venerdì 30 agosto 2024

Recensione La legge delle Lande di Brandon Sanderson

Ultima recensione di agosto!
Si avvicina settembre, non è tutto più bello?!?!?!

Oggi vi parlo di...

La legge delle Lande
di Brandon Sanderson

Serie: Mistborn #4
Su Scadrial sono passati trecento anni dall'Origine e dagli eventi narrati nella Trilogia di Mistborn; il Mondo di Cenere è ormai tornato un luogo prospero e fertile che si sta affacciando verso una modernità fatta di ferrovie, luce elettrica e dei primi grattacieli che si innalzano verso le nubi. I protagonisti della lotta contro il lord Reggente sono diventati personaggi mitici; nuove religioni sono nate e ne sono riemerse di antiche. Anche se scienza e tecnologia sembrano dominare, ci sono ancora i poteri feruchemici e allomantici. Nelle terre di frontiera note come le Lande, anzi, sono strumenti cruciali per gli uomini e le donne che, con incredibile coraggio, tentano di ristabilire ordine e giustizia. Uno di loro è Waxillium Ladrian, un raro duomante che può muovere i metalli e modificare il proprio peso. Dopo vent'anni trascorsi nelle Lande come giustiziere, però, Wax è costretto a tornare nella città di Elendel, culla della civiltà e del progresso, per assumere la gestione dell'importante casata Ladrian. La vita nell'alta società gli impone di lasciare da parte le pistole e le acrobazie che i suoi poteri gli consentono. O almeno così crede, fino a quando non si rende conto che le ricche dimore e gli eleganti viali della città possono essere persino più pericolosi delle polverose piane delle Lande.

mercoledì 14 agosto 2024

Recensione Daisy Jones & The Six di Taylor Jenkins Reid


Domani è Ferragosto e sapete cosa significa?
Che l'autunno sta arrivando! Sono felicissima!


Daisy Jones & The Six 
di Taylor Jenkins Reid

Editore: Sperling & Kupfer
Daisy Jones & The Six: un gruppo rock diventato leggenda. I loro concerti hanno riempito gli stadi di tutto il mondo, le loro canzoni hanno infiammato le notti di un'intera generazione. Il loro mito è la favola di un'ascesa folgorante, dalle prime esibizioni nei locali underground al successo planetario. È l'incarnazione stessa di un'epoca in cui sesso, droga e rock'n'roll sembravano inscindibili. È la sintesi di un'alchimia perfetta: quel magnetismo unico tra Billy Dunne - il frontman della band, carismatico e tormentato - e Daisy Jones, splendida cover girl e cantautrice dal talento naturale, spirito libero e inafferrabile. Eppure, il 12 luglio 1979, dopo un concerto memorabile, il gruppo è scoppiato, sciogliendosi per sempre. Nessuno ha mai saputo perché... Fino a oggi. Ex musicisti e manager, giornalisti e famigliari: sono stati tutti testimoni, e adesso, a quarant'anni di distanza, sono finalmente pronti a raccontare la verità. Ma ognuno ha la propria versione dei fatti. Quella che rivive nelle loro voci è una storia di ragazzi di vent'anni, amici e amanti, fratelli e rivali; idoli sul palco, anime fragili a riflettori spenti. Una storia di notti folli e albe smarrite, sogni troppo grandi da afferrare e demoni troppo forti da annientare, passioni che accendono il sangue nelle vene e stelle che brillano fino a incendiare il cielo. Perché una canzone non è mai soltanto una semplice canzone. C'è la vita, nella musica. Ed è impossibile dire dove finisca l'una e inizi l'altra.

venerdì 2 agosto 2024

Recensione La donna in bianco di Wilkie Collins

È arrivato il momento del librone dell'estate!

Pronti a conoscerlo?

