mercoledì 23 febbraio 2022

Recensione Arianna di Jennifer Saint

Aspettavate una nuova recensione?
Eccola qui!

La mia passione per i miti greci torna a far centro!

Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro.



Arianna
di Jennifer Saint

Editore: Sonzogno
Pagine: 384
Prezzo: 18,00
Arianna e la sorella Fedra, principesse di Creta e figlie del temuto re Minosse, crescono ascoltando riecheggiare il rumore degli zoccoli del fratello, il Minotauro, nel labirinto costruito sotto il palazzo. Ogni anno, quattordici giovani ateniesi vengono sacrificati per placare la fame del mostro. Quando il principe Teseo giunge a Creta per immolarsi alla creatura, Arianna si perde nei suoi occhi verdi e se ne innamora follemente. Ma aiutarlo a scappare dal labirinto significherebbe tradire la famiglia e il regno, e la ragazza conosce fin troppo bene le implicazioni di un gesto simile. Assillata dai dubbi ma determinata a farsi valere, Arianna prenderà una decisione che ribalterà tanto la sua sorte quanto il destino di Fedra. Entrambe dovranno affrontare le conseguenze di una scelta coraggiosa e sovversiva, che le spingerà a mettere in discussione il proprio ruolo in quanto figlie, mogli e madri in un mondo in cui le donne non sono altro che pedine su una scacchiera dominata dagli uomini e dagli dèi. Con uno stile vibrante e ipnotico, Jennifer Saint reinventa con originalità la famosa storia del Minotauro, della fuga di Teseo, dell’incontro con Dioniso e degli amori tormentati di Fedra e Arianna, dando vita a un’eroina indimenticabile e sfaccettata che saprà commuovere e incantare i lettori e le donne di oggi.

Abbiamo bisogno di un altro libro che riprende i miti greci?
Per me sì. Attenzione, è un parere puramente personale, immagino che a molti stiano venendo a noia e ammetto che si potrebbe iniziare a cadere nella banalità di rendere triti e ritriti sempre gli stessi miti e questo è una cosa che "rimprovero" a questo libro, ecco.

Come potete immaginare dal titolo la protagonista è Arianna, giovane donna figlia di Minosse, re di Creta, sorellastra del temibile Minotauro, colei che aiutò Teseo a fuggire dal labirinto e a liberare i dodici giovani ateniesi grazie al famoso filo. Il mito la disegna come una fanciulla scaltra, in alcune versioni viene ingannata dall'eroe greco ed è quella che riprende l'autrice, Arianna viene affascinata e poi lasciata a morire sull'isola di Nasso.
Ne esce una figura ingenua, cresciuta tra le mura di un palazzo dorato che non le ha mai permesso di vedere cosa vi era oltre e in fondo per le donne di quel tempo non vi erano altre scelte, in lei però vi è questo desiderio di andare oltre. Non è un personaggio completamente debole, ma è sola contro tutto ciò che le si scontra davanti. Se aspettate di vederla come un'eroina femminista vi sbagliate, non pretende esserlo. Lei è vittima, figlia della sua epoca, per lei ho nutrito tenerezza: è una ragazza che non conosce il mondo che ha sempre vissuto sotto il giogo del padre, una figura tirannica, autoritaria e pria di qualsiasi affetto. Il destino di Arianna è quello di tante donne del suo tempo, marionette in mano agli uomini che le usano per i loro scopi, vittime sacrificali che esse siano semplici donne o divinità, alcune delle loro storie troveranno spazio anche tra queste pagine, la storia di Arianna si tesserà alla loro, lei sarà il filo che le unisce.
Ci sarà la madre Pasifae, che ha pagato lo scotto di essere semplicemente la moglie di un uomo privo di valori.
Medusa che deve il suo dolore a Poseidone.
Ippolita stuprata da un eroe.
Fedra, sorella minore di Arianna, usata come una moneta di scambio.

