lunedì 15 gennaio 2024

Recensione Una fiamma nella notte di Sabaa Tahir

Non c'è che dire, gente, gennaio continua con libri dolorosi.
Inizio a preoccuparmi, nel frattempo leggete la recensione io inizio ad accendere dei ceri.

Ah, sì. Dolorosi, ma belli.



Una fiamma nella notte
di Sabaa Tahir
Serie: An amber in the ashes #2
Editore: Nord
Pagine: 432
In un mondo dominato dalla paura e dalla tirannia, due ragazzi sono pronti a sacrificare ogni cosa in nome della libertà... Servire l'impero. Quello era il destino di Elias, il risultato di anni di addestramento fisico e psicologico. Ma tutto è cambiato quando, assecondando il proprio istinto, lui si è rifiutato di giustiziare Laia, una schiava colpevole soltanto di sognare un mondo migliore. È stato allora che Elias ha aperto gli occhi e ha capito di non voler essere complice di un regime oppressivo e autoritario. E, ora, è lui il condannato a morte. Tuttavia in suo aiuto accorre Laia, che gli propone un patto: lei lo farà scappare se, in cambio, lui la guiderà fino a Kauf, la famigerata prigione in cui sono reclusi i traditori, e l'aiuterà a organizzare l'evasione di suo fratello Darin. Elias accetta e, ben presto, i due si ritrovano a marciare attraverso una terra selvaggia e irta di pericoli, costantemente braccati dall'esercito imperiale. Ed Elias scoprirà troppo tardi che tra i soldati che danno loro la caccia c'è anche Helene, la sua compagna d'armi all'accademia, la sua amica più fidata. L'unica che è sempre stata in grado di prevedere ogni sua mossa. E adesso Helene ha un solo, straziante obiettivo: ucciderlo...

Come sapete credo che i secondi libri di una qualunque saga portino con sé una sorta di maledizione, quella del "secondo libro" per l'appunto.
Sono quei libri che stanno in mezzo e spesse volte hanno poco da dire, fungono da ponte tra un romanzo e l'altro, questo qui per fortuna (sia benedetto il dio dei libri) si è scansato questa disgrazia: mi piaciuto come il primo.


Una fiamma nella notte
inizia proprio dove Il dominio del fuoco si era interrotto: Elias e Laia scappano dalle grinfie dell'Impero e inizia il loro viaggio verso la prigione di Kauf per cercare di liberare il fratello di lei, chiave importantissima della ribellione.
Ovviamente non sarà un viaggio semplice, avranno a che fare con vecchi nemici e nuovi e lasciatemi dire che qui i cattivi non sono semplicemente cattivi, sono proprio...ecco, mi vengono in mente solo parolacce.
...

Infidi, malvagi, egoisti, la peggior specie di essere umani e non solo, creature capaci solo di pensare al proprio tornaconto e per fare ciò non hanno nessuno nessun rispetto per la vita umana e in questo libro, credetemi ho visto così tanta sofferenza e dolore da straziare il cuore.
Un popolo ferito, ucciso, distrutto solo perché considerato inferiore e  in mezzo a così tanta distruzione vi sono la forza di Elias, Laia e Helene, tre personaggi completamente diversi.
Uno compassionevole.
Una coraggiosa.
E l'altra? Come potrei definire Helene? Senza alcun dubbio è il mio personaggio preferito, quello con più sfaccettature e più complesso da capire, lei e l'Averla Sanguinaria, la spada dell'Imperatore, lei deve dare la caccia a Elias il traditore, il suo migliore amico, il suo primo amore ed è così che dentro di sè nasce un battaglia divisa tra dovere e cuore.
Ed è così che Una fiamma nella notte diventa una storia fatta di personaggi divisi, spaccati e di una terra intrisa di sangue innocente e che assomiglia tanto a una realtà che vorrei non esistesse.
È un libro doloroso, carico di morti e disperazione, ma in fondo si riesce a vedere un pizzico di speranza, una voglia di rivalsa e ribellione che spinge a credere in qualcosa di più.

Come nel primo ho apprezzato gli elementi magici e in questo vi è qualcosa di nuovo, una nuova realtà che spero venga più approfondita più avanti; vi svelo un cosa: ha a che fare con il regno dei morti.

VOTO FINALE
⭐⭐⭐⭐ e mezzo su cinque

Leggetelo!

Alla prossima,


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