Adesso sedetevi e leggete la recensione, ma prima lasciatemi ringraziare la CE per la copia del libro!
di Susanna Clarke
Editore: Fazi (lainYA)
Pagine: 300
Prezzo: 16,50
Chi è Piranesi?
Potrei essere io, potreste essere voi.
Potrebbe essere chiunque.
Chi si è perso in un luogo dalle stanze immense e dai molti corridoi.
Un labirinto.
Lì dove l'acqua gorgoglia e le Maree salgono e cullano la mente. In luoghi che sanno di Conoscenza e cha parlano a chi sa ascoltare, ma ascoltare per davvero.
La Casa ci accoglie tra le sue Stanze e ci rende suoi Figli.
Lì dove non esiste contaminazione e tutto ciò che rende oscuro l'Altro Mondo, il nostro, quello che conosciamo.
Susanna Clarke dà vita a un mondo quasi utopico, dove la pietra parla e il mare canta e regna una solitudine che potrebbe spaccare ogni cuore, ma non quello di Piranesi. No. Lui vive tra le mura della Casa e non potrebbe essere più felice, più a suo agio, lì ha tutto ciò di cui ha bisogno.
La Casa è tutto quello di cui ha bisogno.
Lui sa destreggiarsi tra i suoi corridoi, sa come procurarsi del cibo, non c'è luogo a lui estraneo e conosce le regole del tempo. Piranesi è il solo abitante di questo mondo o forse no?
C'è l'Altro che va e viene, unico persona con cui Piranesi può parlare, l'unico amico su cui possa davvero contare e se non fosse così?
Tra le pagine di questo libro mi son persa tra i Saloni della Casa, il mio arrivo è stato del tutto estraniante e trovarmi in questi luoghi è un qualcosa di confuso che prende completamente contropiede.
Non era il mio posto, ne ero intimorita, ma poi tutto è cambiato.
La Bellezza della Casa è incommensurabile, la sua Gentilezza, infinita.
Oh caro Piranesi!
La mia guida in questo viaggio e non avrei potuto trovare persona più adatta. Il solo capace di sentire veramente la Casa ed essere un suo abitante, lui che riesce a viverla in tutto il suo splendore. Uomo puro, dall'anima immensa a cui è stato fatto un torto immenso, un torto che ancora non conosce.
Ho vissuto questo luogo attraverso i suoi occhi e l'ho percorso con i suoi passi, siamo entrati in perfetta sintonia, così tanto che alla fine abbandonarlo è stato un duro strappo.
L'autrice prende spunto da Giambattista Piranesi |
L'autrice rapisce con il suo stile, crea un perfetto legame con il protagonista, così tanto che il lettore ne è quasi sopraffatto.
È un percorso introspettivo che non coinvolge solo Piranesi, ma anche chi legge: il profondo senso di solitudine, la malinconia, la calma e la quiete, ma non solo. Leggere questo libro è un mix di emozioni, un sogno a occhi aperti, scoprirne la storia è un incentivo in più a continuare la lettura.
Non fermatevi alle prime pagine e potreste esserne sorpresi, leggerlo è venire avvolti da puro stupore.
Susanna Clarke è una narratrice eccellente, capace di portare il lettore dentro il libro e, credetemi, sarà un viaggio che non dimenticherete presto. Dovete solo lasciarvi rapire dall'incanto della Casa.
Posso solo dire che la Clarke è diventata una delle autrici che terrò sott'occhio, in attesa che ci doni una nuova fantastica storia.
Dite che dovrai fare il paragone con Jonanthan Strange e il signor Norrell? Sono due storie così diverse sia dal punto di vista stilistico che narrativo che sarebbe inutile. Forse la mia me lettrice ha preferito un pelino di più la sua prima opera: è più lineare, meno confusa, ma ciò non toglie che questo sia un libro più coinvolgente dal punto di vista emotivo, direi anche sensoriale.
Detto questo leggete Susanna Clarke!
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