mercoledì 30 novembre 2022

Recensione Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno di Benjamin Stevenson

ULTIMO GIORNO DI NOVEMBRE!
Non sono pronta a Natale, neanche un po' e a dire il vero non sono neanche pronta all'anno nuovo, che ansia.
Ok, passiamo a cose più carine: il libro di cui vi parlo oggi mi è piaciuto!



Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno
di Benjamin Stevenson

Editore: Feltrinelli
Pagine: 384
Prezzo: 19,00
A Ernie Cunningham le riunioni di famiglia non sono mai piaciute. Di sicuro c’entra il fatto che tre anni prima ha visto suo fratello Michael sparare a un uomo e lo ha denunciato, un oltraggio che non gli è ancora stato perdonato. Perché i Cunningham non sono una famiglia come le altre. C’è solo una cosa che li unisce: hanno tutti ucciso qualcuno. Ora hanno deciso di ritrovarsi per un’occasione speciale: trascorreranno un fine settimana in un resort di montagna per festeggiare l’uscita di prigione di Michael. Ma i Cunningham non sono tipi da stare in pantofole davanti al caminetto. Il giorno dell’arrivo di Michael, viene trovato il cadavere di un uomo. Ha le vie respiratorie ostruite dalla cenere, come se fosse morto in un incendio, ma non ha ustioni sul corpo. Mentre una bufera si abbatte sul resort isolandolo e la polizia brancola nel buio, spetterà a Ern capire se il colpevole è uno dei suoi familiari, prima che vengano uccisi tutti.


Avevo voglia di un bel giallo e l'ho trovato.
Niente thriller, ma un'indagine alla vecchia maniera, magari fatta da un detective improvvisato, ecco qua.
Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno era proprio quello che stavo cercando e mi è anche piaciuto!

pinterest
Prendete una famiglia che ha sulla spalle una nomea non proprio rosea fatta di rapine finite male, incidenti e strani assassini, un rifugio in montagna durante una tempesta di neve, delle nuove morti sospette e otterrete questo libro. Ovviamente non dimentichiamo Ernie, voce narrante della storia e, suo malgrado, pecora nera dalla famiglia, perché? Be', quando fai arrestare un membro della famiglia diventi una specie di reietto.
Povero Ernie
E se poi aggiungiamo anche una riunione con quegli stessi parenti diventa tutto più...frizzantino!
I Cunningham sono parecchio particolari, non c'è dubbio e ognuno di loro ha un qualcosa che lo caratterizza in toto, capitolo dopo capito il nostro Ernie racconta un po' loro e lascia che siano i fatti a parlare e a spiegare a chi legge il perché di questo strano titolo.
Vi è una narrazione davvero originale, la voce narrante parla, scherza, prende il giro il lettore e alcune volte lo trae in  inganno, devo ammettere che questo ha reso la lettura molto più coinvolgente di quando già non fosse!
Perché sì, alla  fine (come succede con ogni giallo) io dovevo sapere, ho iniziato a fare le mie congetture (sbagliate) e  a un certo punto mi sono messa pure a prendere appunti.
Vi è una trama parecchio articolata, una matassa che piano piano viene sgarbugliata fino al colpo di scena finale.

Vi dirò, la signora Fletcher, il tenente Colombo e Sherlock Holmes sarebbero molto delusi dalla sottoscritta, anzi! Credo che il caro detective inglese avrebbe dedotto quella particolare cosa già parecchio prima che venisse detta. Già.
A pensarci ora vi è un dettaglio cruciale (che ovviamente non vi dico) che avrebbe potuto far scattare un campanello d'allarme!
MANNAGGIA!
Mi è piaciuto un sacco!
Tranne per...
tatatadaaaan
Il povero Ernie mentre racconta si lascia andare in troppe divagazioni e non le sopporto, mi fanno perdere il filo del discorso e mi innervosisco, questo però può essere un fattore puramente soggettivo.

In conclusione vi consiglio di leggere questo libro?
Oh sì.
Magari vicino a Natale, tanto per riconsiderare le vostre riunioni in famiglia potrebbero risultarvi banali, prive di brio e sicuramente senza omicidi...forse,

VOTO FINALE
★★★★ e mezzo su cinque

Che ve ne pare?

Alla prossima,







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