sabato 2 aprile 2016

La tristezza ha il sonno leggero di Lorenzo Marone |Recensione|

Salve salvino!
Finalmente siamo giunti al weekend e io ancora devo smaltire ciò che rimane del cioccolato di Pasqua, non è che qualcuno mi vuole dare una mano?
Tutto questo cioccolato mi ha stancato!
(Oddio, l'ho scritto per davvero?)

La mia espressione durante questa settimana.

Comunque, oggi sono qui non per spacciarvi cioccolato per per parlarvi di un libro che è stato come un pugno nello stomaco, un qualcosa che mi ha fatto quel genere di male che poi alla fine ti fa sentire bene, non so se sono riuscita a spiegarlo come vorrei, ma andiamo alla scoperta del libro.
 

La tristezza ha il sonno leggero

Autore: Lorenzo Marone

Editore: Longanesi
Pagine: 384
Prezzo: 16,90€

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Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezzo e svariati fratelli. È uno di quei figli cresciuti un po’ qua e un po’ là, in bilico tra due famiglie e ancora in cerca di se stesso. Sulla soglia dei quarant’anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, così trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto.

Finché un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia.
Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l’appuntamento con il suo destino.
Circondato da un carosello di personaggi mai banali, Erri deciderà di affrontare, una per una, le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto. Imparerà così che per essere felici dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che, se non vogliamo vivere una vita che non ci appartiene, a volte è indispensabile ribellarci. Anche a chi ci ama.
Sarà pronto, ora, a prendere la decisione più difficile della sua esistenza?  





Ho aspettato con grande ansia ( no vabbè, io l'ansia l'ho sempre!) l'uscita di questo libro perchè nel suo precedente lavoro - La tentazione di essere felici - Lorenzo Marone era riuscito a regalarmi delle grandi emozioni, un personaggio a cui mi sono affezionata in un modo che mai avrei creduto possibile e lo stesso è stato per questo romanzo.

Erri è una di quelle persone che fin dall'infanzia ha dovuto fare i conti con il lato brutto della vita, il padre che lo abbandona, genitori separati: mezzo figlio di due famiglie, nonostante ciò il giovane Erri si diventa un uomo, ma durante i suoi quarant'anni può davvero dire di aver mai vissuto per davvero?
Perchè Erri ha un piccolo difetto, non riesce a vivere in pieno,
Sta sempre sul filo del rasoio sul vivere e non vivere, sullo scegliere e non scegliere e ovviamente quello che fa è la cosa più semplice di tutte, permette che gli altri decidano del suo destino, tranne per alcuni isolati casi Erri non prende il mano la sua vita, fino al punto in cui lascia completamente la corda e si ritrova in balia della sua personale tempesta, ma è proprio in quel momento che qualcosa che in lui cambia.... perchè per dare una svolta alla propria vita c'è sempre bisogno di una piccola tempesta.

Ma Erri non è il solo personaggio che spicca all'interno di questo romanzo, il poveretto è circondato da entrambe le sue famiglie composte da personaggi ognuno con qualcosa che fa riflettere il nostro caro protagonista.
Per prima abbiamo Lei, il Capo Miliziano, la Madre semplicemente conosciuta con il nome di Renata. Lei è una di quelle donne che non si fa mettere i piedi in testa che cerca d'imporsi sulla vita del figlio e ci riesce benissimo e forse buona parte dei problemi del figlio sono dovuti a lei, però...però mentre leggevo non ho potuto fare a meno di notare che non è sempre quel che sembra, perchè Renata potrà anche essere una donna molto forte, perfino insopportabile, ma ho visto in lei anche fragilità che ovviamente cerca di mascherare come può, nessuno vuole che i propri punti deboli restino scoperti e non dobbiamo dimenticarci che anche lei ha dovuto sopportare il suo peso di dolore: lei è stata abbandonata e lei ha cercato di crescere un figlio da sola per un po', sicuramente ha fatto degli errori e ne continua a fare, ma chi no ne fa? (Resta comunque insopportabilissima!)
Altro personaggio molto interessante è sicuramente Arianna, sorellastra di Erri con cui non ha nessun legame di sangue. Mentre leggevo di lei nella mia testa si è formato un grosso punto interrogativo che si è trasformato in un bel punto esclamativo per poi ritornare ad essere un punto interrogativo (bella cosa la confusione!), questo perchè ho trovato la sua storia interessante tanto quella di Erri, infatti come lui ha dovuto vivere l'abbandono da parte di un genitore, nel suo caso la madre, e il divorzio che ne è conseguito, e ha trovato un suo modo di combattere il dolore: chiuderlo dentro di lei e lasciare che semplicemente l'annientasse. C'è un ma...(c'è sempre un ma) avrei voluto conoscere di più di questa misteriosa ragazza, molto di più, ma (eccone un altro!) non si può avere tutto dalla vita, no?
 Per quanto riguarda gli altri personaggi sono molto ben strutturati, ma non sono riusciti a colpirmi come Erri, il Capo Miliziano (inutile per me il suo nome è questo) e Arianna.
Vi dico solo che l'ho letto in meno di due giorni, grosso sbaglio perchè adesso che l'ho finito ne sento una grande mancanza, ma la lettura è volata via senza che me ne accorgersi, perchè in questi due giorni è stato bello stare in compagnia di Erri (che si sarebbe dovuto chiamare Henry, ma questa è un'altra storia) e della sua pazza, allargata famiglia.



Questo è stato uno di quei libri che ha avuto tanto da dirmi.

Mi ha detto che è inutile nascondere il dolore, perchè prima o poi salta fuori.
Mi ha detto che non serve evitare le emozioni perchè sono loro ciò che rendono la nostra vita bella così com'è.


Mi ha detto che bisogna prendere in mano la propria vita prima che essa ci sfugga di mano.

Mi ha detto che non è mai troppo tardi per vivere. 

E per questo devo ringraziarlo.



Questa mia recensione si conclude qui.

Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto venire almeno un po' voglia di conoscere più da vicino il nostro Erri.




4 commenti:

  1. Con i libri di Lorenzo, io ho un grande problema: li leggo e poi, per intere settimane, vivo in uno stato semicatatonico che mi impedisce di affezionarmi ad altri libri e altri personaggi. Cesare, Erri (e anche la piccola Daria) mi sono entrati nel cuore talmente tanto che sento sempre la necessità di sfogliarne qualche pagina ogni giorno.

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  2. Grazia, sei l'ennesima lettrice ad avere amato questo libro, questi personaggi. Spero di amarli anch'io come tutti voi, ma ne sono quasi certa, Lorenzo scrive così bene la vita,
    Brava bellissima recensione che mi ha fatto già apprezzare la lettura.

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