giovedì 10 novembre 2022

Recensione Promettimi che imparerai a nuotare di Tommaso Fusari

VOLETE LA RECENSIONE DI UN BEL LIBRO?
Eccovela!
Avvertenze: vi serve del cioccolato e pure dei fazzolettini.

Non cincischio oltre e andiamo!




Promettimi che imparerai a nuotare
di Tommaso Fusari
Editore: Mondadori
Pagine: 324
Prezzo: 18,00
Fin da bambino Alessandro ha un dono speciale: riesce a sentire il dolore degli altri. Gli basta guardare negli occhi le persone per entrare nel loro 'fondo', il posto cioè dove custodiscono le ferite che non mostrano a nessuno. Ma stare laggiù è terribile. Ti sembra di morire ma alla fine non muori mai. Per questo Alessandro ha scelto di planare sulla vita evitando qualsiasi contatto profondo con il mondo esterno. Accanto a lui ci sono soltanto la madre e Davide, il suo migliore amico, unica zona sicura in cui cercare riparo. Tutto cambia, però, quando entra in scena Claudia, una ragazza dagli occhi cangianti che si ostina ad usare un vecchio walkman per ascoltare la sua musica. Con lei Alessandro scopre che negli sguardi che incontra può anche trovare altro, non solo il buio. Ma ora che Claudia è lontanissima, Alessandro sceglie di rintanarsi nuovamente in se stesso. I suoi propositi, però, vanno in frantumi non appena la sua strada incrocia quella di quattro persone e il loro personalissimo fondo: Greta, una diciassettenne che sta cercando di sopravvivere all'adolescenza nonostante la madre depressa e il padre in carcere; Julieth, una giovane donna maltrattata dal marito alcolizzato, e Jay, suo figlio, un bambino dagli occhi grandi innamorato dei supereroi. Infine Achille, l'anziano vedovo che gestisce il negozio di dischi che Claudia tanto amava. Tutti loro, inconsapevolmente e ognuno a modo suo, aiuteranno Alessandro a capire che i muri proteggono sì dalla sofferenza propria e altrui, ma dividono anche. E che forse qualche volta vale la pena restare perché, che sia tuo o di un altro, non puoi vincere un dolore scappando. Puoi però imparare a nuotarci dentro, con la consapevolezza che in superficie ci sono mani pronte a stringere le tue e a dirti che puoi ancora farcela.

Esiste un luogo dentro ognuno di noi, posto oscuro, un fondo in cui i raggi del sole non sembrano poter arrivare, è lì in cui cerchiamo di rifugiarci nei momenti di dolore per una miriade di motivi diversi.
Stiamo lì e magari fingiamo di stare bene, continuiamo a vivere (o forse sopravvivere?) cercando di star bene e, a volte, sperando che nessuno se ne accorga.

"Come quando vuoi convincerti che vada tutto bene, parli con le persone, sorridi, ti muovi, e quel precipizio nello stomaco non ti abbandona mai".

E se invece qualcuno fosse in grado di sentire il nostro dolore semplicemente sfiorando il nostro sguardo, cosa potrebbe mai accadere?
Per Alessandro è così, gli basta guardare negli occhi qualcuno per perdersi nel suo dolore, non è semplice empatia, ma qualcosa di più profondo, più intenso, più straziante. È già difficile sopportare il proprio dolore, immaginate come possa essere logorante farsi carico pure di quello altrui ed è per questo che ha deciso di proteggersi: ha chiuso il mondo fuori e abbassato il proprio sguardo per paura di cadere sempre più in quel fondo senza luce, senza respiro.

"Evito gli occhi delle persone perché riesco a sentirne il dolore".

Tommaso Fusari
mi ha portata nella vita di Alessandro e ha fatto sì che questi diventasse un amico, uno di quelli che avrei voluto prendere per mano e dirgli "Non sei solo" e per fortuna non è così, per fortuna questo ragazzo così speciale ha al suo fianco un amico altrettanto speciale, ma spesso questo non basta. Alessandro si chiude sempre più dentro di sè, evita la gente, i loro sguardi fino a che un giorno un paio di mani non gli fanno venire quasi voglia di alzare lo sguardo ed è così che si aggiungono dei capelli castani, una voce e un volto che fanno scoccare una scintilla nel cuore di Alessandro, la sua vita si scontra con quella di Claudia e nulla sarà più come prima.
In Claudia trova la stabilità, la tranquillità che non ha mai incontrato in nessun altro sguardo, i suoi occhi sono fonde di salvezza, stare con lei è la cosa che più lo fa stare bene nel mare oscuro che lo circonda, ma arriva un punto in cui tutto sembra perduto.
Ogni speranza.
Ogni momento felice.
Tutto sprofonda nuovamente sul fondo
.

Però, c'è un però...
Alessandro piano piano incontra altre anime frastagliate come la sua, altri dolori con cui confrontarsi e che sente di voler aiutare: il piccolo Jay, la giovane Greta e allora capirà che mai nulla succede per caso e che quella che credeva una condanna in realtà è un grande dono.

"Tutto quello che si può fare è andare avanti come si può, finché il dolore non finisce annidato da qualche parte nel profondo, spinto giù. in modo da farti il meno male possibile".

Be'...che dire?
Davvero, mi mancano le parole per dirvi quello che questo libro, ogni sua piccola parte, abbia fatto al mio cuore.
È andato in pezzi, si è frantumato, e ha fatto male, ma poi è arrivato anche il momento in cui ogni cosa è andata al suo posto, non del tutto, certo, ma ha trovato un senso perché il dolore è solo una faccia della medaglia e scoprire l'altra non è mai semplice.
Vi vorrei dire che nel leggere questo libro io non abbia odiato Tommaso Fusari, ma l'ho fatto (ammetto che succede un po' tutte le volte), ma poi non ho potuto fare a meno di ringraziarlo perché mi ha lasciato un forte senso di bellezza e speranza e lo ha fatto in maniera impeccabile.
In questa sua ultima storia è arrivato ancora più in fondo, si è reso abile nel gestire le emozioni dei personaggi in modo che entrassero in sintonia con chi legge, è stato maledettamente bravo.
Promettimi che imparerai a nuotare non è solo il titolo del libro, ma un messaggio per tutti noi, affinché il fondo non ci inghiotta più. Dovremmo tutti imparare a nuotare.

VOTO FINALE
★★★★★ su cinque

Cosa ne pensate?

Alla prossima,







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