giovedì 25 gennaio 2024

Mini recensione L'assassinio di Roger Ackroyd di Agatha Christie

Facciamo che è difficile recensire i gialli senza dare indizi.
Facciamo che questo libro non mi ha entusiasmata più di tanto.
Otteniamo una recensione che non so scrivere, vabbè. Qualcosa uscirà fuori, spero.



L'assassinio di Roger Ackroyd
di Agatha Christie

Serie: Hercule Poirot
Editore: Mondadori
Pagine: 252
Prezzo: 14,00
King's Abbot è un tipico paesino della campagna inglese dove non succede mai nulla di speciale. Un giorno però qualcosa accade: l'uomo più ricco del paese, Roger Ackroyd, viene assassinato proprio quando sta per leggere una lettera che avrebbe fatto luce sul misterioso suicidio di un'amica, la signora Ferrars. Il delitto getta nello sgomento la piccola comunità. Ma, in particolare tra gli amici e i parenti della vittima, non tutti hanno da dolersi dell'accaduto. Almeno così sembra credere un buffo investigatore belga in pensione, trasferitosi da poco nel villaggio per coltivare zucche: l'ineguagliabile Poirot. Sarà lui a scoprire che la realtà è ben diversa da come appare e che tutti, anche le persone insospettabili, hanno qualcosa da nascondere.

Può un libro giallo annoiare?
Questo genere di libri deve tenere appiccicati alle pagine, con la voglia di conoscere la conclusione, sperare di aver indovinato e alla fine perché no? Restare sorpresi per quel finale che ti  saresti mai aspettata e invece L'assassinio di Roger Ackroyd mi ha annoiata. O quasi.
Direi che non è il miglior libro della signora Christie.

È un libro che si intreccia in un paesino fatto di pettegolezzi e segreti ed è narrato da un dottore, colui che più o meno conosce tutti, un paesello che è tutto sommato tranquillo finchè due morti non turbano la quiete cittadina.
La prima a morire è una donna, ma questo decesso non causa nessuno scandalo non tanto quanto la morte di Roger Ackroyd perché si tratta di un assassinio.
TATATADAAAAAN!


Il dottore, il signor Sheppard, è uno dei primi a trovare il cadavere e anche una delle ultime persone ad aver visto vivo il signor Ackroyd, ci narra gli antefatti e quello che ne segue, tutto assume i contorni del tipico giallo inglese: uomo ricco morto, famiglia e amici si ritrovano tutti in una stessa casa, strani segreti ed enormi eredità girano attorno alla vicenda. Fortuna vuole che nelle vicinanze si sia ritirato a coltivare zucche il famoso investigatore Hercule Poirot, il poveretto evidentemente non può neanche godersi un po' di pace!
Ecco, l'unico punto fermo dei romanzi di Agatha Christie sono i suoi investigatori, perché se non ci fosse stata la sagacia di Poirot (e le sue piccole celluline grigie) probabilmente avrei abbandonato il libro e cercato la soluzione su internet (bruuuuttissima persona lo so!). 
Le indagini coinvolgono tutti, ogni persona all'interno della storia potrebbe essere l'assassino e Poirot gioca con i personaggi, li inganna e li lascia parlare finchè non si arriva alla conclusione che...bè, a un certo punto ho capito dove volesse andare a parare e forse anche per questo mi ha lasciata un po' indifferente, ma il finale...OH IL FINALE! Quello e il modo in cui Poirot ha deciso di chiudere il tutto mi hanno davvero storcere il nasino.

Eh vabbè.

VOTO FINALE
⭐⭐⭐ su cinque
tutte per Poirot!

Cosa ne pensate?


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