martedì 26 settembre 2023

Recensione Le ombre bianche di Dominique Fortier

Ultima recensione di settembre che è già giunto agli sgoccioli. Non era iniziato ieri?????

Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro.




Le ombre bianche
di Dominique Fortier

Editore: Alter ego
Pagine: 244
Prezzo: 18,00
Come si misura una vita? Può misurarsi in poesie, allo stesso modo in cui si contano le sillabe in un alessandrino? Cosa rimane di noi quando non ci siamo più? Quando Emily Dickinson morì nel 1886, lasciò centinaia di testi scarabocchiati su ritagli di carta, che la sorella Lavinia scoprì con stupore. Ne affidò la pubblicazione a Mabel Loomis Todd, l’amante del fratello. Senza queste due donne e senza il contributo di Susan Gilbert Dickinson, cognata e amica intima di Emily, il mondo non avrebbe mai conosciuto questa formidabile opera fantasma, senza dubbio l’impresa poetica più singolare della storia della letteratura americana. Le ombre bianche riprende da dove si era interrotto Le città di carta, raccontando la storia improbabile – quasi miracolosa – di come un libro sia nato anni dopo la morte della sua autrice. In queste pagine sensibili e luminose, Dominique Fortier esplora, attraverso la poesia della Dickinson, il misterioso potere che i libri esercitano sulle nostre vite e sonda la natura fragile ma necessaria della letteratura.

martedì 19 settembre 2023

Recensione In memoriam di Alice Winn

Seconda recensione per questo caldo settembre...taccio, che è meglio. 
No, devo urlarlo: NON LO SOPPORTO IL CALDO.

Comunque, parliamo di un libro che mi ha fatto piangere parecchio, sì.

Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro.




In memoriam
di Alice Winn

Editore: Garzanti
Pagine: 419
Prezzo: 18,00
Alla fine di tutto, per tutti, l'inverno diventa primavera. Quando ha ascoltato per la prima volta i versi di "In Memoriam" di Tennyson, Gaunt era all'ultimo anno di scuola. Ricorda perfettamente la voce baritonale del suo migliore amico Sidney mentre li recitava nel cortile del collegio, in un pomeriggio plumbeo. È stata una bella giornata, quella, pensa, sdraiato su una brandina cigolante, con la testa bendata e la mascella rigida. Rigida come la bocca spalancata del soldato che ha calpestato fuggendo per trovare riparo in trincea. Non riesce a toglierselo dalla testa e le uniche cose che lo tengono ancorato alla realtà sono Tennyson e le lettere che Sidney gli ha inviato dall'Inghilterra, dandogli notizie sui compagni, sulle lezioni, sugli studi. Gaunt darebbe l'anima per tornare a quei giorni, a discutere di metrica e poesia greca, invece di indossare la divisa. In collegio l'eco delle bombe e dei proiettili era pioggia, qui è tuono insondabile. Eppure ci sono quei versi. Eppure ci sono due braccia che lo stringono forte e un corpo caldo con cui condividere il misero spazio della brandina. Il respiro di Sidney, accanto a Gaunt, lo rassicura e, lentamente, lo rende consapevole del cuore che batte. D'altronde, la letteratura lo insegna: la tragedia della guerra non può annientare l'amore. Una storia che racconta ombre e luci dell'inizio del Novecento, attraverso gli occhi di due giovani uomini che trovano l'uno nell'altro la forza di superare l'insensatezza del conflitto e consolazione nell'immortale lezione dei classici, appresa tra i banchi di scuola.

lunedì 11 settembre 2023

Recensione Gli animali di Lockwood Manor di Jane Healey

ABBIAMO IL LIBRO DELL'AUTUNNO!
Che significa??
Ora ve lo dico.



Gli animali di Lockwood Manor
di Jane Healey

Editore: Mondadori
Pagine: 480
Prezzo: 17,00
Agosto 1939. La guerra incombe su Londra e Hetty Cartwright viene incaricata di portare in salvo la preziosa collezione di mammiferi impagliati del Museo di storia naturale. Quando giunge a Lockwood Manor, futura dimora del museo, Hetty si rende conto che il suo compito è più difficile del previsto. Deve vedersela con l'irascibile Lord Lockwood e con i suoi domestici tutt'altro che collaborativi; e, come se non bastasse, alcuni degli animali della collezione iniziano a scomparire. Hetty ha l'impressione che qualcuno – o qualcosa – la stia pedinando tra le buie stanze della magione. Mentre la situazione precipita, Hetty stringe un legame sempre più profondo con Lucy, l'affascinante e tormentata figlia di Lord Lockwood. A metà tra storia d'amore e romanzo gotico, Gli animali di Lockwood Manor è un racconto dalle atmosfere stregate che parla di famiglia e follia, segreti a lungo sepolti e desideri nascosti

martedì 5 settembre 2023

Recensione Good Omens di Terry Pratchett e Neil Gaiman

PRIMA RECENSIONE DI SETTEMBRE!
E ancora qui fa discretamente caldo, ma finché non arriva veramente l'autunno non posso sperarci e (forse) neanche dopo.
Oggi qui per parlavi di un libro che stava nella mia lista di "voglio assolutamente leggere"!



Good Omens di
Terry Pratchett e Neil Gaiman 

Editore: Mondadori
Pagine: 384
Prezzo: 14,50
Il mondo finirà sabato. Sabato prossimo. Subito prima di cena, secondo Le belle e accurate profezie di Agnes Nutter, strega, l'unico libro di profezie assolutamente accurato al mondo, scritto nel 1655. Le armate del Bene e del Male si stanno ammassando e tutto sembra andare secondo il Piano Divino. Non fosse che un angelo un tantino pignolo e un demone che apprezza la bella vita non sono proprio entusiasti davanti alla prospettiva dell'Apocalisse... Ah, e pare anche che qualcuno si sia perso l'Anticristo. Metti insieme Terry Pratchett e Neil Gaiman... e si scatenerà l'inferno. In un modo fantastico.

giovedì 31 agosto 2023

Recensione Pane cose e cappuccino di Fannie Flagg

Ultimo giorno di agosto!
La sentite la mia voglia di autunno? Eh? Eh?
Anche se fooooorse essendo in Sicilia dovrò aspettare ancora un pochino. *sigh*

Comunque.
Ultima recensione per questo mese e anche uno dei pochi libri a 5 stelle di quest'anno, pronti???



