mercoledì 14 agosto 2024

Recensione Daisy Jones & The Six di Taylor Jenkins Reid


Domani è Ferragosto e sapete cosa significa?
Che l'autunno sta arrivando! Sono felicissima!


Daisy Jones & The Six 
di Taylor Jenkins Reid

Editore: Sperling & Kupfer
Daisy Jones & The Six: un gruppo rock diventato leggenda. I loro concerti hanno riempito gli stadi di tutto il mondo, le loro canzoni hanno infiammato le notti di un'intera generazione. Il loro mito è la favola di un'ascesa folgorante, dalle prime esibizioni nei locali underground al successo planetario. È l'incarnazione stessa di un'epoca in cui sesso, droga e rock'n'roll sembravano inscindibili. È la sintesi di un'alchimia perfetta: quel magnetismo unico tra Billy Dunne - il frontman della band, carismatico e tormentato - e Daisy Jones, splendida cover girl e cantautrice dal talento naturale, spirito libero e inafferrabile. Eppure, il 12 luglio 1979, dopo un concerto memorabile, il gruppo è scoppiato, sciogliendosi per sempre. Nessuno ha mai saputo perché... Fino a oggi. Ex musicisti e manager, giornalisti e famigliari: sono stati tutti testimoni, e adesso, a quarant'anni di distanza, sono finalmente pronti a raccontare la verità. Ma ognuno ha la propria versione dei fatti. Quella che rivive nelle loro voci è una storia di ragazzi di vent'anni, amici e amanti, fratelli e rivali; idoli sul palco, anime fragili a riflettori spenti. Una storia di notti folli e albe smarrite, sogni troppo grandi da afferrare e demoni troppo forti da annientare, passioni che accendono il sangue nelle vene e stelle che brillano fino a incendiare il cielo. Perché una canzone non è mai soltanto una semplice canzone. C'è la vita, nella musica. Ed è impossibile dire dove finisca l'una e inizi l'altra.



Di Daisy Jones & The Six avevo solo sentito parlar bene creando in me un senso di curiosità e un senso di alte aspettative e vi dirò che queste non sono state disattese!
La narrazione è atipica per un romanzo, mi ha ricordato parecchio le vecchie interviste di MTV fatte proprio alle celebrità del momento: una voce fuori campo e poi il protagonista che racconta man mano che gli anni passano.
Qui le voci che reggono la storia sono parecchie: i The Six, Daisy, altri personaggi che hanno incrociato il loro cammino e ognuno di loro ha qualcosa da dire, contraddicendosi a volte, ma sempre rendendo unico il loro racconto, infondo i Daisy Jones & The Six hanno infuocato la scena rock della loro epoca, una fiamma durata un attimo, ma pur sempre incendiando chi aveva attorno.
Questa è una storia di rock and roll, sregolatezza e passione.
È la storia di sette ragazzi e del loro sogno dentro la musica, volevano fare la Storia e in un certo qual modo l'hanno fatta, tutti loro sono sbucati dal nulla e grazie al loro talento e alle persone giuste sono riusciti ad arrivare al cuore di chi li ascoltava, ma a quale prezzo?
Via via che la storia procede si nota come il rapporto tra i ragazzi vada pian piano a deteriorarsi e poi arriva lei: Daisy, il fulcro di tutto, colei che attira qualunque cosa, l'affamata di libertà e che non teme il giudizio degli altri, un cuore che batte in maniera forsennata perché ha paura di perdersi qualsiasi attimo e che spesso per questa sua fame di tutto rischia di perdere la vita stessa, perché vuole per sè ogni cosa, ogni sensazione, tranne quelle che vuole sopire per sempre.
Il tutto è una spirale di distruzione e musica, un crescendo di avvenimenti sempre più concitati, personaggi che litigano, altri che si legano e poi...
...e poi la fine
.
Il tutto si chiude in un lampo, la fiamma si spegne e la musica finisce.
Ho trovato il finale così tanto frettoloso da esser quasi fastidioso, l'unica nota stonata di questo libro che l'insieme di voci ha creato una sinfonia capace di catturarmi.

Non posso non dire che mi abbia stupita, non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto e sicuramente all'inizio temevo che il tipo di narrazione mi avrebbe fatto sentire lontano i vari protagonisti, mi sbagliavo. A fine libro mi è sembrato quasi di conoscerli da sempre, capivo le loro scelte nonostante alcune di esse non le approvassi, ma sono pur sempre dei rocker, cosa potevo aspettarmi?

(Ah, sì. la vita da rocker non fa per me!)

VOTO FINALE
⭐⭐⭐⭐e mezzo su cinque

Ora sono curiosa di vedere la serie tv!

Alla prossima,


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