivo del romanzo, addentriamoci nel mistero!


Le nostre investigatrici avranno a che fare con un 'cold case', ossia un caso irrisolto, e il tutto nasce con la comparsa di una donna anziana completamente vestita di nero che suona alla loro porta. Il nome della donna è Rosalia ed è una madre che non si è mai arresa alla scomparsa della figlia Carmen, una giovane donna sparita quasi 30 anni fa, cerca di far riaprire il caso perchè è fortemente convinta che la figlia sia morta per mano dell'ex fidanzato, un tipo che non le è mai piaciuto.
Nonostante alla figlia questo caso non sembri importarle, a Libera lascia qualcosa: una strana empatia nei confronti di questa madre che come lei ha perso qualcuno che amava e così insieme all'esuberante Iole inizia questa caccia all'assassino, grazie a loro vengono a galla bugie e vecchi amori e alla fine arriverà un finale che MAI mi sarei aspettata. Di solito nella lettura di gialli viene lasciato qualche indizio, qui invece niente è come sembra e ne sono stata piacevolmente sorpresa, questo ha reso la lettura molto avvincente e mai noiosa, tant'è che stavo per finire il libro in una notte, ma il sonno per una volta ha avuto la meglio e ho dovuto proseguire il mattino dopo.

Il finale è decisamente aperto, perciò spero che ci siano altre avventure per le nostre Libera, Iole e Vittoria, specialmente quest'ultima vorrei conoscerla meglio. Non mi resta che aspettare!


I VOTI DELLA SPACCIATRICE
STORIA: ★★★★★/5
STILE: ★★★★★/5
COPERTINA: ★★★★/5
VOTO COMPLESSIVO
★★ e mezzo

Con questo per oggi è tutto!

Voi conoscete questo libro?
Pensate di leggerlo?