Recensione Da qualche parte al di là del mare di TJ Klune

PRONTO PROVA. SA SA.
C'è qualcuno?
Mi sentite? O meglio mi leggete?
Sono sola come la bollicina di sodio di una famosa acqua? Ok, questa tra un po' la capiranno solo gli anziani e mi fa riflettere.
MA COMUNQUE.

LA VOSTRA SPACCIATRICE DEL CUORE È TORNATA!
In questo periodo sono stata assente e ho letto poco, anzi dovrei dire che il mio mese di gennaio è stato quasi interamente dedicato a un certo Conte che ultimamente è tornato sulla bocca di tutti.
Ho riletto Il Conte di Montecristo e se mi dovesse passare di nuovo per la testa potrei pure rileggerlo di nuovo perchè quel libro è la vita, uno di quelli che potrei portare su un'isola deserta!

MA COMUNQUE NON SIAMO QUI PER IL CONTE.

Da qualche parte al di là del mare
di TJ Klune
Serie: Cerulean Chronicles #1
Editore: Mondadori

Arthur Parnassus vive una bella vita costruita sulle ceneri di una brutta vita. È il direttore di uno strano orfanotrofio su un'isola lontana e spera di diventare presto il padre adottivo di sei bambini magici che vi abitano. Nessuno di loro deve provare quel dolore che lui stesso ha provato da bambino. A fianco ha il suo grande amore, Linus Baker, ex assistente sociale del Dipartimento della Gioventù Magica; e ci sono Zoe Chapelwhite, spiritello dell'isola, e la sua fidanzata, la sindaca Helen Webb. Tutti loro faranno di tutto per proteggere i bambini e Arthur si trova a condurre una battaglia perché la sua famiglia, e tutte le persone magiche, abbiano finalmente il futuro che meritano. Ma le ombre del passato e l'arrivo di un altro bambino minano le sue certezze: la sua famiglia crescerà più forte che mai o cadrà a pezzi?

Cosa potrei dire su questo libro? È un degno sequel de La casa sul mare celeste e a essere sinceri avevo un po' di paura non lo fosse.

Quel primo libro ha lasciato in me un profondo senso di casa e accoglienza, qualcosa di estremamente essenziale in questa società così buia e anche questa nuova storia fonda le proprie radici su quegli stessi semi.
TJ Klune ha creato un mondo, anzi un'isola, in cui sono tutti accolti e per quando possa risulta irreale è confortante leggere queste pagine.
Questa nuova avventura trova ancora protagonisti quelli amati nel precedente libro, ma si concentra più sul ruolo di Arthur e sulla sua storia, sul suo essere una fenice e su come essere "diverso" abbia reso la sua infanzia in quello stesso orfanotrofio, che gestisce ora, un inferno.

Arthur è uno di quei tipi che tiene tutto dentro e cerca di far stare bene le persone che ha intorno a discapito di sè stesso,  una bravissima persona, ma che vive costantemente su un filo di rasoio, soprattutto quando il suo precario equilibrio viene messo in pericolo da qualcuno che vuole far del male alle persone a cui vuole bene.
La sua famiglia.
Il suo tutto.
Il Governo che da sempre punta il dito su chi è magico ha ancora una volta su quei bambini che niente hanno fatto al mondo se non essere loro stessi.
Bambini speciali e non perché magici, ma perché hanno un cuore grande, molto più di chi si professa generoso.

Sarà una battaglia tosta, ma i piccoli protagonisti utilizzeranno le loro armi più potenti (e non sono i candelotti di dinamite di Lucy!): la gentilezza e la speranza.

Ancora una volta ho amato i bambini e il nuovo arrivato David, in fin dei conti il punto forte del libro sono loro e i loro caratteri così diversi da legarsi alla perfezione e in più questa volta il libro sembra essere più maturo, forse puntando troppo sui temi dell'etica e della morale su alcuni punti.
Però non mi sento di dare un voto pieno, così come ho fatto con il primo semplicemente perché Linus mi era piaciuto di più, il suo personaggio mi è arrivato subito al cuore, cosa che non ha fatto Arthur.
Ciò non toglie che quest'isola (O...vedrete!) sia diventata un po' casa.

Sono curiosa di vedere se l'autore ha qualche altra avventura in serbo per noi!

VOTO FINALE

⭐⭐⭐⭐

A presto con una nuova recensione!