venerdì 2 agosto 2024

Recensione La donna in bianco di Wilkie Collins

È arrivato il momento del librone dell'estate!

Pronti a conoscerlo?

La donna in bianco
di Wilkie Collins
Editore:
Fazi
Quale terribile segreto nasconde la misteriosa figura femminile che si aggira di notte per le buie strade di Londra? Questo è solo il primo di una serie di intrighi, apparizioni e sparizioni, delitti e scambi di identità che compongono la trama della "Donna in bianco", tessuta con magistrale sapienza da Wilkie Collins. Nel 1860 Charles Dickens pubblicò il romanzo a puntate sulla sua rivista «All the Year Round» suscitando uno straordinario interesse nel pubblico, che seguì per un intero anno le vicende della sventurata Anne Catherick e quelle degli altri personaggi, descritti con impareggiabile abilità psicologica, come l'impavida Maria Halcombe, il coraggioso Walter Hartright e l'affascinante quanto ambiguo conte Fosco. È passato un secolo e mezzo e le cose non sono cambiate. Anche il lettore moderno più smaliziato non può che rimanere piacevolmente intrappolato negli ingranaggi di questa straordinaria macchina narrativa, che ha segnato per sempre la tradizione del mistery, facendo guadagnare al suo autore l'attributo di "padre del poliziesco moderno".


Di Wilkie Collins avevo apprezzato Armadale letto ormai 8 anni fa ed ero molto curiosa di leggere questo libro qui che mi sembra essere uno dei suoi più famosi, insieme a La pietra di luna, le mie aspettative non sono state disattese!
È stata una lettura che fin da subito ha catturato la mia curiosità, nonostante sia un libro datato è capace di avere un linguaggio tale da non renderlo pesante o prolisso.
La narrazione si alterna tra diversi personaggi che raccontano il tutto come se fosse una confessione e in effetti si ha di fronte un crimine o meglio un qualcosa di molto più articolato.
Tutto ruota attorno alla figura di una misteriosa donna in bianco,  figura  che il giovane Hartright incontra durante una notte fatta di riflessioni e in poco tempo scopre essere scappata da un manicomio, da lì per il giovane protagonista inizieranno una serie di eventi che stravolgeranno in toto la sua vita.
Troverà l'amore, impossibile, negli occhi di una giovane di buona famiglia: Laura Fairlie, peccato che la ragazza sia già promessa a un baronetto, Sir Percival Glyde.
AH.
Da qui inizieranno una serie di  misteri, sotterfugi e personaggi geniali.
Una tra tutte è Maria Halcombe, sorellastra di Laura con la quale ha un legame fortissimo, che è davvero una di quelle protagoniste capaci di lasciare il segno: è coraggiosa, intelligente non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno, soprattutto dagli uomini e infatti il signor Collins calca molto la mano sulla situazione della donna nell'Ottocento e in un certo qual modo cerca di denunciarla (un applauso!). La parte del racconto narrata da Maria è sicuramente quella che mi ha appassionata di più, sicuramente ha uno sguardo più attento, una mente più acuta ha catturato la mia attenzione sulla vicenda. Non ha paura di mettersi in gioco pur di proteggere la sua adorata sorellina caduta nelle grinfie del baronetto (che vuole solo i soldi, è lampante fin da subito!) e questo suo carattere attirerà le attenzioni di un altro personaggio: il Conte Fosco!
Il Conte è sposato con la zia di Laura e fin dalla sua prima apparizione viene messo in chiaro di che tipo di personaggio si tratti: è un subdolo, molto infido ed egoista. Un uomo che conosce bene l'animo umano e cerca di plasmarlo a suo piacimento, sa apparire comprensivo, di buon cuore e generoso, ma nasconde una vera serpe.
L'ho odiato, ma l'ho trovato scritto divinamente!

Vi è davvero un buon intreccio tra personaggi e vicende narrate, La donna in bianco non è mai prevedibile, nasconde sempre qualcosa pronta a colpire e stupire chi legge. È stata davvero una lettura degna di esser fatta!

VOTO FINALE
⭐⭐⭐⭐⭐ su cinque

Che ve ne pare?



Nessun commento:

Posta un commento

I vostri commenti mi rendono felice!
Lasciatene uno, vi risponderò con piacere. ♥