martedì 14 dicembre 2021

Recensione Mr. Zuppa Campbell, il pettirosso e la bambina di Fannie Flagg

JINGLE BELLS JINGLE BEEEEELLS...
...no?
Niente canzoncine natalizie? Toglietemi queste e potete pure togliere il Natale, il resto non mi interessa! Okay, no. Del pandoro mi interessa eccome, ma non siamo qui per parlare di questo.
Oggi si parla di un libro come al solito e non volendo fare letture a tema mi sono ritrovata, invece, con una storia che contiene il Natale!
Prima però mi tocca fare una precisazione:
nel titolo si parla di "pettirosso", è un bugia! L'uccellino presente è un "cardinale" che è ben diverso, ecco.
Dovevo dirlo, sono pignola, sì.

Iniziamo.



Mr. Zuppa Campbell, il pettirosso e la bambina
di Fannie Flagg
Editore: Rizzoli (Bur)
Pagine: 238
Prezzo: 10,00
L'inverno è alle porte e l'anziano Mr. Campbell (orfano dalla nascita, porta il nome della famosa minestra pronta perché, quando lo ritrovarono, nella culla ne aveva accanto una lattina), viene avvertito dal medico che se non cambierà clima non vedrà la primavera. Allora lui fa le valigie per Lost River, Alabama, diretto a un albergo che potrebbe fare al caso suo. Quando arriva scopre che l'albergo è andato a fuoco, ma viene accolto dalla piccola comunità del villaggio. E da una bambina che va in giro scalza, zoppica e gioca tutto il giorno con un pettirosso. Anche lei, come Mr. Campbell, non conosce la data del suo compleanno... Una storia dolce come la crostata dall'autrice di "Pomodori verdi fritti".


I libri di Fannie Flagg fanno bene al cuore, non ho altro da dire.
Avete presente quella sensazione di leggerezza, bontà e fiducia nel prossimo? Io non molto, soprattutto nell'ultimo periodo e tra queste pagine sono riuscita a trovare un po' di tutto questo, non vi nascondo che sembra tutto molto utopico, ma è bello credere che nel mondo esista questo senso di gentilezza così disinteressato di un'intera comunità.

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Lost River
è un luogo che sembra uscito da una cartolina e, in fondo, Oswald P. Campbell lo trova su un opuscolo che lo descrive come un paradiso in terra, peccato che le circostanze che lo hanno portato lì non siano così fortunate. Oswald sta morendo o meglio è così che gli dice il medico: uno o due anni di vita al massimo, deve assolutamente cambiare vita il clima freddo di Chicago lo sta uccidendo e così prende tutto quello che ha quel poco o niente e stravolge la sua esistenza.
Caro Oswald.
Un ometto di mezza età che non ha mai avuto qualcosa che desse un senso alla sua storia: orfano abbandonato con una lattina di zuppa vicino, sogni mai realizzati, una famiglia che non si è mai completata e alla fine si è disfatta, non pensava certo di morire come se niente fosse!
A Lost River però tutto cambia. Trova un mondo nuovo, fatto di gente che lo accoglie come se fosse ritornato dopo tanto tempo, per quella piccola comunità diventa speciale e per lui lo diventa anche quel luogo.
Non vi nascondo che avrei voluto farci un salto pure io! Fannie Flagg lo descrive come un posto così perfetto e piego di serenità che una capatina avrei voluto farla pure io e poi c'è un "abitante" davvero speciale! Jakc un piccolo cardinale che ha davvero conquistato il mio cuoricino e lui con i suoi piccoli svolazzi e giri sulla ruota è a tutti gli effetti uno dei protagonisti di questo libro.
Quindi: vi ho parlato di Mr. Zuppa Campbell, del pettirosso (che in realtà è un cardinale) e la bambina?
Manca la piccola Pansy, un'orfanella che come Oswald non ha mai conosciuto le gioie della vita, fortunatamente per lei, però, viene accolta a braccia aperte da tutto gli abitanti di Lost River, diventa in poco tempo la bambina di tutti ed è così dolce  e in cerca di aiuto che non si può fare altrimenti.

Come vi ho già detto: una storia che fa bene, rimette in pace con il mondo anche se spesso è difficile trovare tutto questo nella realtà. Leggere questo libro e poi guardare ciò che accade nel mondo è un po' un colpo al cuore ciò non toglie che atti di gentilezza non siano così rari.
È bello credere in un mondo migliore.

Però! Ah, ormai trovate sempre un "però". Quel finale è stato troppo affrettato! Il distacco con i personaggi è stato così rapido brusco  e mi ha letteralmente lasciato spaesata, ecco.

VOTO FINALE
★★★★ e mezzo 
Potrebbe essere un libro per voi?

Vi aspetto alla prossima!






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1 commento:

  1. Un pizzico di ottimismo fa sempre bene, secondo me! :D
    Sembra un libro promettente, ti ringrazio molto per il consiglio! ^____^

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