martedì 28 dicembre 2021

Recensione di Mexican Gothic di Silvia Moreno-Garcia

Popolo di lettori, salve!
Benvenuti all'ultima recensione dell'anno. Salutiamo il 2021 e a mai più!

Quindi direi di non cincischiare oltre e...
ANDIAMO!

Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro|



Mexican Gothic
di Silvia Moreno-Garcia

Editore: Mondadori
Pagine: 348
Prezzo: 18,00
Noemí Taboada riceve una lettera angosciata e delirante da sua cugina Catalina, che ha appena sposato un inglese altolocato e che implora il suo aiuto. E così si reca a High Place, una tetra dimora sperduta tra le montagne del Messico. Noemí è poco credibile nei panni della crocerossina: è una raffinata debuttante, più adatta ai cocktail party che alle indagini poliziesche, ma è anche caparbia, sveglia, e non si lascia intimorire facilmente: certo non dal marito di Catalina, uno sconosciuto dall'aria sinistra ma intrigante; né dal padre, l'anziano patriarca che sembra particolarmente attratto da lei; e neppure dalla casa, che inizia a invadere i suoi sogni con visioni di sangue e sventure. Il suo unico alleato in questo luogo inospitale è il più giovane membro della famiglia. Ma forse anche lui ha un oscuro segreto da nascondere. Mentre dal passato riemergono storie di violenza e follia, Noemí viene lentamente risucchiata in un mondo terrificante e seducente al tempo stesso. Un mondo dal quale potrebbe essere impossibile fuggire.

Che dire? Questo è un libro adattissimo al periodo!
No? Dite che non è una storia da leggere nel periodo natalizio? Pfff, cosa c'è di meglio di leggere di case infestate, vecchi pazzi e dubbia moralità a Natale? Ecco.
Basta con i libri con speranze, gioia e...paaace infondi nei cuoooor.
Sì, scusate.

Inizio subito col dirvi che, per me, il "Mexican" del titolo non ha motivo di esistere: ho sentito veramente poco, se non per niente, la presenza della cultura messicana all'interno della storia. I soli accenni sono dati da alcuni nomi e dalla Rivoluzione, ma è davvero poco, pochissimo. Quasi niente.
Ne sono stata delusa, lo ammetto.
Il Messico ha una storia e un patrimonio molto vasto, con tantissime tradizioni e sarebbe stato molto interessante vedere tutto questo in un libro soprattutto con i toni cupi e oscuri come questo. Peccato.
Infatti non sembra neanche essere ambientato in questo Paese, ma in Inghilterra. Già.

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Lasciate che vi parli della storia.
La protagonista è Noemì Taboada, una giovane dallo spirito libero con la testa che va oltre i soliti paletti imposti dalla società del 1950. Non vuole sposarsi ed essere relegata in casa, in attesa di soddisfare il marito e la sua famiglia, Noemì vuole studiare...be', tutto!
Non ha ancora le idee chiare sul suo futuro e il suo spirito ribelle e l'animo testardo non trovano requie, vuole vivere la vita in tutta la sua interezza. Ammetto di non averla trovata subito simpatica, ha un carattere molto forte che spesso può risultare un tantino altezzoso, ma alla fine direi che si adatta benissimo alla storia una protagonista diversa sarebbe risultata troppo fuori contesto e inadatta. Oh sì.
Per vivere tutto quello che succede in Mexican gothic serve un bel caratterino, molto forte e con una buona dose di coraggio e mente fredda.

È una storia oscura e dai risvolti che sono risultati anche disturbanti per la sottoscritta, non per i risvolti horror, ma per determinate situazioni che si sono venute a creare, ma cosa succede?
A Noemì viene recapitata una lettera delirante della cugina Catalina da poco sposata con un individuo di cui conoscono ben poco ed è così che lascia Città del Messico per andare tra le montagne di El Triunfo e arrivare a casa DoyleHigh Place, un luogo che si discosta profondamente dai colori e dalla vivacità tipiche delle città messicane e infatti sembra in tutto e per tutto un pezzo di Inghilterra trapiantato in  America Latina.
Oh, be'...il termine "trapiantato" è molto adatto, direi, ma sssssshhhh, non posso dirvi di più. Sarebbe come rivelarvi parte del mistero che aleggia tra queste pagine.
Non appena mette piede a High Place Noemì si rende conto che vi è qualcosa di strano già dalla cugina Catalina che sembra aver perso tutta la sua vitalità e voglia di vivere. Per la famiglia Doyle e il loro medico si tratta di tubercolosi, ma quello che aleggia tra le mura di questo cupo luogo è ben altro e riserva sorprese che vi faranno venire la pelle d'oca!

Non vi nascondo he per alcuni versi la storia mi ha ricordato Crimson Peak del caro Guillermo del Toro, ambientazione simile e a tratti anche la storia: giovane orfana che sposa un uomo affascinante e di belle speranze senza conoscerne bene la storia si trasferisce in un luogo misterioso che nasconde oscuri segreti con presenze spettrali a far da contorno e se lì abbiamo l'argilla rossa a High Place si ha la miniera d'argento.
Somiglianze che finiscono qui, però ciò non toglie che alcuni aspetti della storia risultino prevedibili, questo lo rende un brutto libro? No, riesce a intrattenere e lo stile dell'autrice tiene attaccati alle pagine però a volte ho avuto come la sensazione di sapere già cosa succedesse più avanti.
Ah, sicuramente potreste avere dei problemi  se siete facilmente impressionabili alcune parti fanno un po'..schifo e come vi ho detto prima alcune cose sono disturbanti, per fortuna con i libri non ho molti problemi a differenza dei film.

Un libro che promuovo, ma con riserva. Ecco.

Silvia Moreno-Garcia ha del talento, questo è innegabile mi piacerebbe leggere altro di suo!

VOTO FINALE
★★★ e mezzo su cinque

Ho letto che verrà adattato per una serie tv e ho buone sensazioni, sì.

Fatemi sapere!
Alla prossima e al prossimo anno! Speriamo sia fatto di belle letture!






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