mercoledì 17 giugno 2020

|Recensione| I ragazzi della Nickel di Colson Whitehead

Questa recensione sarebbe dovuta uscire lunedì, ma voi mi volete bene e non vi arrabbiate, vero?
Inoltre non sarà semplice parlavi di questo libro, abbiate pazienza.

I ragazzi della Nickel 
di Colson Whitehead
Editore: Mondadori
Pagine: 213
Prezzo:  18,50
Link d'acquisto: Amazon
Primi anni Sessanta, Florida. Il movimento per i diritti civili sta prendendo piede anche a Frenchtown, il quartiere afro-americano della capitale, ed Elwood Curtis, un ragazzino cresciuto dalla nonna, si forma sugli insegnamenti di Martin Luther King. Il suo grande sogno è frequentare il college e iniziare la sua nuova vita, ma proprio il primo giorno di scuola accetta un passaggio su un'auto rubata. Pur non c'entrando nulla con il furto, Elwood viene spedito alla Nickel Academy, una scuola-riformatorio per soli maschi la cui missione è trasformare il piccolo delinquente in "un uomo rispettabile e onesto". Questo sulla carta. Perché nei fatti la Nickel Academy è un vero e proprio viaggio all'inferno.
Un libro attuale?
Senza dubbio e mi chiedo quando libri del genere possano smettere di essere considerati tali. Alcune battaglie non sembrano mai del tutto completamente vinte, a volte è solo apparenza, altre invece ci illudiamo solo per poter dire di vivere in una società civile, moderna, aperta al dialogo e soprattutto  al diverso.
Pura utopia.

Un libro che racconta di Elwood, un ragazzino dalla vita difficile resa ancora più complicata dal colore della sua pelle, ma non per questo decide di prendersela con il mondo, anzi, cerca di migliorarsi come persona, di agire sempre nel migliore dei modi e seguendo quello che dice  Martin Luther King.
Cerca di usare con gli altri la gentilezza e la giustizia che non vengono usati nei suoi confronti.
Elowood è un giusto.

Non perché un torto fatto a suo fratello era un torno fatto a lui come dicevano in chiesa, ma perché per lui non intervenire significava compromettere la propria dignità.

Per il nostro protagonista niente è semplice, nulla gli viene dato, e quando qualcosa inizia a girare per il verso giusto ecco una nuova ingiustizia ostacola la sua vita. Un furto mai commesso e si trova al riformatorio maschile Nickel, un luogo fatto per riportare ordine, per crescere dei cittadini onesti e riportare i delinquenti sulla giusta via, ma è davvero così?
Attraverso la scrittura di Whitehead entriamo tra le stanze del riformatorio, ne vediamo le crepe e tutto ciò che nasconde. Come Elwood il lettore viene completamente assorbito da questo posto, non è facile leggere quello che succede e per il protagonista non è semplice viverlo: continui soprusi e continue vessazioni, paura a ogni angolo o al solo dire una parola e ancora una volta la differenza tra chi ha la pelle bianca e chi nera, ancora una volta ingiustizie. Ancora e ancora.
Una narrazione cruda, ma che mette ben in evidenzia quello che Elwood e ragazzi come lui hanno subito all'interno di quelle mura da persone che le trattano come bestie, ma chi sono le vere bestie?
E poi c'è il nostro protagonista forte della sua giustizia che non molla la presa sui suoi ideali, sulla sua lotta anche quando questa significa metterlo in pericolo.
Dovremmo tutti prendere da esempio il suo coraggio e la sua integrità.
Cosa gli succederà? Non posso dirvelo, ma quel finale mi ha commossa tanto.

Sicuramente I ragazzi della Nickel è un libro che mi porterò a lungo nel cuore, lo ha colpito profondamente e segni come questo non vanno mai via.
Non so cos'altro dirvi se non di leggerlo.
Leggerlo per capire.
Leggerlo per conoscere.

VOTO FINALE
 ★★★★★ su cinque

Voi l'avete letto? Cosa ne pensate?

Alla prossima,

2 commenti:

  1. Wow! Lo leggerò sicuramente. Ho letto La ferrovia sotterranea, e questo romanzo non potrà sfuggirmi ☺️☺️

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