venerdì 22 giugno 2018

|Questa volta leggo...||Premio Bancarella|Tutto questo ti darò di Dolores Redondo |Recensione|

Venghino signori e signore!
Venghino ad una puntata speciale del Questa volta leggo...!
Avete messo i vostri abiti migliori?  Perchè oggi vi parlerò di uno dei sei libri finalisti del Premio Bancarella!

Questa volta leggo..., un appuntamento mensile che vi accompagnerà giorno dopo giorno nei blog che vi partecipano con dei le recensioni di libri collegati da un argomento comune, bella idea è?
Ringraziate le menti geniali di Chiara di La lettrice sulle nuvole, Dolci di Le mie ossessioni librose e Laura di La Libridinosa!

Il tema del mese è: un libro che abbia almeno 300 pagine e direi che questo le supera ampiamente.

(Un grazie alla CE per la copia!)


Tutto questo ti darò 
di Dolores Redondo
Editore: DeA Planeta
Pagine: 578
Prezzo: 16,50
Quando una coppia in divisa bussa alla sua porta, Manuel, scrittore di successo ossessivamente dedito alla stesura del prossimo bestseller, intuisce all’istante che dev’essere accaduto qualcosa di grave ad Alvaro, l’uomo che ama e al quale è sposato da anni. E infatti il corpo senza vita del marito è stato ritrovato al volante della sua auto, inspiegabilmente uscita di strada tra le vigne e i paesaggi scoscesi della Galizia, a chilometri di distanza dal luogo in cui Alvaro avrebbe dovuto trovarsi al momento dell’incidente. Sconvolto, Manuel parte per identificare la salma. Ma giunto a destinazione si ritrova invischiato in un intrico di menzogne, segreti e omissioni che ha al centro la ricca e arrogante famiglia d’origine del marito. Con l’aiuto di Nogueira, poliziotto in pensione dal carattere ruvido, e di Padre Lucas, il prete locale amico d’infanzia di Alvaro, Manuel indaga sulle molte ombre nel passato dei Muñiz Dávila e sulla vita segreta dell’uomo che si era illuso di conoscere quanto sé stesso. Serrato, sorprendente e ricco di atmosfera, Maledetto sia il nome è un thriller psicologico dalla sensibilità finissima, capace di indagare con la stessa onestà le dinamiche del cuore e quelle – troppo spesso malate – della nostra società.
Inizio subito col dire una cosa: questo libro non mi è piaciuto.
Non voglio fare stupidi giri di parole, questa volta è andata così. Arrivata a metà non mi stava neanche dispiacendo, ma poi PUFF!, ha preso una china che non mi è piaciuta per niente! Sapete qual è stato, per me, il problema del libro? Si è dilungato troppo, troppo, troppo su alcune cose che avrebbero potuto anche non esserci, cose così superflue da essere quasi inutili ai fini della narrazione, cose che mi hanno fatto venire voglia di abbandonare il libro e lasciarlo stare, ma (c'è sempre un ma) alla fine la curiosità ha avuto la meglio.
Perchè il mistero presente in questo libro invoglia alla lettura, è normale che sorga una certa curiosità, peccato però che questo si perda in questioni pressoché inutili (lo ripeto, sì).

Come avete potuto leggere dalla trama, la storia del libro ruota intorno alla morte misteriosa di Álvaro e di come suo marito Manuel poco a poco viene a conoscenza dei suoi segreti e della sua vita. Una morte che sembra accidentale, ma che sotto sotto presenta qualcosa di più grande: una matassa di intrighi e misteri che hanno le loro radici nella villa dov'è cresciuto Álvaro: As Grileiras ed è qui che risiede tutto il male della sua famiglia. Per Manuel non sarà facile venire a capo del mistero perchè sembra che i segreti sia il pane quotidiano della famiglia Muñiz de Dávila e un velo di ostilità sembra ricoprire la sua figura, ma grazie all'aiuto di un tenente ormai in pensione, Nogueria, tutti i pezzi del puzzle troveranno un ordine e sarà davvero spaventoso.

