Ogni tanto spunto. Non mi dimentico mica di questo posto, ma leggo meno e anche il blog diventa...come dire? Meno utilizzato, ecco.
di Jan-Philipp Sendker
Editore: Neri Pozza
Credo di avervi già parlato de L'arte di ascoltare i battiti del cuore e se non l'ho già fatto (perché letto ben prima che aprissi questo angolino) vi dico solo che è uno dei miei libri della vita, uno di quelli che più mi è arrivato al cuore, mi ha parlato, fatto male, ma anche coccolato e quindi ritornare un po' a quelle sue atmosfere, a quelle storie è sempre bello, cosa che in fondo avevo fatto con Gli accordi del cuore, secondo libro della serie.
Purtroppo come con quel libro, questo qui non è riuscito dove era arrivato il primo libro.
Mi sono mancate delle emozioni, come se queste restassero a galla e non riuscissero a portarmi affondo con loro, eppure le basi ci sarebbero.
Oh, ci sarebbero eccome!
La memoria del cuore è un romanzo narrato da Bo Bo, un bambino cresciuto con l'anziano zio, che ignora il proprio passato di cui porta una sola cicatrice sul viso. Non conosce o ricorda altro.
Sua madre è una macchia indistinta su una foto, suo padre una figura che lo viene a trovare una volta all'anno, una conoscenza che sente di non aver mai approfondito come si deve.
Bo Bo non conosce la sua storia, eppure tante volte ha chiesto di più, tante volte ha voluto che suo zio parlasse di sua madre e gli dicesse perché non vuole vederlo.
Ci sono così tanti non detti in questo libro!
E mi hanno fatta arrabbiare. Trattano il piccolo Bo Bo come un piccolo adulto, ma non riescono mai a dirgli la verità, mai e il piccolo si sente in difetto pensando che forse la madre non voglia vederlo per qualcosa che ha fatto e invece...
...be', invece ci sono segreti che diventano macigni.
E poi succede che il nostro protagonista di ribella e in un modo o in un altro viene a conoscenza della sua storia e di ciò che è successo nel suo passato. Ci sono cose che il cuore non dimentica e lui lo scoprirà presto.
Oh sì.
Un libro fatto di scelte difficili che non sempre ho approvato, ma in fin dei conti mi chiedo cosa avrei fatto io se mi fossi trovata in quella particolare condizione in cui si è trovata la madre di Bo Bo, Julia che avevo conosciuto nel precedente libro. Decisamente non è semplice.
E per quanto i temi trattati in questo romanzo siano delicati e forti, non è arrivato a colpirmi come pensavo, sono riuscita a entrare in sintonia con i personaggi, calarmi nel loro dolore, ma non come pensavo.
A tratti mi sentivo estranea e non so se fosse voluto perchè Bo Bo un po' estraneo della sua stessa vita lo è stato, ma mi aspettavo di più, un filo di più.
O meglio spero di leggere qualcosa per cui valga la pena scrivere qualcosa.



Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti mi rendono felice!
Lasciatene uno, vi risponderò con piacere. ♥