lunedì 5 novembre 2018

Non volare via di Sara Rattaro |Recensione|

Buon inizio di settimana miei cari sniffa inchiostro!
Con una connessione ballerina vi preannuncio che questa sarà una settimana abbastanza piena! SIA LODATO IL DIO DEI LIBRI!
La recensione di oggi sarà dedicata ad un libro di Sara Rattaro, ma (ATTENZIONE, ATTENZIONE) domani 6 novembre troverete tra gli scaffali un nuovo libro di questa fantastica autrice! Sto parlando di Andiamo a vedere il giorno e dovete sapere che i protagonisti di questo nuovo libro sono presenti anche in Non volare via e allora se non l'avete letto dovete assolutamente recuperarlo!
Ma adesso bando alle ciance e via con le danze!

TI PREGO CONNESSIONE NON MI ABBANDONARE!


Non volare via 
di Sara Rattaro
Editore: Garzanti
Pagine: 222
Prezzo: 9,90
Link d'acquisto: Amazon
Matteo ama la pioggia. Gli piace sentirne il tocco leggero sulla pelle. Perché quello è l'unico momento in cui è uguale a tutti gli altri. Perché Matteo è nato sordo. Oggi è giorno di esercizi. La logopedista gli mostra un disegno con tre uccellini. Uno vola via. Quanti ne restano? La domanda è continua, insistita. Ma Matteo non risponde, la voce non esce, e nei suoi occhi profondi c'è un mondo fatto soltanto di silenzio. All'improvviso la voce, gutturale, esce: "Pecché vola via?". Un uccellino è volato via e Matteo l'ha capito prima di tutti. Prima della mamma, Sandra. Prima della sorella, Alice. È il padre a essere volato via, perché ha deciso di fuggire dalle sue responsabilità. All'inizio non era stato facile crescere il piccolo Matteo. Eppure tutti si erano fatti forza in nome di un comandamento inespresso: "Restare uniti grazie all'amore". Ma è stato proprio l'amore a travolgere Alberto, un amore perduto e sempre rimpianto. Uno di quei segreti del passato che ti sconvolge la vita quando meno te l'aspetti. E lo fa quando credi di essere al sicuro, perché sei adulto e sai che non ti può succedere. E che poi ti trascina nell'impeto di inseguire i tuoi sogni. Ma adesso Alberto ha una famiglia che ha bisogno di lui. Sandra, la donna che ha sacrificato tutto per il figlio. Alice, la figlia adolescente che sta diventando grande troppo in fretta. Ma soprattutto ha bisogno di lui Matteo, che vorrebbe gridare "Papà, non volare via."
Ormai lo so, con i libri di Sara Rattaro non c'è via di scampo: ti prendono, ti conquistano e in un certo qual modo non di lasciano più andare. Credo che tutto sia dovuto al modo in cui l'autrice tesse la sua storia attraverso uno stile semplice ma d'impatto e grazie ai suoi personaggi che non sono personaggi fuori dal comune, non hanno caratteristiche che li rendono perfetti, ma sono profondamente reali; esseri umani con le proprie virtù e fragilità.
In Non volare via questi personaggi trovano spazio in una storia di una famiglia come tante altre, ma che con l'arrivo di Matteo la rende in qualche modo diversa, ma forse più unita fino a che Alberto, il padre, non sceglie di seguire un'altra strada dividendo in due parti il suo cuore e anche la sua famiglia.

"Tutto ha un prezzo. Qualunque decisione si prenda conviene sempre valutare quanto si è disposti a pagare. La cosa migliore per noi non è detto che sia anche la più giusta. Tradiamo perché ci inonda di piacere e ci sono giorni in cui pensiamo che ne valga proprio la pena, perché la vita è troppo breve per rinunciare. In altri invece vorremmo tornare là, prima della scelta, ed essere ancora in tempo a non deludere che amiamo."

Forse leggendo la trama avete pensato che il libro sia incentrato sulla figura di Matteo, su questo piccolo bimbetto che vive in un mondo in cui i suoni sono qualcosa di impercettibile, ma in realtà questa storia ha la voce di Alberto, con lui scopriremo cosa l'ha portato a tradire e forse grazie a questo lo giudicheremo un po' meno perchè in un modo o nell'altro ha seguito il suo cuore, in fondo qualcuno diceva che  "il cuore conosce ragioni che la ragione non conosce".
Attraverso le sue parole conosceremo la sua famiglia, la forza della moglie Sandra che è capace di spostare montagne per chi vuole bene, la giovane Alice una ragazza cresciuta troppo in fretta e Matteo che pur non sentendo bene ciò che ha intorno riesce a vedere più lontano rispetto agli altri.
Di Alberto cosa dire invece?
È un uomo che vive in bilico tra il passato e il presente, tra il fare e il non fare, con un senso di colpa   caldo come la passione che lo travolge; perdere o restare? Farà la scelta giusta?
Ovviamente per scoprirlo dovete leggere il libro!
Ma sappiate che ci sono legami che restano e che vanno oltre...
Ed è in queste pagine che si capisce non si è mai troppo grandi per smettere di imparare ad amare, innamorarsi ancora, e che anche da adulti gli sbagli si commettono e forse son ben peggiori perchè fatti con una consapevolezza che da giovani manca.

Ah, poi c'è Camilla che avrei voluto lanciare da un burrone e vederla rotolare all'infinito, ma forse questo non avrei dovuto scriverlo. OPS.


SONO DAVVERO CATTIVA!
Un personaggio così immaturo ed egocentrico che non merita altre parole al riguardo.

Ancora una volta Sara Rattaro ci regala una storia delicata, capace di entrare nel cuore del lettore, avvolgerlo con le sue parole e farlo sentire un po' a casa.
Una storia fatta di fragilità e incertezze, di amore e famiglia.

VOTO FINALE
☆☆☆☆ e mezzo su cinque

Ma non finisce qui!
Domani troverete la recensione di Andiamo a vedere il giorno! Vi aspetto a braccia aperte!!


6 commenti:

  1. Ciao Grazia! Ti sorprenderà, ma io ho, in un certo senso, apprezzato Camilla...ha un fascino dolente, una sorta di nostalgia. Sarà che anche io sono ballerina part time e probabilmente diventerei matta a dover rinunciare a questa mia passione, ma...posso immaginare che passare dalla ribalta ad una ordinaria scuola di ballo metta una persona in crisi d'identità.
    Per il resto, non vedo l'ora di leggere il sequel!

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    1. Non sono proprio riuscita ad entrare in empatia con il personaggio...

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  2. Ciao, Grazia! Io purtroppo questo libro non l'ho ancora letto, ma ho amato Un uso qualunque di te. E penso che prima o poi leggerò qualcos'altro della Rattaro :)

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    1. Anche per me quello è stato il mio primo suo libro ** bellissimo!
      Belli tutti!

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