La sentite l'aria autunnale?
Il rumore delle foglie che cadono??
IO NO!
MISERIACCIA!
DOV'È L'AUTUNNO, USCITELO FUORI!
Emh...emh...*calma Grazia, calma*
Salve miei cari lettori, benvenuti ad un'altra recensione qui sul mio angolo libroso! Vi accolgo a braccia aperte e con la gioia nel cuore...
MI PORTATE UN PO' DI AUTUNNO???
Pronti per la recensione?
Il libro di oggi è uscito la settimana scorsa per la DeA Planeta che ringrazio per la copia digitale!
Se mi guardo da fuori
di Teresa Righetti
Editore: DeA Planeta
Pagine: 221
Prezzo: 15,00 euro
Link d'acquisto: Amazon
A Serena non manca niente per essere felice: ha venticinque anni, una laurea in arrivo, una famiglia che le vuole bene, una casa che era del nonno paterno e dove presto potrà abitare. Nella sua vita tutto può succedere, e invece non succede. Forse perché non sa ancora cosa vuole, qual è il sogno da inseguire, che tipo di donna essere. O forse perché si sente ovunque fuori luogo e inappropriata. E così, mentre resta in questo limbo e aspetta l'illuminazione, lavora come cameriera al Chiosco, dove ogni sera si radunano tutte le categorie umane di Milano, che bevono e ridono e si divertono come se non facessero altro da sempre. Ma in mezzo a loro, la paura di essere invisibile, o semplicemente "poco interessante", diventa ancora più grande. Fino a quando l'incontro con Leo, un cliente del Chiosco, le porterà una dura conferma - a volte è dietro i sorrisi che si nasconde il dolore - e al tempo stesso la consapevolezza che non serve guardare lontano per trovare persone disposte a prenderci come siamo, anche quando non siamo ancora niente. E così Serena smetterà di osservare, e inizierà a scegliere.
Iniziare a leggere questo libro è stato un po' strano perchè ad essere strano è lo stile dell'autrice, non è uno stile a cui sono abituata: è fatto quasi di capriole e ostacoli e ho faticato a ingranare nella lettura.
Ho inciampato nelle parole e alcune volte ho dovuto rileggere per capire meglio, ma sapete una cosa? Credo che questo stile un po' difficile, contorto e aggrovigliato sia perfetto per la protagonista anche lei un po' aggrovigliata.
Serena un quarto di secolo sulle spalle e un senso di inadeguatezza nei confronti del mondo.
"Mi sento sola e vorrei dirlo a qualcuno. Prendo il telefono ma non ho nessuno che vorrei davvero chiamare. Allora mi sento sola e basta."
Una ragazza quasi donna che sta sul ciglio della sua stessa vita, quasi fosse una spettatrice e non avesse mai un ruolo attivo. Parla poco e osserva tutto ciò che le passa davanti e il suo miglior punto di osservazione è il Chiosco, luogo in cui lavora e in cui, come in una specie di riserva naturale, vede diversi umani che si approcciano alla vita: i Marina, il Conte, le Mamme...tutti diversi e tutti uguali: sguardi assenti e indifferenti, anche se fingono il contrario. Ed è qui che Serena sente di essere costantemente fuori posto, invisibile, sbagliata, perchè con quella gente non ha nulla da condividere se non l'aria che respira.
Serena ha come un'incrinatura dentro di lei, come se qualcosa si fosse spezzata e che richieda del tempo per essere sistemata (tanto tempo), ed è in quella piccola incrinatura, in quello piccolo spazio dentro si sè che la ragazza cova l'inquietudine che la divora, un mostro che vive delle sue paure e per un momento della sua vita crede che questo sia il suo unico compagno.
Ma poi arriva Leo e forse arriva anche un punto di incontro e anche un punto di inizio per Serena.
Leonardo, un personaggio che non mi ha fatto impazzire nonostante le sue incertezze non è il mio ideale di ragazzo eneanche quello di Serena...se vogliamo dirla così.
Il loro amore non è giusto e sembra andare verso un'unica direzione quando invece, l'amore, dovrebbe portare a strade infinite, ma di sicuro sarà un modo per Serena di capire quello che ha tra le mani, quello che vuole fare della sua vita.
Perchè a volte si cerca un qualcosa fuori, quando invece abbiamo tutto quello che ci serve dentro noi stessi.