Pane cose e cappuccino
di Fannie Flagg 
Editore:
Rizzoli
Pagine: 463
Prezzo: 12,00
Dena è una splendida e ambiziosa stella nascente della televisione degli anni Settanta. L'aspetta un futuro più che promettente, ma il suo presente è irto di complicazioni e il passato avvolto nel mistero. Tutti i nodi della sua vita vengono al pettine quando è costretta a lasciare l'amata New York per fare ritorno nella cittadina della sua infanzia, Elmwood Springs, Missouri. Dove rivede una vecchia amica pronta a buttarsi nel fuoco per lei; i parenti chiaccheroni ma saggi; una pioniera delle trasmissioni via etere. E altri personaggi teneri e bizzarri, tutti ammaliati da una donna che, senza sapere dove sia la sua casa e neppure cosa sia l'amore, proprio grazie a loro mette le basi per un futuro nuovo ed inaspettato.

Prima cosa: il titolo non ha niente a che fare con il libro, quello originale "Welcome to the World, Baby Girl!" è molto più calzante, credo che ai tempi (parliamo del 1999) venne dato leggendo l'epilogo della storia e anche in quel caso...boh, non ci azzecca nulla,
Seconda cosa: i libri di Fannie Flagg sono la mia dose di serotonina. Ogni suo libro ha la capacità di rimettermi in pace col mondo e nonostante tocchi temi di una certa importanza riesce a farlo con la giusta dose di spensieratezza.
Mi viene da piangere al pensiero che mi manchi un solo suo libro da leggere (Ritorno a Whistle Stop), devo solo sperare che venga tradotto pure The Whole Town's Talking,  incrocio tutto.

Comunque.

Parliamo di questo qui.

Mi è piaciuto un sacco e non ne avevo dubbi.
Ho deciso di leggerlo perché la trama mi ha ricordato (o dovrei dire l'opposto??) un po' quella di Book Lovers: donna di città per diverse cause si trova in un piccolo paesino di provincia. È proprio quello che accade a Dena giovane giornalista che con grande impegno sta cercando di farsi strada nel mondo della televisione, una realtà che non è semplice, tanto da procurarle non pochi problemi di salute, tra cui una gastrite non indifferente, ma in fondo sta cercando di farsi spazio in un campo lavorativo prettamente maschile in cui è vista solo come un bel visino e un bel corpo, invece lei è ben altro.
In effetti è molto più di quello che lei stessa pensa.
Ammetto che all'inizio pure io pensavo che Dena fosse un po' una donna frivola e un po' sciocca, ma ho dovuto ricredermi man mano che leggevo: ha una forte umanità che tende a mascherare forse per difendersi dai dolori che la vita le ha dato fin da piccola, in particolare uno di questi tende a farle più male degli altri, un abbandono non indifferente che lascerebbe segni indelebili in ognuno di noi.
Ed è così che, costretta, fa tappa a Elmwood Spring, dove risiedono una parte delle sue radici e lì scoprirà i piccoli piaceri della vita, quelli che da sempre non le sono stati concessi.

Cara Elwood Spring! Se fosse possibile mi ci trasferirei oggi stesso!
Datemi la residenza lì e io starò benissimo, sono pronta ad accettare anche che tutto il vicinato sappia tutto di tutti (tanto ci sono già abituata), ma fatemi stare lì dove sembra che tutti siano gentili e buoni con il prossimo.
VI PREGO.



Ehm..., sì.
Elmond Spring, carina cittadina dell'Alabama che avevo già conosciuto con altri libri di Fannie Flagg e infatti vecchi volti conosciuti escono di nuovo tra le pagine e accolgono Dena come se non fosse mai andata via solo che lei non ama troppo l'aria dei paesini e soprattutto non ama stare lontano dal proprio lavoro, però la vita riesce sempre a essere imprevedibile e il passato torna ad affacciarsi nella sua vita in modi che mai si sarebbe aspettate e a dire il vero neanche io.
La svolta presa da questo libro è stata quanto mai inaspettata anche per la sottoscritta.
Ve lo dico o non ve lo dico?
Umh, potrei togliervi proprio il bello della scoperta. Facciamo così.
Come vi ho detto prima Fannie Flagg riesce a mettere nei suoi libri temi che le sono cari, come temi LGBT o legati alla discriminazione, direi che in questo caso tocchi proprio quest'ultimo tema parlandone però in maniera differente, anzi toccando un nuovo lato delle discriminazioni razziali a cui personalmente non avevo mai pensato e come al solito lo fa senza essere pesante, ma con il suo solito velo di leggerezza che non guasta mai, anche in temi di cui è difficile parlare.
Già, anche questa volta Fannie Flagg ha toccato le corde del mio cuore.
Come farò senza i suoi libri??

Ecco, se volete farvi un regalo leggete Fannie Flagg.

VOTO FINALE
★★★★★ su cinque

Ditemi: conoscete Fannie Flagg??

Alla prossima,


lunedì 21 agosto 2023

Book lovers. Un amore tra i libri di Emily Henry


Okay, eccomi qui.
Dovete sapere che tra Il dominio del fuoco e Book lovers ho letto Il conciliatore di Sanderson che mi ha fatto sch...emh, mi ha delusa e ho iniziato I tre moschettieri di Dumas, ma non l'ho mai finito. 
Quiiiiindi questo libro è stato un po' un "Non potrà andare peggio, no??"
E infatti non è andata male.
Pronti per la recensione?



