lunedì 18 agosto 2025

Recensione La pietra di Luna di Wilkie Collins

C'è qualcuno?
Emh..., io ci sono. Forse.
Sì, eccomi.

Dai che l'estate sta finendo.

La pietra di Luna
di Wilkie Collins

Editore: Fazi
Dopo secoli di avventure e vicissitudini, la pietra di Luna, prezioso e antico diamante giallo originario dell'India, giunge in Inghilterra e viene donata a una giovane nobildonna di nome Rachel Verinder nel giorno del suo diciottesimo compleanno. Il gioiello, di valore inestimabile, scompare in circostanze misteriose quella notte stessa e un famoso investigatore, il sergente Cuff, viene incaricato di ritrovarlo. L'indagine, per quanto accurata, non porta ad alcun risultato e causa, anzi, sgomento e confusione sia tra i membri della famiglia Verinder che nella servitù. La narrazione, in cui tutti i personaggi sono apparentemente innocenti ma allo stesso tempo possibili colpevoli, si sviluppa seguendo le sorti della pietra di Luna, in un groviglio di eventi drammatici raccontati, di volta in volta, dai diversi protagonisti. A fare da sfondo a questo giallo così magistralmente costruito c'è una romantica storia d'amore che, insieme alla suspense e alla curiosità, tiene il lettore inchiodato al libro dalla prima all'ultima pagina. Riconosciuto come uno dei più grandi capolavori di Wilkie Collins, La pietra di Luna, alla sua uscita nel 1868, consacrò il clamoroso successo dell'autore e riuscì addirittura a destare l'invidia di Charles Dickens, suo grande amico e maestro.


Terzo libro di Wilkie Collins che leggo, terzo libro che amo.
Questa volta le vicende ruotano attorno a una pietra che arriva dal cuore dell'India, una pietra trafugata e intrisa di morte. Un oggetto dal destino funesto che attraverso gli anni ha seminato solo sfortune.

(Certo, se gli inglesi una volta ogni tanto si facessero gli affari propri e non rubassero roba a destra e manca non saremo qui a parlare di questo libro).

La pietra di Luna attraverso un testamento arriva alla giovane Rachel Verinder,  nel giro di una notte sparisce misteriosamente ed è così che si iniziano a raccogliere prove e testimonianze, il libro si divide in diversi racconti così da creare un romanzo corale che vede la vicenda da diversi occhi: quelli del fidato Betteredge, della cugina Clarke e del dottore Jennings (mio personaggio preferito) per esempio ed è interessante notare come per ogni sguardo attento qualcosa sia diverso, soprattutto il personaggio di Rachel che in diversi punti pare ambiguo e sospettabile, ma è davvero così?
Via via che i racconti si susseguono alcune verità vengono al pettine, ma la risoluzione ha del geniale anche perché non avrei mai pensato a una determinata cosa e solo l'occhio e la mente acuta del dottore hanno saputo dare una svolta alle indagini e nel leggere la sua storia il mio cuore ha fatto crack, ma la sua intuizione ha saputo dare davvero uno sguardo diverso e BOOM!
Innamorata.
Come nei precedenti suoi libri che ho letto la mole delle pagine non si sente per nulla, la lettura scorre fluida e pian piano la curiosità cresce e verrà ampiamente soddisfatta, fino alla risoluzione finale che in questo caso mi ha fatto urlare un "ben ti sta!", sì devo dire che è stato molto soddisfacente.

Ancora una volta Wilkie Collins ha conquistato il mio cuore, quale suo prossimo libro leggerò?

VOTO FINALE
⭐⭐⭐⭐⭐ su cinque

Alla prossima,


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