E qui nasce il mio rimprovero. Per alcuni capitoli la voce narrante è quella di Fedra, una figura che non trova molto spicco nei miti e che risulta quasi sconosciuta, ma quanto avrei voluto che fosse lei la vera anima del libro!
Purtroppo i capitoli dedicati ad Arianna non mi hanno emozionata come i suoi, non ho sentito la stessa intensità, gli stessi turbamenti, purtroppo. Dare più spazio a Fedra avrebbe dato quel tocco in più.
Perchè non si può dire che Jennifer Saint non sappia scrivere: è capace di dare spessore ai suoi personaggi, sa come narrare e fare suoi miti di anni e anni fa e...lo so, viene spontaneo fare il paragone con Madeline Miller e sì, la sua penna è insuperabile.
Arianna non ha la stessa forza di Circe, non ha la stessa profondità nello stile dell'autrice.
Ciò non toglie che sia un grido per quelle donne mai udite e credute. Per alcuni versi nulla è cambiato. Arianna si fa carico delle loro storie e sarà un faro per le loro richieste d'aiuto.

Il mio mondo si apprestava a non essere più popolato da eroi coraggiosi: stavo imparando troppo rapidamente che il dolore delle donne pulsava. taciuto tra i racconti delle loro prodezze.

VOTO FINALE
★★★★ su cinque

Dovrei parlavi di Dionisio? Nah. Se vorrete lo scoprirete!
Ah, un BUUUU sempre per gli eroi (o presunti tali) dei miti, non li ho mai sopportati. Mai. Nè in chiave classica, nè nelle rivisitazioni.

Alla prossima,


martedì 15 febbraio 2022

Recensione La dea in fiamme di R.F. Kuang

Rullo di tamburi!
Una nuova recensione è qui!

L'avventura iniziata con una piccola Rin si conclude con una dea capace di dar fuoco a tutto, ma...
...dovete leggere per scoprirlo!

Ah. Il libro, come i suoi predecessori presenta un linguaggio scurrile e scene di estrema violenza. Lo dico.

Iniziamo!



La dea in fiamme
di R.F. Kuang

Serie: The poppy war #3
Editore: Mondadori
Pagine: 624
Prezzo: 24,00
Dopo aver salvato il Nikan dagli invasori stranieri e aver combattuto l'infernale imperatrice Su Daji, Fang Runin è stata tradita dai suoi alleati e abbandonata in fin di vita. Nonostante tutto ciò che ha perso, Rin non ha rinunciato a lottare per il popolo delle province meridionali, a cui ha sacrificato così tanto, e soprattutto per il suo villaggio natale, Tikany. Nel tornare alle sue radici, Rin dovrà fronteggiare ardue sfide, ma anche inaspettate opportunità. I suoi nuovi alleati alla guida della Coalizione del sud sono astuti e infidi, ma Rin si accorge presto che a detenere il vero potere nel Nikan sono i milioni di cittadini comuni assetati di vendetta che la venerano come una dea salvatrice. Appoggiata dal massiccio esercito del sud, Rin userà ogni arma per sconfiggere la Repubblica del Drago, i colonizzatori esperiani e tutti coloro che minacciano le arti sciamaniche e coloro che le praticano. Acquisterà maggiore forza o influenza, ma sarà anche in grado di resistere al richiamo della Fenice, che la spinge a dare alle fiamme il mondo intero?

lunedì 7 febbraio 2022

Perchè leggere Percy Jackson potrebbe renderti una persona migliore?

Salve a tutti, viaggiatori della blogosfera!

Se siete capitati qui, a leggere questo post, il motivo è solo uno: cercate informazioni sul caro Percy Jackson, il semidio più famoso degli ultimi anni e che da poco è tornato alla ribalta grazie al prossimo riadattamento firmato Disney+.

Il primo libro venne pubblicato nel 2005 (solo nel 2010 in Italia), da allora la sua fama ha toccato ogni parte del globo e ancora oggi i suoi libri vengono letti da grandi e piccini...
...
ALT!
Sì, anche grandi. È una saga pensata per un pubblico giovane, ma potete anche leggerla se di anni ne avete 80, anzi! Soprattutto se ne avete 80! Cosa c'è di meglio di un libro divertente, fatto di avventura e miti greci a quell'età? Niente altro, ve lo dico io!

Per esempio ho iniziato il mio viaggio insieme a Percy alla veneranda età di 27 anni e vi posso garantire che non ho per nulla accusato il colpo della "lettura per ragazzini", ma è stato un ottimo modo per tirarmi su, ma a questo verremo dopo.


