lunedì 17 giugno 2019

|Recensione| Tutto sarà perfetto di Lorenzo Marone

Fa caldo.
SÌ, ME LO SENTIRETE RIPETERE PER I PROSSIMI MESI. SÌ, SONO UNA ROTTURA DI SCATOLE.
Stare al pc è difficile.
Questo è un libro che è difficile da recensire.
Non so che recensione verrà fuori, fatevela piacere. Grazie.

Tutto sarà perfetto
di Lorenzo Marone
Editore: Feltrinelli
Pagine: 298
Prezzo: 16,50
La vita di Andrea Scotto è tutto fuorché perfetta, specie quando c'è di mezzo la famiglia. Fotografo quarantenne, single e ostinatamente immaturo, Andrea ha sempre preferito tenersi alla larga dai parenti: dal padre Libero, comandante di navi a riposo, procidano, trasferitosi a Napoli con i figli dopo la morte della moglie, e dalla sorella Marina, sposata, con due bambine e un evidente problema di ansia da controllo. Quando però Marina è costretta a partire e a lasciare il padre gravemente malato, tocca ad Andrea prendere il timone. È l'inizio di un fine settimana rocambolesco, in cui il divieto di mangiare dolci e fritti imposto da Marina è solo uno dei molti che vengono infranti. Tallonato da Cane pazzo Tannen, un bassotto terribile che ringhia anche quando dorme, costretto a stare dietro a un padre che si rifiuta di farsi trattare da infermo e che continua a sorprenderlo con richieste imprevedibili, Andrea sbarca a Procida e ritorna dopo anni tra le persone e i luoghi dell'infanzia, sulla spiaggia nera che ha fatto da sfondo alle sue prime gioie e delusioni d'amore e tra le case colorate della Corricella scrostate dalla salsedine. E proprio in mezzo a quei contrasti, in quell'imperfetta perfezione che riporta a galla ferite non rimarginate ma anche ricordi di infinita dolcezza, cullato dalla brezza che profuma di limoni, capperi e ginestre e dal brontolio familiare della vecchia Dyane della madre, Andrea trova finalmente il suo equilibrio.
Tutto sarà perfetto è un libro fatto di radici che affondano nella terra e in fondo al cuore, radici difficili da sradicare non importa quando si provi ed estirparle, proprio come è successo al nostro protagonista, Andrea Scotto, un uomo che superati i quaranta anni conserva ancora l'animo dell'eterno ragazzo; menefreghista, un po' cinico, ironico al punto giusto, Andrea è uno di quei protagonisti che già dalle prime pagine ha catturato la mia simpatia, costretto a badare al padre malato da una sorella con le manie di controllo si ritroverà a dover fare i conti con il suo passato, un passato che nonostante cerchi di dimenticare torna a fargli visita.
Inizia tutto dalla richiesta del padre, Libero, una richiesta che va contro tutte le regole imposte dalla sorella Marina: ritornare a Procida un ultima volta.
Un desiderio.
E così padre, figlio e cane arrivano alla calda Procida.
TRA UN PO' VI PARLERÒ DEL BASSOTTO AUGUSTO.
Procida che per Libero è casa e porto sicuro, lui che ha il mare al posto del sangue, sente qui il suo posto, la sua appartenenza, ma soprattutto ha lasciato qui Delphine, sua moglie e la madre dei suoi figli, una presenza che ci accompagnerà per tutto il libro.
Il suo ricordo è forte nella mente del figlio Andrea, una donna con un mal di vivere che cercava di celare dietro sorrisi a volte forzati e momenti felici da regalare ai figli, tutte cose che l'uomo ricorda perfettamente perchè impressi nella sua memoria, come fotografie che non sbiadiscono e Andrea di fotografia ne sa qualcosa...

Ricorda: la vita è un chiaroscuro perenne, ma ogni tanto attorno a noi arriva la luce giusta a illuminare le cose e a renderle perfette. Bisogna accorgersene. È tutta qui la differenza tra che campa davvero e che spreca il suo tempo.

fonte:Instagram (anakena88)
Un viaggio, un ritorno e una riscoperta del proprio passato tutto questo è quello che vivrà il nostro protagonista e la miccia di tutto sarà il padre Libero, un nome che calza poco alla figura di quest'uomo che di libero ha sempre avuto ben poco, intrappolato anche lui da demoni che lo tormentavano dentro e che lo allontanavano dalla sua famiglia. Un personaggio che non ha avuto la mia piena simpatia, forse a causa dei suoi non detti, dei suoi spigoli che non sono riuscita ad apprezzare.

Tutto sarà perfetto è uno di quei romanzi che lascia scavare nel profondo della vita del protagonista, pagina dopo pagina Andrea prende sempre più forma e non solo lui, anche Libero assume  una figura sempre più nitida. La loro storia è qualcosa di intricato, fatta di un passato che non si è mai veramente concluso e che continua a ripercuotesi sulle loro vite e sotto il sole di Procida avranno molto da riflettere così come riflette il lettore nel leggere tutto questo.
La vita riesce sempre a regalarci qualcosa di nuovo, anche se crediamo di conoscere tutto, anche se pensiamo che niente possa più stupirci.
 Un libro profondo e intenso, ma come Marone ci ha insegnato nei suoi precedenti libri, anche ironico capace di strappare qualche sorriso ed è qui che arriva il bassotto Augusto! Lui si ama e basta e soprattutto mai contraddire Augusto, mai!
E NON SVEGLIATELO, SPOSTATELO O FATE QUALSIASI COSA POTREBBE URTARE LA SUA SENSIBILITÀ CANINA.

VOTO FINALE
★★★★ e mezzo su cinque

Dopo Cesare, dopo Erri, dopo Luce anche Andrea si ritrova ad essere un altro personaggio creato da Lorenzo Marone ad avermi rubato un piccolo pezzo si cuore.
MA CESARE CONTINUA AD ESSERE IL MIO PREFERITO. SE NON AVETE LETTO LA TENTAZIONE DI ESSERE FELICI COSA STATE ASPETTANDO?

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