IL PRIMO LIBRO A CINQUE STELLINE DELL'ANNO!
*salta di gioia*
Okay, okay. Calma.
Finora non ho trovato un libro che trovassi perfetto, mancava sempre qualcosina o trovavo sempre qualcosa che non mi convinceva del tutto, ma finalmente eccolo! ECCOLO!
Il canto di Calliope
di Natalie Hynes
Editore: SonzognoPagine: 320
Prezzo: 18,00
Una donna sola corre nella notte, intorno a lei la sua città che brucia. Fuori dalle mura, la regina e altre sventurate attendono un destino che verrà deciso dai vincitori. È la caduta di Troia. Dieci interminabili anni di guerra sono giunti alla tragica conclusione, mentre le avventure dei protagonisti andranno a ispirare, nei secoli a venire, le opere di artisti e scrittori. «Cantami o Musa» invoca il sommo poeta Omero, che ha raccontato le gesta degli eroi. Ma Calliope, musa della poesia epica, questa volta è meno accomodante: è convinta che non tutto sia stato narrato, che qualcosa di fondamentale, legato alle figure femminili, manchi ancora per completare l'affresco. Se il bardo vuole che lei canti, allora lei canterà insieme a tutte le donne coinvolte nella grande tragedia. Dando voce a ciascuna di loro, Calliope prende in mano la storia e ce la racconta da una nuova prospettiva. Ecco Andromaca, Cassandra, Pentesilea, Clitennestra, che vengono alla ribalta, con i loro pensieri, con i complicati risvolti psicologici delle loro scelte, con la sete di vendetta, la solitudine, la dignità di fronte alla morte. E poi tutte le altre, da Penelope a Briseide, da Creusa a Ifigenia, dalle troiane che, vinte, saranno rese schiave, alle greche che attendono il rientro dei loro uomini, senza dimenticare le capricciose divinità che governano le sorti dei mortali. Attingendo alle fonti antiche, anche le meno note, Natalie Haynes rivisita una delle più grandi narrazioni di tutti i tempi, facendoci palpitare di commozione accanto alle leggendarie eroine, e trasmettendoci il sentimento vivo di come la guerra di Troia e la sua epopea appartengano alle donne non meno che agli uomini.
Bene, leggete questo libro. È bellissimo.
FINE RECENSIONE
Ah. Dite che questa non è una recensione? Be’, avete ragione. Dovrebbe essere un filino più articolata, come darvi torto!
Vediamo un po’ se riesco a trovare le parole giuste, per libri così belli risulta complicato: ho un po’ paura di non farvi arrivare il mio amore per la storia, per i personaggi, per il romanzo stesso.
Okay. Ce la posso fare.
Chi più chi meno ha grosso modo una piccola conoscenza dei miti greci, storie epiche di uomini e guerrieri che splendono di gloria, guerre che hanno stravolto civiltà, storie di déi che hanno tra le loro mani le vite dell’umanità che trattano come burattini.
"Gli sto offrendo la possibilità di vedere la guerra da entrambi i lati: da cosa è stata causata, e gli effetti che ha avuto. Epica per dimensioni e contenuto."
Questa volta Natalie Haynes fa sì che queste storie di uomini vengano messe in secondo piano, questa volta saranno le donne ad avere voce in capitolo, saranno loro le protagoniste di una guerra che ha distrutto le loro esistenze, vittime di un destino avverso che spesse volte le ha messe davanti a scelte non volute, ma imposte ed è per questo che Calliope, Musa della poesia epica, prende in mano le loro vite e le rende al lettore. Sono le donne ad avere importanza ora, loro che hanno sempre vissuto dietro le vite dei loro uomini, per questa volta la Musa vuole che il poeta ascolti e racconti quello che hanno passato.
Lo deve a loro.
Lo deve a chi verrà.
"[...]Questa però è anche la guerra delle donne, non solo quella degli uomini e il poeta dovrà tenere conto del loro dolore - il dolore delle donne che sono sempre state relegate ai margini della storia, vittime degli uomini, scampate agli uomini, schive di uomini - e dovrà raccontarlo, oppure non racconterà un bel niente. Le donne hanno aspettato il loro turno anche troppo.
Capitolo dopo capitolo quella che è stata la guerra di Troia ha come protagonista una donna, alcune più conosciute, altre quasi dimenticate perché hanno avuto al loro fianco uomini che le hanno eclissate (o è stato il Poeta a volerlo?).
Penelope e la sua frustrazione per il viaggio infinito di Odisseo, lei che per anni e anni ha aspettato il ritorno del marito, un’attesa fatta di devozione, speranza, ma anche in cui riconosce l’avventatezza del marito e la sua ricerca di gloria, le troiane che si sono viste private di tutto, ma non del loro coraggio temprato da 10 anni di assedio.
Enone, Clitennestra ingannate e tradite, ma non per questo rinunciano alla loro forza.
E poi Pentesilea, Leodamia morte per un amore che le bruciava da dentro.
Cassandra e il suo essere inascoltata, sempre, schiava di una maledizione e di un dio capriccioso.
Donne e ancora donne, ma anche dèe, prendono parte anche Atena, Era e Afrodite esseri al di sopra di tutto che in modo così sottile tirano le vite di donne e uomini, così vanitose, piene di sé, quasi crudeli come solo alcuni riescono immortali riescono ad essere.
Tra queste pagine ci sono così tante sfumature, così tanti intrecci che ne sono rimasta rapita, catturata. Dopo che l’ho finito mi sono sentita sola, ma con una nuova forza.
Ogni storia è un urlo.
Una speranza.
Donne diverse, forti e non userò la banalità del “forti, ma fragili” perché non si può dire che queste donne siano fragili, ogni loro storia è pervasa di forza, anche quando una di loro si lascia andare alla morte lo fa con coscienza.
Natalie Hynes ci regala storie ed emozioni e lo fa narrandoci tutto in maniera perfetta, colpendo al punto giusto.
Fatevi un regalo e leggete questo libro che siate donne o uomini, non fa alcuna differenza: nel primo caso forse potrete trovare un po’ di voi stesse, nel secondo capirete cosa significa essere noi.
VOTO FINALE
★★★★★ su cinque
Spero di avervi incuriosito!
Se volete acquistare il libro:
Mi hai convinta! ciao da lea
RispondiEliminaHo appena finito di leggerlo, bellissimo, arricchente, mi ha proprio dato una visione nuova della storia.
RispondiEliminaL’avessi letta al Liceo..
Lettura molto consigliata.