Dovete sapere che l'autore, il caro Rick Riordan, è abbastanza prolifico per quanto riguarda la scrittura e le avventure di Percy e del Campo Mezzosangue sono un po', però io ho letto solo la prima serie che riguarda il famoso figlio di Poseidone, quella dedicata a Gli dei dell'Olimpo.
Così composta:
🔱Il ladro di fulmini
🔱Un mare di mostri
🔱La maledizione del Titano
🔱La battaglia del Labirinto
🔱Lo scontro finale
Questa serie è l'inizio di tutto, si conoscono i vari personaggi, il mondo nato dalla mente di Riordan e di tutti i miti i greci a cui lui ha dato un tocco personale senza alterarne troppo le storie.
Non sono qui per scrivere una recensione dei singoli libri o per raccontarvi la trama di ognuno di loro. No no, ma vi dirò PERCHÈ LEGGERE PERCY JACKSON POTREBBE RENDERVI PERSONE MIGLIORI.
Già, è così.
Iniziamo!

METTE DI BUONUMORE.
Oh yeah. Percy è un concentrato di ironia e situazioni assurde che non possono far sorridere e in alcuni casi ridere. Vi basta già leggere i titoli dei capitoli per capire.  State attraversando un brutto periodo e siete scontrosi con tutti? Bene. Leggete questi libri e potreste diventare più simpatici.

VI FA CONOSCERE I MITI GRECI.
Quei miti che chi ha fatto degli studi classici conosce molto bene e che a volte possono risultare molto...come dire? Antipatici. Tra le pagine di Rick Riordan questi prendono vita in maniera molto più piacevole e vicino alla nostra e vi chiederete: come questo possa renderci persone migliori? Semplice, non comportatevi come la maggior parte delle volte e sarete dei perfetti ritratti di buon senso.

PARLA DI AMICIZIA, CRESCITA PERSONALE E DI COME SIA IMPORTANTE CAPIRE I PROPRI SBAGLI.
Che ve lo dico a fare? L'amicizia rende di per sè persone migliori! E ovviamente pure tutto il resto.

Quindi?
Cosa aspettate ad entrare nel meraviglioso mondo di Percy Jackson???


Spero di avervi incuriosito!


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giovedì 3 febbraio 2022

Recensione Le tartarughe tornano sempre di Enzo Gianmaria Napolillo

BENTORNATI A UNA NUOVA RECENSIONE!
Un libro che volevo leggere da parecchio e che grazie a una Challenge di lettura (ciao Ciambelle) è finito finalmente sul mio comodino.
Dello stesso autore avevo apprezzato tanto tanto Carlo è uscito da solo, come sarà andata con questo??
Lo scoprirete leggendo!



Le tartarughe tornano sempre
di Enzo Gianmaria Napolillo

Editore: Feltrinelli
Pagine: 222
Prezzo: 9,50
Salvatore è nato quando in pochi conoscevano il nome della sua isola: un luogo di frontiera posto alla fine del mondo, con il mare blu e la terra arsa dal sole. È cresciuto sulle barche, vicino alle cassette di alici, con lo sguardo nell'azzurro, sopra e intorno a lui. Forse è lì che tutto è cominciato, tra ghirigori nell'acqua e soffi nel vento. Di sicuro è lì che ha conosciuto Giulia, anche se lei vive a Milano con i genitori emigrati per inseguire lavoro e successo. Da sempre Giulia e Salvatore aspettano l'estate per rivedersi: mani che si intrecciano e non vogliono lasciarsi, sussurri e promesse. Poi, d'inverno, tante lettere in una busta rosa per non sentirsi soli. Finché, una mattina, nell'estate in cui tutto cambierà, Giulia e Salvatore scoprono il corpo di un ragazzino che rotola sul bagnasciuga come una marionetta e tanti altri cadaveri nell'acqua, affogati per scappare dalla fame, dalla violenza, dalla guerra. Gli sbarchi dei migranti cominciano e non smettono più. L'isola muta volto, i turisti se ne vanno, gli abitanti aiutano come possono. Quando Giulia torna a Milano, il filo che la lega a Salvatore si allenta. La vita non è più solo attesa dell'estate e amore sincero, corse in spiaggia e lanterne di carta lanciate nel vento. La vita è anche uno schiaffo, un risveglio, la presa di coscienza che al mondo esistono dolore e differenze. Una scoperta che travolge i due ragazzi e che darà valore a tutte le loro scelte, alla loro distanza e alla loro vicinanza.