mercoledì 31 maggio 2023

Recensione Il mio nome è Lily di Erin Stewart

Eccomi qui, nell'ultimo giorno di Maggio con una nuova recensione!
Vi ricordate di Erin Stewart? Avevo amato Io sono Ava, chissà come sarà andata con questa storia!

Un grazie alla CE per la copia del libro.




Il mio nome è Lily
di Erin Stewart

Editore: Garzanti
Pagine: 367
Prezzo: 16,00
La sedicenne Lily Larkin avrebbe molte cose da dire, ma trattiene le parole dentro di sé. Da quando sua sorella maggiore Alice è stata ricoverata in ospedale, su di lei sono ricadute le responsabilità di casa e scuola. Sente il dovere di essere la figlia perfetta e felice. Ma ora, dopo mesi, Alice sta per tornare e Lily ha paura. Paura di sbagliare, di urlare, di ribellarsi. Per non perdere il controllo, comincia a compilare liste e ad appuntarsi parole in latino su un quaderno. Come se non bastasse, le viene affidato un progetto scolastico da svolgere insieme a Micah, il nuovo arrivato, additato come «pazzo» dai compagni. È l'ultima cosa che avrebbe voluto. Ma forse è proprio l'amicizia con Micah che potrà aiutarla: grazie a lui, Lily impara che può scacciare le ansie scrivendo poesie sui muri. Forse questa è la risposta giusta al bisogno impellente di far scoppiare la bolla che si è costruita intorno. Forse la soluzione non è vivere la vita perfetta, ma accettare di essere fragili e perciò speciali. Insieme all'amico, Lily è pronta a riscrivere la sua storia. Per mesi Io sono Ava è stato l'esordio per ragazzi più venduto in Italia, conquistando le classifiche e i lettori. Erin Stewart torna in libreria con una storia altrettanto emozionante che racconta il mondo dei giovani, pieni di insicurezze e soffocati dalle aspettative degli adulti. Con grande empatia, l'autrice ci invita a prendere una penna e scrivere i nostri sentimenti. Perché, per essere liberi e felici, è importante ascoltarli, senza nasconderli.

lunedì 29 maggio 2023

Recensione Il volo delle rondini di Hilary McKAy

OHHHH UNA NUOVA RECENSIONE!

Pronti prontissimi??

Un grazie alla Casa editrice per la copia (a sorpresa) del libro.




Il volo delle rondini
di Hilary McKAy

Editore: Giunti
Pagine: 288
Prezzo: 16,00
Dall'autrice Hilary McKay, Premio Andersen 2022, il seguito de La guerra delle farfalle, una storia commovente ambientata durante la Seconda guerra mondiale. Un romanzo che parla di famiglia e amicizia sui fronti opposti di un devastante conflitto, di quattro vite ordinarie collegate da circostanze straordinarie, seguite dall'infanzia fino alla soglia dell'età adulta e sospese nel caos del conflitto mondiale. Erik e Hans sono tedeschi e ammirano le rondini che volano sopra i tetti di Berlino, senza sapere che un giorno saranno loro a volare sopra l'Inghilterra, rischiando la vita in una guerra che entrambi detestano. Ruby e Katen sono inglesi e, grandi amiche molto diverse tra loro, si ritrovano a correre incontro a un pericolo che nessuna delle due avrebbe potuto immaginare.

mercoledì 24 maggio 2023

Recensione di Bloodmarked di Tracy Deonn

Questo maggio continua con recensioni positive.
Io sono sbalordita e anche spaventata, chissà cosa mi aspetta dopo!

Un grazie alla Fazi editore per la copia del libro.

P.S: è presente qualche spoiler sul primo libro.




Bloodmarked 
di Tracy Deonn

Serie: Legendborn #2
Pagine: 660
Prezzo: 18,50
Intenzionata a scoprire la verità sulla morte della madre, Bree si è infiltrata nell’Ordine della Tavola Rotonda, una società segreta dell’Università della Carolina del Nord legata ai cavalieri di re Artù. Ha però scoperto molto più del previsto: è dotata di grandi poteri, che ha ereditato dai suoi antenati. Nel mentre, l’antico conflitto fra i Leggendari e le forze demoniache degli Oscuri si è aggravato e Nick, il ragazzo a capo dell’Ordine, di cui Bree si è innamorata, è stato rapito. I potenti a capo della società segreta sono pronti a tutto pur di nascondere questa guerra magica al resto del mondo e, come se non bastasse, non approvano il nuovo ruolo che Bree è chiamata a ricoprire grazie al suo lignaggio.Bree e i suoi amici dovranno quindi cercare Nick contando solo sulle proprie forze. I nemici sono ovunque, i poteri che Bree ha appena scoperto di possedere sono ancora troppo instabili e pericolosi, e la ragazza non può fare a meno di provare una crescente attrazione per Selwyn, il mago che ha giurato di proteggere Nick fino alla morte.Dopo le straordinarie rivelazioni sulla sua vera identità, è giunto il momento per Bree di imparare a gestire i suoi poteri. Se c’è ancora una speranza di salvare coloro che ama, Bree dovrà capire chi è veramente e fino a che punto può spingersi, mentre il conflitto con gli Oscuri si fa sempre più minaccioso...

