lunedì 1 giugno 2020

|Recensione| Bunny di Mona Awad

CHE UN NUOVO MESE ABBIA INIZIO!
Siamo a metà 2020, complimenti a tutti noi per essere arrivati fin qui! Sul serio!
Non so quali letture mi accompagneranno a Giugno, non so letteralmente cosa leggere, ma maggio non è andato male ed è proprio dell'ultimo libro dello scorso mese di cui voglio parlarvi.
Non sarà semplice.

Un grazie alla Casa Editrice per la copia del libro.
Bunny
di Mona Awad
Editore: Fandago libri
Pagine: 352
Prezzo: 18,50
Samantha Heather Mackey è un'assoluta outsider alla Warren University dove frequenta un corso iperselettivo di scrittura creativa. La fantasia di Samantha è molto più cupa di quella della maggior parte degli studenti del suo anno, tanto più quando si tratta del gruppetto di ragazze ricche e vestite di colori pastello che incontra sempre a lezione. Tra loro si chiamano Bunny, "coniglietta", e passano il tempo a mangiare mini cupcake, a dirsi l'un l'altra quanto siano straordinarie e a darsi abbracci di gruppo: sembrano la reincarnazione zuccherosa di Piccole donne e ignorano strenuamente Samantha. Ma tutto sembra cambiare quando un giorno la protagonista riceve l'invito a un loro riservatissimo party e decide di andare piantando in asso Ava, una caustica ex studentessa d'arte che detesta tutto quello che riguarda la Warren e che è anche la sua unica amica. Da quando si sono conosciute, loro due hanno passato ogni singolo giorno insieme, partecipando come coppia al corso di tango e ballando sul tetto della casa di Ava. Ma quando Samantha varcherà la soglia che conduce al mondo Bunny, tutto prenderà una piega imprevista e la protagonista verrà a conoscenza dei "rituali" che trasformano delle placide studentesse in creature mostruose.
Che libro, gente! CHE L I B R O.
Non ho mai letto un libro più assurdo, strano, particolare, geniale, ma sopratutto folle. Buny è tutte queste cose messe insieme, è un storia che non trova termini di paragone e a dire il vero non saprei neanche come classificarla, sicuramente esce fuori dagli schemi. Oh sì.
Attenzione però!
Non è uno di quei libri che consiglierei a tutti in mondo indistinto: siete amanti delle storie un po' dark e creepy? Fa per voi.
Amate le cose assurde e folli? Fa per voi.
Bunny non è assolutamente semplice o tranquillo. Oh no.

Sicuramente vi state chiedendo una cosa: a me è piaciuto?
Sì, mi è piaciuto anche se a tratti ho trovato alcune cose che mi hanno un tantinello...umh, disturbata
Mentre leggo immagino nella mia mente tutto quello che succede (credo che in molti lo facciano) soprattutto quando la storia è altamente coinvolgente e lo stile di narrazione permette di "vedere" realmente cosa succeda nel libro e posso assicurarvi che questo permette una visione molto vivida di quello che accade. 
Mona Awad ha uno stile molto particolare ed è quello stesso stile che permette di entrare in sintonia con il protagonista, anzi la protagonista. Samantha.
Samantha che ci narra quello che le accade, la sua folle avventura. SCUSATE SE RIPETERÒ SPESSO LA PAROLA "FOLLE".
Già dalle primissime pagine si capisce perfettamente che la nostra protagonista ci porta in un luogo strano, dove sembrano accadere cose oscure, tanto da definirlo la bocca dell'inferno o Covo di Cthulhu. Una città sbagliata, un'Università fuori dal comune con allievi di alto livello, corsi di scrittura sperimentali dai toni quasi grotteschi ed è qui che Samantha incontra le Bunny, un gruppo di ragazze che sembra quasi essere inadatto in un luogo così buio.
Le Bunny sono adorabili, amiche amichissime, dalla pelle perfetta e dalla vita fantastica. 
L'apparenza è una brutta bestia.
Loro non hanno niente a che fare con la nostra protagonista e dall'altro canto lei non vuole averci a che fare, ma poi ne viene attratta. Il suo è un comportamento che sembra incoerente: più le critica e più si avvicina, ma nel personaggio di Samantha vive una forte voglia di appartenenza che cerca di sopprimere, ma alla fine ha la meglio ed entra in un mondo che non credeva fosse possibile.
Un mondo che ha lasciato senza parole pure me.
Quello che accade nel gruppo delle Bunny non è qualcosa di normale.

Per Samantha l'unica cosa che conta è scrivere, riuscire ad esprimere se stessa, la sua vera sè attraverso la scrittura, ma per le Bunny...bè, loro hanno tutt'altro interesse per quanto riguarda la creazione di un'Opera, loro vanno oltre, la loro immaginazione va oltre e crea ciò che sembra impossibile.
Se aspettate che vi dica cosa avete fatto male i vostri conti.
Quello che accade negli strani rituali di creazione di questo gruppo di ragazze è la rivelazione del libro, non posso assolutamente dirvelo...
...anzi, sappiate che c'entrano i conigli e che dopo, forse, non li guarderete più allo stesso modo.
VI RICORDO CHE IO HO UN CONIGLIO A CASA.

Bunny cattura in un vortice folle e denso di significato. La Awad ha scritto una storia capace di racchiudere dentro di sè quello che oggi significa sentirsi esclusi, quello che l'immaginazione e la creatività sono in grado di compiere in tutti i sensi possibili, il suo è uno stile unico, dinamico e a tratti disturbante capace di far sentire il lettore completamente preso (e perso) da quel che legge, come se non potesse farne a meno.
Vi sentirete come sotto effetto di allucinogeni.

VOTO FINALE
★★★★ su cinque

Piccolo consiglio: se siete indecisi leggete l'estratto, potete farvi una prima idea già da lì.
Se lo avete letto vi aspetto per parlarne, ma ditemi pure se vi ho incuriosito!

6 commenti:

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