mercoledì 23 settembre 2020

|Recensione| La seconda vita di Missy Carmichael di Beth Morrey

ED  È AUTUNNO!  Da ieri, ma è autunno!
Gioia e giubilo nel regno! Adesso che cadano le foglie, che arrivino i temporali!

Ecco la gioia di vivere!
In più oggi vi parlo di Missy, curiosi?

Un grazie alla Garzanti per la copia del libro!

La seconda vita di Missy Carmichael
di Beth Morrey

Editore: Garzanti
Pagine: 336
Prezzo: 17,90
Link d'acquisto: Amazon
"La mia casa è grande. Troppo grande. Ma io non sento la solitudine. La mia vita mi piace così. Uguale, giorno dopo giorno. Non ho bisogno degli altri. La maggior parte di loro, comunque, non si accorge di me. E io non faccio nulla perché questo accada. Eppure una mattina al parco qualcuno si è avvicinato. Due donne mi hanno vista persa nei miei pensieri e mi hanno offerto un caffè. Niente di che. Un piccolo gesto. Qualcosa che nessuno faceva per me da tanto tempo. Una gentilezza dopo la quale nulla è stato come prima. La mia seconda vita ha avuto inizio. La mia casa non è più così grande, se intorno al tavolo della cucina siamo in tanti. Com'era una volta. Le mie passeggiate sono diventate più lunghe, se fatte con qualcuno accanto. Ho aperto uno spiraglio nel guscio in cui mi ero rifugiata. Ma all'inizio l'ho richiuso subito, per paura che qualcuno potesse conoscere i segreti che non ho mai confessato a nessuno. Sono sempre stata brava a nasconderli. A poco a poco, però, ho scoperto la magia del fidarsi e del lasciar andare. Anche gli sbagli. Anche il dolore. Perché le persone sono pronte non solo a giudicare, ma anche a starti vicino. Basta permetterglielo."

A me piacciono i libri con i vecchietti, non mi ricordo se mi sia capitato di dirlo prima, ma è così.

Questo libro non ha fatto differenza, conoscere la cara Missy Carmichael è stato un vero piacere, una cara signora che lotta tutti giorni con la solitudine, ma non lo dà a vedere, eh. Lei se ne sta buona buona e osserva la gente mentre va al parco, mentre fa le commissioni, sempre con la sua aria un po' imbronciata per cercare di tenere la gente lontano (praticamente me a 80 anni). Se per caso riceve un invito a bare un caffè (anche se scommetto che non rifiuterebbe mai qualcosa di più forte) inventa trova un modo per non andare, si chiede chi mai potrebbe tollerare la sua presenza! Gli unici di cui sembra non potere fare a meno sono il nipote e il figlio, peccato che ci siano chilometri che li dividono (fortuna che sappia usare il pc!), avrebbe pure un’altra figlia, ma i rapporti non sono ottimi. Così il suo sguardo è sempre rivolto al suo passato: un marito che non vive più nel presente e alcuni ricordi che fa fatica a dimenticare.

Però!
Eh sì, c’è un però!

Succede che la nostra Missy incontra persone un po' speciali: una donna che sembra avere sempre una soluzione a tutto e una che non sa come sistemare la propria vita, Sylvie, Angela e il suo bambino. Queste tre figure stravolgeranno la sua vita e in più ci sarà una palla di pelo che le riscaldare il cuore come non le succedeva da tempo. Vi dirò, lo ha riscaldato pure a me!
Pagina dopo pagina mi sono immersa nella storia di questa vecchietta che crede di non avere nessuno e che, soprattutto, pensa di non poter dare niente a nessuno. In realtà Missy ha un cuore molto grande nascosto da strati di piccoli risentimenti, incomprensioni e una patina di dolore e senso di colpa. E un segreto, uno di quelli che spera di non rivelare mai a nessuno. Sicuramente a primo impatto non è semplice volerle bene, ma basta conoscerla meglio per capire la persona che è in realtà.
Una vita fatta di sacrifici, sguardi voltati dall'altro lato per evitare di soffrire ancora di più, ma tutto vissuto con una certa classe, questo non bisogna nasconderlo.

Mi sono commossa, inutile mentirvi. Come spesso accade in questi libri, con questi protagonisti succede che io pianga, forse perchè rivedo in loro un pizzico dei miei nonni: gli stessi problemi, gli stessi dubbi, lo stesso sguardo alla morte non come una cosa da temere, ma come una cosa che deve accadere.
Missy, invece, adesso non ha tempo per pensare alla morte, ha una seconda vita da vivere, una seconda famiglia fatta di amici a cui badare e in fondo le va bene così.

La seconda vita di Missy Carmichael è uno di quei libri che con la sua protagonista è capace di scaldare il cuore, far vedere che nel mondo esiste ancora qualcosa di buono e che c'è ancora chi fa del bene senza volere nulla in cambio. Un bel libro, ma troppo lungo in alcuni punti, alcune cose sono descritte molto nei particolari e se è un espediente per far entrare meglio il lettore in sintonia con la cara Missy è servito solo a un po', perchè rischia di essere troppo...troppo. Stranamente qualche cosa in meno avrebbe dato qualcosa in più.

Missy resta un personaggio da conoscere, su questo non c'è dubbio.

Ah! È stato paragonato a Eleanor Oliphant sta benissimo, ma ecco...no. Storia, stile narrativo e anche protagonista non potrebbero essere più diversi. l'unica cosa che accomuna Eleanor e Missy è la solitudine, ma va lo stesso definita in maniera diversa.

VOTO FINALE
★★★★ su cinque
FORSE UN 3,75. IO MI LASCIO PRENDERE DALLE EMOZIONI ED  È TUTTO.

Spero di avervi incuriosito!
Alla prossima e vi anticipo che non sarà una recensione positiva!!



4 commenti:

  1. La recensione mi è piaciuta e mi ha convinto, poi un tuffo al cuore:"e infondo le va bene così." ti prego no!

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  2. Questo libro mi ispira moltissimo ma la trama mi ricorda molto un libro già letto: "l'uomo che metteva in ordine il mondo" di Friedrik Backman.
    Non so... ci penserò se acquistarlo! :)

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