mercoledì 13 novembre 2024

Recensione La vita a volte capita di Lorenzo Marone

CESARE ANNUNZIATA È TORNATO!


Iniziamo con la recensione (o quel che è) che è meglio.

La vita a volte capita
di Lorenzo Marone

Editore: Feltrinelli
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere una collezione di scatolette di fiammiferi per poi essere costretto per oltre cinquant’anni a collezionarle davvero. Ormai vedovo e ottantenne, con mille acciacchi e le giornate vuote, Cesare si trova ad affrontare un agosto in città. Nel condominio al Vomero sono rimasti in pochi: c’è la dirimpettaia gattara, ossessionata dalla telecamera al pianterreno; l’amico di una vita con cui Cesare gioca la stessa partita di scacchi da anni; e Lady Blonde, un’adolescente che non si stacca mai dal cellulare. E soprattutto ci sono i ricordi, ricordi subdoli che si insinuano dappertutto. Proprio lui che si è sempre dichiarato immune ai sensi di colpa, ora si trova a fare i conti con mille domande. E se nella vita fosse stato più risoluto, dolce e accogliente? Se avesse trovato il coraggio di lasciare la moglie? Se avesse passato più tempo con i figli? Se, in definitiva, avesse sbagliato tutto? Finché un giorno, nel parco in cui è solito portare Batman, il cane affidatogli dalla figlia, Cesare nota una ragazza dai capelli corti spruzzati di viola. Si chiama Iris e ha negli occhi qualcosa di fragile e familiare. È l’inizio di una goffa ma tenera amicizia, in cui Cesare trova inaspettatamente conforto. D’un tratto, ci sono persone di cui deve, e vuole, occuparsi, e questo lo fa sentire felice. D’un tratto, non c’è più da rimuginare, ma da agire, da aiutare. Perché la vita a volte capita quando meno te lo aspetti, e bisogna trovare il coraggio di afferrarla al volo.



Ci sono dei personaggi che restano nel cuore nonostante gli anni che passano e i libri letti. Alcuni di loro sono capaci di lasciare un segno e fanno dire: “Vorrei conoscerti sul serio!”.

Uno di questi è Cesare Annunziata.

Il misantropo, brontolone, cinico Cesare Annunziata. MA HA ANCHE DEI DIFETTI.


A distanza di dieci anni da La tentazione di essere felici Lorenzo Marone torna con proprio quel personaggio che fatico a dimenticare e io sono stata felicissima di tornare tra le pagine della sua vita.

Caro Cesare, sei mancato tanto lo sai?

Tu e il tuo sguardo sul mondo da prospettive che mai avrei pensato di guardare. Non sei il tipico vecchietto da copertina e tisana…oh, no. Non sia mai! Non vuoi darti per vinto e potrei pure dire che non potresti neanche se volessi, sei fatto così. Testardo fino all’eccesso.

E la tua testa è un continuo macinare pensieri, soprattutto di notte quando il resto del mondo dorme tu stai lì a pensare o meglio a ricordare.

Ricordi tua moglie Caterina, i tuoi figli da piccoli e gli amori mai sbocciati.

Pensi al mondo che procede in direzioni tutte sbagliate e quel che hai da dire può essere riassunto con un “Che decadenza!” e con i miei trent'anni d'età non posso che darti ragione.

Rifletti su passato che immancabilmente si riflette sul tuo futuro e su quel che deve arrivare.

E poi ci sono le vite degli altri, no?

Tua figlia che cerca di controllare tutto, tuo nipote che ormai chi lo capisce più, Marino e la sua voglia di tranquillità, Eleonora la gattara che strana lo è sempre stata e Iris questa giovane donna e il suo segreto che tiene in fondo al cuore e tu vuoi capirla, aiutarla, arrivare in tempo come non arrivasti l’ultima volta. Vero, Cesare?

Fin troppe volte ti credi insensibile a ciò che ti accade intorno o meglio gli altri ti credono così, ma tu le cose le senti fin troppo bene.

Pure troppo. Non sarà mica questo che ti crea bruciore di stomaco?


Ed è così che ancora una volta il personaggio di Cesare mi ha conquistata, seppur sia un filino diverso da quello del precedente libro, più…umh, profondo? Forse sì.

Più intimo, quasi che arrivato a questo punto della sua vita voglia fare i conti con tutti cioè che ha passato e tutto quello che gli resta.

Questo non è solo un libro da leggere, ma un libro da vivere.


E io credo di non avere altro da dirvi se non leggetelo, ma dopo aver letto La tentazione di essere felici. Mi raccomando.


VOTO FINALE
⭐⭐⭐⭐ su cinque

Leggetelo!

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