venerdì 2 agosto 2019

|Recensione| Le sette morti di Evelyn Hardcastle di Stuart Turton

E siamo giunti ad Agosto e questo sapete che significa?
Manca sempre meno all'autunno! La mia gioia di vivere sta per ritornare dalle ferie! YUPPI!
Il libro di cui vi parlo oggi ha fatto parlare molto di sè nel periodo della sua uscita, per i motivi giusti? Direi proprio di no, anzi ricordo che in quel periodo tutta quella storiaccia mi aveva fatto passare la voglia di leggerlo, di cosa sto parlando? Vi dico solo che a volte alcune strategie di marketing funzionano pochino.
Comunque.
Nonostante tutto io il libro l'ho preso e anche se sono passati dei mesi dalla sua uscita l'ho finalmente letto, perchè io volevo leggerlo ben prima del suo arrivo in suo italiano.
Per saperne di più vi consiglio di continuare a leggere!

Le sette morti di Evelyn Hardcastle
di Stuart Turton
Editore: Neri Pozza
Pagine: 526
Prezzo: 18,00
Blackheath House è una maestosa residenza di campagna cinta da migliaia di acri di foresta, una tenuta enorme che, nelle sue sale dagli stucchi sbrecciati dal tempo, è pronta ad accogliere gli invitati al ballo in maschera indetto da Lord Peter e Lady Helena Hardcastle. Gli ospiti sono membri dell'alta società, ufficiali, banchieri, medici ai quali è ben nota la tenuta degli Hardcastle. Diciannove anni prima erano tutti presenti al ricevimento in cui un tragico evento - la morte del giovane Thomas Hardcastle - ha segnato la storia della famiglia e della loro residenza, condannando entrambe a un inesorabile declino. Ora sono accorsi attratti dalla singolare circostanza di ritrovarsi di nuovo insieme, dalle sorprese promesse da Lord Peter per la serata, dai costumi bizzarri da indossare, dai fuochi d'artificio. Alle undici della sera, tuttavia, la morte torna a gettare i suoi dadi a Blackheath House. Nell'attimo in cui esplodono nell'aria i preannunciati fuochi d'artificio, Evelyn, la giovane e bella figlia di Lord Peter e Lady Helena, scivola lentamente nell'acqua del laghetto che orna il giardino antistante la casa. Morta, per un colpo di pistola al ventre. Un tragico decesso che non pone fine alle crudeli sorprese della festa. L'invito al ballo si rivela un gioco spietato, una trappola inaspettata per i convenuti a Blackheath House e per uno di loro in particolare: Aiden Bishop. Evelyn Hardcastle non morirà, infatti, una volta sola. Finché Aiden non risolverà il mistero della sua morte, la scena della caduta nell'acqua si ripeterà, incessantemente, giorno dopo giorno. E ogni volta si concluderà con il fatidico colpo di pistola. La sola via per porre fine a questo tragico gioco è identificare l'assassino. Ma, al sorgere di ogni nuovo giorno, Aiden si sveglia nel corpo di un ospite differente. E qualcuno è determinato a impedirgli di fuggire da Blackheath House...
fonte: Pinterest
Non dirvi che questo libro sia strano farebbe di me una brutta bugiarda perciò sappiate una cosa: questo libro è strano, ma questo è facilmente intuibile già dalla trama.
Ho un certo problema nel scrivervi questa recensione, continuo a chiedermi cosa dirvi e cosa no, la storia di questo libro è parecchio intrecciata, tra le sue pagine il tempo non ha un flusso costante, anzi si aggroviglia, si ripete.
È un libro che per essere compreso deve essere letto nella sua interezza, se vi fermate a pochi capitoli rischiate di non capire nulla, anzi nonostante l'abbia finito alcune mie domande non hanno trovato risposta (uffa, uffa, uffa!).
Tutto ciò che ha a che fare con Blackheath House è misterioso, un luogo antico ed eroso dal tempo che la famiglia Hardcastle ha deciso di "riportare in vita" per un nuovo evento: un ballo in maschera in onore della figlia Evelyn. La prima cosa strana? L'evento ha luogo 19 anni dopo la morte di uno dei giovani Hardcastle. La seconda cosa? Evelyn ha fine serata muore, ma la sua sarà una morte che sarà destinata a ripetersi notte dopo notte, per 7 notti di fila fino a quando il suo omicida non verrà scoperto. La missione viene affidata ad Aiden che...non sa di essere Aiden! Infatti il nostro protagonista si ritroverà in un corpo che all'inizio non riconosce, la sua mente è vuota salvo solo per un nome: Anna.
E qui sia arriva alla terza cosa strana: Aiden ogni giorno si risveglierà in corpo diverso, ogni giorno prenderà i panni di un nuovo ospite della villa e tutto questo dovrebbe aiutarlo per risolvere il mistero.
Perchè è lì? Anche questo fa parte dei tanti misteri di Blackheath House, non tocca a me dirvelo.