Book lovers. Un amore tra i libri
di Emily Henry

Editore: Harper Collins
Pagine: 320
Prezzo: 17,90
La sua vita è tra i libri, ma Nora Stephens non è la classica eroina da romanzo, anzi. Non è impavida, non è la ragazza dei sogni e nemmeno quella della porta accanto. A dirla tutta, Nora è un’eroina solo per gli autori, perché è l’agente letteraria più spregiudicata di New York e grazie al cinismo che la contraddistingue riesce sempre a spuntare contratti milionari per i suoi clienti.
L’unica persona con cui non riesce a essere spietata è la sorella. Ecco perché, quando Libby la implora di andare a trovarla nel paesino del North Carolina in cui si è trasferita, Nora non riesce a dirle di no. E chissà, magari una piccola vacanza potrebbe farle bene. Ma invece dei picnic nei prati e dei battibecchi romantici con affascinanti dottori di campagna o baristi muscolosi che sognava, Nora si scontra con un’amara realtà. L’unico uomo in cui non fa altro che imbattersi è Charlie Lastra, un editor di New York tenebroso e molto snob. Potrebbe anche essere una simpatica coincidenza, se non fosse che si sono già incontrati molte volte per lavoro… e non è mai stato piacevole. Al contrario, i due si odiano…

martedì 8 agosto 2023

Recensione Il dominio del fuoco di Sabaa Tahir

Chi è tornata con una nuova recensione?
Io!
Eccomi qui con un libro che avrei dovuto leggere secoli fa.




Il dominio del fuoco
di Sabaa Tahir
Serie:
An Ember in the Ashes #1
Editore: Nord
Pagine: 420
C'è stato un tempo in cui la sua terra era ricca di arte e di cultura. Laia non può ricordarsene, eppure ha sentito spesso i racconti su come fosse la vita prima che l'Impero trasformasse il mondo in un luogo grigio e dominato dalla tirannia, dove la scrittura è proibita e in cui una parola di troppo può significare la morte. Laia lo sa fin troppo bene, perché i suoi genitori sono caduti vittima di quel regime oppressivo. Da allora, lei ha imparato a tenere segreto l'amore per i libri, a non protestare, a non lamentarsi. Ma la sua esistenza cambia quando suo fratello Darin viene arrestato con l'accusa di tradimento. Per lui, Laia è disposta a tutto, anche a chiedere aiuto ai ribelli, che le propongono un accordo molto pericoloso: libereranno Darin, se lei diventerà una spia infiltrata nell'Accademia, la scuola in cui vengono formati i guerrieri dell'Impero... Da quattordici anni, Elias non conosce una realtà diversa da quella dell'Accademia. Quattordici anni di addestramento durissimo, durante i quali si è distinto per forza, coraggio e abilità. Elias è la promessa su cui l'Impero ripone le proprie speranze. Tuttavia, più aumenta la fiducia degli ufficiali nei suoi confronti, più lui vacilla, divorato dai dubbi. Vuole davvero diventare l'ingranaggio di un meccanismo spietato e senza scrupoli? Il giorno in cui conoscerà Laila, Elias troverà la risposta. E il suo destino sarà segnato.

lunedì 17 luglio 2023

Recensione L'ultima notte della nostra vita di Adam Silvera

Che caldo fa? 
No, è brutto pure scrivere al pc perchè brucia! Quindi cerco di sbrigarmi!

L'ultima notte della nostra vita
di Adam Silvera

Editore: Il castoro
Pagine: 354
Prezzo:  16,00
Che cosa faresti se scoprissi che oggi è l’ultimo giorno della tua vita? Il 5 settembre, poco dopo mezzanotte, il servizio Death-Cast contatta Mateo Torrez e Rufus Emeterio per dargli una cattiva notizia: moriranno nel corso della giornata. Mateo e Rufus non si conoscono ma, per diverse ragioni, entrambi cercano un amico per passare l’ultimo giorno della loro vita. Esiste un’app per questo: si chiama Last Friend ed è così che Rufus e Mateo si incontrano. Entrambi sanno che il tempo a loro disposizione è già segnato. Ma non hanno nulla da perdere e resta solo da vivere tutta una vita in un giorno. Questo romanzo ci ricorda che non esisterebbe la vita senza la morte, né l’amore senza il sentimento di perdita. E che è possibile cambiare tutto il nostro mondo in un solo giorno. Per chi ha bisogno di ricordare che ogni giorno è importante. Un’intensa storia d’amore definita dal destino fin dall’inizio.

martedì 11 luglio 2023

Recensione L'Immortale di Catherynne M. Valente

Nuova recensione! Primo libro di luglio.
Posso dirvi che fa caldo? No, già lo sapete.
Passiamo alla recensione.

Un grazie alla CE per la copia del libro.

L'Immortale
di Catherynne M. Valente

Editore: Fazi
Pagine: 348
Prezzo: 18,50
È appena scesa la sera, a San Pietroburgo, quando un uomo affascinante bussa alla porta di Marja Morevna per chiederla in sposa. È Koščej l’Immortale, zar della Vita. Marja accetta di seguirlo attraverso le steppe della Russia. Nel paese incantato di Koščej, non troverà solo sfarzo, bellezza incontaminata e magia: dovrà superare tre ardue prove per dimostrare alla diffidente Baba Jaga di essere davvero la predestinata ad amare l’Immortale, e poi affrontare una violenta guerra contro il nemico eterno di Koščej, lo zar della Morte. Quando infine, ferita dall’amore e in cerca di tregua, Marja tornerà nella sua amata città, verrà travolta dall’atmosfera cupa dei terribili anni della seconda guerra mondiale. Da una San Pietroburgo stretta nella morsa dell’assedio fino alle gelide steppe dove si celano paesi fatati, la ragazza vivrà una storia d’amore senza eguali, in una terra di confine dove le leggende si confondono con la realtà e la magia antica si scontra con un famelico desiderio di conquista. Quest’incredibile avventura costringerà Marja a scendere a patti con il tormentato destino che la lega indissolubilmente a Koščej l’Immortale, sperimentando il potere del vero amore, il dolore delle perdite fatali, l’ebbrezza momentanea della felicità. Una storia di vita e morte, amore e potere, vecchi ricordi e magia oscura ambientata nella suggestiva Russia del Novecento, in cui i miti e il folclore locali risplendono in tutto il loro fascino.

giovedì 29 giugno 2023

Recensione L'isola dal cuore spezzato di Sophie Anderson

Eccomi qui con una nuova recensione.
Anche se ho caldo, anzi attualmente non fa caldissimo, ma lasciate mi lamenti lo stesso perché è estate ed è tradizione io mi lamenti.

