mercoledì 31 luglio 2024

Recensione Ritorno a Whistle Stop di Fannie Flagg

Ultimo giorno di luglio. Sia lodato Odino.

Non ne posso più! Non riesco a leggere, non riesco a fare dei post su instagram, niente. Passiamo al libro, che è meglio!

Ritorno a Whistle Stop
di Fannie Flagg

Editore: Bur Rizzoli
Buddy Threadgoode è nato e cresciuto a Whistle Stop, Alabama. Da bambino, il fischio allegro dei treni che passavano per la piccola stazione ferroviaria scandiva il corso delle sue giornate. Sua madre Ruth, donna mite, misurata, e la zia Idgie, eccentrica, volitiva, passionale, erano le proprietarie del caffè della cittadina, noto nel raggio di chilometri per i suoi irresistibili pomodori verdi fritti; un punto di incontro e di ristoro sempre pronto ad accogliere tutti. Poi, col passare del tempo, Whistle Stop andò via via spopolandosi, i treni smisero di passare e il caffè chiuse una volta per tutte. Dopo molti anni di assenza, di quel posto immerso tra i campi di granturco l'ottantaquattrenne Buddy conserva ricordi dolci e nostalgici, che condivide con sua figlia Ruthie e con chiunque abbia voglia di ascoltare le sue storie. Ed è lì, ai luoghi della sua infanzia, che decide di fare ritorno, sgattaiolando fuori dalla casa di riposo per un viaggio carico di avventure, dando il via a un susseguirsi di eventi dai risvolti imprevedibili. Con candore e ironia, Fannie Flagg porta ancora una volta il lettore tra gli indimenticabili protagonisti e le atmosfere senza tempo di "Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop".

Vi ho sempre detto che ho una certezza nella mia vita: i libri di Fannie Flagg e quindi in un momento di sconforto che stava sfociando in un blocco di lettura mi sono buttata nel suo ultimo libro che mi mancava da leggere.
Ritorno a Whistle Stop.
Chi ha già letto i suoi libri conoscerà bene Whistle Stop è il luogo fulcro di Pomodori verdi fritti in in questo romanzo Fannie Flagg ci riporta proprio lì in un narrazione tra passato e presente, chiudendo un cerchio e scatenando parecchi ricordi.

La storia ruota attorno a Buddy Threadgoode il bambino figlio di Ruth e adottato da Idge, ormai cresciuto e anziano sogno di tornare nei posti che ha amato da piccolo, che lo hanno visto crescere, ma con il tempo di Whistle Stop non è rimasto più niente e potete capire il suo sconcerto, la sua tristezza.
Tutte emozioni che hanno colpito anche me!
Tra queste pagine vi è un forte senso di nostalgia, ma Fannie Flagg sa come scacciarla creando nuovi ricordi, raccontando nuovi episodi attraverso le voci dei personaggi che hanno fatto la storia del suo libro più famoso! Come dimenticarsi dei resoconti di Dot? O della scalmanata Idge? Impossibile!
È così che in queste pagine rivivono, facendo ridere e piangere, portando ancora una volta leggerezza e quel tocco di serenità che manca nella vita di tutti i giorni.
Quello che mi ha sempre colpita nei libri di Flagg è l'assoluta umanità dei personaggi, molti di loro sono disposti a tutto pur di aiutare chi ne ha bisogno, ogni avvenimento è circondato di gentilezza, un qualcosa che nel mondo reale è latente o non spicca, questo per alcuni versi porta a credere che tutto ciò che accade nei suoi racconti sia irreale, ma gente IL MONDO DOVREBBE ESSERE COSÌ MISERIACCIA LA MISERIA.
Ci stupiamo della gentilezza? Davvero?

COMUNQUE.

Tornando a Buddy, attorno a lui si smuoveranno diverse storie e ancora una volta Whistle Stop sarà un luogo capace di portare linfa nuova nelle vite che lo conoscono. Certo, alcune cosucce appaiono un po' troppo forzate, alcune coincidenze non potrebbero mai accadere nella vita vera e questa volta sembra che l'autrice abbia un po' troppo calcato la manina.

Però è così bello leggere i suoi libri!
Fanno bene al cuore!

E adesso cosa farò visto che li ho letti tutti???

VOTO FINALE
⭐⭐⭐⭐e mezzo su cinque

Se non avete letto i suoi libri, fatelo!

Alla prossima,


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