Nuova recensione! Primo libro di luglio.
Posso dirvi che fa caldo? No, già lo sapete.
Passiamo alla recensione.
Un grazie alla CE per la copia del libro.
di Catherynne M. Valente
Editore: Fazi
Pagine: 348
Prezzo: 18,50
Questo libro è un vortice.
Ti cattura e ti trasporta in un mondo sconosciuto fatto di Zar della Vita e Zar della Morte, in luoghi in cui dalle fontane sgorgano zampilli di sangue e in cui tutto ha dei contorni magici e oscuri allo stesso tempo.
L'immortale è una favola, è reale, è un sogno a occhi aperti.
È la storia di Marja Morevna e di come vaghi per le strade di diversi mondi alla disperata ricerca di qualcosa che senti proprio, la sua è una sete di conoscenza, una voglia estrema di conoscere chi veramente sia.
Se volete leggere L'Immortale dovete prepararvi a un viaggio che rispecchia in pieno la cultura slava, il suo folkrore, la storia russa, è un perfetto mix di tutto questo ed è tratti assurdo e folle, proprio come i racconti da cui prende spunto: a fine lettura mi sono sentita come fossi uscita da un vortice, tanto da sentirmi scombussolata e fuori di me.
FORSE È QUESTO L'EFFETTO DELLA DROGA? CHISSÀ.
Tutto inizia e finisce con Marja Morevna, il suo amore per Puškin e la sua voglia di vedere il mondo per quel che è, comprenderne la magia e soprattutto conoscerne i misteri. Tutto inizia quando vede un corvo cadere da un albero, trasformarsi in un ragazzo, andare alla sua porta e chiedere in sposa la sua sorella maggiore, la stessa cosa accade con un piviero e poi con un averla così che tutte le sue sorelle vadano in sposa. Da questo il suo sguardo verso il mondo cambia, cerca sempre quella stessa magia e aspetta che accada anche a lei e resta pronta in attesa di vedere quale sia la vera forma dell'uomo destinata a sposarla e in un certo senso ne diventa quasi un'ossessione questa sua voglia di osservare il "lato vero del mondo" anche perchè è costretta a vivere nella Russia socialista, in cui nessuno ha niente e tutto è di tutti. Fino a quando la magia la tocca da vicino e lo Zar della Vita la sceglie come sua compagna di vita o almeno è quello che le sembra.
Un libro che mescola fantasia e Storia, in un certo senso una favola dai toni adulti con parecchi riferimenti al periodo socialista, ho riso un po' pensando a Baba Jaja che balla sulla tomba di Lenin. È una storia di eterna guerra tra Vita e Morte e su come queste vivano in un perenne equilibrio e Marja è l'ago che può distruggere tutto o dare vita a qualcosa di nuovo.
Cosa dire su Marj?
È volubile, perennemente in lotta tra il suo mondo reale e quello magico e non sa bene quale sia il suo posto nel mondo, un po' l'ho odiata, un po' l'ho compresa e questo mio sentimento può estendersi a tutto il libro.
Già.
Un libro folle e strano, di sicuro un viaggio particolare e fuori dagli schemi.
Mi è piaciuto perdermi in queste pagine, nonostante mi sia sentita svuotata sul finale, forse un po' sconfitta...ecco, non saprei bene come definire quel finale.
Un po' d'amaro in bocca.
Decisamente un libro agrodolce, come la vita in fondo. Come la guerra.
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti mi rendono felice!
Lasciatene uno, vi risponderò con piacere. ♥