Emh...
Oggi tocca a un'autrice per ragazzi che trovo davvero molto brava: Sophie Anderson, finora non mi ha mai delusa!
Ed ecco che mi spoilero la recensione di oggi, il libro mi è piaciuto!

Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro.



L'isola dal cuore spezzato
di Sophie Anderson

Editore: Rizzoli
Pagine: 408
Prezzo: 17,00
C'è un'isola, da qualche parte, che ha il cuore spezzato: si chiama Morovia. L'armonia che vi ha sempre regnato è solo un ricordo: gli alkonont, il popolo degli uomini-uccello originario dell'isola, è stato relegato nelle paludi, mentre agli umani è vietato avere qualunque contatto con loro. Il capitano Ilya e i suoi sostengono che la magia del canto, il potere degli alkonost, sia pericolosa e che vada quindi repressa a qualunque costo. Anche la tredicenne Lin e suo padre Usignolo hanno dovuto lasciare la loro casa, dicendo addio a Silver, zio Clay e gli altri amici umani, per nascondersi nella Palude dell'Afflizione. Lin non ha perso la speranza, però. La speranza di tornare a Spark, la sua città, quella di poter vivere di nuovo in pace con gli umani e di ritrovare Hero. Era la sua migliore amica, un'umana che viveva al palazzo reale, ma al momento della separazione tra alkonost e umani hanno litigato e non si sono più viste. Quando Usignolo viene catturato e portato alla Fortezza, Lin deve agire. All'inizio ha al suo fianco solo due piccoli compagni, la nutria Baffy e il rospo Grumo; l'avventura che l'aspetta è piena di insidie e deve capire di chi fidarsi. Non è affatto detto che riesca nel suo intento, ma vale la pena di provarci. Sempre.

martedì 27 giugno 2023

Blackwater di Michael McDowell, un successo meritato?

POPOLO DI LETTORI E DI LETTRICI!
Eccomi qui per parlavi della saga dell'anno, Blackwater di Michael McDowell, sicuramente ne avrete sentito parlare, no?
Devo ammettere che Neri Pozza ha fatto un bel lavoro riguardante la parte grafica e in più il un prezzo davvero davvero davvero economico ha attirato l'attenzione di ogni lettore o lettrice.
Però il suo successo è davvero meritato??

Oggi recensione un po' diversa che riguarda tuuuuuutti i libri della serie.

Siete pronti?




Quiiiiindi, Blackwater merita di essere letto?
Direi proprio di sì!
Creano dipendenza...o almeno per me è stato così: li ho letti tutti in poco più di due settimane e non leggevo così tanto (e voracemente) da parecchio, ne sentivo davvero la necessità.
C'è da dire che si tratta di libricini davvero piccoli, nonostante abbiano circa 250 pagine ciascuno sono davvero "mignone", direi che in formato normale potrebbero averne circa 50 in meno, ma questo non cambia assolutamente il contenuto, gente.
QUESTI LIBRI NON VANNO LETTI, MA DIVORATI.

mercoledì 31 maggio 2023

Recensione Il mio nome è Lily di Erin Stewart

Eccomi qui, nell'ultimo giorno di Maggio con una nuova recensione!
Vi ricordate di Erin Stewart? Avevo amato Io sono Ava, chissà come sarà andata con questa storia!

Un grazie alla CE per la copia del libro.




Il mio nome è Lily
di Erin Stewart

Editore: Garzanti
Pagine: 367
Prezzo: 16,00
La sedicenne Lily Larkin avrebbe molte cose da dire, ma trattiene le parole dentro di sé. Da quando sua sorella maggiore Alice è stata ricoverata in ospedale, su di lei sono ricadute le responsabilità di casa e scuola. Sente il dovere di essere la figlia perfetta e felice. Ma ora, dopo mesi, Alice sta per tornare e Lily ha paura. Paura di sbagliare, di urlare, di ribellarsi. Per non perdere il controllo, comincia a compilare liste e ad appuntarsi parole in latino su un quaderno. Come se non bastasse, le viene affidato un progetto scolastico da svolgere insieme a Micah, il nuovo arrivato, additato come «pazzo» dai compagni. È l'ultima cosa che avrebbe voluto. Ma forse è proprio l'amicizia con Micah che potrà aiutarla: grazie a lui, Lily impara che può scacciare le ansie scrivendo poesie sui muri. Forse questa è la risposta giusta al bisogno impellente di far scoppiare la bolla che si è costruita intorno. Forse la soluzione non è vivere la vita perfetta, ma accettare di essere fragili e perciò speciali. Insieme all'amico, Lily è pronta a riscrivere la sua storia. Per mesi Io sono Ava è stato l'esordio per ragazzi più venduto in Italia, conquistando le classifiche e i lettori. Erin Stewart torna in libreria con una storia altrettanto emozionante che racconta il mondo dei giovani, pieni di insicurezze e soffocati dalle aspettative degli adulti. Con grande empatia, l'autrice ci invita a prendere una penna e scrivere i nostri sentimenti. Perché, per essere liberi e felici, è importante ascoltarli, senza nasconderli.

lunedì 29 maggio 2023

Recensione Il volo delle rondini di Hilary McKAy

OHHHH UNA NUOVA RECENSIONE!

Pronti prontissimi??

Un grazie alla Casa editrice per la copia (a sorpresa) del libro.




