lunedì 3 gennaio 2022

Recensione Loro di Roberto Cotroneo

BUON 2022, CARI LETTORI!
Buon nuovi inizi!

E quale miglior modo per iniziare l'anno se non con un bel libro inquietante?? Eh?
Be', in effetti è stata la mia ultima lettura del 2021 e mi è sembrato un buon modo per chiudere il cerchio dei due anni di...fuoco, ecco.

Che ne dite? Iniziamo!



Loro
di Roberto Cotroneo

Editore: Neri Pozza
Pagine: 192
Prezzo: 17,00
Può il memoriale di una giovane donna sconvolgere a tal punto, da turbare persino coloro che si avventurano abitualmente nei recessi più oscuri della mente? È quanto accade in queste pagine, nelle quali Margherita B. narra dei fatti accaduti nel 2018, quando prende servizio, stando alle sue parole, come istitutrice presso una famiglia aristocratica, gli Ordelaffi, in una magnifica villa progettata da un celebre architetto alle porte di Roma: la casa di vetro. Il compito che le viene affidato è prendersi cura delle gemelline Lucrezia e Lavinia. Nella casa di vetro, tutto sembra meraviglioso quell’estate. Ogni cosa è scelta con gusto, con garbo, con dedizione. Le gemelle, identiche, sono una meraviglia di educazione e di talento. Lucrezia ama il pianoforte, Lavinia l’equitazione. Ma pochi giorni dopo l’arrivo di Margherita cominciano a rivelarsi presenze terrificanti. Sono loro, dicono le bambine, gli antichi ospiti della casa, tornati per riportare in luce l’orrore. "Loro" rivisita le ossessioni che da anni segnano la narrativa di Roberto Cotroneo: il tema della verità e dell’ambiguità, del bene e del male, della violenza, del sacro e della felicità, quando brucia fino a farsi cenere. Le sue pagine, oscure e strazianti, si muovono per territori sinistri, e indagano soprattutto quella terra di nessuno che è la nostra mente. Un romanzo che, nel suo finale del tutto imprevedibile, è un omaggio alla grande letteratura e, nello stesso tempo, un racconto nitido che si muove dentro uno scenario torbido e sa guardare oltre l’ignoto. Alla fine, a prevalere saranno il fallimento di ogni ragione e il trionfo di un mondo che non è di questo mondo. Perché, come ha scritto Nietzsche: «quando scruterai in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te».



Prendete una villa fatta di specchi nel bel mezzo del nulla, due gemelle completamente uguali da essere scambiate l'una con l'altra, una famiglia così perfetta da risultare fuori dal normale e una statua di Ecate che osserva tutto come una guardiana silente e otterrete Loro.
Sono elementi che si legano perfettamente tra loro, un intreccio fatto d'orrore, inquietudine e di una mente sconnessa con la realtà.

Una storia narrata da Margherita B, una donna che in una sorta di memoriale rivive gli strani e spaventosi eventi fatti di terrore e sangue dell'estate romana del 2018.
Margherita trova lavoro come istitutrice presso la famiglia Ordelaffi e fin da subito le sembra che un velo di perfezione copra tutto ciò che li riguarda: la casa è un sogno dell'architettura e la famiglia l'accoglie a braccia aperte, come se ne facesse da sempre parte.
Però, a miei occhi è saltato subito qualcosa di alterato e fasullo, come se tutto quello splendore fosse una patina d'oro che ricompre uno strato di sporco e ben presto tutto questo arriva anche agli occhi di Margherita.

Una protagonista che mi è sembrata a sprazzi molto ingenua, così cieca dinanzi a ciò che aveva davanti e persa verso altre situazioni. Ho faticato a trovare una sorta di legame con i suoi pensieri, a capirla e soprattutto a capire il perché di alcune sue determinate azioni, ma tutto questo, alla fine si è rivelato uno specchio che nasconde ben altro. Ben presto la perfezione si spezza e la verità salta agli occhi del lettore.
Orrori che vanno ben oltre l'umana concezione si fondono con la realtà nuda e cruda.
Un concerto del terrore in cui gli spettri della mente dirigono l'orchestra dando vita a una sonata dalle note lugubri e inquietanti.

Loro narra di fantasmi, ma sono figure che vanno ben oltre a quello siamo soliti pensare. In questo libro la psicosi umana si rivela un profondo pozzo di tenebre, qualcosa di profondo e per alcuni versi insondabile.

Non vi svelo altro della trama, è un libro breve (e sì,  anche qui come al solito nei libri brevi sento che manchi qualcosa) in cui la scrittura di Roberto Cotroneo diventa quella di Margherita B e ne rivela gli orrori.
Per me è stato non un libro che genera paura, ma inquietudine. Tanta.

"Loco ci obbediscono. Questo conta."

VOTO FINALE
★★★★ su cinque

Che ve ne pare?

Alla prossima recensione!






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