Odio la tecnologia, odio la tecnologia, odio non poterne fare a meno ed è gravissimo!
Ho qualche problema con il caricabatteria del telefono, un problema che conto di sistemare entro oggi, altrimenti mi arrabbio e non va bene. NO NO NO.
Comunque, non vi stresso oltre con i miei problemi tecnologici che di sicuro vi interessano poco o nulla e parliamo di libri! Se siete qui molto probabilmente vi interessano, altrimenti cosa ci state a fare qui????
Il libro di oggi ci riguarda molto da vicino, curiosi??
Ah, e il libro in questione esce proprio oggi!
Un grazie alla Fazi per avermi permesso di aver letto questo libro in anteprima! ♥
QUANTE VOLTE HO RIPETUTO LA PAROLA "LIBRO"??
Ho qualche problema con il caricabatteria del telefono, un problema che conto di sistemare entro oggi, altrimenti mi arrabbio e non va bene. NO NO NO.
Comunque, non vi stresso oltre con i miei problemi tecnologici che di sicuro vi interessano poco o nulla e parliamo di libri! Se siete qui molto probabilmente vi interessano, altrimenti cosa ci state a fare qui????
Il libro di oggi ci riguarda molto da vicino, curiosi??
Ah, e il libro in questione esce proprio oggi!
Un grazie alla Fazi per avermi permesso di aver letto questo libro in anteprima! ♥
QUANTE VOLTE HO RIPETUTO LA PAROLA "LIBRO"??
L'annusatrice di libri
di Desy Icardi
Editore: Fazi Editore
Pagine: 407
Prezzo: 16,00 MA IN PROMOZIONE A 10,00 FINO AL 31 MARZO
Link d'acquisto: Amazon
Torino, 1957. Adelina ha quattordici anni e vive con la zia Amalia, una ricca vedova, parsimoniosa fino all'eccesso, che le dedica distratte attenzioni. Tra i banchi di scuola, la ragazza viene trattata come lo zimbello della classe: alla sua età, infatti, non è in grado di ricordare le lezioni e ha difficoltà a leggere. Il reverendo Kelley, suo severo professore, decide allora di affiancarle nello studio la brillante compagna Luisella. Se Adelina comincerà ad andare meglio a scuola, però, non sarà merito dell'aiuto dell'amica ma di un dono straordinario di cui sembra essere dotata: la capacità di leggere con l'olfatto. Questo talento, che la ragazza sperimenta tra le pagine di polverosi volumi di biblioteca, rappresenta tuttavia anche una minaccia: il padre di Luisella, un affascinante notaio implicato in traffici non sempre chiari, tenterà di servirsi di lei per decifrare il celebre manoscritto Voynich, "il codice più misterioso al mondo", scritto in una lingua incomprensibile e mai decifrato. Se l'avidità del notaio rischierà di mettere a repentaglio la vita di Adelina, l'esperienza vissuta le lascerà il piacere insaziabile per i libri e la lettura.
Molte volte mi son ritrovata davanti dei libri che parlano di libri che in realtà non parlano di libri (spero di essermi spiegata, altrimenti scusate il giro di parole) e che mi hanno fatto anche schifo, fortunatamente non è questo il caso.
IL DIO DEI LIBRI SIA RINGRAZIATO.
Sono sicura che siete incappati in molte fregature pure voi, ma fidatevi in questa storia i libri sono essenziali e tutto ruota intorno a loro, anzi direi più a causa loro e del loro odore.
Scommetto che almeno una volta nella vita vi siete soffermati ad annusare i libri, le pagine hanno odori più o meno diversi e anche solo annusando un po' si riesce a capire se un libro e più o meno antico. Anche se devo dire che negli ultimi anni sotto il naso mi sono capitati dei libri il cui odore poteva essere paragonato alla carne in putrefazione Non sto scherzando, una puzza assurda!
Comunque, lasciate che vi parli del libro e della magia che contiene.