Il volo delle rondini
di Hilary McKAy

Editore: Giunti
Pagine: 288
Prezzo: 16,00
Dall'autrice Hilary McKay, Premio Andersen 2022, il seguito de La guerra delle farfalle, una storia commovente ambientata durante la Seconda guerra mondiale. Un romanzo che parla di famiglia e amicizia sui fronti opposti di un devastante conflitto, di quattro vite ordinarie collegate da circostanze straordinarie, seguite dall'infanzia fino alla soglia dell'età adulta e sospese nel caos del conflitto mondiale. Erik e Hans sono tedeschi e ammirano le rondini che volano sopra i tetti di Berlino, senza sapere che un giorno saranno loro a volare sopra l'Inghilterra, rischiando la vita in una guerra che entrambi detestano. Ruby e Katen sono inglesi e, grandi amiche molto diverse tra loro, si ritrovano a correre incontro a un pericolo che nessuna delle due avrebbe potuto immaginare.

mercoledì 24 maggio 2023

Recensione di Bloodmarked di Tracy Deonn

Questo maggio continua con recensioni positive.
Io sono sbalordita e anche spaventata, chissà cosa mi aspetta dopo!

Un grazie alla Fazi editore per la copia del libro.

P.S: è presente qualche spoiler sul primo libro.




Bloodmarked 
di Tracy Deonn

Serie: Legendborn #2
Pagine: 660
Prezzo: 18,50
Intenzionata a scoprire la verità sulla morte della madre, Bree si è infiltrata nell’Ordine della Tavola Rotonda, una società segreta dell’Università della Carolina del Nord legata ai cavalieri di re Artù. Ha però scoperto molto più del previsto: è dotata di grandi poteri, che ha ereditato dai suoi antenati. Nel mentre, l’antico conflitto fra i Leggendari e le forze demoniache degli Oscuri si è aggravato e Nick, il ragazzo a capo dell’Ordine, di cui Bree si è innamorata, è stato rapito. I potenti a capo della società segreta sono pronti a tutto pur di nascondere questa guerra magica al resto del mondo e, come se non bastasse, non approvano il nuovo ruolo che Bree è chiamata a ricoprire grazie al suo lignaggio.Bree e i suoi amici dovranno quindi cercare Nick contando solo sulle proprie forze. I nemici sono ovunque, i poteri che Bree ha appena scoperto di possedere sono ancora troppo instabili e pericolosi, e la ragazza non può fare a meno di provare una crescente attrazione per Selwyn, il mago che ha giurato di proteggere Nick fino alla morte.Dopo le straordinarie rivelazioni sulla sua vera identità, è giunto il momento per Bree di imparare a gestire i suoi poteri. Se c’è ancora una speranza di salvare coloro che ama, Bree dovrà capire chi è veramente e fino a che punto può spingersi, mentre il conflitto con gli Oscuri si fa sempre più minaccioso...

Carissima Tracy Deonn, un libro non si può finire così, ok?
Non si può. Credo sia illegale e immagino vada pure contro la Carta dei diritti del lettore...che non esiste, ma dovrebbe.
È un finale che lascia aperte molte molto molte molte ipotesi e davvero non so come questo possa influire sulla storia, anzi lo so, ma ho paura pensando a cosa potrebbe venire fuori. Paurissima.

Meglio non pensarci ora.

Questa fanart (di @goofbell  ) è meravigliosa
perché in questo libro hanno 
ben poco da sorridere, ma 
voglio pensarli così.

Vi devo dire una cosa: fossi stata più giovane e questo libro fosse uscito nel periodo della mia adolescenza sarei stata capace di fangirlare come una matta: creare fan page ovunque, scaricare fanart e metterle come sfondo sempre ovunque perché QUESTO È UN LIBRO CHE FA USCIRE LA ME FANGIRL, su questo non ci sono dubbi.
Chiarisco che è al momento si sta rivelando una serie che mi sta piacendo pure ora, ma qualche anno fa sarebbe stato peggio.
Perché?
È un urban fantasy che si basa sui suoi principi cardine, ma che non risulta scontato o banale, anzi nel secondo libro l'autrice sviluppa meglio quella che è l'ambientazione da lei creata e anche il sistema magico, poi ribadisco quant'è interessante il fatto che si colleghi al ciclo arturiano?
Tantissimo!
Bloodmarked inizia proprio dove Lengenborn si era chiuso: Bree scopre di essere l'erede di Re Artù, le sue stirpi si sono unite in modo crudele, con la violenza e questo riflette le conseguenze sui poteri che la nostra protagonista scopre di avere, infatti una parte del libro sarà incentrata su Bree che cerca di scoprirne di più sulla sanguemagia attraverso la comunità di linfomaghe e su come impedire ad Artù di prendere completamente il sopravvento nel suo subconscio, il modo in cui tutto questo viene spiegato e i nuovi dettagli che ne vengono fuori mi hanno rapita, mentre l'altra sarà dedicata alla fuga.
Oh sì, Bree dovrà fuggire.
Per salvare la propria vita e anche l'intero mondo perché stavolta non avrà a che fare solo con i demoni, gli Oscuri e tutta il resto, ma che con il Consiglio dei Reggenti che per fare prima vorrei chiamare Stronzi...non posso? Ma sono proprio stro..., no? Okay.
Chiamiamolo solo Consiglio.
Dovete sapere che ogni qualvolta uno di loro apriva bocca i miei nervi esplodevano e insieme ai miei pure quelli di Bree. SPERO CHE NEL PROSSIMO LIBRO GLI DIA FUOCO.
Tutto quello che ha passato in questo secondo libro è terribile, non ha avuto un momento di pace se non fosse stato per Alice e William per lei sarebbe stata la fine e...okay, anche per Sel. Il suo personaggio capitolo dopo capitolo ha un ruolo sempre più centrale e come credevo il suo lato oscuro è solo fuffa, devo dire che è interessante il modo in cui sia in costante lotta tra il suo lato da demone e quello umano e come questo influisca sul suo rapporto con Bree. Ci saranno scintille!
NO, SE CERCATE LO SPICY MESSO A CASO NON LO TROVERETE QUI, GRAZIE AL CIELO AGGIUNGO.
Ah, Nick per me rimane irrilevante, boh. Non mi suscita niente.
Nulla. Niente. Eliminiamolo dal libro? Sì??

Emh...

