giovedì 11 luglio 2019

|Recensione| Quello che non siamo diventati di Tommaso Fusari

Cose che servono per questo libro:
  • cioccolato;
  • in mancanza di questo nutella e/o gelato;
  • qualcuno da abbracciare;
  • in mancanza di questo munirsi di animale domestico (Pucci non è stato utile) o un cuscino;
  • qualcuno da prendere a pugni (vi verrà voglia credetemi), munirsi dello stesso cuscino di prima (forse è meglio).
Ma non solo, pure:
  • post-it;
  • matita;
  • qualsiasi cosa che vi sia utile per segnare pagine, frasi, il libro intero.
Bene, se avete questo piccolo kit potete iniziare a leggere il libro altrimenti...
...leggetelo lo stesso, semplice.

Adesso passiamo alla recensione.


Quello che non siamo diventati 
di Tommaso Fusari
Editore: Mondadori
Pagine: 262
Prezzo: 17,00
«Andrà tutto bene, Michael.» «E come fai a dirlo, Sara? Prevedi il futuro?» «Non prevedo il futuro, ma siamo insieme, no?» Mi volto verso il campo di cocomeri e le vigne, che avevamo attraversato per arrivare alla recinzione. Non c'è nessuno all'orizzonte. «E se andasse tutto male?» «Be', restiamo insieme.» «Sempre?» «Per tutta la vita.» Una promessa fatta da bambini, calda e rassicurante come una carezza, come un abbraccio quando fuori fa tanto, tanto freddo. Un fratello e una sorella, Michael e Sara, che una volta erano inseparabili e ora sono quasi due estranei, due che, pur abitando sotto lo stesso tetto, si sfiorano appena. E, nel mezzo, la vita, fatta di momenti belli ma anche brutti, momenti in cui tutto può andare avanti, oppure può interrompersi bruscamente. Momenti che arrivano inaspettati per dirti che tutto deve cambiare. Anche se non vuoi, anche se non sei pronto. E a quel punto, poco importa come, tu devi trovare un modo per andare avanti. E questo hanno fatto Sara e Michael. Ognuno per conto proprio, però. Lei attenta a non far trapelare il dolore che le si appiccica alle ossa, agli occhi, ai battiti cardiaci e che le fa mancare l'aria, e a controllare sempre tutto, a non lasciarsi sfuggire niente, in un ingenuo tentativo di tenere ogni cosa in equilibrio. Lui in balia di ciò che accade, senza trovare mai la forza di avere un orientamento, col cuore imbottito di hashish e la testa di sogni infranti. Entrambi sempre più estranei, e lontani l'uno dal cuore dell'altra. Ma a un certo punto però qualcosa, o meglio qualcuno, irrompe nella loro vita facendo vacillare il loro piccolo mondo cristallizzato, fatto di giorni sempre uguali, silenzi, muti rimproveri, possibilità sospese, distanze che diventano siderali e ricordi sbiaditi. Di nuovo, Michael e Sara sono di fronte a qualcosa che potrebbe stravolgere la loro esistenza. E se soltanto smettessero di vivere ogni cambiamento come una crepa dalla quale possono entrare solo cose brutte, forse potrebbero riprendere il cammino interrotto tanti anni prima, trovare il modo di tornare a respirare, a credere nel futuro, e, magari, infine, ritrovarsi.
Io lo sapevo già.
Sapevo già che questo libro mi avrebbe fatta piangere e la cosa bella è che prima di leggerlo non avevo letto neanche la trama, allora perchè lo sapevo?
Ho ancora nel cuore il ricordo di Tempi duri per i romantici, Alice sta ancora in quello spazio di cuore dove tengo i personaggi che mi lasciano qualcosa, come riuscire a dimenticare la sua storia e quella di Stefano?
Impossibile e credo che proprio che sarà difficile dimenticare anche questa qui.
A VOLTE CREDO CHE IL MIO CUORE NON SIA TROPPO GRANDE PER CONTENERE TUTTI LORO.

