RECENSIONE!
Ma va?
Comunque.
Da questo momento il blog subirà dei rallentamenti, non una completa pausa ma se non vedete dei post per lungo tempo non allarmatevi: non vi abbandono!
Adesso passiamo alla recensione e un grazia alla CE per la copia del libro!
Ma va?
Comunque.
Da questo momento il blog subirà dei rallentamenti, non una completa pausa ma se non vedete dei post per lungo tempo non allarmatevi: non vi abbandono!
Adesso passiamo alla recensione e un grazia alla CE per la copia del libro!
Il meglio di noi
di Francesco Gungui
Editore: Giunti
Pagine: 256
Prezzo: 14,90
Link d'acquisto: Amazon
È davvero possibile imparare a vivere meglio quando la vita sembra avere la meglio su di te? Sara ancora non lo sa. Dopo anni di crisi, lei e Michele hanno deciso di separarsi e devono solo trovare il coraggio di dirlo al figlio, Nicolò, sei anni, un bambino sensibile e creativo, affetto da una forte dermatite che lo spinge a grattarsi a sangue durante la notte. Quando finalmente tutto è deciso, Michele ha un incidente che d’improvviso porta alla luce una triste verità: «Quindi non ci bastano i soldi? Dobbiamo rimandare tutto?» è la domanda allibita di Sara. Vivere da separati in casa diventa l’unica scelta possibile. Ma Sara capisce che deve fare qualcosa, deve trovare una strategia per sopravvivere. La psicologa, le ricerche in rete fino a notte fonda non sembrano portare a niente. Forse è tempo di provare qualcosa di diverso. Ma per orientarsi in questo mondo di manuali selfhelp, di blog su “come essere felici”, teorie motivazionali di esuberanti coach e sedicenti guru, serve una guida. A volte l’aiuto di cui hai bisogno è proprio dietro l’angolo, il maestro arriva quando il discepolo è pronto. Poche parole prima di iniziare un’avventura che cambierà il futuro di Sara: «Tu sei l’eroina, tuo è il viaggio. è ora di prendere in mano la tua vita».
Cosa ha spinto la mia curiosità nel leggere questo libro?
La mia poca fiducia nei libri di selfhelp e simili.
CERTO, ANCHE LA STORIA HA FATTO LA SUA PARTE.
Ho cambiato idea su questo genere di libri?
Poco.
AHIA!
Tutto inizia con un divorzio, strano molte storie iniziano con una storia d'amore, qui invece la storia d'amore è giunta al capolinea, tra Sara e Michele non sembra esistere nessun punto di congiunzione se non il figlio Nicolò.
La loro storia è molto simile a quelle di molte altre: lei si fa carico di tutto quello che succede in famiglia, la vita del figlio, i piccoli problemi quotidiani, l'organizzazione domestica, lui invece...invece...non fa nulla se non lavorare e lavorare! Michele è uno di quegli uomini che mi avrebbe portato all'esasperazione, ma credo che per parecchio tempo si sia fatto cullare dalle comodità date dalla moglie.
Tra lei e lui non c'è più del sentimento e non si va più d'accordo e allora che si fa? Semplice, divorzio!
Peccato che il destino si metta in mezzo, il divorzio salti e Michele e Sara si trovino costretti ad essere separati in casa. Si prospetta una tragedia, ma la donna decide di provare a prendere in mano la situazione e inizia ad affidarsi a manuali di selfhelp e corsi su come migliorare la propria vita, se in tanti ce l'hanno fatta perchè lei no?
Ci prova e...beh, non sono tutti un gran cosa e Sara non sa più che pesci pigliare, fino a che non arriva qualcuno disposto ad aiutarla: Achille!
Oh, Achille! Mi stavi simpatico Achille! Un libraio che non sopporta i libri degli youtubers, saremmo potuti andare d'accordo e invece no!
Achille si scopre essere un guru del coaching e del selfhelp. Molto bravo, eh, ma sembra che abbia ingoiato un libro e lo ripeta a pappagallo ed è questo quello che mi ha spazientito durante la lettura: la grossa presenza di dettagli per quanto riguarda questo argomento.
Purtroppo con tutte queste pseudo lezioni la storia perde fluidità e si disperde tra dettagli e dettagli. Se avessi voluto prendere un libro su come rivoluzionare la mia vita ne avrei letto uno apposito, se il tutto fosse stato un po' più snello avrei apprezzato di più il tutto...e invece no! In fin dei conti la storia mi è piaciuta, la crescita dei personaggi è davvero molto evidente e ci sono davvero degli spunti di riflessione, ma il troppo storpia.
PECCATO.
Fortunatamente l'autore ha uno stile che si fa leggere in un soffio, quando non si perde tra le lezioni di Achille questo è un libro che scorre molto velocemente e in poco riesce a far coinvolgere in lettore, ma ammetto che proprio in quelle parti mi sono arenata come una balenottera sulla spiaggia.
BELLA IMMAGINE GRAZIA, COMPLIMENTI!
