ME LO SENTIVO!
Lo sapevo! Speravo di sbagliarvi e invece no! Il mio sesto senso è potente su questo non c'è dubbio.
Sono incappata in una delusione.
Sono una bambina triste.
Una lettrice amareggiata.
Lo sapevo! Speravo di sbagliarvi e invece no! Il mio sesto senso è potente su questo non c'è dubbio.
Sono incappata in una delusione.
Sono una bambina triste.
Una lettrice amareggiata.
di Jessica Fellowes
Serie: I delitti Midfort #2
Pagine: 364
Prezzo: 18,00
Link d'acquisto: Amazon
Londra, 1925. «Giovani aristocratici scapestrati» è il soprannome dato dalla stampa scandalistica inglese a un gruppo di amici famosi per le grandiose feste in maschera e le elaborate cacce al tesoro nella notte londinese. Appartiene alla cerchia anche la maggiore delle Mitford, Nancy, che chiede ai genitori di inviare a Londra la sorella diciassettenne, Pamela. Gli sfavillanti parties in città sono infatti un'eccellente occasione per stringere nuove amicizie, utili per la prossima festa di compleanno di Pamela. Tra la «gente giusta» di cui assicurarsi la presenza figurano di certo Sebastian Atlas, volto angoloso, naso lungo e capelli impomatati tanto lisci da sembrare una lamina d'oro aderente al cranio; Clara Fisher, soprannominata dai Mitford «l'Americana» e, naturalmente, i Curtis: Charlotte Curtis innanzi tutto e suo fratello, l'arrogante Adrian, lo scapolo da accalappiare. Le intenzioni di Nancy vanno a buon fine e, nel giro di un mese, buona parte dei suoi ricchi amici si riversa ad Ashtall Manor, pronta a prendere parte allo sfarzoso ballo in costume e alla sfrenata caccia al tesoro nella tenuta. Durante la serata il gruppo si addentra nel cimitero che confina con il muro di cinta della magione. Il suolo è fradicio di umidità notturna, la luce della luna filtra a stento fra le nuvole. Sul terreno bagnato alla base del campanile della chiesa, con un braccio sul collo, le gambe piegate e storte, la bocca spalancata, gli occhi fissi e ciechi, giace il cadavere di Adrian Curtis. In piedi accanto a lui, con le mani sulla bocca ad attutire il grido, c'è la cameriera personale di Charlotte, Dulcie Long. Scotland Yard non tarda a scoprire che la ragazza cela l'appartenenza a un club molto più esclusivo di quello dei suoi ricchi datori di lavoro: il club delle Quaranta Ladrone, una temibile banda di ladre capeggiate dall'implacabile Alice Diamond, che da qualche tempo sta terrorizzando Londra. Dulcie Long viene dunque arrestata come colpevole dell'omicidio di Adrian Curtis, sprezzante rampollo della «buona società» londinese. L'unica a credere all'innocenza della ragazza è Louisa Cannon, dama di compagnia delle sorelle Mitford, la quale, aiutata da Pamela e Nancy Mitford, decide di indagare sul caso...
Il mio cuore è distrutto. Polvere.
Ho anche un nuovo titolo per il libro "Morte di un cuore di buone speranze", vi svelo anche chi è l'assassino *rullo di tamburi*: l'autrice.
Ponevo tante belle cose su questo libro, con il primo della serie la Fellowes mia aveva conquistata, L'assassinio di Florence Nightingale Shore era tutto quello che cercavo in un giallo: buon enigma, bei personaggi e ambientazioni e sentimenti che sapevano attrarre, questo non ha niente di tutto ciò.
Ah no. Forse salvo il background, la parte storica che l'autrice ha fatto sua, i ruggenti anni Venti. Ecco questi sono stati resi alla perfezione, per il resto...
Personaggi che mi sono stati sulle scatole.
Investigazione e narrazione confusa.
Sentimenti non pervenuti.
L'ho amato non c'è che dire.
Ecco, andiamo per ordine.
I personaggi...ma io sono un po' perplessa, nel primo romanzo mi erano piaciuti! Louisa doveva ancora "sbocciare" nella sua interezza, ma era un buon personaggio, qui invece...MEH. Incoerente, con lievi momenti di vittimismo e pochi, pochissimi sprazzi di buon senso. Poi abbiamo Nancy che mi era piaciuta davvero tanto e sarà che nei cinque anni che separano il primo libro da questo sarà cresciuta, ma si è completamente rincitrullita! Insopportabile col suo essere sempre al centro dell'attenzione e sempre sopra un gradino rispetto agli altri.
FIGLIA MIA, SEI CRESCIUTA MALUCCIO.
Pamela, la sorella che in questo libro sarebbe dovuta essere la coprotagonista sembra essere l'unica con un po' di sale in zucca, peccato che la sua presenza sia rilevante quanto quella di un hobbit tra i giganti: è stata completamente schiacciata.
Ci sono, infatti, personalità che nel loro piccolo sono riuscite a spiccare molto di più e sono gli amici di Nancy i "Giovani aristocratici scapestrati", una banda di ragazzi viziati che non fanno nulla dalla mattina alla sera grazie alle loro fortune, molto probabilmente oggi passerebbero le giornate a fare selfie con l'hashtag #lamiabellavita. STO DIVAGANDO, SCUSATE.
Ecco, nel descrivere la vita di questi giovanotti la Fellowes è stata davvero brava, risalta molto quella che era la vita durante gli anni Venti: lusso, feste, jazz e anche la giusta dose di malavita data da Alice Diamod la regina delle ladre, personaggio realmente esistito (come le Midfort del resto) che ha terrorizzato Londra insieme alle sue Ladrone.
Uno spunto davvero interessante, uno dei punti forti del libro ma sfruttato maluccio a mio avviso. Peccato.
Adesso passiamo alla pare investigativa e...che confusione! Tutto è spiegato male, male, male, male.
Che giri, che rigiri. PUAH!
Tutto inizia da una caccia al tesoro a casa Midfort e ci scappa il morto, proprio quel giovane di belle speranze ossia il più stronzo di tutti. OPS.
Una serie di circostanze porteranno la polizia a incriminare Dulcie, la cameriera del povero ragazzo assassinato.
"I primi sospetti cadono sempre su noi serve"
E PENSARE CHE IO CREDEVO FOSSERO I MAGGIORDOMI!
Ma Dulcie nasconde un passato, era una Ladrona anche lei e tutto sembra essere collegato!
Fortunatamente a salvare la situazione arriva Guy che tanto mi era piaciuto nel primo e che miracolosamente mantiene immutato questo mio pensiero. Certo, la sua storia con Louisa lascia un po' a desiderare, ma vabbè...
CHE DELUSIONE!
CHE AMAREZZA!
VOTO FINALE
★★ su cinque
Sinceramente non so se leggerò gli altri libri, le altre sorelle Midfort potrebbero incuriosirmi relativamente, ma come ho già notato in questi due i loro ruoli sono parecchio marginali. NAH.
Mi spiace che non ti sia piaciuto; ottima recensione comunque
RispondiEliminaGrazie ^^
EliminaNon ho ancora letto questa serie, ma il primo volume mi incuriosiva parecchio ... probabilmente allora leggerò solamente quello per considerarlo un po' come se fosse un auto-conclusivo 🙈
RispondiEliminaSecondo me fai benissimo!
EliminaCiao! Mi dispiace che non ti sia piaciuto. Io non ho letto nulla dell'autrice ed ero molto dubbiosa anche su questo romanzo. Peccato!
RispondiEliminaIl primo è davvero tutta un'altra storia!
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