Siamo nel 1957 e tutto ha inizio con Adelina, una ragazzina che per far felice i genitori si è trasferita a Torino dalla zia Amalia per studiare in un collegio per signorine a modo, peccato che la giovane Adelina abbia un grosso problema con le parole: da un po' di tempo non riesce più a leggerle, queste si confondo, sfuggono e girano intorno, per lei diventa una vera tragedia studiare e per evitare guai su guai si ritroverà a studiare insieme a Luisella (dolce e intelligente Luisella!) ed a casa di quest'ultima che si compie la vera magia!
Nella biblioteca della sua compagna di classe, Adelina ha una e propria rivelazione: all'improvviso strani odori le arrivano alle narici e da questi riesce a vedere, a sentire, le storie che ha intorno!
Un vero prodigio!
UN PO' COME GLI AUDIOLIBRI, MA CON IL NASO (CHE CRETINA CHE SONO)
Ovviamente per la ragazzina tutto questo è molto, molto strano e decide di tenere per sè questo folle segreto. Per lei sarà una scoperta continua nel mondo dei libri, in pochissimo tempo e divora molti e il suo naso le permetterà di riscoprire il piacere per le storie, ma il suo piccolo dono nasconde delle insidie, dei risvolti che potrebbero cambiare per sempre la vita della piccola Adelina.
Leggendo, però, la storia della ragazza si intreccia a quella della zia Amalia e pagina dopo pagina si viene a conoscenza della sua storia e di come da campagnola sia riuscita diventare una ereditiera.
Se da un lato abbiamo la dolcezza di Adelina, dall'altro abbiamo la caparbietà di Amelia, ma in entrambe ha visto una lieve ingenuità tipiche di chi si ritrova in un ambiente estraneo e sarà proprio questo loro lato del carattere a portarle nei guai e nelle mani del notaio Vergnano e nei suoi loschi piani.
IO AVREI VOLUTO FARGLI MALE, MA NON DICO NIENT'ALTRO.
Un libro che scorre lieve grazie alla dolcezza e all'ironia di cui intessuto, quest'ultima non è mai forzata o banale, ma riesce a far percepire perfettamente i modi delle due epoche, facendo immergere completamente nella storia di zia e nipote. Come se nulla fosse ci ritroviamo nella Torino degli anni Trenta, tra la vita di Amelia fatta di teatro e uomini da conquistare e sposare, e quella di vent'anni dopo con Adelina che si destreggia tra libri e odori che la portano verso altri luoghi.
Loro due non saranno gli unici personaggi, ma saranno accompagnate da altri e l'autrice ha fatto sì che tutti assumessero dei contorni ben definiti che riescono a tratteggiare perfettamente l'epoca che vivono, nessuno di loro sembra assumere un ruolo meno importante di un altro.
Sono personaggi assolutamente indimenticabili.
Tra tutti spicca sicuramente zia Amalia e il suo braccino corto, per lei il risparmio e il non spendere sono alla base di una vita dignitosa, alcune sue uscite sono parecchio esilaranti.
Forse non è uno di quei personaggi femminili che spicca per spirito di indipendenza (la caccia al marito è un capitolo parecchio lungo della sua vita. LOL), ma visto il periodo che vive non se ne può far una colpa. Tutto sommato non ho potuto fare a meno di affezionarmi un po', anzi considero lei la vera rivoluzione di questo libro per diversi motivi che non vi svelo.
Una menzione d'onore va all'avvocato Ferro, uno strambo omino che vive nello stesso palazzo di Adelina e se la ragazza è un annusatrice di libri, lui può essere considerato uno spacciatore di libri (un mio collega!), sarà lui infatti a dare alcuni libri alla nostra Adelina e consigliarla su alcuni, per esempio è meglio che alcune cose si imparino sul Decameron di Boccaccio che da alcuni ragazzacci! L'avvocato è un tipo come noi, ama i libri più di ogni altra cosa, li venera, passa ogni momento con il naso tra le pagine ed è un annusatore pure lui, ma molto più tradizionale e anche lui ha una certa vena comica che me lo ha fatto adorare!
