giovedì 2 ottobre 2025

Recensione La memoria del cuore di Jan-Philipp Sendker

Ogni tanto spunto. Non mi dimentico mica di questo posto, ma leggo meno e anche il blog diventa...come dire? Meno utilizzato, ecco.

La memoria del cuore
di Jan-Philipp Sendker

Editore: Neri Pozza
A Kalaw, una cittadina sperduta sulle montagne del Myanmar, in Birmania, vivono Bo Bo e suo zio, U Ba. Bo Bo è un bambino con un dono insolito: può leggere i sentimenti delle persone nei loro occhi. Un dono a volte scomodo, poiché spesso gli occhi della gente raccontano più di quel che lui vorrebbe sapere. Il padre di Bo Bo si reca a fargli visita una volta all’anno. Di sua madre, Julia, il ragazzino conserva pochi stentati ricordi. Che viva a Yangon e non se la passi molto bene è tutto ciò che Bo Bo sa di lei. Ma non sa spiegarsi per quale motivo lui viva a Kalaw con lo zio, e non con i suoi genitori. Se è vero che tutte le storie parlano d’amore, come U Ba ama sostenere, perché in quegli anni lo zio, consumato cantastorie, non gli ha mai raccontato l’unica storia che a Bo Bo interessa davvero ascoltare, ovvero la sua storia? Una sera, Bo Bo trova un plico di fogli accanto alla vecchia macchina da scrivere di U Ba. In quelle pagine si parla della storia d’amore dei suoi genitori e, davanti alla determinazione del ragazzino, U Ba comprende che non può più rimandare il momento della verità. È così che, dalla voce di U Ba, Bo Bo apprende della newyorkese Julia, scesa da un aereo già pronto a decollare per stare con un uomo che conosce appena, Thar Thar. Del loro travolgente amore e della misteriosa malattia che la ha costretta a rinunciare al loro bambino. Sarà per dare una risposta alle domande che U Ba non è riuscito a soddisfare che Bo Bo si metterà in viaggio, sulle tracce dei suoi genitori. Le atmosfere incantate della Birmania fanno da sfondo a una storia intima, delicata, poetica, degna conclusione della magica trilogia iniziata con L’arte di ascoltare i battiti del cuore e proseguita con Gli accordi del cuore.

Credo di avervi già parlato de L'arte di ascoltare i battiti del cuore e se non l'ho già fatto (perché letto ben prima che aprissi questo angolino) vi dico solo che è uno dei miei libri della vita, uno di quelli che più mi è arrivato al cuore, mi ha parlato, fatto male, ma anche coccolato e quindi ritornare un po' a quelle sue atmosfere, a quelle storie è sempre bello, cosa che in fondo avevo fatto con Gli accordi del cuore, secondo libro della serie.
Purtroppo come con quel libro, questo qui non è riuscito dove era arrivato il primo libro.
Mi sono mancate delle emozioni, come se queste restassero a galla e non riuscissero a portarmi affondo con loro, eppure le basi ci sarebbero.
Oh, ci sarebbero eccome!

La memoria del cuore è un romanzo narrato da Bo Bo, un bambino cresciuto con l'anziano zio, che ignora il proprio passato di cui porta una sola cicatrice sul viso. Non conosce o ricorda altro.
Sua madre è una macchia indistinta su una foto, suo padre una figura che lo viene a trovare una volta all'anno, una conoscenza che sente di non aver mai approfondito come si deve.
Bo Bo non conosce la sua storia, eppure tante volte ha chiesto di più, tante volte ha voluto che suo zio parlasse di sua madre e gli dicesse perché non vuole vederlo.
Ci sono così tanti non detti in questo libro!
E mi hanno fatta arrabbiare. Trattano il piccolo Bo Bo come un piccolo adulto, ma non riescono mai a dirgli la verità, mai e il piccolo si sente in difetto pensando che forse la madre non voglia vederlo per qualcosa che ha fatto e invece...
...be', invece ci sono segreti che diventano macigni.
E poi succede che il nostro protagonista di ribella e in un modo o in un altro viene a conoscenza della sua storia e di ciò che è successo nel suo passato. Ci sono cose che il cuore non dimentica e lui lo scoprirà presto.
Oh sì.

Un libro fatto di scelte difficili che non sempre ho approvato, ma in fin dei conti mi chiedo cosa avrei fatto io se mi fossi trovata in quella particolare condizione in cui si è trovata la madre di Bo Bo, Julia che avevo conosciuto nel precedente libro. Decisamente non è semplice.
E per quanto i temi trattati in questo romanzo siano delicati e forti, non è arrivato a colpirmi come pensavo, sono riuscita a entrare in sintonia con i personaggi, calarmi nel loro dolore, ma non come pensavo. 
A tratti mi sentivo estranea e non so se fosse voluto perchè Bo Bo un po' estraneo della sua stessa vita lo è stato, ma mi aspettavo di più, un filo di più.

VOTO FINALE
⭐⭐⭐⭐su cinque

Spero di tornare presto.
O meglio spero di leggere qualcosa per cui valga la pena scrivere qualcosa.



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