Salve salvino!
Finalmente siamo giunti al weekend e io ancora
devo smaltire ciò che rimane del cioccolato di Pasqua, non è che
qualcuno mi vuole dare una mano?
Tutto questo cioccolato mi ha stancato!
(Oddio, l'ho scritto per davvero?)
La mia espressione durante questa settimana. |
Comunque, oggi sono qui non per
spacciarvi cioccolato per per parlarvi di un libro che è stato come un
pugno nello stomaco, un qualcosa che mi ha fatto quel genere di male che
poi alla fine ti fa sentire bene, non so se sono riuscita a spiegarlo
come vorrei, ma andiamo alla scoperta del libro.
La tristezza ha il sonno leggero
Autore: Lorenzo Marone
Editore: Longanesi
Pagine: 384
Prezzo: 16,90€
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Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezzo e svariati fratelli. È uno
di quei figli cresciuti un po’ qua e un po’ là, in bilico tra due
famiglie e ancora in cerca di se stesso. Sulla soglia dei quarant’anni è
un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di
imporsi, così trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di
piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello
stomaco, somatizzando tutto.
Finché un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia.
Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l’appuntamento con il suo destino.
Circondato da un carosello di personaggi mai banali, Erri deciderà di
affrontare, una per una, le piccole e grandi sfide a cui si è sempre
sottratto. Imparerà così che per essere felici dobbiamo essere pronti a
liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che
abbiamo vissuto e che, se non vogliamo vivere una vita che non ci
appartiene, a volte è indispensabile ribellarci. Anche a chi ci ama.
Sarà pronto, ora, a prendere la decisione più difficile della sua esistenza?
Ho
aspettato con grande ansia ( no vabbè, io l'ansia l'ho sempre!)
l'uscita di questo libro perchè nel suo precedente lavoro - La
tentazione di essere felici - Lorenzo Marone era riuscito a regalarmi
delle grandi emozioni, un personaggio a cui mi sono affezionata in un
modo che mai avrei creduto possibile e lo stesso è stato per questo
romanzo.
Erri è una di quelle persone che fin
dall'infanzia ha dovuto fare i conti con il lato brutto della vita, il
padre che lo abbandona, genitori separati: mezzo figlio di due famiglie,
nonostante ciò il giovane Erri si diventa un uomo, ma durante i suoi
quarant'anni può davvero dire di aver mai vissuto per davvero?
Perchè Erri ha un piccolo difetto, non riesce a vivere in pieno,
Sta
sempre sul filo del rasoio sul vivere e non vivere, sullo scegliere e
non scegliere e ovviamente quello che fa è la cosa più semplice di
tutte, permette che gli altri decidano del suo destino, tranne per
alcuni isolati casi Erri non prende il mano la sua vita, fino al punto
in cui lascia completamente la corda e si ritrova in balia della sua
personale tempesta, ma è proprio in quel momento che qualcosa che in lui
cambia.... perchè per dare una svolta alla propria vita c'è sempre
bisogno di una piccola tempesta.
Ma Erri non è il solo
personaggio che spicca all'interno di questo romanzo, il poveretto è
circondato da entrambe le sue famiglie composte da personaggi ognuno con
qualcosa che fa riflettere il nostro caro protagonista.
Per prima abbiamo Lei, il Capo Miliziano, la Madre semplicemente conosciuta con il nome di Renata.
Lei è una di quelle donne che non si fa mettere i piedi in testa che
cerca d'imporsi sulla vita del figlio e ci riesce benissimo e forse
buona parte dei problemi del figlio sono dovuti a lei, però...però mentre
leggevo non ho potuto fare a meno di notare che non è sempre quel che
sembra, perchè Renata potrà anche essere una donna molto forte, perfino
insopportabile, ma ho visto in lei anche fragilità che ovviamente cerca
di mascherare come può, nessuno vuole che i propri punti deboli restino
scoperti e non dobbiamo dimenticarci che anche lei ha dovuto sopportare
il suo peso di dolore: lei è stata abbandonata e lei ha cercato
di crescere un figlio da sola per un po', sicuramente ha fatto degli
errori e ne continua a fare, ma chi no ne fa? (Resta comunque insopportabilissima!)
Altro personaggio molto interessante è sicuramente Arianna,
sorellastra di Erri con cui non ha nessun legame di sangue. Mentre
leggevo di lei nella mia testa si è formato un grosso punto
interrogativo che si è trasformato in un bel punto esclamativo per poi
ritornare ad essere un punto interrogativo (bella cosa la confusione!),
questo perchè ho trovato la sua storia interessante tanto quella di
Erri, infatti come lui ha dovuto vivere l'abbandono da parte di un
genitore, nel suo caso la madre, e il divorzio che ne è conseguito, e ha
trovato un suo modo di combattere il dolore: chiuderlo dentro di lei e
lasciare che semplicemente l'annientasse. C'è un ma...(c'è sempre un
ma) avrei voluto conoscere di più di questa misteriosa ragazza, molto di
più, ma (eccone un altro!) non si può avere tutto dalla vita, no?
Per
quanto riguarda gli altri personaggi sono molto ben strutturati, ma non
sono riusciti a colpirmi come Erri, il Capo Miliziano (inutile per me il suo nome è questo) e Arianna.
Vi
dico solo che l'ho letto in meno di due giorni, grosso sbaglio perchè
adesso che l'ho finito ne sento una grande mancanza, ma la lettura è
volata via senza che me ne accorgersi, perchè in questi due giorni è
stato bello stare in compagnia di Erri (che si sarebbe dovuto chiamare
Henry, ma questa è un'altra storia) e della sua pazza, allargata
famiglia.
Questo è stato uno di quei libri che ha avuto tanto da dirmi.
Mi ha detto che è inutile nascondere il dolore, perchè prima o poi salta fuori.
Mi ha detto che non serve evitare le emozioni perchè sono loro ciò che rendono la nostra vita bella così com'è.
Mi ha detto che bisogna prendere in mano la propria vita prima che essa ci sfugga di mano.
Mi ha detto che non è mai troppo tardi per vivere.
E per questo devo ringraziarlo.
Questa mia recensione si conclude qui.
Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto venire almeno un po' voglia di conoscere più da vicino il nostro Erri.
Con i libri di Lorenzo, io ho un grande problema: li leggo e poi, per intere settimane, vivo in uno stato semicatatonico che mi impedisce di affezionarmi ad altri libri e altri personaggi. Cesare, Erri (e anche la piccola Daria) mi sono entrati nel cuore talmente tanto che sento sempre la necessità di sfogliarne qualche pagina ogni giorno.
RispondiEliminaLibri così sono davvero eccezionali!
EliminaGrazia, sei l'ennesima lettrice ad avere amato questo libro, questi personaggi. Spero di amarli anch'io come tutti voi, ma ne sono quasi certa, Lorenzo scrive così bene la vita,
RispondiEliminaBrava bellissima recensione che mi ha fatto già apprezzare la lettura.
La lettura di questo libro è stata molto emozionante **
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