martedì 11 giugno 2019

|Recensione| Una volta è abbastanza di Giulia Ciarapica

Vi parlo dall'inferno...
...ah, no. Fa solo caldo
Facciamo che su questo argomento taccio, che è meglio.
Il libro di cui vi parlo oggi mi è stato caldamente (tanto per restare in tema) consigliato/regalato/obbligato da La Libridinosa che è tanto carina carina carina, curiosi?

Una volta è abbastanza
di Giulia Ciarapica
Serie: Una volta è abbastanza #1
Editore: Rizzoli
Pagine: 365
Prezzo: 19,00
L'Italia è appena uscita dalla guerra. A Casette d'Ete, un borgo sperduto dell'entroterra marchigiano, la vita è scandita da albe silenziose e da tramonti che nessuno vede perché a quell'ora sono tutti nei laboratori ad attaccare suole, togliere chiodi, passare il mastice. A cucire scarpe. Annetta e Giuliana sono sorelle: tanto è eccentrica e spavalda la maggiore - capelli alla maschietta e rossetti vistosi, una che fiuta sempre l'occasione giusta - quanto è acerba e inesperta la minore, timorosa di uscire allo scoperto e allo stesso tempo inquieta come un cucciolo che scalpita nella tana, in attesa di scoprire il mondo. Nonostante siano così diverse, l'amore che le unisce è viscerale. A metterlo a dura prova però è Valentino: non supera il metro e sessantacinque, ha profondi occhi scuri e non si lascia mai intimidire. Attirato dall'esplosività di Annetta, finisce per innamorarsi e sposare Giuliana. Insieme si lanciano nell'industria calzaturiera, dirigendo una fabbrica destinata ad avere sempre più successo. Dopo anni, nonostante la guerra silenziosa tra Annetta e Giuliana continui, le due sorelle non sono mai riuscite a mettere a tacere la forza del loro legame, che urla e aggredisce lo stomaco. Giulia Ciarapica ci apre le porte di una comunità della provincia profonda: tra quelle colline si combatte per il riscatto e tutti lottano per un futuro diverso. Non sanno dove li porterà, ma hanno bisogno di credere e di andare.
Prima di iniziare questa recensione devo dire due cosucce:
1. Giulia Ciarapica è una lettrice, sicuramente la conoscete come bookblogger e...
...ma quel finale? Ma come si fa? Da lettrice dovrebbe sapere che i finali aperti uccidono, c'è gente che soffre d'ansia qui. NON SI FA. Io devo sapere. Datemi delle risposte. Qualsiasi cosa.
2. Se di solito, come la sottoscritta, avete l'abitudine di leggere l'ultima riga del libro in questo caso non fatelo per l'amor di Odino. NON FATELO. Ascoltatemi! Lo spoiler è dietro l'angolo o meglio all'ultima pagina!
Io come al solito l'ho fatto e dopo aver letto la mia iniziale reazione è stata di sbattermi in libro in testa, ma fortunatamente il libro non ha dovuto farsi male con la mia testa dura.

Adesso torno ad essere una blogger seria.
(Non ridete, vi vedo!)
Riconosco di star leggendo un bel libro quando mi chiedo cosa succederà ai personaggi quando non sto leggendo, per esempio se lascio a metà a un capitolo o per un motivo o un altro smetto di leggere (ah, la vita!). Ogni volta mi chiedo "Chissà cosa combinerà caio!", "In che guai si caccerà tizio?", sembrerà strano ma non mi succede sempre, ma quando capita è perchè a quei personaggi mi sono affezionata, affezionata più del solito.
Brutta storia perchè poi i personaggi sono costretti a lasciarmi, ma è inevitabile!
Giulia Ciarapica ha reso questo libro vivo.
Ha reso vivi, tangibili, i suoi personaggi.
Mi ha portato a far visita ai luoghi che ospitano questa storia che in fondo è un po' quella dell'autrice stessa.

Tutto inizia in un Italia negli anni '50, nelle Marche, in un paesino come tanti altri, quasi sconosciuto: Casette d'Ete, è qui che tutto ha inizio, tra le sue montagne, tra le sue stradine, è qui che i protagonisti vivono le loro passioni, i loro tormenti
La loro vita scorre qui e come linfa lo tiene in vita.

"Casette d'Ete non è che un borgo ella sperduto della Marca, e come tutti i borghi sperduti della Marca tesse un legame con i propri abitanti che va al di là del sentimento. [...] in quei luoghi che formano un unico nucleo , abitano coloro che non amano il territorio, ma che gli sono grati per avergli assicurato un suolo stabile in cui gettare le basi per il loro futuro."

Casette d'Ete diventa lo scenario delle vicende dei personaggi e osserva tutto ciò che succede come uno spettatore silente, ma non è solo questo è da lui che nasce tutto e come i personaggi cresce, muta, si adatta.
Adesso potrei parlavi di Giuliana, di Annetta e del loro contrasto che è evidente fin dalle prime pagine.
Giuliana è acqua che si modella contro gli spigoli, che sembra calma ma anche capace di far franare una montagna.
Annetta, oh...Annetta è fuoco e il fuoco non si può imbrigliare, è libero e brucia scottando tutto ciò che ha intorno. Annetta non si dimentica.
Due personaggi così diversi tra loro, ma che si completano.
Sicuramente Annetta è il personaggio più complicato, ho provato sentimenti contrastanti nei suoi confronti, capirla non è semplice, ma resta. Resta come resta Giuliana nella sua semplicità e nella sua caparbietà e poi c'è Valentino!
Oh! Lui avrei voluto prenderlo a schiaffi a volte!
Ma sapete una cosa?
Non vi dico di più!
Perchè rovinarvi il piacere della scoperta della storia che li riguarda? La loro crescita, i loro turbamenti e quello che è il loro lavoro nel mondo della calzatura, una parte essenziale del libro, ma ammetto che la parte più "artigianale" non mi attirato molto, ma tutto il resto è stata una scoperta continua!

Un romanzo che è lo specchio di un'Italia che si rialza, vive e si evolve. Un'Italia, che sì, mi sarebbe piaciuto poter vivere e grazie a questo libro mi è sembrato di stare un po' lì.

VOTO FINALE
★★★★ e mezzo su cinque

Ah, e non vi ho parlato di Gianna! Lei mi è entrata nel cuore a piccoli passetti e anche di Bianca Marica con cui sembra io condivida la passione per il cibo!
Per saperne di più dovete leggere il libro, cosa state aspettando?

Io continuo a sciogliermi.
A presto, spero.





8 commenti:

  1. Ciao :) sono curiosa di leggere questo libro e anche io come te leggo sempre le ultime righe, quindi... grazie per l'avvertimento xD

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    1. Appena ho letto quelle ultime parole avrei voluto uccidermi XD

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  2. L'ho adorato anch'io! E come te ero curiosissima di leggere cosa sarebbe successo ai vari personaggi!
    Aspetto il seguito 😍

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  3. A me però quel “carina carina carina” pare tanto una paraculata... com’è?

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  4. Anche io leggo sempre l'ultima riga dei libri (pessima, pessima abitudine) quindi grazie per l'avvertimento! ;)

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