martedì 14 gennaio 2020

|Recensione| La via del male di Robert Galbraith

Ma buon salve miei cari lettori!
La sottoscritta vi scrive con un grosso mal di testa, mi immolo per l'amore dei libri, per lo spargimento della cultura, per rendere questo mondo un posto migliore...
...sto esagerando? Forse sì (o forse no).


Vabbè.
Spero di non scrivere castronerie. Farò la bookblogger seria come sempre!
INSOMMA.

Libro gentilmente offerto da La Libridinosa.

La via del male
di Robert Galbraith
Serie: Cormoran Strike #3
Editore: Salani
Pagine: 603
Prezzo: 12,90
Link d'acquisto: Amazon
Quando un misterioso pacco viene consegnato a Robin Ellacott, la ragazza rimane inorridita nello scoprire che contiene la gamba amputata di una donna. L'investigatore privato Cormoran Strike, il suo capo, è meno sorpreso, ma non per questo meno preoccupato. Solo quattro persone che fanno parte del suo passato potrebbero esserne responsabili - e Strike sa che ciascuno di loro sarebbe capace di questa e altre indicibili brutalità. La polizia concentra le indagini su un sospettato, ma Strike è sempre più convinto che lui sia innocente: non rimane che prendere in mano il caso insieme a Robin e immergersi nei mondi oscuri e contorti degli altri tre indiziati. Ma nuovi, disumani delitti stanno per essere compiuti, e non rimane molto tempo...
Bentornato su questi schermi caro Cormoran l'ultima volta che ci siamo visti io e te era il 2018, ne è passato di tempo, eh già!
Per continuare questa serie me la sono presa davvero con calma, anzi non solo con questa, ma sto cercando di migliorare. Piano piano.
Però sapete una cosa?
Nonostante sia passato tutto questo tempo ricordo bene cosa fosse successo nei libri precedenti (Il richiamo del cuculo e Il baco da seta) e ricordo pure che mi piacquero, questo invece?
Beh, questo invece non è stato come quei due libri. No no.
Per buona prima parte del libro la mia testa continuava a pensare "Ma non può essere scritto dalla stessa persona", "No...non so se lo continuo", però ho continuato e continuato e continuato.
Ebbene, si stava rivelando un po' piatto.
Okay, arriva la gamba mozzata.
Okay, diventa tutto più cruento con lo psicopatico che da voce ai suoi pensieri.
Ma no. Non mi sono sentita per nulla coinvolta nella vicenda e non mi sentivo per niente presa dalle indagini e invece niente, completamente niente.
Ed è stato un vero peccato perché in questo libro le cose iniziano a diventare più oscure e misteriose, quella che è nata come una serie investigativa assume quasi le ombre di un thriller (quasi, eh!) e questo avrebbe coinvolgermi di più e invece niente, completamente niente.
COMPLETAMENTE NIENTE DI NIENTE.
Un'oscurità che avvolge Strike, il suo passato che torna a galla e che cerca vendetta. Conosceremo meglio alcuni aspetti della vita dell'investigatore, ma secondo voi ho provato un minimo di empatia?
No.
Stessa cosa avviene per Robin, viene scritto un qualcosa che le succede, qualcosa di orribile che la segna profondamente, qualcosa che avrebbe dovuto creare delle emozioni davvero forti in me e (ripeto ancora e ancora) invece no.
Mi sono sentita completamente distaccata da questa lettura sia a livello investigativo, sia a livello di emozioni.
Tranne per un solo, piccolo fatto.
MISERIACCIA!
Ma Robin e Cormoran quanto ci impiegano per capire che sono fatti l'uno per l'altra?
Lo sanno tutti. TUTTI. Loro no. Eppure sono investigatori, dovrebbero arrivarci...io ci spero.
ANCHE PERCHÉ QUEL FINALE...

Per il resto è un libro che si legge abbastanza bene, anche se come avevo riscontrato nel secondo ogni tanto cade un po' nel prolisso, fa nascere una sorta di curiosità che però nel mio caso non è stato del tutto appagata, mi aspettavo qualcosa di più. Eh già.
La via del male è uno di quei libri che nuota negli abissi più torbidi della psiche umana, alcune parti possono risultare addirittura disturbanti e possono anche suscitare una sorta di rabbia (altra e unica cosa che ho provato), ma non mi ha permesso di addentrarmi completamente in tutto questo.
Peccato.

La penna di Galbraith/Rowling a livello narrativo resta sempre qualcosa di "bello" da leggere e devo dire che in questo libro ha calcato su quello che è essere donna al giorno d'oggi, le difficoltà che incontra, le paure che attraversa...
...certo, potrebbe scrivere di tutto da un momento all'altro su Twitter quindi non mi spingo più in là. Emh...emh...resta un libro che si legge bene, ma che non mi ha suscitato nulla.
Ah, è stavolta l'epilogo dell'investigazione è stato un po' banalotto. Suvvia.

Ah (part.2) Robin si rivela essere la degna erede del personaggio di Harry Potter. Ho detto tutto.

VOTO FINALE
★★ e mezzo su cinque
Va un po' sul 3, se solo mi avesse lasciato qualcosa in più.

Non è un libro brutto eh, ma uno di quelli che ha fine lettura ti viene da pensare "E allora?".
Mi è stato detto che il quarto è decisamente meglio, non mi resta che provare.

Voi l'avete letto??


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2 commenti:

  1. sai già cosa ne penso, però a me non è dispiaciuto del tutto, infatti ho dato 3,5 stelle.
    Riguardo Robin.. sono d'accordo. Sia per quanto riguarda quel fatto che scopriamo (ti confesso che a me è sembrato messo lì tanto per, però devo dire che non ricordo benissimo i libri precedenti), riguardo l'altra cosa... quella che la fa somigliare ad Harry Potter... no comment. Meno male che vuole fare l'investigatrice.
    Comunque DEVI leggere il quarto. ♥.♥

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