mercoledì 10 novembre 2021

Ancora Fairy Oak! Elisabetta Gnone ci riporta a casa!

Miei cari lettori!
Bentornati sul blog. Oggi per voi non una recensione, ma una sorta di dichiarazione d'amore per quella che è una delle serie del mio cuore: Fairy Oak!

Pronti, prontissimi??

Inizio con lasciarvi la scheda dell'ultimo libro (un grazie alla Casa Editrice per avermi permesso di leggerlo in anteprima).

Il destino di una fata
di Elisabetta Gnone

Serie: Fairy Oak #9
Pagine: 288
Prezzo: 16,90
Una nuova voce, quella dell’autrice, ci racconta la storia di Fairy Oak. Sa molte cose e moltissime ne svela, arricchendo il dipinto che ritrae il popolo della Valle di Verdepiano di dettagli assai curiosi e di nuove, inaspettate sfumature. Il nuovo romanzo di Elisabetta Gnone rivela tutti i segreti (o quasi) della comunità, buffamente assortita, che convive serenamente nel villaggio della Quercia Fatata. In questi anni all’autrice sono state rivolte tante domande e curiosità a proposito della saga, e ha pensato che un libro potesse colmare quei vuoti e risolvere quei dubbi che in tanti sentono ancora d’avere riguardo i suoi abitanti. Poiché l’autrice sa tutto di questa storia, ed è una voce fuori campo, può svelare segreti, entrare in dettagli e raccontare aneddoti e situazioni che i suoi personaggi non possono conoscere o riferire. Per esempio Elisabetta sa quando Grisam Burdock s’innamorò di Pervinca Periwinkle – il momento esatto – e quando il cuore del giovane inventore Jim Burium diede il primo balzo per la sorella di Pervinca, Vaniglia. Sa cosa pensò la fata Felì la prima volta che vide dall’alto il piccolo villaggio affacciato sul mare ed è soprattutto di lei che vi narra, del primo e dell’ultimo anno che Sefeliceleisaràdircelovorrà passò a Fairy Oak, e di quei pochi istanti in cui si compie il destino di una fata. Un destino comune a molti, come scoprirete...

Esiste un luogo, perso in una valle, dove sembra quasi che le foglie cantino e gli alberi parlino...
...no. Fermi tutti! Un albero parla per davvero!
Una Quercia magica che da sempre vede quel che attorno le accade: guerre, feste, anni e abitanti che cambiano e crescono sotto il fruscio delle sue foglie.
È Fairy Oak e in un certo senso ha visto crescere pure me. Ero solo una bimbetta quando per la prima volta entrai in questo villaggio e ora, parecchio più grande, mi ritrovo ancora una volta a gironzolare tra le sue strade in compagnia degli stessi personaggi.

Nei miei anni da lettrice ho visitato parecchi posti (fantastici e non), mi hanno ospitata durante la lettura, ma solo pochi di essi mi sento di poter chiamare anche Casa: un luogo dove è sempre bello tornare perché mi fa sentire accolta, capita e che mi fa stare bene. Uno di questo è Hogwarts, l'altro è Fairy Oak.
Il secondo più del primo porta con sé momenti più spensierati e felici grazie alla gioia estrema e pura che trasmette, non vi è contaminazione di cattiveria e per alcuni aspetti è un po' utopico, ma perché non sperare di volerci vivere per un po'?
Insieme a Vaniglia e Pervinca, due sorelle gemelle...ma diverse.
OH, diversissime! Una strega della Luce e una delle Buio, in loro vi è il perfetto equilibrio della magia stessa.
Vaniglia, la dolce Babù dal cuore tenero e dal sorriso sulle labbra, sempre gentile e disponibile, una gran dormigliona che ama la luce del sole e tutto ciò che è colorato.
E poi Pervinca, Vì la ribelle e che sulle sue labbra porta sempre un velo di sarcasmo un po' pungente, ma mai affilato, può sembrare ombrosa, ma il realtà le piace stare al chiaro di luna.


Babù e Vi.
Vaniglia e Pervinca.
Non sto qui a raccontarvi la loro storia, quello che le ha divise e poi unite ancora di più. L'eterna lotta tra il  bene e il male che in questi libri trova spazio, non lo fa in maniera pressante perché in fondo si tratta di una storia per bambini e ragazzi, ma toccando i punti giusti.
Parla di lealtà, gentilezza, coraggio e amicizia. Tutti valori che dovremmo imparare fin da piccini e non dimenticare mai, la magia è un surplus che rende tutto più...magico!
Poi esistono gli altri personaggi che non fanno solo da contorno, ma riescono ad entrare nel cuore anche se appaiono per poco: Flox, Shirley, Grisam, Acanti, Felì e tanti, tanti altri.

Una serie che, come vi ho detto, sa di Casa e famiglia e che a distanza di anni è tornata prima con La storia segreta e solo dalla scorsa settimana con Il destino di una fata.
Cosa vi è narrato in questo libro?
Be', non è una storia nuova, ma sono tanti piccoli fatti inediti (com'è "inedita" la voce che li narra) che rendono il lettore ancora più protagonista di quel che ha visto accadere nel corso delle precedenti avventure, non un libro che in molti potrebbero considerare non necessario, ma per chi è affezionato alla serie è una piacevole coccola densa di curiosità  e dolcezza.
Piccoli ritorni che fanno bene al cuore.
Ho apprezzato parecchio leggere ancora di questo villaggio e dei suoi abitanti e scoprirne nuove sfumature.

Elisabetta Gnone regala tutto questo, le sue storie sono semplici e toccano nel profondo, non posso chiedere di meglio.
Ah, per me potrebbe continuare a scrivere all'infinito su Fairy Oak, uno dei pochi casi in cui le serie lunghe non mi danno fastidio. L'ho detto.

MA IN CHE ORIDNE LEGGERE LA SERIE????
DOMANDA DELL'ANNO CHE MI È STATA POSTA VENTORDICIMILA VOLTE.

TRILOGIA PRINCIPALE:
Il segreto delle gemelle;
L'incanto del buio;
Il potere della luce.
I QUATTRO MISTERI (possono essere considerati quasi degli spin off sui dei singoli personaggi, ma che coinvolgono tutto il villaggio):
Capitan Grisam e l'amore;
Gli incantevoli giorni di Shirley;
Flox sorride in autunno;
Addio, Fairy Oak.
NUOVE STORIE:
La storia segreta;
Il destino di una fata.
BONUS:
Un anno al villaggio. Il diario di Vaniglia e Pervinca (Un libro che contiene appunti delle gemelle, ricette, curiosità divise per i diversi mesi dell'anno)


Allora, vi ho messo un po' di curiosità??







Se volete acquistare il libro:

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