Un libro che mostra la crescita, le paure e le fragilità di un'età che sta in bilico tra l'essere ragazzi e il diventare adulti, un'età che conosco bene vivendola in prima persona. Leggere di Serena è stato come rivedere me, alcune parti sono state dei colpi in testa.
Serena ed io viviamo lo stesso senso di inadeguatezza, le stesse paure e gli stessi dubbi...
...in un certo senso questo libro mi ha fatto anche bene.
L'unico punto dolente è stato quello stile che non fa per me, a volte durante la narrazione mi ha fatto sentire distante e confusa, ma nonostante questo mi ha fatto davvero piacere conoscere Serena!
"In mezzo a queste persone ho come l'impressione che ci sia un divario incolmabile tra quello che è normale per me e quello che è normale per loro."
Serena ha come un'incrinatura dentro di lei, come se qualcosa si fosse spezzata e che richieda del tempo per essere sistemata (tanto tempo), ed è in quella piccola incrinatura, in quello piccolo spazio dentro si sè che la ragazza cova l'inquietudine che la divora, un mostro che vive delle sue paure e per un momento della sua vita crede che questo sia il suo unico compagno.
Ma poi arriva Leo e forse arriva anche un punto di incontro e anche un punto di inizio per Serena.
Leonardo, un personaggio che non mi ha fatto impazzire nonostante le sue incertezze non è il mio ideale di ragazzo e
Il loro amore non è giusto e sembra andare verso un'unica direzione quando invece, l'amore, dovrebbe portare a strade infinite, ma di sicuro sarà un modo per Serena di capire quello che ha tra le mani, quello che vuole fare della sua vita.
Perchè a volte si cerca un qualcosa fuori, quando invece abbiamo tutto quello che ci serve dentro noi stessi.
Un libro che mostra la crescita, le paure e le fragilità di un'età che sta in bilico tra l'essere ragazzi e il diventare adulti, un'età che conosco bene vivendola in prima persona. Leggere di Serena è stato come rivedere me, alcune parti sono state dei colpi in testa.
Serena ed io viviamo lo stesso senso di inadeguatezza, le stesse paure e gli stessi dubbi...
...in un certo senso questo libro mi ha fatto anche bene.
L'unico punto dolente è stato quello stile che non fa per me, a volte durante la narrazione mi ha fatto sentire distante e confusa, ma nonostante questo mi ha fatto davvero piacere conoscere Serena!
"Vuoi qualcuno che ti abbracci forte e ti dica andràtuttobene, cipensoioate, e invece non ce l'hai; vuoi imparare a prenderti cura di te stessa e a non avere bisogno di nessuno, e invece non ci riesci; vuoi scegliere delle cose e sapere che sono giuste nell'attimo esatto in cui le scegli, e invece non puoi."
VOTO FINALE
☆☆☆ e mezzo su cinque
Voi cosa mi dite?
Questo libro suscita la vostra curiosità??
Aspetto, come sempre, i vostri commenti!
Questo libro sembra parlare di me. Aveva già catturato la mia attenzione in libreria, ma non so se lo leggerò.
RispondiEliminaFacci un pensierino ;)
EliminaDevo dire che continuo a essere curiosa, anche di leggere questo stile "aggrovigliato".
RispondiEliminaSecondo me è tutta questione di gusti, ma la storia merita!
EliminaIo, invece, passo e non solo per lo stile! Però la recensione è bella bella. Ps: se trovi l’autunno, fai un fischio!
RispondiEliminaGraaaazie ^^
EliminaLa trama m'ispira davvero tanto e anche il personaggio di Serena...sono in dubbio sullo stile da come lo descrivi, quindi ci penserò ancora un po' su...
RispondiEliminaCome ho già detto è soggettivo, prova a leggere l'estratto..
EliminaNo, non mi sento portata a leggere questa storia, ma mi piace leggerti. Il tuo stile brioso mi strappa sempre un sorriso. Ti auguro che arrivi presto l'autunno. ;-)
RispondiEliminaComunque, come dice Eddie Vedder, "non importa quanto possa essere rigido l'inverno, la primavera arriverà sempre". O una cosa simile.
(in effetti ho voglia di aria fresca pure io)
Lea
Mancano 10 giorni...
EliminaAutunno, dove sei?
RispondiEliminaBella recensione - come sempre - ma non credo sia una lettura che faccia al caso mio, soprattutto ora!
Umh...Non è proprio il tuo genere...
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