Carissima Tracy Deonn, un libro non si può finire così, ok?
Non si può. Credo sia illegale e immagino vada pure contro la Carta dei diritti del lettore...che non esiste, ma dovrebbe.
È un finale che lascia aperte molte molto molte molte ipotesi e davvero non so come questo possa influire sulla storia, anzi lo so, ma ho paura pensando a cosa potrebbe venire fuori. Paurissima.

Meglio non pensarci ora.

Questa fanart (di @goofbell  ) è meravigliosa
perché in questo libro hanno 
ben poco da sorridere, ma 
voglio pensarli così.

Vi devo dire una cosa: fossi stata più giovane e questo libro fosse uscito nel periodo della mia adolescenza sarei stata capace di fangirlare come una matta: creare fan page ovunque, scaricare fanart e metterle come sfondo sempre ovunque perché QUESTO È UN LIBRO CHE FA USCIRE LA ME FANGIRL, su questo non ci sono dubbi.
Chiarisco che è al momento si sta rivelando una serie che mi sta piacendo pure ora, ma qualche anno fa sarebbe stato peggio.
Perché?
È un urban fantasy che si basa sui suoi principi cardine, ma che non risulta scontato o banale, anzi nel secondo libro l'autrice sviluppa meglio quella che è l'ambientazione da lei creata e anche il sistema magico, poi ribadisco quant'è interessante il fatto che si colleghi al ciclo arturiano?
Tantissimo!
Bloodmarked inizia proprio dove Lengenborn si era chiuso: Bree scopre di essere l'erede di Re Artù, le sue stirpi si sono unite in modo crudele, con la violenza e questo riflette le conseguenze sui poteri che la nostra protagonista scopre di avere, infatti una parte del libro sarà incentrata su Bree che cerca di scoprirne di più sulla sanguemagia attraverso la comunità di linfomaghe e su come impedire ad Artù di prendere completamente il sopravvento nel suo subconscio, il modo in cui tutto questo viene spiegato e i nuovi dettagli che ne vengono fuori mi hanno rapita, mentre l'altra sarà dedicata alla fuga.
Oh sì, Bree dovrà fuggire.
Per salvare la propria vita e anche l'intero mondo perché stavolta non avrà a che fare solo con i demoni, gli Oscuri e tutta il resto, ma che con il Consiglio dei Reggenti che per fare prima vorrei chiamare Stronzi...non posso? Ma sono proprio stro..., no? Okay.
Chiamiamolo solo Consiglio.
Dovete sapere che ogni qualvolta uno di loro apriva bocca i miei nervi esplodevano e insieme ai miei pure quelli di Bree. SPERO CHE NEL PROSSIMO LIBRO GLI DIA FUOCO.
Tutto quello che ha passato in questo secondo libro è terribile, non ha avuto un momento di pace se non fosse stato per Alice e William per lei sarebbe stata la fine e...okay, anche per Sel. Il suo personaggio capitolo dopo capitolo ha un ruolo sempre più centrale e come credevo il suo lato oscuro è solo fuffa, devo dire che è interessante il modo in cui sia in costante lotta tra il suo lato da demone e quello umano e come questo influisca sul suo rapporto con Bree. Ci saranno scintille!
NO, SE CERCATE LO SPICY MESSO A CASO NON LO TROVERETE QUI, GRAZIE AL CIELO AGGIUNGO.
Ah, Nick per me rimane irrilevante, boh. Non mi suscita niente.
Nulla. Niente. Eliminiamolo dal libro? Sì??

Emh...

(Comunque vi basti sapere che la parte romance c'è, ma non scavalca la storia principale, il triangolo in questo libro è quasi accennato e non influisce il resto, questo per me fa un sacco di punti)

Questo è decisamente un buon seguito, mantiene il ritmo del primo e soprattutto tiene ancora una volta in considerazione temi cari all'autrice quali le lotte antirazziste e le leggende e storie afroamericane, le prime non risultano messe lì in maniera forzata e le seconde si mescolano benissimo con la storia che ha creato, poi vogliamo parlare degli spiriti? Dei talenti di Bree?
Bloodmarked è davvero un buon seguito.
L'intreccio creato dall'autrice diventa ancora più solido
.