Ho anche apprezzato le varie citazioni letterarie, leggere di come Adelina si emozioni con Cervantes, Manzoni e altri.
Posso dire che questo libro è una piccola perla che potrebbe far apprezzare la lettura anche a chi è alle prime armi nel mondo della letteratura. Con ironia, dolcezza e un pizzico di mistero L'annusatrice di libri è una di quelle storie che quando vengono lette lascia quasi senso di leggerezza e di meraviglia.
E il finale...oh, il finale mi ha messo una certa voglia di saperne di più.
Scommetto che almeno una volta nella vita vi siete soffermati ad annusare i libri, le pagine hanno odori più o meno diversi e anche solo annusando un po' si riesce a capire se un libro e più o meno antico. Anche se devo dire che negli ultimi anni sotto il naso mi sono capitati dei libri il cui odore poteva essere paragonato alla carne in putrefazione Non sto scherzando, una puzza assurda!
Comunque, lasciate che vi parli del libro e della magia che contiene.
Siamo nel 1957 e tutto ha inizio con Adelina, una ragazzina che per far felice i genitori si è trasferita a Torino dalla zia Amalia per studiare in un collegio per signorine a modo, peccato che la giovane Adelina abbia un grosso problema con le parole: da un po' di tempo non riesce più a leggerle, queste si confondo, sfuggono e girano intorno, per lei diventa una vera tragedia studiare e per evitare guai su guai si ritroverà a studiare insieme a Luisella (dolce e intelligente Luisella!) ed a casa di quest'ultima che si compie la vera magia!
Nella biblioteca della sua compagna di classe, Adelina ha una e propria rivelazione: all'improvviso strani odori le arrivano alle narici e da questi riesce a vedere, a sentire, le storie che ha intorno!
Possibile che quell'odor provenisse da un libro? Prese a ricercane l'origine e, una volta individuata, estrasse il libro dal quale sembrava emanare il sentore, lo aprì e tuffò il naso tra le pagine; [...] Adelina non aveva mai sospettato che la delusione potesse avere un odore, e invece eccolo lì, limpido e struggente.
Un vero prodigio!
UN PO' COME GLI AUDIOLIBRI, MA CON IL NASO (CHE CRETINA CHE SONO)
Ovviamente per la ragazzina tutto questo è molto, molto strano e decide di tenere per sè questo folle segreto. Per lei sarà una scoperta continua nel mondo dei libri, in pochissimo tempo e divora molti e il suo naso le permetterà di riscoprire il piacere per le storie, ma il suo piccolo dono nasconde delle insidie, dei risvolti che potrebbero cambiare per sempre la vita della piccola Adelina.
Leggendo, però, la storia della ragazza si intreccia a quella della zia Amalia e pagina dopo pagina si viene a conoscenza della sua storia e di come da campagnola sia riuscita diventare una ereditiera.
Se da un lato abbiamo la dolcezza di Adelina, dall'altro abbiamo la caparbietà di Amelia, ma in entrambe ha visto una lieve ingenuità tipiche di chi si ritrova in un ambiente estraneo e sarà proprio questo loro lato del carattere a portarle nei guai e nelle mani del notaio Vergnano e nei suoi loschi piani.
IO AVREI VOLUTO FARGLI MALE, MA NON DICO NIENT'ALTRO.
Un libro che scorre lieve grazie alla dolcezza e all'ironia di cui intessuto, quest'ultima non è mai forzata o banale, ma riesce a far percepire perfettamente i modi delle due epoche, facendo immergere completamente nella storia di zia e nipote. Come se nulla fosse ci ritroviamo nella Torino degli anni Trenta, tra la vita di Amelia fatta di teatro e uomini da conquistare e sposare, e quella di vent'anni dopo con Adelina che si destreggia tra libri e odori che la portano verso altri luoghi.
