venerdì 25 settembre 2020

|Recensione MEH| Sulle tracce di Jack lo Squartatore di Kerri Maninscalco

GENTE!
Come vi avevo preannunciato ecco la recensione di un libro che NON MI È PIACIUTO, neanche un po'!
Quindi bando alle ciance e via con le danze!

Sulle tracce di Jack lo Squartatore
di Kerri Maniscalco
Serie: Stalking Jack the Ripper #1
Editore: Mondadori
Pagine: 372
Prezzo: 20,99
Link d'acquisto: Amazon
È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell'alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l'amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l'ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull'assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile. Ispirato agli efferati crimini irrisolti che hanno insanguinato la Londra di fine Ottocento, il romanzo d'esordio di Kerri Maniscalco tesse un racconto ricco di atmosfera che intreccia bellezza e oscurità, in cui una ragazza vittoriana molto moderna scopre che non sempre i segreti che vengono sepolti lo rimangono per sempre.

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Okay. Questa più che una recensione potrebbe essere un “PERCHÉ QUESTO LIBRO NON MI È PIACIUTO” e aggiungo che potrei essere un pochino cattivella, ma ripeto: non mi è piaciuto
Inizio. 
Sulle tracce di Jack lo Squartatore viene presentato come un romanzo dalla tinte storiche, però di riferimenti storici non ne ho visti: l’ambientazione è scarna, la Londra vittoriana avrebbe tanto da mostrare, ma qui resta sullo sfondo, per quel che mi riguarda sarebbe potuto pure essere ambientato ai giorni nostri non avrebbe fatto nessuna differenza, infatti  pure alcune caratteristiche di fine ‘800 sono state anche messe da parte per fare spazio alla storia che l’autrice aveva in mente di creare.
Per questo mi viene quasi di definire questo libro una sorta di retelling sugli avvenimenti storici che riguardano la misteriosa figura di Jack lo Squartatore, l’autrice gli ha dato un volto e ha anche trovato colei che ha risolto il mistero che lo circonda: Audrey Rose, la nostra eroina e protagonista.
Ve lo dico subito, non mi è piaciuta. È una di quelle protagoniste con ideali super buoni che da un po' di tempo a questa parte sembrano fatte fuori con lo stampino. Cos’ha di diverso? Il fatto che ami tutto ciò che è macabro, una caratteristica che mi ha affascinato, bisogna riconoscerlo. Per il resto…bah! È tutto un “Io non sono come le altre ragazze!”, “Io so fare questo e quelloIO IO IO IO IO IO IO IO IO. Anche meno, cara. Anche meno.
Sei un filino egocentrica.


Come ho detto, potrei considerare buoni i suoi ideali, molto all'avanguardia per l’epoca (forse troppo), ma spesso mi cade nella banalità e soprattutto in alcune circostanze tende a denigrare donne che non la pensano come lei, anche se poi si ricredere e pensa “Oh! Forse pure la ragazze che pensano ai trucchi e ai merletti hanno un cervello!”. Pensa un po'!!
Il punto è, cara Audrey Rose, che parecchie donne della tua epoca non conoscono i tuoi agi e soprattutto non vivono in una famiglia che, come la tua, permette loro di fare tutto quello che vogliono!
Cose come prendere lezioni di medicina legale dallo zio o andare a destra e manca ad ogni ora del giorno o della notte! Mi dispiace, ma io non ho visto le catene che dice di avere. Certo. Inganna il padre, ma questi non ha nessun controllo, nessuna  presa sulla figlia.
E poi!
Oh, sarà che io ho capito tutto già nei primi capitoli, ma è un po' tonta. Lei e quella brutta copia di Sherlock Holmes che le va d'appresso.
L’AVEVO DETTO CHE SAREI STATA CATTIVELLA.
Lo so, lo so. In molte hanno amato Thomas, a me è stato antipatico quasi fin da subito. L’autrice ha reso la sua uguaglianza con il caro Sherlock troppo evidente, solo che ha  poco del  suo intuito sostituito da un fare da marpione che…boh. No. Non mi è piaciuto.
A dire il vero non mi è piaciuto nessun personaggio, non ho sentito con loro nessuna affinità, li ho trovati anche troppo piatti, ho visto una scintilla in quello che si è rivelato essere Jack lo Squartatore,  ma non è stato approfondito come avrei voluto. Così come non è stata approfondita l'indagine di questi due novelli Holmes e Watson (Arthur Conan Doyle perdonami), entrambi credono di avere le carte in regola, ma entrambi continuano a fare buchi nell'acqua. Per carità di Odino, dite che siete dei dilettanti e finiamola qui, ma no! Loro sono bravi e belli e tutto il mondo non capisce niiiiiiiiiente.
In più!
Se mi si presenta una figura come quella di un assassino seriale spero che venga un attimo approfondita la parte psicologica, non dico di tirare fuori un trattato di analisi, ma almeno un pizzico? Questo libro trasuda approssimazione da tutti i pori. Un'idea così geniale sfruttata così male solo perché si è voluto dare così tanto spazio alla magnificenza di Audrey Rose e ai suoi pensieri spesso ripetitivi che non vanno da nessuna parte.
Un ego spropositato e dei grossi problemi irrisolti con il padre.
Emh…
Davvero, se pensata in maniera più precisa e articolata sarebbe stato un bel libro, lo stile della Maniscalco non è pesante e molto semplice, se la storia mi avesse preso come pensavo sarebbe stato molto diverso,  ma forse avevo le aspettative troppo alte.
Aspettative che sono finite nell'Ade.

VOTO FINALE
 ★★ su cinque

Ecco, Tutto qui.
A voi è piaciuto o vi incuriosisce??
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4 commenti:

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