La donna in bianco
di Wilkie Collins
Editore:
Fazi
Quale terribile segreto nasconde la misteriosa figura femminile che si aggira di notte per le buie strade di Londra? Questo è solo il primo di una serie di intrighi, apparizioni e sparizioni, delitti e scambi di identità che compongono la trama della "Donna in bianco", tessuta con magistrale sapienza da Wilkie Collins. Nel 1860 Charles Dickens pubblicò il romanzo a puntate sulla sua rivista «All the Year Round» suscitando uno straordinario interesse nel pubblico, che seguì per un intero anno le vicende della sventurata Anne Catherick e quelle degli altri personaggi, descritti con impareggiabile abilità psicologica, come l'impavida Maria Halcombe, il coraggioso Walter Hartright e l'affascinante quanto ambiguo conte Fosco. È passato un secolo e mezzo e le cose non sono cambiate. Anche il lettore moderno più smaliziato non può che rimanere piacevolmente intrappolato negli ingranaggi di questa straordinaria macchina narrativa, che ha segnato per sempre la tradizione del mistery, facendo guadagnare al suo autore l'attributo di "padre del poliziesco moderno".

mercoledì 31 luglio 2024

Recensione Ritorno a Whistle Stop di Fannie Flagg

Ultimo giorno di luglio. Sia lodato Odino.

Non ne posso più! Non riesco a leggere, non riesco a fare dei post su instagram, niente. Passiamo al libro, che è meglio!

Ritorno a Whistle Stop
di Fannie Flagg

Editore: Bur Rizzoli
Buddy Threadgoode è nato e cresciuto a Whistle Stop, Alabama. Da bambino, il fischio allegro dei treni che passavano per la piccola stazione ferroviaria scandiva il corso delle sue giornate. Sua madre Ruth, donna mite, misurata, e la zia Idgie, eccentrica, volitiva, passionale, erano le proprietarie del caffè della cittadina, noto nel raggio di chilometri per i suoi irresistibili pomodori verdi fritti; un punto di incontro e di ristoro sempre pronto ad accogliere tutti. Poi, col passare del tempo, Whistle Stop andò via via spopolandosi, i treni smisero di passare e il caffè chiuse una volta per tutte. Dopo molti anni di assenza, di quel posto immerso tra i campi di granturco l'ottantaquattrenne Buddy conserva ricordi dolci e nostalgici, che condivide con sua figlia Ruthie e con chiunque abbia voglia di ascoltare le sue storie. Ed è lì, ai luoghi della sua infanzia, che decide di fare ritorno, sgattaiolando fuori dalla casa di riposo per un viaggio carico di avventure, dando il via a un susseguirsi di eventi dai risvolti imprevedibili. Con candore e ironia, Fannie Flagg porta ancora una volta il lettore tra gli indimenticabili protagonisti e le atmosfere senza tempo di "Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop".

giovedì 11 luglio 2024

Recensione Il ladro linguanera di Christopher Buehlman

 Fa caldo.

Fa tanto caldo e io ormai come faccio da sette anni a questa parte mi lamento del caldo anche qui. 

Passiamo alla recensione che è meglio.
Un grazie alla Fazi per la copia del libro

Il ladro linguanera
di Christopher Buehlman

Serie: Il ladro linguanera #1
Kinch Na Shannack è debitore di una considerevole somma verso la Gilda dei Prenditori, che gli ha impartito un’impeccabile istruzione per diventare ladro, insegnandogli, tra le altre cose, a scassinare serrature, scalare muri, usare il coltello, raccontare bugie, piazzare trappole, nonché qualche piccolo incantesimo. Decide quindi di nascondersi nel folto della foresta per mettere in pratica quello che ha imparato contro il primo malcapitato che si troverà a passare di lì. Purtroppo per lui, però, si trova davanti Galva, ancella della dea della morte e abile guerriera, sopravvissuta alle feroci guerre contro i goblin; sta viaggiando in cerca della sua regina, scomparsa dopo che la città del nord in cui si trovava è caduta in mano ai giganti. È così che Kinch, a cui Galva risparmia la vita, viene costretto dalla Gilda a seguire la ragazza in un viaggio che unirà per sempre i loro destini. I due si troveranno coinvolti in un’epica avventura segnata da inaspettati pericoli e doppi giochi da svelare, in un paese devastato dalle guerre, dove i goblin sono affamati di carne umana e mostri leggendari si rifugiano nelle profondità del mare.