L'espediente usato dall'autore di far vivere al protagonista lo stesso giorno sotto ruoli differenti è ben riuscito, permette di avere una panoramica completa di quelle che sono le dinamiche all'interno della villa e di ogni singolo ospite, ogni giorno si hanno degli elementi diversi sui cui riflettere e ragionare, sì ragionare, perchè questo è uno di quei libri che deve essere "ragionato"
Ogni capitolo invoglia alla lettura, la curiosità ha la meglio su ogni altra cosa, sapere cosa o chi ha deciso di interrompere la vita di Evelyn non è solo di vitale importanza per Aiden, ma lo diventa anche per il lettore.
Nella mia testa sono nati milioni di soluzioni possibili, ho indovinato? 
Neanche per sogno!
EPPURE, EPPURE, EPPURE LA SOLUZIONE ERA COSÌ VICINA!!
Quello che non mi ha convinto pienamente è il fattore "reincarnazioni" e tutto quello che ci gira intorno, ne sono rimasta un po' confusa e parecchio spaesata in più punti.
Fortunatamente lo stile dell'autore scorre senza intoppi e le sue descrizioni permettono a chi legge di entrare nei luoghi del libro senza risultare troppo pesante.
Per quanto riguarda i personaggi invece è difficile creare una sintonia con il protagonista per il semplice fatto che questo cambia aspetto ogni giorno, ma è interessante vedere come poco a poco la sua vera identità esca fuori e si amalgami bene con quella del corpo che la ospita.

Un libro che è parecchio riuscito in molti punti, ma che pecca in alcuni. Diverse cose sono rimaste senza risposta e io sono una lettrice che ha bisogno di sapere!

VOTO FINALE
★★★★ su cinque

Voi l'avete letto? Siete riusciti a trovare la soluzione prima del finale?
Se volete parlarne sapete dove trovarmi!
Ci si legge la prossima settimana!

Con taaaaanto amore,

7 commenti:

  1. A me non è piaciuto :( avevo sperato che proprio per la sua struttura particolare potesse colpirmi, visto che i gialli di stampo più classico non sono proprio il mio genere preferito, ma alla fine l'ho trovato confuso e mi ha annoiata in diversi punti :(

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    1. A me ha affascinato proprio perchè assomiglia a un giallo vecchio stile, ma con qualcosa di nuovo. Son gusti, se ci piacessero le stesse cose sarebbe un guaio!

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  2. A me è piaciuto moltissimo e sono felicissima che abbia conquistato anche te.
    Unica pecca, per quanto mi riguarda, il finale. L'ho detestato e per me ha decisamente rovinato il libro ç.ç

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  3. Libro assolutamente delirante L'idea non sarebbe male ma gestita male troppa confusione troppi : e quindi? Non lo consiglierei Se volete leggere romanzi gotiti intriganti e soddisfacenti legge te Kate Morton

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  4. Appena finito di leggere questo Cubo di Rubik formato libro. Non è un libro da leggere, ma da schematizzare, foglio a quadretti e matita in pugno. Non è razionalmente possibile seguirne l'intreccio senza perdersi, dimenticare, confondersi, urlare. A mio avviso è un libro scritto per chi l'ha scritto, ovvero solo l'autore può riuscire a comprenderne significato e significante. L'ho letto fino alla fine soltanto perchè ero curioso di sapere se prima o dopo qualcosa di comprensibile saltasse fuori. Nulla.

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  5. Ho terminato da poco la lettura di questo libro. Devo dire che mi ha elettrizzato a partire dalla trama e via via che arrivavo al finale. È sorprendente come l'autore sia riuscito a intrecciare la storia nei suoi loop temporali e i personaggi stessi. Nel mentre della lettura qualcosa sono riuscita a decifrare ma mai mi sarei aspettata un finale del genere. Certo qualche domanda mi é rimasta sospesa ma non é lecito che il libro debba rilasciare tutte le sue verità e anzi probabilmente sono questi dettagli rimasti in sospeso che rileggendolo ti si aprono alla mente. Non riesco a capire come tante persone non siano riuscite a seguire il filo conduttore. La piantina della casa l'ho vista solo una volta ed è stato quando ho iniziato il libro. Certo non è per tutti ma è sicuramente un libro pazzesco,sin dalle prime pagine mi ha rapito all'interno della tenuta dei blackheath e non ho potuto farne a meno finche non l'ho terminato. Lo consiglio assolutamente. Questi sono i thriller che sono degni di essere chiamati come tali. Pochi libri mi hanno affascinato cosi. Complimenti!

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