venerdì 18 dicembre 2020

|Recensione| La principessa sposa (La storia fantastica) di William Goldman

POPOLO DI LETTORI!
Salve!
Eccoci giunti a quella che penso sarà l'ultima recensione dell'anno, non perché non penso di leggere più libri, ma perché penso continuerò la mia rilettura di Fairy Oak, un qualcosa che considero necessario per finire l'anno in dolcezza! Il 2020 è stato un anno...un anno! Già. Quindi penso di finirlo così, almeno so di non avere brutte sorprese!
Per me è molto importante non solo il libro con cui si inizia, ma anche con quello con cui si chiude...


E adesso l'ultimo libro dell'anno (almeno qui sul blog)! Sono quasi certa che abbiate visto il film, anzi sicura che almeno una volta l'abbiate sentito nominare, per forza! Soprattutto il questo periodo natalizio, curiosi?


La principessa sposa
di William Goldman

Editore: Marcos y Marcos
Pagine: 329
Prezzo: 18,00
Un celebre sceneggiatore è disperatamente a caccia di una copia del romanzo chiave della propria infanzia. Quel romanzo gli aveva spalancato orizzonti impensati, rivelato uno strumento strepitoso: la lettura. Darebbe un occhio pur di trovarlo, vorrebbe regalarlo al figlio viziato e annoiato, sperando che il prodigio si ripeta. Quando ne agguanta una copia, si rende conto che molti capitoli noiosi erano stati tagliati dalla sapiente lettura ad alta voce del padre. Decide di riscriverlo. Togliere lungaggini e divagazioni. Rendere scintillante la "parte buona". La magia si realizza. Il risultato è straordinario. Si parte da una cotta clamorosa, un amore eterno tra un garzone di stalla e la sua splendida padrona, che sembra naufragare a causa di una disgrazia marittima. C'è poi il di lei fidanzamento con un principe freddo e calcolatore. Poi c'è un rapimento, un lungo inseguimento, molte sfide: il ritmo cresce, l'atmosfera si arroventa. Il trucco della riscrittura arricchito da brillanti "fuori campo" dell'autore - l'incanto di personaggi teneri o diabolici, i dialoghi perfetti, fanno crescere il romanzo a livelli stellari. Disfide, cimenti, odio e veleni, certo. Ma anche vera passione, musica, nostalgia.

Avete mai sentito parlare de La storia fantastica? Ecco, bene. Questo è il libro da cui è tratto e la storia non è neanche molto diversa, se non fosse per il finale che l'autore pone sul perno attorno al quale ruota tutto il libro: la vita non è giusta e non lo è neanche un po'.
L'intero libro è narrato con un tono sarcastico e satirico, canzona quasi alcuni elementi tipici non solo nei libri, ma nelle fiabe stesse fino a toccare alcuni elementi della vita che no, non è giusta. Lo ripeto perchè Goldman stesso lo ripete molte volte.

Uno degli aspetti originali della storia è il fatto di essere una "storia nella storia", infatti l'autore prende in mano doppiamente le sorti del libro: nel mondo da lui creato La principessa sposa non è una sua opera, ma appartiene a un altro autore, ciò che lo collega a lui è il semplice fatto di essere il suo libro preferito, anzi! Il romanzo che lo ha avvicinato alla lettura! Inizia così una sorta di prologo in cui spiega tutto questo e il motivo che lo ha riportato alla riscrittura (o tagliuzzamento?) di tutta la storia! Così accade che durante le avventure di Buttercup e Westley arrivino dei suoi interventi, piccole note che ci spiegano perchè abbia deciso di tagliare qualche parte.
C'è dell'originalità non indifferente. Vi ricordo che il libro è stato scritto nel 1973.

Ma cosa ne è della storia vera e propria? Quella che narra la storia d'amore tra Westley e Buttercup? Bene, se cercate il romanticismo...lasciate perdere. Il lato romantico è un altro di quegli aspetti che Goldman buffoneggia un po' nonostante, come egli stesso scriva, lo trovi importante , ma udite udite: è ingiusto pure quello.
La vicenda ha in sè tutte le caratteristiche per essere una fiaba: Buttercup la giovane è bellissima (una ragazze più belle del mondo, eh) contadina trova l'amore della sua vita in colui che ha sempre bistattato, Westley che invece ha sempre amato la ragazza, in modo molto nascosto. I due si promettono amore eterno, ma poi visto che la vita è ingiusta...Westley muore in mare. Già.
Non finisce così però, oh no!
Buttercup diventa principessa, si fidanza con un principe orribile, cattivo, una delle peggiori persone al mondo, un cacciatore avido, uno stro..ehm. Scusate.
Dicevo: Buttercup si fidanza con il principe e viene rapita! E qui entrano in scena i mie personaggi preferiti!
I ladri! Il gigante Fezzik, lo spadaccino Ingo e il genio siciliano Vizzini...okay, no, quest'ultimo non mi è stato molto simpatico, ma quei due sì!
Fezzik e Ingo sono i due personaggi più umani nelle loro stranezze, loro sono quelli che hanno rappresentato più la realtà con la loro caratterizzazione, il primo è immensamente buono, il secondo eternamente leale: sono l'unico faro di speranza della vicenda! Okay, c'è chi mi potrebbe dire che anche Westley sia un gran bel personaggio e in fin dei conti potrei dire che è un gran figo, ma (attenzione!) è troppo tutto. Troppo forte, troppo intelligente, troppo bravo, troppo bello. Troppo irreale per essere umano. Il tipico eroe senza macchia e senza paura!
Su Buttercup non mi pronuncio, non mi è mai piaciuta nel film e neanche qui forse ancora di più nel libro!
Ed ecco qui un'altra differenza, sottile, ma importante: i personaggi hanno un maggiore spessore ai fini della storia e questo è sicuramente un punto a favore del libro! Un punto a sfavore? Ecco, Goldman nel frattempo che c'era poteva tagliare un altro paio di parti, non ne avrei risentito.
Per il resto resta (scusate il gioco di parole lol) un libro dal profondo taglio ironico, ma che se visto con occhi attenti può ben rappresentare la nostra realtà.
Ricordiamoci tutti: "...la vita non è giusta. È appena un filo più decente della morte, tutto qui".

VOTO FINALE
★★★★ su cinque

Voi avete visto il film? Se così non fosse recuperateli entrambi! Subito!
Ah!
Scusate, dovevo metterla!

Ci leggiamo!


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