OPLÀ!
Eccomi qui con una nuova recensione, Il caso Alaska Sanders è stato un libro che ho letto davvero in pochissimo tempo nonostante la mole, ma mi sarà piaciuto??
Ah, vi dico già che essendo un giallo/mistery non avrete mezza riga che riguarda la trama.
Un grazie alla Casa Editrice per la copia del libro.
Il caso Alaska Sanders
di Joël Dicker
Serie: Marcus Goldman #3
Pagine: 624
Prezzo: 22,00
Aprile 1999, Mount Pleasant, New Hampshire. Il corpo di una giovane donna, Alaska Sanders, viene ritrovato in riva a un lago. L’inchiesta viene rapidamente chiusa, la polizia ottiene le confessioni del colpevole, che si uccide subito dopo, e del suo complice. Undici anni più tardi, però, il caso si ripresenta. Il sergente Perry Gahalowood, che all’epoca si era occupato delle indagini, riceve una inquietante lettera anonima. E se avesse seguito una falsa pista? L’aiuto del suo amico scrittore Marcus Goldman, che ha appena ottenuto un enorme successo con La verità sul caso Harry Quebert, ispirato dalla loro comune esperienza, sarà ancora una volta fondamentale per scoprire la verità. Ma c’è un mistero nel mistero: la scomparsa di Harry Quebert. I fantasmi del passato ritornano e, fra di essi, quello di Harry Quebert.
Prendete una donna/ragazza morta, trovate un colpevole che in realtà non è colpevole, uno scrittore che ha la passione per i misteri e un discreto talento per interessarsi negli affari altrui e...voilà!
Avrete fuori un libro di Joël Dicker.
Abbiamo delle trame simili in La verità sul caso Harry Quabert, La scomparsa di Stephanie Mailer (libro non appartenente alla serie dedicata a Marcus) in questo libro di cui vi sto per parlare e se le sue ultime pagine vogliono portare a una nuova indagine anche nel prossimo libro e io vorrei dire una cosa al caro autore: CAAAAAAMBIA!
Non vi dico che le storie siano simili o che la soluzione dei singoli casi siano identiche, ma vi sono troppe analogie che rischiano di far cadere i libri nel banale e nello scontato.
Sapete quello che salva Dicker?
Il fatto di saper intrattenere e catturare l'attenzione di chi legge, oh sì, è maledettamente bravo e credo lui lo sappia anche troppo bene, ma per questo spero e voglio non si culli su queste certezze.
Ma comunque.
Parliamo de Il caso di Alaska Sanders.
Anche in questo librone avremo come protagonista Marcus Goldman uno scrittore che sa bene dove trovare le trame dei suoi libri: nei casi irrisolti. Ha un "fiuto" davvero particolare che lo porta ad indagare a casi di omicidi, trovare il colpevole con l'aiuto di amici e poliziotti e BOOOM tirarci fuori dei best seller! Jessica Fletcher ne sarebbe colpita.
Anche questa volta è alle prese con uno dei suoi dubbi esistenziali che riguardano la sua carriera e la sua vita amorosa, non vi nascondo che se avessi potuto gli avrei lanciato il libro in testa perché questi suoi piccoli drammi interiori mi hanno in certo senso annoiata, non mi interessavano, io ero curiosa e super impaziente di avere dettagli sul delitto, sul caso, leggere dei vari personaggi e della vita di Alaska e su quello che l'ha portata a essere uccisa: scelte sbagliate, un cuore buono e fin troppa ingenuità.
Vi è un intreccio davvero articolato (forse troppo?) che riguarda l'esistenza di questa giovane donna, segreti e misteri che si scoprono pagina dopo pagina e possono portare su false tracce e inganni e alla fine quando tutto assume un senso si resta impotenti dinanzi alla leggerezza con cui si uccide e perchè lo si faccia.
Vi starete chiedendo se questo libro mi sia piaciuto, posso rispondervi "NÌ".
Non è un libro brutto o estremamente noioso. PER ME LO È STATO IL LIBRO DEI BALTIMORE.
Però, non è come La verità sul caso Harry Quabert, manca di quella verve necessaria per renderlo indimenticabile, si legge, si ha la curiosità nello scoprire la verità, ma si ferma qui.
A distanza di anni ricordo ancora la prima indagine Marcus, ma con gli altri suoi libri...be', non posso dirlo.
Alla prossima,
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