CESARE ANNUNZIATA È TORNATO!
di Lorenzo Marone
Editore: Feltrinelli
Ci sono dei personaggi che restano nel cuore nonostante gli anni che passano e i libri letti. Alcuni di loro sono capaci di lasciare un segno e fanno dire: “Vorrei conoscerti sul serio!”.
Uno di questi è Cesare Annunziata.
Il misantropo, brontolone, cinico Cesare Annunziata. MA HA ANCHE DEI DIFETTI.
A distanza di dieci anni da La tentazione di essere felici Lorenzo Marone torna con proprio quel personaggio che fatico a dimenticare e io sono stata felicissima di tornare tra le pagine della sua vita.
Caro Cesare, sei mancato tanto lo sai?
Tu e il tuo sguardo sul mondo da prospettive che mai avrei pensato di guardare. Non sei il tipico vecchietto da copertina e tisana…oh, no. Non sia mai! Non vuoi darti per vinto e potrei pure dire che non potresti neanche se volessi, sei fatto così. Testardo fino all’eccesso.
E la tua testa è un continuo macinare pensieri, soprattutto di notte quando il resto del mondo dorme tu stai lì a pensare o meglio a ricordare.
Ricordi tua moglie Caterina, i tuoi figli da piccoli e gli amori mai sbocciati.
Pensi al mondo che procede in direzioni tutte sbagliate e quel che hai da dire può essere riassunto con un “Che decadenza!” e con i miei trent'anni d'età non posso che darti ragione.
Rifletti su passato che immancabilmente si riflette sul tuo futuro e su quel che deve arrivare.
E poi ci sono le vite degli altri, no?
Tua figlia che cerca di controllare tutto, tuo nipote che ormai chi lo capisce più, Marino e la sua voglia di tranquillità, Eleonora la gattara che strana lo è sempre stata e Iris questa giovane donna e il suo segreto che tiene in fondo al cuore e tu vuoi capirla, aiutarla, arrivare in tempo come non arrivasti l’ultima volta. Vero, Cesare?
Fin troppe volte ti credi insensibile a ciò che ti accade intorno o meglio gli altri ti credono così, ma tu le cose le senti fin troppo bene.
Pure troppo. Non sarà mica questo che ti crea bruciore di stomaco?
Ed è così che ancora una volta il personaggio di Cesare mi ha conquistata, seppur sia un filino diverso da quello del precedente libro, più…umh, profondo? Forse sì.
Più intimo, quasi che arrivato a questo punto della sua vita voglia fare i conti con tutti cioè che ha passato e tutto quello che gli resta.
Questo non è solo un libro da leggere, ma un libro da vivere.
E io credo di non avere altro da dirvi se non leggetelo, ma dopo aver letto La tentazione di essere felici. Mi raccomando.
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