Recensione Quattro. La ricerca di Luca Farru

VENGHINO SIGNORE E SIGNORI! Una nuova recensione vi aspetta e...ahimè, non sarà positiva!
Il mese di settembre è stato proprio una bomba, in senso letterale, ha lasciato intorno a me un senso di vuoto e delusione.

Ma torniamo al libro!
Un grazie alla Casa Editrice per la copia!

Quattro. La ricerca
di Luca Farru
Serie: Quattro #2
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 358
Prezzo: 16,90

Sei disposto a smarrire te stesso per compiere il tuo destino? Dopo essere sopravvissuti al rituale del risveglio, Cody, Matt, Rose e Sybil partono per la missione affidata loro da Melania: trovare May, l'unica superstite della strage dei Mille e custode di uno scrigno angelico capace di aiutare i Quattro a sconfiggere Serafyn. Il signore di Inferium, infatti, è tornato ed è più che mai determinato a riacquistare tutto il suo potere e ad attaccare Nuramen, che sta raccogliendo le forze in vista di una guerra imminente. Col mondo sovrannaturale in subbuglio, i Quattro devono muoversi nell'ombra tentando di parare gli attacchi dei nemici e soprattutto di mettere a tacere i propri demoni interiori, che sussurrano di nostalgia per una vita umana ormai perduta e di paura di non essere all'altezza dell'incarico da svolgere. Tra pericoli e incertezze , tranelli e tradimenti, saranno in grado di sacrificare tutto, anche se stessi, per il bene dell'umanità? Dopo "Il risveglio", arriva il secondo volume della saga Urban fantasy "Quattro", che prosegue il racconto delle avventure dei dormienti e della lotta tra Nuramen e Inferium.

Vi ho mai parlato della "sindrome da secondo libro"? No?
Bene, questa colpisce mediamente tutti i secondi libri delle serie che leggo. Succede che questi mi sembrano sempre più...meh rispetto al primo: la trama fatica a ingranare, succede poco o nulla e le mie aspettative vengono deluse. Chiamiamola pure "crisi del fratello di mezzo".

La ricerca soffre proprio di tutto questo, purtroppo.
Se Il risveglio era stato un promettente inizio questo non è stato un soddisfacente continuo.
Ho sentito la mancanza di diverse cose. In breve posso dire che:
● è successo poco o niente, i personaggi si spostano da un luogo a un altro alla ricerca (da qui il titolo) di un qualcosa (non vi dico cosa) utile alla buona riuscita della loro missione;
● non ho sentito nessuna empatia con i personaggi. Da parte mia ho notato poca introspezione e poco spessore caratteriale, mi sarei aspettata qualcosa di più;
● la componente "romantica" è troppa per i miei gusti, domina su tutto il resto che risulta quasi un contorno;

Non nascondo, però, che lo stile dell'autore risulta essere più fluido e meno "macchinoso".

La trilogia di Quattro (scusate il gioco di parole), porta con sè un buona idea, però in questo libro ho notato essere molto diluita e parecchio nascosta da quelle che sono le dinamiche amorose dei vari personaggi che a un certo punto, ecco...vagano a ormoni sciolti.
Se mi conoscete sapete bene che questo è un topic che non mi garba particolarmente specialmente se leggo un libro che non appartiene al romance e se offusca tutto il resto tanto da diventare pesante e rendermi insopportabili i personaggi perchè sì...Odino a un certo punto avrei voluto prendere Sybil e dirle:

E non posso neanche dirvi il motivo perchè lo spoiler è dietro l'angolo.

Però, cosa succede in questo libro?
Come vi ho già detto poco: i nostri Quattro dormienti dopo essere sopravvissuti al sacrificio che ha portato il vita Serafyn devono trovare un modo per porre fine al suo regno fatto di demoni prima che riesca ad aprire le porte dell'Inferno.
Non è semplice perchè sono soli e il mondo in cui sono stati catapultati è completamente nuovo per loro come lo è per chi legge, ma non solo.

Ho poco da dire sul resto, purtroppo questo libro mi ha lasciato parecchio vuoto, non l'ho trovato in sintonia con i miei gusti e questo ha fatto sì che la mia lettura sia stata parecchio...MEH.

VOTO FINALE

★★ e mezzo su cinque

Ecco, qua quel che penso!
Ci si legge alla prossima!