lunedì 20 agosto 2018

Il libro dei Baltimore di Joël Dicker |Recensione MEH|

Rinasco dalle ceneri come una feni...
*il pc si spegne*
*il pc si riavvia*
*il pc di riavvia ancora*

-un'ora e varie minacce dopo-

*il pc si accende*

Dicevo??
Ah sì.
Rinasco dalle ceneri come una fenice! Finalmente torno a scrivere qui! 
10 giorni di tristezza.
10 giorni giorni in cui ho pensato di buttare il pc dalla finestra e passarci più volte sopra con la macchina!
10 giorni e rieccomi qui con voi.
Il computer sembra funzionare a scatti perciò con calma e sangue freddo vi scrivo una nuova recensione e qual miglior modo se non ripartire con una delusione??
*sarcastic mode*


Il libro dei Baltimore 
di Joël Dicker
Editore: La nave di Teseo
Pagine: 592
Prezzo: 22,00
Sino al giorno della Tragedia, c'erano due famiglie Goldman. I Goldman di Baltimore e i Goldman di Montclair. Di quest'ultimo ramo fa parte Marcus Goldman, il protagonista di "La verità sul caso Harry Quebert". I Goldman di Montclair, New Jersey, sono una famiglia della classe media e abitano in un piccolo appartamento. I Goldman di Baltimore, invece, sono una famiglia ricca e vivono in una bellissima casa nel quartiere residenziale di Oak Park. A loro, alla loro prosperità, alla loro felicità, Marcus ha guardato con ammirazione sin da piccolo, quando lui e i suoi cugini, Hillel e Woody, amavano di uno stesso e intenso amore Alexandra. Otto anni dopo una misteriosa tragedia, Marcus decide di raccontare la storia della sua famiglia: torna con la memoria alla vita e al destino dei Goldman di Baltimore, alle vacanze in Florida e negli Hamptons, ai gloriosi anni di scuola. Ma c'è qualcosa, nella sua ricostruzione, che gli sfugge. Vede scorrere gli anni, scolorire la patina scintillante dei Baltimore, incrinarsi l'amicizia che sembrava eterna con Woody, Hillel e Alexandra. Fino al giorno della Tragedia. E da quel giorno Marcus è ossessionato da una domanda: cosa è veramente accaduto ai Goldman di Baltimore? Qual è il loro inconfessabile segreto?
Come vi dicevo questo libro è stata una grande, grossa, delusione.
Ero rimasta totalmente incantenata dalla lettura de La verità sul caso Harry Quebert che mi aspettavo tante cose da questo libro, forse troppe, e alla fine per me si è rivelato un flop.
La mia lettura era accompagnata da uno strano CRACK CRACK CRACK, no, non ero vicino ad uno stagno con delle ranocchie! A fare quel rumore era il mio povero couricino che si spezzava capitolo dopo capitolo, una strage! Sto ancora mettendo insieme i pezzi...
Mi sono sentita tradita!
COSA HAI FATTO JOËL?? Cosa, se non deludere una povera piccola lettrice che aveva creduto tanto in te?
Te lo dico io!! Mi hai annoiato!
Sì, tu che mi avevi tenuto sveglia, tu che mi avevi fatto sospirare e adesso questo!


Ma sapete a cosa do la colpa principalmente?
Alla trama
Da quella trama mi aspettavo mistero e suspense, invece mi sono ritrovata una storia familiare che aveva il mistero solo nelle ultime 50 pagine e parlando di un libro che di pagine ne ha quasi 600 non è bello, non è bello per niente!! 
MISERIACCIA!
Se, magari, fossi partita con un'idea diversa non sarei arrivata a questo, avrei letto il libro sotto un altro 'mood' e invece ero nell'attesa costante che la vicenda si riavviasse. Arrivata al 60% ero completamente convinta di abbandonare il libro, ma volevo credere in Dicker, volevo disperatamente credere in lui.


Volete che vi parli del libro?
Se avete letto La verità sul caso Harry Quebert conoscerete sicuramente Marcus Goldman, il giovane scrittore che è stato essenziale nella risoluzione del caso trattato nel libro, in questo invece impareremo a conoscere meglio le sue origini e soprattutto la sua famiglia, i Goldman, ma attenzione esistono due famiglie: i Goldman di Montclair di cui Marcus fa parte e i Goldman di Baltimore, ossia gli zii e i cugini di Marcus. Quest'ultimi sono la perfezione, il meglio del meglio! Sono ricchi, sono intelligenti, generosi, buoni e ovviamente bellissimi, per Marcus sono l'esempio da seguire, la famiglia di cui avrebbe voluto far parte. Buona parte del libro descrive le prodezze di questa famiglia e di come brilli tutto ciò che toccano.
Benissimo.
Io li ho trovati tutti antipatici. Tutti. Nessuno mi ha trasmesso simpatia, nessun senso di empatia verso nessuno. Bambini odiosi che crescendo peggiorano, adulti che si lasciano completamente travolgere dalle vite di questi bambini poi diventati ragazzi.
La loro è una famiglia che ha costruito il suo impero su un cumulo di sabbia, cumulo che è diventato un castello imponente, ma fragile.
Non tutto ciò che brilla è oro.
La Tragedia è dietro l'angolo.
Tragedia che viene menzionata di continuo e che trova finalmente modo di esporsi solo alla fine. Peccato. Un vero peccato, perchè mi sono annoiata per tutto il libro.
Neanche lo stile di Dicker è riuscito a catturarmi in pieno, la delusione ha prevalso su tutto purtroppo.

Non so cos'altro dirvi a dire il vero. La finisco qui.

VOTO FINALE.
 ♡♡ su cinque.
USO I CUORI PERCHÈ IL MIO È COMPLETAMENTE SPEZZATO

Voi l'avete letto? Che ne pensate??
Adesso vi lascio, spero per poco!

Con tanto love,

10 commenti:

  1. ehm io passo va. Grande Grazia, amo le tue recensioni meh

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  2. Ciao Grazia! Mi dispiace non ti sia piaciuto. Io ancora non ho letto nulla di questo autore, anche se Harry Quebert mi aspetta sullo scaffale della mia libreria da anni... non mi sono ancora decisa a leggerlo! Prima o poi lo farò sicuramente, ma forse non proseguirò con questo sui Baltimore

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    1. Nooo! Harry Quebert è meraviglioso! Stupendo! Questo è MEH

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  3. Mi hai fatto troppo ridere. Hai un modo unico di recensire i libri.
    Però ti avverto...se per caso Tessa legge questa recensione, di cuore, spezzi il suo.
    Io devo ancora leggerlo e quindi non so.
    baci lea

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    1. Oh beh...allora spero non la legga xD
      Purtroppo questo libro non mi è piaciuto!

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  4. Romanzo e autore che poco m'ispirano. Faccio bene?

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  5. Sta lì, in mezzo ai ... libri da leggere! Però sapevo già che è qualcosa di completamente diverso da Quebert, quindi forse non mi frega!

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