(Comunque vi basti sapere che la parte romance c'è, ma non scavalca la storia principale, il triangolo in questo libro è quasi accennato e non influisce il resto, questo per me fa un sacco di punti)

Questo è decisamente un buon seguito, mantiene il ritmo del primo e soprattutto tiene ancora una volta in considerazione temi cari all'autrice quali le lotte antirazziste e le leggende e storie afroamericane, le prime non risultano messe lì in maniera forzata e le seconde si mescolano benissimo con la storia che ha creato, poi vogliamo parlare degli spiriti? Dei talenti di Bree?
Bloodmarked è davvero un buon seguito.
L'intreccio creato dall'autrice diventa ancora più solido
.

Il mio unico dubbio resta su come ora possa venire fuori nel terzo. Vi dirò, se gestito in maniera differente Bloodmarked poteva essere benissimo la fine della serie e questo mi turba davvero (da questo la mia mezza stellina in meno a fine valutazione).
Non mi resta che sperare e incrociare tutto e pregare il dio dei libri affinché Tracy Deonn continui a fare il buon lavoro che ha fatto finora.

VOTO FINALE
★★★★e mezzo su cinque

Che ne ve ne pare?

Alla prossima,


giovedì 11 maggio 2023

Recensione The Jasmine Throne di Tasha Suri


Primo libro letto a maggio! Si sarà trattata di una bella lettura?
Lo scoprirete solo leggendo!

Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro!



The Jasmine Throne
di Tasha Suri

Serie: The burning kingdoms #1
Editore: Fanucci
Pagine: 528
Prezzo: 25,00
Esiliata dal dispotico fratello, la principessa Malini passa le giornate tra le mura di un tempio in cui è tenuta prigioniera, sognando la sua vendetta. La giovane Priya, invece, tiene nascosta la sua identità e lavora come serva nella dimora dell’odiato reggente. Ma quando Priya viene assegnata alle stanze di Malini e quando quest’ultima scopre la vera natura dell’altra, i loro destini si intrecciano irrimediabilmente. Una principessa che vuole rubare il trono al fratello e una serva in possesso di una magia proibita che cerca disperatamente di salvare la propria famiglia. Insieme, metteranno a ferro e fuoco l’impero.

martedì 9 maggio 2023

Recensione Nannina di Stefania Spanò

NUOVA RECENSIONE!
Questa volta sarà positiva o negativa?

Let's go!

Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro.




Nannina
di Stefania Spanò

Editore: Garzanti
Pagine: 224
Prezzo: 16,80
Secondigliano. Stephanie ha dieci anni e ogni volta che torna a casa si lamenta con la madre perché i suoi cugini giocano all'aperto e lei no. Il motivo è semplice: loro possono perché sono maschi, lei invece è una femmina. Dopo la scuola, si mette a leggere sul balcone, il solo spazio esterno in cui le è concesso di stare. Stephanie studia e studia perché sa che le parole sono la sua unica difesa contro il mondo. Gliel'ha detto la nonna nei pomeriggi passati a casa sua, due piani sotto nello stesso caseggiato: «Per le femmine tutte le cose sono più difficili. Devi imparare a difenderti. Tu devi sempre tenere il coraggio di parlare, Stephanie». E se lo dice lei deve essere così. Del resto sua nonna è Nannina de Gennaro, detta Nannina la Cuntastroppole, la cantastorie. Per alcuni è solo una vecchia pazza; per altri è colei che, grazie ai suoi cunti, i racconti recitati nei cortili, ha dato un'identità e una dignità alle madri di famiglia sfiancate dalla miseria e dalla protervia degli uomini. Con le sue storie, Nannina ha donato un volto a chi non l'aveva, ha riscattato i più deboli, ha fatto ridere e piangere. Ma adesso spetta a Stephanie riprendere la sua voce, cercare nei cunti un riscatto, il proprio riscatto, quello di una ragazza che ha un sogno: studiare e scoprire la libertà. Stefania Spanò ci porta nel cuore di una realtà in cui tra i vicoli, i cortili e le piazze si può ancora udire l'eco delle tradizioni. L'eco di un passato che non è mai passato davvero. L'eco di una lingua che è musica. L'eco di gesti e movenze che fanno di ogni luogo un teatro a cielo aperto. Due protagoniste, due generazioni, due diverse Secondigliano che si incontrano e si scontrano. Un'unica cosa non cambia mai: l'importanza delle parole e delle storie. Oggi come allora.

martedì 2 maggio 2023

Recensione MEH Una brava ragazza è una ragazza morta di Holly Jackson

 

Quella che scrive è una me delusa, amareggiata, triste. Perchè?
Semplice, questo ultimo libro di questa trilogia non mi è piaciuto, no.

NON MI È PIACIUTO.
Per saperne di più continuate a leggere, no, non ci saranno spoiler.

Una brava ragazza è una ragazza morta
di Holly Jackson

Serie: Come uccidono le brave ragazze #3
Editore: Rizzoli
Pagine: 560
Prezzo: 17,00
Sono passati pochi mesi da quando Pip Fitz-Amobi ha risolto il suo ultimo caso, che ancora le toglie il sonno, ed ecco che si ritrova costretta a indagare di nuovo. Uno stalker le manda continuamente messaggi di velata minaccia, ma ancora una volta la polizia non dà peso alle sue segnalazioni e sceglie di non intervenire. Più che mai Pip sente di non poter contare sulla loro protezione ma è assolutamente determinata a trovare il suo personale nemico. Indagando come ha imparato a fare, non ci mette molto a scoprire delle analogie tra il suo stalker e un serial killer locale responsabile di ben cinque omicidi alcuni anni prima. Stavolta è la sua vita a essere in pericolo, e per salvarsi Pip dovrà lottare come non ha mai fatto prima, scegliendo di percorrere una strada che non avrebbe mai creduto possibile…
Come dicevo: sono delusa, amareggiata e triste.

