PRIMO LIBRO DI SETTEMRE.
E posso dire che si tratti di una delusione, mannaggia.
Curiosi di conoscere il perché?
di Francesca Zappia
Editore: Giunti
Pagine: 386
Prezzo: 14,00
Okay, okay. Qualche anno fa avevo letto Ti ho trovato tra le stelle, libro che ho amato oltre ogni misura e che considero uno dei miei preferiti di sempre, quindi le mie aspettative su questo nuovo romanzo dell'autrice erano altissime, peccato siano crollate su loro stesse trasportando anche me nel crollo.
Non lo boccio completamente, ma...
MA CARA ZAPPIA, TI SEMBRA IL CASO DI TRATTARE UN DISTURBO MENTALE COME LA SCHIZOFRENIA COSÌ?
Perché è stato molto romanzato, purtroppo.
La protagonista, Alex, soffre di questo disturbo fin dall'età di sette anni, quando sono iniziate le prime allucinazioni, da allora vive in costante bilico tra due mondi: quello reale e quello creato dalla sua mente creato dalla sua immaginazione e paranoie e quello reale che si rivela troppo ostile.
Inutile dirlo, disturbi come il suo legati alla sfera psichica sono ancora un tabù e per il resto del mondo è classificata come matta e spesso lei stessa non sa come destreggiarsi tra tutto quello che la sua mente le dice di vedere, l'unico suo conforto sono una macchina fotografica e le foto che scatta, loro non mentono (forse).
Il personaggio di Alex è senza dubbio il punto forte della storia: è semplice entrare in empatia con lei, è determinata a vivere la sua vita nonostante le difficoltà e i dolori causati dal suo stato. Vuole andare al college, creare una propria identità, semplicemente vivere.
Tutto questo le sembra possibile quando arriva nella nuova scuola, in fondo nessuno la conosce e può ripartire da zero.
E per un po' le cose vanno bene, anche se incontra Miles che è un po' stronzo e un po' troppo silenzioso, ma vanno bene.
Ecco, Miles!
Il punto interrogativo del libro!
Per buona parte mi sono chiesta chi davvero fosse e il perché del suo comportamento e poi...rivelazione! E immancabilmente mi sono affezionata anche a lui, ai suoi silenzi e ai suoi gesti che non sono mai così disinteressati come sembrano.
Cosa succederà alla fine tra Alex e Miles? Chissà! VOLETE LO SPOILER PER CASO?
Però posso dirvi che il loro rapporto è fatto di supporto e aiuto, solo loro due contro le difficoltà di un mondo che li definisce "diversi".
Questo è quello che mi è piaciuto di Chiudo gli occhi e il mondo muore.
Le diversità che uniscono e le etichette che vengono imposte dalla società che si infrangono.
E ANCHE LA CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI!
Ora tocchiamo le note dolenti.
Bene.
Alex è affetta da schizofrenia, si parla di allucinazioni sia visive che uditive, di paranoia e di come per placare il tutto usi dei farmaci, gli effetti di questi vengono solo accennati, però lei non sembra effettivamente averne durante la narrazione, poi speravo si parlasse di un supporto psicologico e invece è inesistente, praticamente la psicologa sembra più aiutare la madre che lei. Così non va.
Praticamente questa povera ragazza è lasciata sola contro il mondo, una realtà che non riesce a comprendere perché non sa capire cosa sia reale o meno. I genitori? Quasi assenti.
I miei nervi hanno avuto parecchi fremiti.
Non mi è piaciuto molto come questo disturbo mentale sia stato trattato, anche a livello narrativo. L'autrice lascia tutto troppo in sospeso: cosa è reale e cosa no? Le allucinazioni prendono troppo il sopravvento.
E poi ci sono le assurdità della scuola americana, su quelle...be', non punto il dito perché possono essere molto reali!
Che dire?
Un peccato perché Alex, Miles e tutti gli altri ragazzi presenti sono dei bei personaggi e soprattutto i due protagonisti hanno fatto un percorso di crescita davvero interessante, ma non basta.
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