martedì 24 novembre 2020

|Recensione| Gideon la Nona di Tamsyn Muir

Okay, oggi tocca a un libro che mi ha fatto sentire...non lo so come. Non chiedetemelo, sto ancora qui nel cercare di metabolizzare tutto. Leggete la recensione traetene le vostre conclusioni!

Un grazie alla Casa editrice per la copia del libro!

Gideon la Nona 
di Tamsyn Muir

Serie: The Locked Tomb #1
Editore: Mondadori
Pagine: 456
Prezzo: 22,00
L'imperatore ha bisogno di negromanti. Il nono negromante ha bisogno di una spadaccina. Gideon ha una spada, non ne può più di tutta quella robaccia da non morti in mezzo a cui è cresciuta e vorrebbe sfuggire al destino che la attende: una vita come servitrice e un post-vita come corpo rianimato. E così si prepara a fuggire. Ma la sua nemesi non la lascerà libera senza chiedere qualcosa in cambio...




 COSA HO LETTO? 

CHE COSA HO LETTO? 

COSA HA BEVUTO L’AUTRICE PER TIRARE FUORI QUESTA STORIA? 

Sono tante le domande dell’universo, ma al momento le mie riguardano tutte questo libro che sembra esserci frutto di un trip assurdo! Scheletri che vivono tra i vivi (scusate il gioco di parole), morte che dilaga in lungo e in largo, ossa capaci di trasformarsi in mostri orrendi! Tutto questo, signor*, è il meraviglioso mondo della necromanzia

La necromanzia (dal greco νεκρομαντεία, nekromanteía, composto di νεκρός, nekros, «morto», e μαντεία, manteía, «predizione») è una forma di divinazione, in cui i praticanti, detti necromanti, cercano di evocare gli spiriti dei defunti"

Ecco, Wikipedia ve lo spiega in breve, ma i personaggi di questo libro non sono necromanti capaci di fare solo questo, eh no! Vi sono ben Nove Case e ognuna di esse ha delle abilità diverse, anche se…non so  dirvi di preciso quali, semplicemente perché l’autrice stessa è molto vaga su quello che possono fare per buona parte del libro e non solo su questo. Purtroppo quello che caratterizza la lettura di Gideon la Nona è un senso di confusione che permane pagina dopo pagina: l’autrice ci porta di botto in questo mondo senza darci modo di comprenderlo in pieno, come se fossi quasi scontato che il lettore conoscesse alcune cose. Be', non è così.  Mi sono sentita quasi estranea alla vicenda, distante, il più delle volte non riuscivo a seguire gli avvenimenti perché non avevo le basi per farlo ed era tutto un ODDIO COSA STA SUCCENDENDO????

Questa è stata più o meno la mia reazione durante la lettura, in maniera piuttosto perenne devo dire.

Però!
Oh, c'è un però!
Gideon
, la nostra protagonista del tutto irriverente, sarcastica e completamente fuori degli schemi. Lei è il punto forte del libro, praticamente sostiene la storia sulle sue possenti spalle, un duro lavoro, ma che qualcuno deve pur fare! La sua caratterizzazione è ciò che viene meglio definito all'interno del libro, il resto assume contorni molto nebulosi: non solo il sistema necromantico, ma l'intera ambientazione! Tutta la storia si sorregge su un background che il lettore non conosce e di questo viene spiegato poco poco poco!
Sappiamo che esistono Nove case, ognuna di questa ha una sua caratterizzazione specifica e tutte loro sottostanno a un Necrore Supremo, un dio.
La Nona Casa ha come caratteristica quella di manipolare le ossa e ne è un ottimo esempio Harrow, l'erede. Ecco, lei è stata una scoperta davvero piacevole: se la personalità di Gideon è sfacciata, la sua è quasi silenziosa, ma non per questo meno pungente, infatti tra le due voleranno scintille!
Le loro storie personali, però, nascondono ben altro e vi dico solo che mi sono commossa, cosa che non mi sembrava possibile in un libro del genere, eppure è successo!

Tutto quello che accade è un susseguirsi di avvenimenti, prove e sfide che le nostre protagoniste dovranno affrontare il un luogo a loro estraneo e in più saranno circondati dai membri delle altre Case e sarà guerra aperta! Non mi sento di dirvi altro sulla trama, solo che assume i contorni di uno sci-fi e a naso, molto molto molto a naso quelli di un post apocalittico (mia impressione, ovvio!).

Gideon la Nona è uno di quei libri con una narrazione e uno stile schietti, senza filtri, ma con una struttura articolata e confusa che rende difficile anche il semplice entrare nella storia, per fortuna nella seconda parte si inizia a comprendere qualcosa di più, anche se altre millemila domande si sono affacciate nella mia mente che a un certo punto era come un criceto sulla ruota, ma sotto effetto di droghe.


AH!
Il finale! MANNAGGIA LA MISERIA, IL FINALE! Cara Tamsyn io ti troverò e ti urlerò: COSA HAI FATTO???

E ovviamente non sto qui a dirvi cosa sia successo, ma ARGH! L'ho riletto 3 volte nella speranza di aver capito male e a differenza di tutto il libro AVEVO CAPITO GIUSTO!

Ehm..., che cosa dire di più? Sicuramente non è per tutti, oltre ad essere molto articolato e strano (e quel che è strano mi piace), ha un linguaggio scurrile, personaggi unici, scene anche violente e se non amate la morte e tutto ciò che la circonda statene ben lontani. L'idea è buona, originale, ha un tocco in più rispetto agli altri libri e in fin dei conti appassiona, i personaggi restano il vero punto forte (facciamo una statua a Gideon e diamo un premio a Harrow!) ma che confusione, per l'amor del cielo!

Per questo è difficile dare un voto, sono molto titubante tra il 2,5 e il 3.
Umh...

VOTO FINALE
★★★ su cinque

Il dubbio che mi sorge è: chi ha pensato prima alle Nove Case: la Bardugo o la Muir??

Ditemi un po' cosa ne pensate in generale, vi aspetto!


1 commento:

  1. Mi guarda dal comodino da un po' ahahaha non faccio che leggere pareri incredibili (nel bene e nel male) quindi non vedo l'ora di leggerlo *^*

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