sabato 25 novembre 2017

Il racconto dell'ancella di Margaret Atwood |Recensione|

Oggi mi ritrovo a parlarvi di un libro tutt'altro che semplice e infatti trovo anche qualche difficoltà nello scrivervi qualcosa. Non ho scelto a caso questo giorno, oggi come ogni anno è la giornata contro la violenza sulle donne, è inutile che io vi stia a dire che questo non deve essere ricordato solo una volta all'anno e che per principio non andrebbe tollerata nessun tipo di violenza.
Ma per il momento parliamo di un libro che ho letto e che...
Il racconto dell'ancella
di Margaret Atwood
Editore: Ponte alle grazie
Pagine: 398
Prezzo: 16,80
Link d'acquisto: Amazon
In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c'è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull'intreccio tra sessualità e politica. Quello che l'ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.

Quando ho deciso di leggere Il racconto dell'ancella sapevo benissimo che non sarebbe stata una lettura semplice, avevo già letto qualcosa a riguardo e leggendo solo la trama intuivo che mi avrebbe fatto pensare. A lettura ultimata mi sono ritrovata con diverse sensazioni che vanno dalla rabbia allo schifo, ne sono rimasta sconvolta. 
Mi sono ritrovata davanti ad un libro che pur scritto nel 1985 presenta alcuni atteggiamenti e convinzioni presenti ancora oggi e trattandosi di un distopico direi che la Atwood ci ha visto giusto, purtroppo.

Ambientato in nord America alla fine del ventesimo secolo Il racconto dell'ancella è un libro che descrive il ruolo della donna in un mondo dove la crescita demografica si è notevolmente abbassata a causa di una sterilità crescente, questo fa sì che alcune donne ancora in salute e fertili vengano usate a scopo riproduttivo, il loro compito si limita a questo. Sono semplicemente dei contenitori di bambini nulla di più, non hanno voce in capitolo su altro, non servono ad altro, non possono fare altro e sapete qual è la cosa sconvolgente?
Escludendo il contesto che in questo libro è eccessivo, in alcune parti del nostro bel mondo, oggi, c'è chi pensa che il ruolo della donna è effettivamente questo: sfornare bambini. Solo questo.
In questo libro scritto in passato ci ritroviamo perfettamente alcuni stralci del nostro presente ed è tremendo.
Donne che non hanno possibilità di scelta.
Donne che valgono meno di zero.
Donne che sono oggetti.

Ma va bene così. Tutto questo va fatto per il bene superiore, senza di esse non potrebbe esserci un futuro. Non importa che in questo futuro scritto dalla Atwood siano state strappate dalla loro famiglia, dai loro figli e dalla loro stessa vita, a loro è stato concesso il privilegio di essere madri.

"[...] Ora invece sono protette, possono adempiere in pace ai loro destini biologici, con pieno sosteno e incoraggiamento."

Essere madri è un ruolo bellissimo, è qualcosa che cambia profondamente la vita di una donna, ma è prima di tutto una sua scelta, cosa che in questo libro non viene presa neanche in considerazione: è un obbligo. Che poi uso la parola 'madre', ma le ancelle non lo sono, loro sono semplicemente il 'contenitore', una volta che il bambino è nato gli viene strappato per essere dato ad una coppia che merita di averlo.
In poche parole sono solo degli oggetti da riproduzione, macchine volte alla produzione di bambini.


La Atwood nel raccontare tutto questo è stata maledettamente brava, dando voce ad un'ancella mi ha fatto vivere il terrore, la rabbia, l'impotenza di questa donna a cui non è più permesso vivere la propria vita solo perchè fertile. Difred ci accompagna dentro la sua vita, ci racconta le sue giornate e ciò che ogni giorno deve vivere o meglio subire, è tremenda la sua voglia di annientamento i momenti in cui pensa che la morte è la via più semplice per sfuggire a tutto questo perchè ribellandosi otterrebbe sempre la stessa morte.

Ci sarebbe così tanto da dire su questo libro che è tanto vicino ai giorni nostri da far paura, i rapporti umani ridotti a zero, lo stupro che non  è mai colpa dell'uomo, gli omosessuali uccisi.
Una storia che nonostante siano passati 32 (!!!) anni da quanto è stato scritto è lo specchio della realtà.
E fa male sapere che è così.
Davvero male.

VOTO FINALE
☆☆☆☆☆ su cinque

Vi consiglio davvero di leggerlo e vi consiglio anche la serie tv, ho visto solo la prima puntata e, se è possibile, mi ha sconvolto più del libro.

In questa giornata che ci parla di violenza, vorrei solo dirvi che non sempre la 'violenza' è fisica, ma anche psicologica.
In entrambi i casi è terribile.


20 commenti:

  1. è un libro che voglio leggere da un bel po' di tempo, purtroppo mi mancano le risorse economiche! XD
    è davvero ispirante questo libro, dovrebbero leggerlo tutti, "smuove le coscienze" per quello che penso io (e non l'ho nemmeno letto, però una trama del genere con recensioni come la tua, positivissime, non posso che immaginarlo).
    davvero una bella recensione, non vedo l'ora di leggerlo anch'io!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti consiglio davvero di leggerlo e se ancora non puoi pensa di vedere la serie tv!

      Elimina
  2. Ho iniziato proprio ieri sera la serie tv!

    RispondiElimina
  3. Io sono indecisa se leggere o no il libro, l'argomento mi piace molto però non so... Diciamo che solitamente non leggo libri del genere e non vorrei che poi finisse per non piacermi proprio per questo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' un libro un po' particolare, se non ti piace il genere potrebbe non piacerti, ma la storia vale tutto!

      Elimina
  4. Ultimamente sono molto propensa ad iniziare questa lettura che si prospetta abbastanza impegnativa ma sicuramente degna di nota ;) Bella recensione :)

    RispondiElimina
  5. Una mia amica mi ha parlato della serie tv e me sconvolta! Devo ASSOLUTAMENTE leggere questo libro.

    RispondiElimina
  6. Mi fai sempre conoscere letture che scavano nel cuore, grazie!!! ❤️❤️❤️❤️❤️

    RispondiElimina
  7. Ciao carissima!♥
    Volevo informarti che ti ho nominata per il Liebster Award, mi piacerebbe moltissimo che venissi a dare un'occhiata e che partecipassi anche tu ;)
    Fammi sapere! Ti lascio il link qui sotto! ♥
    La Bottega Librosa - Liebster Award

    RispondiElimina
  8. Letto e piaciuto moltissimo anche a me. Forse l'unica cosa che un po' mi ha lasciata dubbiosa è il finale, ma l'argomento trattato resta il fulcro.
    Devo decidermi a recuperare la serie tv

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi sarebbe piaciuto conoscere il 'dopo', sapere cosa è successo a Difred

      Elimina
  9. lo leggerò promesso. Ma ho capito che è troppo importante, gli devo dedicare la giusta attenzione.

    RispondiElimina

I vostri commenti mi rendono felice!
Lasciatene uno, vi risponderò con piacere. ♥