Il mio unico dubbio resta su come ora possa venire fuori nel terzo. Vi dirò, se gestito in maniera differente Bloodmarked poteva essere benissimo la fine della serie e questo mi turba davvero (da questo la mia mezza stellina in meno a fine valutazione).
Non mi resta che sperare e incrociare tutto e pregare il dio dei libri affinché Tracy Deonn continui a fare il buon lavoro che ha fatto finora.

VOTO FINALE
★★★★e mezzo su cinque

Che ne ve ne pare?

Alla prossima,


giovedì 11 maggio 2023

Recensione The Jasmine Throne di Tasha Suri


Primo libro letto a maggio! Si sarà trattata di una bella lettura?
Lo scoprirete solo leggendo!

Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro!



The Jasmine Throne
di Tasha Suri

Serie: The burning kingdoms #1
Editore: Fanucci
Pagine: 528
Prezzo: 25,00
Esiliata dal dispotico fratello, la principessa Malini passa le giornate tra le mura di un tempio in cui è tenuta prigioniera, sognando la sua vendetta. La giovane Priya, invece, tiene nascosta la sua identità e lavora come serva nella dimora dell’odiato reggente. Ma quando Priya viene assegnata alle stanze di Malini e quando quest’ultima scopre la vera natura dell’altra, i loro destini si intrecciano irrimediabilmente. Una principessa che vuole rubare il trono al fratello e una serva in possesso di una magia proibita che cerca disperatamente di salvare la propria famiglia. Insieme, metteranno a ferro e fuoco l’impero.

martedì 9 maggio 2023

Recensione Nannina di Stefania Spanò

NUOVA RECENSIONE!
Questa volta sarà positiva o negativa?

Let's go!

Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro.




Nannina
di Stefania Spanò

Editore: Garzanti
Pagine: 224
Prezzo: 16,80
Secondigliano. Stephanie ha dieci anni e ogni volta che torna a casa si lamenta con la madre perché i suoi cugini giocano all'aperto e lei no. Il motivo è semplice: loro possono perché sono maschi, lei invece è una femmina. Dopo la scuola, si mette a leggere sul balcone, il solo spazio esterno in cui le è concesso di stare. Stephanie studia e studia perché sa che le parole sono la sua unica difesa contro il mondo. Gliel'ha detto la nonna nei pomeriggi passati a casa sua, due piani sotto nello stesso caseggiato: «Per le femmine tutte le cose sono più difficili. Devi imparare a difenderti. Tu devi sempre tenere il coraggio di parlare, Stephanie». E se lo dice lei deve essere così. Del resto sua nonna è Nannina de Gennaro, detta Nannina la Cuntastroppole, la cantastorie. Per alcuni è solo una vecchia pazza; per altri è colei che, grazie ai suoi cunti, i racconti recitati nei cortili, ha dato un'identità e una dignità alle madri di famiglia sfiancate dalla miseria e dalla protervia degli uomini. Con le sue storie, Nannina ha donato un volto a chi non l'aveva, ha riscattato i più deboli, ha fatto ridere e piangere. Ma adesso spetta a Stephanie riprendere la sua voce, cercare nei cunti un riscatto, il proprio riscatto, quello di una ragazza che ha un sogno: studiare e scoprire la libertà. Stefania Spanò ci porta nel cuore di una realtà in cui tra i vicoli, i cortili e le piazze si può ancora udire l'eco delle tradizioni. L'eco di un passato che non è mai passato davvero. L'eco di una lingua che è musica. L'eco di gesti e movenze che fanno di ogni luogo un teatro a cielo aperto. Due protagoniste, due generazioni, due diverse Secondigliano che si incontrano e si scontrano. Un'unica cosa non cambia mai: l'importanza delle parole e delle storie. Oggi come allora.

martedì 2 maggio 2023

Recensione MEH Una brava ragazza è una ragazza morta di Holly Jackson

 

Quella che scrive è una me delusa, amareggiata, triste. Perchè?
Semplice, questo ultimo libro di questa trilogia non mi è piaciuto, no.

NON MI È PIACIUTO.
Per saperne di più continuate a leggere, no, non ci saranno spoiler.