Loro due non saranno gli unici personaggi, ma saranno accompagnate da altri e l'autrice ha fatto sì che tutti assumessero dei contorni ben definiti che riescono a tratteggiare perfettamente l'epoca che vivono, nessuno di loro sembra assumere un ruolo meno importante di un altro.
Sono personaggi assolutamente indimenticabili.
Tra tutti spicca sicuramente zia Amalia e il suo braccino corto, per lei il risparmio e il non spendere sono alla base di una vita dignitosa, alcune sue uscite sono parecchio esilaranti.
Ci sono persone nate nella miseria che, non appena riescono a ottenere un po' di agiatezza, si rifanno di tutte le ristrettezze patine, e che ne sono altre che, come Amalia, una volta divenute abbienti trascorrono il resto della loro vita tagliando gli spiccioli in quattro e camminando a braccetto con l'indigenza, nel terrore di perdere la ricchezza acquisita della quale alla fine non godranno mai.
Una menzione d'onore va all'avvocato Ferro, uno strambo omino che vive nello stesso palazzo di Adelina e se la ragazza è un annusatrice di libri, lui può essere considerato uno spacciatore di libri (un mio collega!), sarà lui infatti a dare alcuni libri alla nostra Adelina e consigliarla su alcuni, per esempio è meglio che alcune cose si imparino sul Decameron di Boccaccio che da alcuni ragazzacci! L'avvocato è un tipo come noi, ama i libri più di ogni altra cosa, li venera, passa ogni momento con il naso tra le pagine ed è un annusatore pure lui, ma molto più tradizionale e anche lui ha una certa vena comica che me lo ha fatto adorare!
Ho anche apprezzato le varie citazioni letterarie, leggere di come Adelina si emozioni con Cervantes, Manzoni e altri.
Posso dire che questo libro è una piccola perla che potrebbe far apprezzare la lettura anche a chi è alle prime armi nel mondo della letteratura. Con ironia, dolcezza e un pizzico di mistero L'annusatrice di libri è una di quelle storie che quando vengono lette lascia quasi senso di leggerezza e di meraviglia.
E il finale...oh, il finale mi ha messo una certa voglia di saperne di più.
VOTO FINALE
★★★★ e mezzo su cinque
Non mi resta che dirvi di leggere questo libro, potreste vedere i libri da un'altro punto di vista!
Se siete curiosi di conoscerne qualche stralcio vi rimando al caro Twitter! Sul social dell'uccellino azzurro oggi si parlerà di questo libro, seguite l'hashtag #L'annusatriceDiLibri per restare aggiornati!! Vi aspetto!
Come sempre vi saluto con tanto amore,
W l'avvocato Ferro!!!
RispondiEliminaPiù Ferro per tutte!!
EliminaLo sto leggendo anche io e adoro l'avvocato Ferro!
RispondiEliminaNon si può non amarlo! :P
EliminaInteressante, ottima recensione!
RispondiEliminaGrazie!
EliminaLo leggo anch'io! Lea
RispondiEliminaNon è bellissimo??
EliminaQuesto libro non mi ispirava molto inizialmente, ma sto leggendo tutte recensioni positive, quindi potrei dargli una possibilità.
RispondiEliminaCome ho detto, c'era un po' di titubanza ma fortunatamente si è dissipata!
EliminaCiao Grazia! È la prima volta che commento un tuo post anche se ti seguo già da un po' :)
RispondiEliminaQuesto libro ultimamente lo vedo ovunque e proprio per questo lo stavo evitando, ma la tua recensione è bellissima e mi ha convinta. Lo acquisterò!
Yeah! Ne sono contenta!
EliminaSto leggendo “ L isola delle anime “ma appena lo finisco, inizio “L annusatrice di libri “ 😉
RispondiEliminaSiiiii
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