Devo ammettere che il romanzo presenta un'ottima idea di base, però non ne ho apprezzato lo sviluppo: credo che l'autrice abbia dilungato troppo la storia aggiungendo capitoli superflui che hanno corso il rischio di annoiarmi terribilmente.
SONO DIVENTATA UN'ESPERTA IN CAVALLI E IN VITICULTURA.
Posso dirvi che avrei fatto a meno di un centinaio di pagine soprattutto nella parte centrale che sembra dilungarsi all'infinito.
Ho visto uno spiraglio di luce nella parte finale del romanzo, quando si è entrati nel vivo dell'azione. Quello è stato il vero fulcro di tutto il romanzo: la scoperta della verità, una verità terribile, indigesta e che come tutte le verità romperà ogni ogni certezza.
Peccato però che questa parte sia stata solo una millesima parte del libro e che sia stata trattata forse con un po' troppa fretta e confusione, così da creare un vortice di fatti che mi ha completamente risucchiata lasciandomi perplessa, anche perchè a tutto questo si sono pure aggiunte pure presunte attività paranormali che...vabbè, taccio che è meglio.
CHIAMATE UN ESORCISTA, VI PREGO!
IN QUESTA FAMIGLIA SONO TUTTI PAZZI.

Questo sarebbe potuto essere un libro da divorare tutto d'un fiato, peccato che siano state aggiunte cose non mi hanno per nulla catturato, anche se devo ammettere che molto spesso negli autori spagnoli ho notato questa tendenza a scrivere e scrivere ancora di cose che a livello narrativo apportano ben poco.
Peccato.

VOTO FINALE
☆☆ e mezzo su cinque

Non possono piacere tutti i libri, no?
Eh già!
COMUNQUE.
Il mese in compagnia delle recensioni non finisce e infatti domani tutti da La libreria provvisoria per un nuovo parere libroso!


33 commenti:

  1. Gli spagnoli sono tutti uguali.... 🤣

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  2. Solo 100? Io ne avrei tolte mooooolte di più!

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  3. Questo libro non mi ha mai attirata e sono contenta di essermene tenuta lontana, ahah

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  4. Peccato, sono i brutti i libri che deludono ma purtroppo capita

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  5. Mi è piaciuta la tua franchezza! Effettivamente si dilunga un po', ma ho amato molto il rapporto che si instaura tra Alvaro e Nogueria. L'autrice ha una prosa molto elegante: penso che ne leggerò altri. ;-)
    Lea

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    1. Nogueria è siuramente il personaggio che mi è piaciuto di più!

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  6. È una delle mie prossime letture, devo dire che non mi stai dando una grossa mano...vedremo come me la caverò

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  7. Ahi ahi... non mi piace quando gli autori si dilungano su dettagli poco interessanti e non incisivi... passo!

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  8. Chissà perchè agli spagnoli piace sempre inserire un pizzico di paranormale! Mah! Penso passerò, non mi ispirava molto prima e ora, dopo la tua recensione, ancora meno.

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  9. Oh!Oh!Oh! Cosa vedono i miei occhi.... Per me è stato complicato leggere un romanzo di cui avrei eliminato almeno 250 pagine. Ad essere anche indulgenti, eh! Non credo che leggerò altro di spagnolo molto presto.

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  10. io nemmeno lo avevo preso in considerazione, e a questo punto direi che ho fatto benissimo!

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  11. Anche a te non è piaciuto, quindi meno male che, per una volta, non aggiungo libri alla tbr

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  12. anche io ho patito un po' tutte queste pagine di cose non utili per la storia. Ha rallentato molto il ritmo

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  13. Ciao Grazia,
    ho questo libro il WL e non so, forse aspetterò ancora un po' :P

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  14. Quando si dilungano troppo diventa difficile andare avanti nella lettura. Ne so qualcosa. penso proprio che passerò oltre.

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  15. In questo libro la CE doveva proprio dare una bella sfoltita. Un po' troppe pagine inutili che fanno perdere il senso di un libro che viene definito Thriller. La storia sembrava interessante da come veniva presentata e invece... Sono pienamente d'accordo con te e con le parole che usi per parlare di questo romanzo.

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