Certo, alcune volte avrei voluto davvero parlare con Sara e chiederle cosa diavolo le stesse passando per la testolina e dirle di rilassarsi un po', guardare negli occhi Michele e osservarlo con aria esasperata, poi li avrei fatti sedere e parlare.
Perchè nessuno parla e si confronta? Perchè??
Invece avrei voluto abbracciare Nicolò e spiegargli che il mondo degli adulti è completamente assurdo. Nicolò, povera anima innocente. Quanta tenerezza mi hai fatto?!
In conclusione posso dire che Il meglio di noi è uno di quei libri sulla scoperta di sè stessi, sulla parte di noi che lasciamo indietro durante la ricerca di una perfezione. C'è un "meglio" dentro ognuno di noi, solo che a volte è molto difficile da scovare.
Peccato per tutto il resto...che mi ha un po' annoiato!
Conoscete questo libro o l'autore?
Ho una certa curiosità di leggere il suo precedente libro, le mie colleghe blogger me ne hanno parlato bene!
Vi saluto.
La mia poca fiducia nei libri di selfhelp e simili.
CERTO, ANCHE LA STORIA HA FATTO LA SUA PARTE.
Ho cambiato idea su questo genere di libri?
Poco.
AHIA!
Tutto inizia con un divorzio, strano molte storie iniziano con una storia d'amore, qui invece la storia d'amore è giunta al capolinea, tra Sara e Michele non sembra esistere nessun punto di congiunzione se non il figlio Nicolò.
La loro storia è molto simile a quelle di molte altre: lei si fa carico di tutto quello che succede in famiglia, la vita del figlio, i piccoli problemi quotidiani, l'organizzazione domestica, lui invece...invece...non fa nulla se non lavorare e lavorare! Michele è uno di quegli uomini che mi avrebbe portato all'esasperazione, ma credo che per parecchio tempo si sia fatto cullare dalle comodità date dalla moglie.
Tra lei e lui non c'è più del sentimento e non si va più d'accordo e allora che si fa? Semplice, divorzio!
Peccato che il destino si metta in mezzo, il divorzio salti e Michele e Sara si trovino costretti ad essere separati in casa. Si prospetta una tragedia, ma la donna decide di provare a prendere in mano la situazione e inizia ad affidarsi a manuali di selfhelp e corsi su come migliorare la propria vita, se in tanti ce l'hanno fatta perchè lei no?
Ci prova e...beh, non sono tutti un gran cosa e Sara non sa più che pesci pigliare, fino a che non arriva qualcuno disposto ad aiutarla: Achille!
Oh, Achille! Mi stavi simpatico Achille! Un libraio che non sopporta i libri degli youtubers, saremmo potuti andare d'accordo e invece no!
Achille si scopre essere un guru del coaching e del selfhelp. Molto bravo, eh, ma sembra che abbia ingoiato un libro e lo ripeta a pappagallo ed è questo quello che mi ha spazientito durante la lettura: la grossa presenza di dettagli per quanto riguarda questo argomento.
Purtroppo con tutte queste pseudo lezioni la storia perde fluidità e si disperde tra dettagli e dettagli. Se avessi voluto prendere un libro su come rivoluzionare la mia vita ne avrei letto uno apposito, se il tutto fosse stato un po' più snello avrei apprezzato di più il tutto...e invece no! In fin dei conti la storia mi è piaciuta, la crescita dei personaggi è davvero molto evidente e ci sono davvero degli spunti di riflessione, ma il troppo storpia.
PECCATO.
Fortunatamente l'autore ha uno stile che si fa leggere in un soffio, quando non si perde tra le lezioni di Achille questo è un libro che scorre molto velocemente e in poco riesce a far coinvolgere in lettore, ma ammetto che proprio in quelle parti mi sono arenata come una balenottera sulla spiaggia.
BELLA IMMAGINE GRAZIA, COMPLIMENTI!
Certo, alcune volte avrei voluto davvero parlare con Sara e chiederle cosa diavolo le stesse passando per la testolina e dirle di rilassarsi un po', guardare negli occhi Michele e osservarlo con aria esasperata, poi li avrei fatti sedere e parlare.
Perchè nessuno parla e si confronta? Perchè??
Invece avrei voluto abbracciare Nicolò e spiegargli che il mondo degli adulti è completamente assurdo. Nicolò, povera anima innocente. Quanta tenerezza mi hai fatto?!
In conclusione posso dire che Il meglio di noi è uno di quei libri sulla scoperta di sè stessi, sulla parte di noi che lasciamo indietro durante la ricerca di una perfezione. C'è un "meglio" dentro ognuno di noi, solo che a volte è molto difficile da scovare.
Peccato per tutto il resto...che mi ha un po' annoiato!
VOTO FINALE
★★★ su cinque
Ho una certa curiosità di leggere il suo precedente libro, le mie colleghe blogger me ne hanno parlato bene!
Vi saluto.
Achille, simpatico come l'ortica.
RispondiEliminaUrticante, ecco!
EliminaMai letto. Grazie per la recensione
RispondiEliminaPrego ^^
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