«E se andasse tutto male?» 
«Be', restiamo insieme.» 
«Sempre?» 
«Per tutta la vita.» 

Tutto ha inizio con una promessa fatta da bambini, un fratello e una sorella che come è giusto fin da piccoli pensano di poter affrontare il mondo insieme, perchè insieme fa meno paura, perchè se si è insieme i mostri non sono poi così invincibili.
Peccato però che la vita non sia un mostro da poter sconfiggere, molte volte è lei che sconfigge te e sembra che non riesca più a darti qualcosa a cui aggrapparti, lo sanno bene Sara e Michael.
Lo sanno benissimo.
Ed è così che la loro promessa inizia a spezzarsi, pur essendo insieme i loro cuori sono sconnessi, pur vivendo sotto lo stesso tetto sono soli, la loro vita sembra andare alla deriva.
Sara e il suo dolore che si porta ovunque, ma che non lascia trapelare, nascondendolo agli occhi indiscreti di chi la osserva e per questo cerca di tenere la mente occupata: il lavoro, la casa da mandare avanti, suo fratello che sembra non combinarne una giusta.
Una vita volta alla sopravvivenza, ma non vissuta.
E poi c'è Michael, lui che la vita più che viverla vuole dimenticarla e per questo la stordisce, la inebria e cerca di dimenticarla, anche i suoi sonni non hanno più sogni. Ma arriva Lola, Lola che rende tutto un po' diverso, più nitido, più che valga la pena di essere vissuto.
Lola sembra essere lo schianto e il suo nuovo inizio.
EVIDENZIARE SOLO SE SIETE DISPOSTI A SPOILERARVI QUALCOSA. MI SFOGO.
Lo schianto che avrei voluto Lola facesse su un muro, di testa. Molto forte. Più volte, mentre i guardo mangiando dei pop corn. (Ma che brutta persona sono)

Poi succede che...
...succede che la loro vita non ancora contenta della piega che ha preso si ingarbugli ancora di più.
Sara avrà a che fare con un bastardo farabutto infame a cui auguro una morte lenta e dolorosa dolore così forte da renderla ancora più inerme e la schiaccia senza riserva alcuna, un dolore che dal nulla inizia a logorarla, ma che la porta a farsi anche delle domande.

«Ci pensi mai a quello che non siamo diventati?»

Già, cosa sarebbe successo se la vita fosse andata in modo diverso, ha iniziato a chiederselo Sara e sono sicura che almeno una volta nella vita ognuno di noi ci ha pensato.
Forse il nostro è solo un destino a cui piace giocare con noi o forse tutte le strade che percorriamo sono destinate a portarci ad un preciso scopo, solo per vie diverse.
E la vita incasinata di Sara e Michael a cosa li porterà?
Per scoprirlo dovete solo leggere questo libro, facile facile.

Quello che non siamo diventati è il secondo libro di Tommaso Fusari e molto spesso secondo libro significa non deludere le aspettative che si sono create con il primo: o viene fuori qualcosa di altrettanto bello o migliore oppure viene fuori una delusione, sono sicura nel dirvi che questo libro rientra nella prima opzione.
Un romanzo diverso che tratta un tipo d'amore differente e più profondo, quello tra fratello e sorella e Tommaso, anche questa volta, è riuscito ad arrivare dritto al cuore facendomi commuovere, facendomi arrabbiare, ma soprattutto mi ha fatto emozionare. Sicuramente Quello che non siamo diventati è un romanzo più maturo, più consapevole, leggetelo e ve ne renderete conto.
Leggetelo e faticherete a dimenticarlo.
FORSE DOPO AVRETE BISOGNO DI UN ANALISTA, MA CHE IMPORTA?

VOTO FINALE
★★★★★ su cinque

...forse vorreste prendere a schiaffi pure l'autore per avervi fatto piangere, ma non importa lo stesso!

A me non resta che salutarvi!
Che il freddo sia con voi!
NON VORREI ESSERE TROPPO OTTIMISTA, MA LE TEMPERATURE SONO SCESE DI QUALCHE GRADO.





4 commenti:

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