Una brava ragazza è una ragazza morta
di Holly Jackson

Serie: Come uccidono le brave ragazze #3
Editore: Rizzoli
Pagine: 560
Prezzo: 17,00
Sono passati pochi mesi da quando Pip Fitz-Amobi ha risolto il suo ultimo caso, che ancora le toglie il sonno, ed ecco che si ritrova costretta a indagare di nuovo. Uno stalker le manda continuamente messaggi di velata minaccia, ma ancora una volta la polizia non dà peso alle sue segnalazioni e sceglie di non intervenire. Più che mai Pip sente di non poter contare sulla loro protezione ma è assolutamente determinata a trovare il suo personale nemico. Indagando come ha imparato a fare, non ci mette molto a scoprire delle analogie tra il suo stalker e un serial killer locale responsabile di ben cinque omicidi alcuni anni prima. Stavolta è la sua vita a essere in pericolo, e per salvarsi Pip dovrà lottare come non ha mai fatto prima, scegliendo di percorrere una strada che non avrebbe mai creduto possibile…
Come dicevo: sono delusa, amareggiata e triste.

Come uccidono le brave ragazze è stato uno dei migliori libri letti lo scorso anno, anche il secondo mi ha davvero entusiasmata, giusto un po' meno, ma non potevo immaginare che questa parabola discendente sarebbe finita con questo disastro.
Oh, pensavo che il personaggio di Pip sarebbe cambiato e avrebbe mostrato sfumature diverse, ma non è stato solo questo a darmi fastidio.
Andiamo con ordine?
Meglio.
In Una brava ragazza è una ragazza morta (un titolo premonitore, come il primo in fin dei conti) ho avuto a che fare con una Pip diversa, se nei precedenti libri si è dimostrata brillante, acuta e in un qualche modo capace di superare ogni avversità qui è l'opposto: è pervasa da un'ombra oscura fatta di stanchezza, ansia e paura e in fin dei conti dopo quello che ha passato in poco più di un anno non è neanche da biasimare.
Ha fatto i conti con i lati più in ombra dell'animo umano, nelle sue investigazioni ha sempre cercato e trovato la parte marcia, anche se non completamente, vi è sempre stata una zona grigia. L'omicidio di Andie Bell quasi un incidente, la sparizione di Jamie e la morte di Stanley Forbers date da un senso di vendetta non completamente sbagliato.
Grigio.
Mai completamente nero
, mai quella oscurità totale che si aspetterebbe da degli omicidi.
Per Pip il mondo è diviso tra bianco e nero, non accetta che qualcuno possa commettere atti atroci per un qualcosa che trova giusto.
Bianco e nero, mai grigio.
Per questo è decisa a trovare qualcosa che l'aiuti a uscire da questo tunnel senza luce sembra essere diventata la sua vita, un omicidio che raccolga tutta l'oscurità possibile, qualcosa di solo nero.
E alla fine accade, lo trova, un serial killer che ha sulle spalle ben 5 omicidi, uno stalker che uccide le sue vittime solo che il caso (o forse no?) vuole che proprio Pip sia la sesta ed è così che inizia il suo personale inferno.

"Salvare me stessa per salvare me stessa."

Fin qui andrebbe tutto bene, insomma...quasi, è una prima parte parecchio ripetitiva con Pip che pensa in loop le stesse cose, tanto da essere quasi irritante, è vittima di un profondo trauma che la rende quasi completamente cieca a quello che ha di fronte, perché è chiaro chi sia il killer, lampante, solo che non se ne rende conto e io avrei voluto urlare, forte.
E poi arriva la seconda parte e son dolori. Pip viene a patti con quella parte oscura di sé, fa i conti con il lato grigio del suo essere, succede qualcosa di tremendo che la fa esplodere, chiamatela pure la "goccia che fece traboccare il vaso", ma accade e da qui in poi è stato come leggere con l'ansia sul collo, in perenne bilico sul filo del rasoio, ma non un'ansia che rende la lettura viva e interessante, no...è stata fastidiosa, troppo pressante e per assurdo mi stavo quasi annoiando sperando in una fine rapida perché stava diventando tutto troppo...troppo.
Sembra un vortice senza uscita e alla fine, niente. Ti lascia un vuoto.
La fine è frettolosa, rispetto a tutto il libro è così rapida da lasciare interdetti tanto da farmi pensare "Tutto qui? Davvero?".
Quindi no, non mi è piaciuto.
Non ho trovato niente di tutto quello che avevo amato nei precedenti libri.
Pip completamente assente.
Caso fin troppo semplice.
Una narrazione confusa e sbilanciata.

Una delusione.
Che fine ha fatto la Holly Jackson dei primi due libri?

VOTO FINALE
★★ su cinque

Sono delusa, tutto qui.

Alla prossima,