Come uccidono le brave ragazze è stato uno dei migliori libri letti lo scorso anno, anche il secondo mi ha davvero entusiasmata, giusto un po' meno, ma non potevo immaginare che questa parabola discendente sarebbe finita con questo disastro.
Oh, pensavo che il personaggio di Pip sarebbe cambiato e avrebbe mostrato sfumature diverse, ma non è stato solo questo a darmi fastidio.
Andiamo con ordine?
Meglio.
In Una brava ragazza è una ragazza morta (un titolo premonitore, come il primo in fin dei conti) ho avuto a che fare con una Pip diversa, se nei precedenti libri si è dimostrata brillante, acuta e in un qualche modo capace di superare ogni avversità qui è l'opposto: è pervasa da un'ombra oscura fatta di stanchezza, ansia e paura e in fin dei conti dopo quello che ha passato in poco più di un anno non è neanche da biasimare.
Ha fatto i conti con i lati più in ombra dell'animo umano, nelle sue investigazioni ha sempre cercato e trovato la parte marcia, anche se non completamente, vi è sempre stata una zona grigia. L'omicidio di Andie Bell quasi un incidente, la sparizione di Jamie e la morte di Stanley Forbers date da un senso di vendetta non completamente sbagliato.
Grigio.
Mai completamente nero
, mai quella oscurità totale che si aspetterebbe da degli omicidi.
Per Pip il mondo è diviso tra bianco e nero, non accetta che qualcuno possa commettere atti atroci per un qualcosa che trova giusto.
Bianco e nero, mai grigio.
Per questo è decisa a trovare qualcosa che l'aiuti a uscire da questo tunnel senza luce sembra essere diventata la sua vita, un omicidio che raccolga tutta l'oscurità possibile, qualcosa di solo nero.
E alla fine accade, lo trova, un serial killer che ha sulle spalle ben 5 omicidi, uno stalker che uccide le sue vittime solo che il caso (o forse no?) vuole che proprio Pip sia la sesta ed è così che inizia il suo personale inferno.

"Salvare me stessa per salvare me stessa."

Fin qui andrebbe tutto bene, insomma...quasi, è una prima parte parecchio ripetitiva con Pip che pensa in loop le stesse cose, tanto da essere quasi irritante, è vittima di un profondo trauma che la rende quasi completamente cieca a quello che ha di fronte, perché è chiaro chi sia il killer, lampante, solo che non se ne rende conto e io avrei voluto urlare, forte.
E poi arriva la seconda parte e son dolori. Pip viene a patti con quella parte oscura di sé, fa i conti con il lato grigio del suo essere, succede qualcosa di tremendo che la fa esplodere, chiamatela pure la "goccia che fece traboccare il vaso", ma accade e da qui in poi è stato come leggere con l'ansia sul collo, in perenne bilico sul filo del rasoio, ma non un'ansia che rende la lettura viva e interessante, no...è stata fastidiosa, troppo pressante e per assurdo mi stavo quasi annoiando sperando in una fine rapida perché stava diventando tutto troppo...troppo.
Sembra un vortice senza uscita e alla fine, niente. Ti lascia un vuoto.
La fine è frettolosa, rispetto a tutto il libro è così rapida da lasciare interdetti tanto da farmi pensare "Tutto qui? Davvero?".
Quindi no, non mi è piaciuto.
Non ho trovato niente di tutto quello che avevo amato nei precedenti libri.
Pip completamente assente.
Caso fin troppo semplice.
Una narrazione confusa e sbilanciata.

Una delusione.
Che fine ha fatto la Holly Jackson dei primi due libri?

VOTO FINALE
★★ su cinque

Sono delusa, tutto qui.

Alla prossima,


giovedì 20 aprile 2023

Recensione Le diecimila porte di January Alix E. Harrow

Ci siete per una nuova recensione?
Pronti?
Carichi?
Questa è un pochetto speciale. ❤

Le diecimila porte di January
di Alix E. Harrow 

Editore: Mondadori
Pagine: 400
Prezzo: 14,00
Estate 1901. Un'antica dimora nel Vermont, piena di cose preziose e sorprendenti. La più peculiare è forse January Scaller, che vive nella casa sotto la tutela del facoltoso signor Locke. Peculiare e atipica, almeno, è come si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è infatti ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto. Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti "di un valore singolare e unico", e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta. Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura... Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d'argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma. Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: "Le diecim por". Un libro che ha l'aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose nel momento in cui January viene a sapere che il padre è disperso da mesi. Probabilmente morto. Così la ragazza si tuffa in quella lettura che riaccende il turbine di sogni irrealizzabili. Ma lo sono davvero? Forse basta avere il coraggio di inseguirli, quei sogni, per farli diventare realtà. Perché pagina dopo pagina January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei...

mercoledì 12 aprile 2023

Recensione Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow di Gabrielle Zevin

NUOVA RECENSIONE PER VOI!
Un libro che sicuramente avrete visto in lungo e in largo, a me sarà piaciuto????

Un grazie alla casa editrice per la copia digitale del libro.




Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow
di Gabrielle Zevin
Editore: Nord
Pagine: 444
Prezzo: 19,00
Questa non è una storia d'amore, ma parla d'amore... Una fredda mattina del 1995, Sam Masur scende dalla metropolitana e, tra la folla che si accalca sulla banchina, la vede: Sadie Green. La chiama e, per un attimo, lei finge di non sentirlo, poi il rancore si stempera nella nostalgia. Sono passati otto anni dal litigio che aveva spezzato il loro legame, strettissimo eppure fragile, come solo le amicizie dell'infanzia sanno essere. Adesso sono all'università, ed entrambi hanno deciso di trasformare la comune passione per i videogiochi in materia di studio e, un giorno, in una professione. Basta uno sguardo e il legame si rinsalda, segnando anche l'inizio di una collaborazione creativa. Presi singolarmente, i loro progetti sono frammentari e incompleti; insieme, danno vita a interi mondi. Così, nel giro di due anni, nasce Ichigo, un videogioco rivoluzionario, che spalanca loro le porte del successo. Nel frattempo, il loro rapporto si fa più maturo, più intimo, più consapevole. Ma non per questo immune al peso della fama, della gelosia e delle ambizioni personali… Si perderanno ancora, Sam e Sadie. Però ogni volta ritroveranno la strada che li ricondurrà l'uno all'altra. E ogni volta ricominceranno. Perché, nonostante le liti e le incomprensioni, esistono spiriti affini uniti da un sentimento capace di superare ogni ostacolo: un amore che non è amore, ma è molto di più. Col suo stile delicato e profondo, che coniuga magistralmente leggerezza e nostalgia, Gabrielle Zevin ci regala un romanzo che è un inno al nostro bisogno di amare e di essere amati.

giovedì 30 marzo 2023

Perché la seconda stagione di Shadow and Bone per me è un NO.

