Scrivo questa recensione con un coniglio che russa accanto (sembrerà strano, ma russa pure lui!) e con un lieve venticello che non mi dispiace mica, anzi se per tutto il periodo estivo continua così non mi lamento mica!
COMUNQUE.
Passiamo alla recensione!
Pronti??
(Un grazie alla Casa Editrice per avermi omaggiato della copia cartacea)
L'ultima diva dice addio
di Vito Di Battista
Editore: SEM
Pagine: 213
Prezzo: 15,00
Molly Buck è una diva del cinema. Al culmine del successo e della fama si ritira dalle scene senza dare spiegazioni, senza clamore. Lontana da tutti e da tutto, a Firenze, vive per farsi dimenticare. O quasi. Quando, la notte di capodanno, Molly muore in una clinica privata sulle colline che guardano la città, davanti al cancello d'ingresso è seduto il giovane che l'attrice ha scelto come suo biografo ufficiale. È lui a restituirci la storia della diva. E forse molto di più. Inizia così il racconto degli eventi che hanno portato Molly prima al successo e poi al volontario ritiro dalle scene. Nella casa al terzo piano di una palazzina liberty d'Oltrarno, l'attrice ricorda i personaggi con cui ha condiviso frammenti di vita: la sorella Anne, prostituta per scelta e vittima di una resa dei conti letale; il figlio Philip, partorito a quindici anni in America e cresciuto come figliastro di un'altra sorella, che diventa predicatore battista e vede nella madre l'emblema del peccato. E poi il signor Edward Windmill, un nome che compare spesso tra i sospiri della diva, un uomo misterioso e sfuggente che il protagonista insegue senza tregua. Attraverso la maestosa biografia di un'attrice decaduta, l'esordio letterario di Vito di Battista si misura con il grande della memoria, sempre in bilico tra verità e menzogna.
La prima parola che mi è venuta in mente guardando questo libro è stata "affascinante", basta guardare copertina e titolo affinchè questa parola sbuchi fuori e anche la trama non è da meno.
L'ultima diva dice addio è un romanzo reso affascinante dalla figura che lo vive, il fulcro di tutta la storia: l'attrice Molly Buck, una donna che ha assaporato la sua vita e negli anni della vecchiaia si lascia trasportare dalla malinconia che ne segue.
La sua storia ci verrà narrata da un giovane che crede di aver trovato nella figura di Molly Buck il suo faro nella tempesta, l'unico motivo della sua esistenza e per questo decidere di scrivere la biografia della diva, facendosi portavoce della sua eternità crede di aver trovato il suo scopo.
Uno scopo che si tramuta ben presto in ossessione.
Quando arrivò Molly Buck nella mia vita non dovetti decidere nulla, non fu necessario alcuno sforzo: lei era lì e per me ricordare non fu più conseguenza di alcun intento.
È stato allora che ho capito che, se davvero ognuno di noi è messo a questo mondo con uno scopo ben preciso impresso nelle stelle, il mio aveva impresso il suo nome.
Il giovane scrittore annulla completamente la propria vita a favore di quella dalla diva, abbandona tutto e passa i giorni e le notti insonni a riascoltare e rielaborare i ricordi di Molly Buck. Ricordi che ruotano intorno alla vita di questa imponente donna: i suoi lavori, le persone che ha conosciuto, aneddoti di vita, ma mai approfondirà i ricordi che riguardano la sua stessa vita. Non dirà mai un parola su quella che era la sua vita prima di diventare una grande attrice e i suoi amori resteranno un eterno mistero, soprattutto la figura di un certo Edward un uomo che potrebbe conoscere la vera natura di Molly, ma sfuggente e introvabile.
La storia di Molly Buck farà credere allo scrittore di averlo salvato dal baratro in cui stava cadendo, una mera illusione per un giovane che si è aggrappato alla vita di questa donna pur di non cadere, pur di sentirsi vivo in qualche modo, ma dimenticando se stesso.
Il dubbio, però, che attanaglia il lettore durante la lettura è una solo: tutto questo sarà vero? Ciò che racconta Molly è la verità? O un altro copione, un'altra sceneggiatura per rendere la propria vita grande e indimenticabile come i suoi film?
Un libro particolare che capitolo dopo capitolo si snoda per raccontare la vita di una diva, nata dalla penna dell'autore. Una narrazione particolare, quasi atipica, che si intreccia, si allunga e si modella attorno a questa figura di donna che donna massime di vita pagina dopo pagina. Il tutto creato da uno stile ricercato, complesso, ma fin troppo lento che non sono riuscita ad apprezzare molto, anzi devo dire che ha appesantito la lettura, fin troppo per i miei gusti.
Un vero peccato, purtroppo, perchè la storia di Molly Buck ha quel fascino che conquista, lasciando meravigliato chi legge.
VOTO FINALE
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