ATTENZIONE. ATTENZIONE.
Spoiler a fiumi, leggete solo a vostro rischio e pericolo.

Da quando non davo voce ai miei deliri? Da troppo tempo!
Però eccomi qui per una buona causa, anzi ne va proprio della mia salute: io devo sfogarmi, dare voce alla mia frustrazione, alla mia delusione e al mio sconcerto prima che questi possano logorarmi dall'interno e quale miglior modo se non un post qui??

Bene, la seconda stagione di Shadow and bone non mi è piaciuta.
No. Eppure era iniziata bene (davvero bene), solo che poi è stata un crescendo di cose messe a caso che l'hanno resa qualcosa di inaccettabile per la sottoscritta!
Se prima il mio metro di delusione era "Da zero a Echi in tempesta" ora è "Da zero a Seconda stagione di Shadow and Bone", giusto per farvi capire lo stato in cui io mi sia trovata alla fine dell'ultimo episodio e per un attimo ho pensato che la stessa Christelle Dabos si possa essere intrufolata nella scrittura della sceneggiatura di questa serie tv perché il livello di "facciamo un muzzo" è lo stesso dell'ultimo libro della saga dell'Atraversaspecchi.

UN CAVOLO DI ROBA MESSA A CASO!
E sapete perchè?


In breve: con la fine di questa seconda stagione alcuni dei personaggi della prima trilogia, Alina, Mal e l'Oscuro, avrebbero dovuto fare "ciao ciao" con la manina e invece i cari autori hanno deciso di tenerseli cari e allungare il brodo STRAVOLGENDO I FATTI AVVENUTI NEL LIBRO!
Pensavo che il finale del libro fosse MEH, bene mi rimangio tutto, il vero MEEEEEEH è questo.
Come acciderbolina gli è venuto in mente di rendere "oscura" Alina? Come? Un personaggio completamente snaturato, portato a essere una mera comparsa DELLA SUA STESSA STORIA.
E il legame con l'Oscuro mandato completamente in aria? PUUFF!
E MAL CHE DIVENTA CORSARO?? Con il benestare di Nikolai che lo nomina Sturmhond?!?!?!??!?
MAL! STURMHOND.
Quasi quasi trovo piacevole essere divorata dal volcra!

Poi non parliamo del fatto che Mal sia diventato l'Uccello di fuoco (con dialoghi che danno vita a battutacce di second'ordine) e che una volta finito tutto si renda conto che il suo destino non sia più vicino ad Alina e decida di solcare i mari.
ORA NO, MIO CARO.
MALINA NON VOLEVA UCCIDERTI, HA PERSO TEMPO PER STARE DIETRO AI SUOI SENTIMENTI, HAI FATTO AMMAZZARE GENTE E POI LA LASCI COSÌ?? TRA LE BRACCIA DI NIKOLAI?!?!

Ecco, pure nella serie tv si è rivelato indegno.
Che posso farci? Per me Mal resterà un MAL di stomaco. AHAHAHA.


Adesso parliamo di Genya, oh sì. Parliamo di lei.
Un personaggio meraviglioso nei libri che si sviluppa poco a poco per poi esplodere letteralmente, qui non è trattata con gli onori che merita (lasciamo perdere David sparito chissà dove, ma ricordiamo: se non c'è il corpo non è detto sia morto) e che non dice la frase impressa a fuoco nel mio cuore: IO NON SONO ROVINATA, IO SONO LA ROVINA.
Che fine ha fatto?
Eh?? Ditemelo e nessuno si farà male.
Anzi, datemi qualcuno perché ho bisogno di sfogarmi!
Qui si rischia la creazione di una nuova faglia.

Di chi altro parlare?? Oh già, Nikolai.
IL MIO AMATO NIKOLAI. Bene, lui non mi ha fatto nè caldo nè freddo e ora voglio proprio vedere come riusciranno a tirargli fuori l'oscurità che si porta dentro visto che non hanno seguito la storyline dei libri. Voglio proprio vedere!
Momento "addominali"

E adesso tocca ai miei amati Corvi.
La mia banda di delinquenti, l'unica cosa che mi ha fatto continuare la visione di questa stagione.
Pure la loro storyline completamente saltata in aria: i fatti di Sei di corvi e Il regno corrotto si mescolano e si confondono con quelli della trilogia di Tenebre e ossa, un potpourri di cose incastrate in maniera forzata.
La scena del bagno tra Inej e Kaz? C'è, in un cimitero.
Il rapporto tra Wylan e Jesper? Affrettato e già..consumato.
Nina e Matthias? Lui è l'amore della sua vita.
IO HO ASPETTATO DUE LIBRI PER AVERE TUTTO QUESTO.
DUE LIBRI!

E qui fanno tutto??
E vogliamo parlare dell'occhiata maliziosa tra Inej e Tolya? Parliamone!! Dov'è Kaz? Dov'è il suo bastone quando serve????
Perchè Inej è già andata a rompere i fondoschiena agli schiavisti?? DOVEVA SUCCEDERE ALLA FINE DE IL REGNO CORROTTO.

Vorrebbero pure fare lo spin-off sui Corvi?
Basato su cosa? Sull'aria fritta??

Okay. Mi calmo.

Ah! Kaz ha retto sulle sue spalle l'intero show.
Lui, l'interpretazione di Freddy Carter, il suo bastone.

Certo, certo, tutti i personaggi sono resi bene, entrano benissimo nell'idea che me n'ero fatta, ma così mandano tutto all'aria!
Tutto.
Poi rendiamoci conto che alcuni di loro sono messi lì solo per far scena, STO PARLANDO DI MATTHIAS, OVVIO.
Di cui vediamo solo gli addominali.


Messo lì solo per mantenere vivo l'interesse di chi guarda.
Cos'altro dire???

SONO AMAREGGIATA E DELUSA.
Forse è meglio io vada via.